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I perdenti piangono: Un'avventura di Jane Barnaby
I perdenti piangono: Un'avventura di Jane Barnaby
I perdenti piangono: Un'avventura di Jane Barnaby
E-book237 pagine3 ore

I perdenti piangono: Un'avventura di Jane Barnaby

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Info su questo ebook

Tutto andava bene per Jane Barnaby: un prestigioso tirocinio al Museo di Storia Naturale, un’appartamento fantastico nell’Upper West Side, e piani per organizzare le feste per la sua amica del college che si era fidanzata.

Fino a che un casuale pranzo con il fidanzato dell’amica le ha mandato un allarme e l’ha inviata a scavare nel suo passato.

Quando questa caccia la spedisce nelle campagne inglesi con il suo ex-non ex ragazzo, scoprendo segreti datati seconda guerra mondiale, cercando dei tesori inestimabili rubati dai Nazisti, e combattendo dei ladri che ucciderebbero pur di avere quei tesori. Scopriranno la verità o perderanno le loro vite?

LinguaItaliano
Data di uscita5 nov 2018
ISBN9781386749622
I perdenti piangono: Un'avventura di Jane Barnaby

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    Anteprima del libro

    I perdenti piangono - J.J. DiBenedetto

    I perdenti piangono

    (Un'avventura di Jane Barnaby)

    ––––––––

    Por J.J. DiBenedetto

    Copyright © 2016 by J.J. DiBenedetto

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, distributed or transmitted in any form or by any means, including photocopying, recording, or other electronic or mechanical methods, without the prior written permission of the publisher, except in the case of brief quotations embodied in critical reviews and certain other noncommercial uses permitted by copyright law. For permission requests, write to the publisher, addressed Attention: Permissions Coordinator, at the address below.

    J.J. DiBenedetto

    Arlington, Virginia, U.S.A.

    www.writingdreams.net

    Publisher’s Note: This is a work of fiction. Names, characters, places, and incidents are a product of the author’s imagination. Locales and public names are sometimes used for atmospheric purposes. Any resemblance to actual people, living or dead, or to businesses, companies, events, institutions, or locales is completely coincidental.

    Book Layout: Write Dream Repeat ©2016

    Ordering Information:

    Quantity sales. Special discounts are available on quantity purchases by corporations, associations, and others. For details, contact the Special Sales Department at the address above.

    Finders Keepers/J.J. DiBenedetto—1st ed.

    ISBN-13: 978-1530384204

    Cover Art: designed by Emma Michaels

    Also from the author

    The Dream Detective Mysteries:

    Dream Student

    Dream Doctor

    Dream Child

    Dream Family

    Waking Dream

    Dream Reunion

    Dream Home

    Dream Vacation

    Dream Wedding

    Dream Fragments: Stories from the Dream Series

    Betty & Howard’s Excellent Adventure

    A Box of Dreams: the collected Dream Series (books 1-5)

    All available at:

    www.amazon.com

    and

    www.writingdreams.net

    ––––––––

    All the novels are also available on Audible Audiobooks!

    Jane Scrive a Casa (prima parte - Cartoline)

    shutterstock_301867910

    Capitolo Uno

    (Potresti dare un’occhiata a quella cosa?)

    Hai guardato bene quella pietra?

    Jane, infatti, aveva già dato una lunga occhiata al nuovissimo anello di fidanzamento al dito di Tishy McCall. Grazie alla speciale lezione di un solo giorno che il suo insegnante aveva organizzato lo scorso autunno da Gerrard, ovvero i gioiellieri della famiglia reale, aveva una chiara idea di quanto potesse costare.

    Aprì la porta del suo appartamento e fece entrare Jess. Buono abbastanza da dire che è un sei carati, circa. Probabilmente vale 150.000 dollari o giù di li.

    Gli occhi di Jess si spalancarono. Sul serio?

    Ti ho raccontato del ragazzo che ripara i gioielli per la Regina d’Inghilterra. Ci ha fatto un corso accelerato e, credimi, stavo prestando attenzione. Sorrise, ricordando l’ultima mezzora di lezione quando il giovane di Gerrard diede alle ragazze del Magdalen College istruzioni specifiche su cosa guardare quando comprano o ricevono gioielli preziosi.

    Ci ha spiegato come capire quali sono quelli veri. Te lo garantisco, l’anello di Tishy è vero come non mai.

    Jane era sorpresa che Jess non avesse ancora detto niente riguardo il suo appartamento dato che era la prima volta che lo vedeva. Chiaramente lo shock nel vedere l’anello e, prima ancora la novità del fidanzamento, non era ancora svanito. Jess si diresse verso il divano senza prestare attenzione a nulla e si lasciò cadere prima che Jane l’avvertisse di non farlo.

    Affondò nei soffici cuscini e quasi si rovesciò, ricordando a Jane i suoi giocattoli d’infanzia a forma di uovo che non si rovesciano. Cavoli Jane, come fai a sopportarlo?

    Jane rise. I mendicanti non possono scegliere. I mobili sono venuti con il posto.  L’appartamento è stato un patto che non poteva rifiutare. Quando mai si trova un subaffitto con arredamento e, soprattutto, nell’Upper West Side? Poteva di certo vivere con il divano scomodo.

    Qualcos’altro che venne insieme all’appartamento saltò accanto a Jess. Ma, che diamine? Fissò il grosso gatto bianco che a quanto pare aveva una già simpatia per lei; si mise a strusciare la testa sulla sua gamba facendo le fusa.

    Muffin, vai via! Il gatto fece la stessa cosa del padre di Jane quando visitò la settimana precedente. La riempirai di peli! Non fece caso all’ordine di Jane che ormai lei sapeva già.

    Ti conosco da sei anni, e non mi hai mai detto che ti piacciono i gatti? Jess aggrottò le sopracciglia ironicamente. Che amica sei?

    Non mi piacciono! Non ho saputo del gatto fino a che non mi sono trasferita. Non ho mai parlato con il ragazzo del contratto. Venne a sapere dell’appartamento dal vicino di suo padre – e capo – il signor Parlato, che l’ha sentito dall’amico di un amico. Le venne detto che non c’era tempo per decidere – se non avesse accettato subito c’era una dozzina di persone che avrebbe ucciso per l’appartamento.

    "Quindi non le hai dato tu il nome Muffin?"  Jess stava chiaramente combattendo la risata.

    "Lui, e no, era sul collare.  Si mise a ridere. Ti dico la verità, non mi dispiace. È bello avere un uomo in casa anche se non fa le faccende e se la svigna sempre. Jane si sedette affianco a Jess. Credo questo ci riporti a Tishy, giusto? Non avrei mai pensato che sarebbe stata la prima tra di noi a sposarsi."

    Infatti; Jane avrebbe scommesso soldi veri che del gruppo affiatato con cui ha passato gli anni del college, Jake e Rita sarebbero stati i primi a compiere il passo. Jess doveva aver pensato la stessa cosa perché scosse la testa. Lo so. Voglio dire, i primi mesi dopo la laurea mi aspettavo di ricevere una chiamata da Rita. Mi sa che le persone non sposano piú gli amori del college. Non siamo piú negli anni cinquanta, giusto?

    Jane poteva pensare a due ragazze del suo dormitorio che lo avevano fatto. Ma forse Julie e Sara erano l’eccezione che conferma la regola. Sono ancora insieme. Forse questo li spingerà a renderlo ufficiale. Anche se lo facessero, dovevano muoversi velocemente per battere Tishy e il suo fidanzato all’altare. A pranzo, Tishy parlò di fare il matrimonio a settembre, solamente tre mesi da ora.

    Questo ci lascia come una coppia di zitelle, disse Jess, accarezzando il gatto. Si era sdraiato affianco a lei mostrandole il suo interesse. E tu hai già cominciato con il piano della zitella pazza col gatto.

    Jane ignorò lo scherzo dell’amica, ma ebbe meno fortuna ad ignorare la vocina di rimprovero nella sua testa che le ricordava che avrebbe potuto avere un anello lei stessa se ne avesse voluto uno. Se solo non avesse rovinato tutto. Fece un respiro profondo e ricordò alla voce irritante che oggi non si trattava di lei. Jane era la prima ad ammettere che aveva la sua parte di difetti, ma la gelosia non era uno di loro. Poteva essere felice per Tishy ora e contemplare la sua situazione più tardi.

    Parlando di piani in anticipo, lo sai vero che rimarremmo bloccate con l’organizzazione della festa con i parenti e l’addio al nubilato, vero? 

    Jess singhiozzò. Si. Con tutto il tempo libero che non ho. Non vuoi sapere cos’ho dovuto promettere per avere questo pomeriggio libero.

    Jane aveva una vaga idea di quanto le fosse costato all’amica. Aveva una serie di e-mail di scuse da Jess che cancellava pranzi, cene e visite all’appartamento. Immagino che il lavoro di un apprendista produttore televisivo non abbia mai fine. L’orario di lavoro del personale al Museo di Storia Naturale non era così severo. Jane usciva massimo alle sei, e non era per sua scelta. Più di qualche volta, il dottor Bonner ha dovuto ordinarle di andare a casa dopo che lei non dimostrava di voler lasciare il lavoro.

    Qualcosa del genere, rispose Jess. A proposito, è meglio che torni al lavoro. Cinque minuti e diverse variazioni di ‘te lo prometto, ci vediamo per cena questa settimana!’ dopo, Jess se ne andò, lasciando Jane da sola con un gatto affamato, un divano ricoperto di peli bianchi e una testa piena di domande che non voleva chiedersi.

    ***

    Mark Bainbridge è sempre stato in disaccordo con lo stereotipo che ‘le donne sono complicate." Hanno sempre avuto un senso per lui, almeno fino ad un paio di mesi fa. Le ha sempre capite e loro hanno sempre capito lui. Specialmente Jane. 

    Pensava fossero entrambi sulla stessa pagina, tanto difficili quanto le cose tra di loro con lei in Inghilterra e lui in California. Pensava che lei pensasse lo stesso, fino a che le cose non cambiarono. La cosa peggiore è che lui non sapeva cos’avesse fatto per rovinare la relazione con lei. Lei gli disse del suo nuovo lavoro a New York per un anno, prima di tornare ad Oxford per lavorare al suo dottorato di ricerca, e lui le disse, È fantastico. Quattro ore di aereo sono un sacco più facili di dodici.

    Lei impazzì alle sue parole, e fino ad adesso non aveva ancora idea del perché. Le cose andarono in discesa da quel momento. Sembrava non si potesse tornare indietro, ed entrambi si erano rassegnati.

    Da allora parlavano raramente e quando lo facevano, era troppo educato, troppo formale. Come camminare sui gusci delle uova. O forse attraversare un ponte di uova sopra un fiume infestato da coccodrilli.

    Lui doveva lavorare sulla sua tecnica di camminata sulle uova perché aveva una settimana di meeting a New York e non c’era modo di evitare di vederla. Nessuna scusa possibile. Ma la verità è che lui non la voleva evitare. Non voleva inventarsi scuse. Voleva far tornare le cose com’erano, se solo ci fosse una strada per portarlo a quel punto.

    Capitolo Due

    (Non penso di aver capito il tuo nome)

    Questa è l’ultima notte libera che ho fino alla fine di agosto, disse Jess, alzando una bottiglia vuota di vino. Quindi è meglio che me la goda. Ne hai ancora?

    Jane ne aveva.  Si diresse verso la cucina e tirò fuori l’ultima bottiglia dal portavino. Spero rosso vada bene, non ne ho altro. Il vino era già lì quando Jane si trasferì. Probabilmente lo doveva lasciare dov’era, ma forse dopo aver ridato l’appartamento all’affittuario, ovvero dopo un anno, non sarebbe più stato bevibile. Jess annuì in segno di approvazione e Jane aprì la bottiglia e riempì i bicchieri. Ecco a te, per l’ultima notte di libertà.

    Dio, l’avevo dimenticato. Dimentica agosto, non avrò un giorno libero fino alla fine di settembre. Non c’è solo il convegno Democratico o le Olimpiadi. C’è anche il convegno Repubblicano nella prima settimana di agosto. E poi avremo giornalisti che seguiranno le due campagne costantemente. Sembrava Jess volesse gridare o piangere. Jane non voleva scommettere cos’avrebbe fatto. Rabbrividì alla continuazione del discorso. Non c’ho mai pensato, ma potrebbero mandarmi in strada. Oh, Dio. E se mi mandano a seguire Ross Perot? Ti immagini?

    Jane sapeva che lavorare in tv era il sogno di Jess fin da quando si conoscono. Per quanto riguarda le Olimpiadi, non c’è la possibilità che ti mandino in Spagna? Barcellona è veramente bella. Secondo me ti piacerebbe.

    Questo fece sorridere Jess. Si, mi hai detto quanto ti sei divertita con i ladri d’arte e quelle cose. Era vero, la prima volta che Jane andò a Barcellona non passò belle giornate, ma ritornò una seconda volta per visitare come si deve. E questo incluse un fantastico fine settimana con Mark a cui, per ora, non ci voleva ripensare.

    È bello. E ci saranno, cosa, 10.000 atleti in condizione fisica perfetta? Metà di loro sono uomini. Forse piú di metà. Con un fisico da paura. Sarebbe un affare per me. Jess non l’aveva considerato prima, ma dal modo in cui il suo corpo accennava, ci stava facendo un bel pensiero.

    Hai ragione, disse, arrossendo un po’. Fece un respiro profondo e continuò, parlando di uomini, so qualcosina sul fidanzato di Tishy.

    Tishy non raccontò molto quel giorno a pranzo. Ripensandoci, Jane non sapeva neanche il nome. Ha passato piú tempo a mostrare il suo anello, ripetendo quanto romantica fosse stata la dichiarazione. Che cosa disse di lui? È scozzese, ma questo era l’unico dettaglio che Jane ricordasse. Dimmi.

    Rita mi ha beccata quando il mio capo era ad una riunione, quindi avevo un po’ di tempo per parlare. Rita e Tishy sono state compagne di stanza durante tutto il college, proprio come Jane e Jess. Il suo nome è Peter e, ascolta bene, è un reale. O nobile. Come la tua amica Melanie ad Oxford.

    Stai scherzando. Jane rifletté, ma non era così strano come suonava. Nonostante avesse vissuto a New York la maggior parte della sua vita, Tishy era britannica e suo nonno fu Generale nell’Armata Reale. Era ovvio che si sarebbe imbattuta in un nobile grazie al nonno. Forse lui aveva organizzato tutto. Un matrimonio organizzato non sarebbe qualcosa che Tishy farebbe, ma forse aveva cambiato idea nei due anni dopo la laurea. Le persone lo fanno, e due anni nel mondo reale può causarlo.

    Questo è quello che Rita mi ha detto e non mi sembrava stesse scherzando. Jane non era gelosa; perché Tishy non dovrebbe sposare un aristocratico se lo voleva? Forse dovresti chiedere a Melanie e vedere se lei lo conosce. Solo per curiosità.

    Lady Melanie Harrington fu la prima buona amica che Jane conobbe ad Oxford. Lei era attualmente 109esima in fila per il trono Britannico. Quando la incontrò era 122esima, ma Jane non sapeva cosa fosse cambiato nella classifica. Comunque, Melanie dovrebbe sapere chi è il fidanzato di Tishy. Peter e Scozzese sarebbero state tutte le informazioni necessarie. Buona idea. Dopo le invio un’e-mail. 

    Finirono l’ultima bottiglia di vino e si scambiarono le loro novità prima di tornare a parlare del matrimonio di Tishy. Forse dovremmo fare a breve la festa con i parenti, suggerì Jess. Non avrò tempo per aiutare, ma se lo facciamo prima della fine del mese potrei riuscire a sgattaiolare via dal lavoro per un paio d’ore.

    A Jane andava bene; aveva tempo libero e sapeva anche a chi chiedere aiuto. Pensi che cinese vada bene come cibo? Forse Cassie ci potrebbe aiutare se le chiedessi.

    La ragazza di tuo padre?

    Non suonerà mai bene. Anche se era stata lei quella che li spinse a mettersi insieme quando nessuno dei due voleva fare prima mossa.

    Non avresti dovuto fare cupido quella volta. 

    Non fraintendermi. Mi piace Cassie. E come – non lo so, una sorella maggiore.

    Jess fece un ghigno malizioso. Una sorella maggiore che dorme con tuo padre.

    Jane sospirò. Cassie rendeva suo padre felice e lui aspettò quasi cinque anni dopo che la moglie morì prima di pensare a frequentare qualcuno. Ed è stato a causa dell’insistenza di Jane che tutto ciò successe. Non c’è niente di sbagliato con questo, ma alcune volte non può fare a meno di pensare che Cassie ha solamente qualche anno più di lei. Grazie mille. È un’immagine fantastica. Sono sicura che non avrò incubi.

    Vivo per servire. Jess aiutò Jane a pulire, mettendo tutto nella lavastoviglie. Ma ora devo andare a casa. Sono sicura di avere una ventina di messaggi in segreteria a cui rispondere. E probabilmente sono tutti urgenti.

    Quando Jess se ne andò, Jane mise una seconda – o era terza? – cena per Muffin e si ritirò in camera. Come le succedeva ogni notte, dalle foto appese al muro le veniva ricordato che quello non era il suo appartamento. L’inquilino originale aveva un’immagine gigante di Fenway Park su una parete, mentre sull’altra c’erano diversi autografi di sportivi famosi di Boston. Anche se fossero stati atleti di New York, non sarebbe comunque stato il suo stile ma sarebbe comunque riuscita a viverci. L’unico motivo per cui non le rimosse, è perché non c’era abbastanza spazio negli armadi. A malapena trovò spazio per cuscini, lenzuola e coperta dentro il mobile sopra il letto. Non aveva nessuna voglia di dormire sulle lenzuola di qualcun altro. Dio solo sa che tipo di persona l’inquilino fosse o cosa ci fosse passato sopra il letto. E, per essere onesti, probabilmente a lui non sarebbe piaciuto sapere che lei usava le sue lenzuola.

    Invece, lei aveva le lenzuola provenienti dalla sua vecchia camera. Più civilizzato. Si mise il pigiama e si arrampicò sul letto, afferrando una lettera dal tavolino. Era di suo padre, e all’interno c’era un ritaglio di giornale ed una piccola nota con un messaggio:

    Jane, Cassie pensa che potresti essere interessata a questo. Con affetto, Papà

    Risultò che la sorella maggiore/possibile matrigna aveva ragione; Jane era interessata. L’articolo parlava della recente scoperta di un lotto di

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