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Custode di Suo Fratello
Custode di Suo Fratello
Custode di Suo Fratello
E-book236 pagine3 ore

Custode di Suo Fratello

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Info su questo ebook

Jane Barnaby ha organizzato una perfetta vacanza per Natale. Sul padre e la sua fidanzata si uniranno a lei in Spagna per i suoi scavi archeologici. La vedranno al lavoro, conosceranno il suo mentore, e si godranno qualche giorno soleggiato sulle spiagge del Mediterraneo nel bel mezzo dell’inverno.

Ma tutto si complica quando l’irritante fratello di Jane si accoda e finisce in prigione per un crimine che non ha commesso.

Per riabilitare il nome del fratello, la sola cosa che Jane deve fare è inseguire un’astuta donna per tutta Europa, prenderla e mettere a confronto la sua versione con quella del fratello. Oh, ed evitare un ex agente del KGB e i suoi scagnozzi lungo il percorso.

LinguaItaliano
Data di uscita2 giu 2020
ISBN9781071550588
Custode di Suo Fratello

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    Anteprima del libro

    Custode di Suo Fratello - J.J. DiBenedetto

    Custode di suo Fratello

    (Un’Avventura di Jane Barnaby)

    di J.J. DiBenedetto

    Dello stesso autore

    Le Avventure di Jane Barnaby

    Finders Keepers

    Losers Weepers

    I Romanzi della Dream Series:

    Dream Student

    Dream Doctor

    Dream Child

    Dream Family

    Waking Dream

    Dream Reunion

    Dream Home

    Dream Vacation

    Fever Dream

    Dream Wedding

    Dream Fragments: Stories from the Dream Series

    Betty & Howard’s Excellent Adventure

    A Box of Dreams: the collected Dream Series (books 1-5)

    Tutti disponibili su:

    www.amazon.com

    e

    www.writingdreams.net

    ––––––––

    I romanzi sono anche disponibili (in lingua inglese) su   Audible Audiobooks!

    Copyright © 2017 di J.J. DiBenedetto

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsiasi forma o con alcun mezzo, incluso la fotocopia, registrazione, o altro sistema elettronico o meccanico, senza previa autorizzazione dell’editore, fatta eccezione per brevi citazioni virgolettate in articoli di critica e altri casi non commerciali previsti dalla legge sul copyright. Per la richiesta di permessi, rivolgersi all’editore, indirizzando la richiesta all’attenzione del Permission Coordinator, all’indirizzo sottostante.

    J.J. DiBenedetto

    Arlington, Virginia, U.S.A.

    www.writingdreams.net

    Note dell’editore: Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e situazioni sono un prodotto dell’immaginazione dell’autore. Nomi di luoghi pubblici o locali sono stati a volte usati per creare l’atmosfera. Ogni somiglianza a persone reali, vive o defunte, o a società, aziende, eventi, istituzioni o esercizi commerciali sono esclusivamente coincidenze.

    Book Layout ©2017

    Book 3/J.J. DiBenedetto—1st ed.

    ISBN-13: 978-1542379359

    Cover Art: designed by Emma Michaels © 2017

    Postcard image © romas_photo/Shutterstock.com 2017

    Informazioni per gli ordini:

    Vendita di grandi quantità. Sono previsti sconti speciali per l’acquisto di grandi quantità del libro da parte di corporazioni, associazioni o altri. Per dettagli, contattare il Reparto Special Sales all’indirizzo sopra.

    Jane Scrive a Casa (parte uno – Vorrei fossi qui)

    (lato anteriore della cartolina)

    Lady Melanie Harrington

    Bristol House

    Bristol, United Kingdom

    6 Dicembre 1993

    Cara Melanie,

    Mi dispiace tu non possa partire per Natale. Ti piacerebbe molto stare qui. Non posso credere che tu non sia mai stata a Maiorca. Comunque, non ho dimenticato quello che mi hai chiesto. Se dovessi incontrare la Principessa Yvonne, puoi essere sicura che la saluterò da parte tua.

    Con affetto

    Jane

    Capitolo Uno

    (oh, fratello)

    Si comportavano senza dubbio come una coppia felice, ma come potevano esserlo?

    Jane non lo capiva. Suo padre e Cassie stavano insieme da un anno e mezzo, e per quanto ne sapesse lei non avevano mai parlato di fissare una data in tutto quel tempo. Lo aveva chiesto a entrambi singolarmente, guardandoli dritti negli occhi, e nessuno dei due sembrava aver nessun problema con questo fidanzamento interminabile.

    Per quanto ne sapesse, entrambi sembravano dire la verità. Papino non avrebbe mai potuto mentirle e farla franca, non su qualcosa di così importante. E mentre non conosceva bene Cassie, a Jane piaceva pensare di saper giudicare bene le persone ed era quasi certa che la donna non le stesse mentendo. D’altra parte, aveva visto Cassie perdere 1200 dollari in meno di un ora a un tavolo di poker ad Atlantic City qualche mese fa. La donna non riusciva a bluffare neanche per salvarsi la vita.

    Doveva accettare che pensassero proprio quello che dicevano, ma non aveva senso. Di sicuro Cassie voleva che le cose fossero belle e legali. E di sicuro suo padre la voleva togliere definitivamente dal mercato – prima che lei cambiasse idea sullo sposare un uomo con quasi il doppio della sua età.

    Jane non riusciva a immaginare come potessero aspettare ancora senza avere un piano per il matrimonio. Certo, neanche lei era fidanzata, malgrado uscisse con Mark da circa tre anni, ma c’erano circostanze particolari nel suo caso. Per due di questi tre anni avevano vissuto in continenti diversi, e durante quest’ultimo anno in cui entrambi erano negli Stati Uniti, c’erano tremila miglia fra loro. Probabilmente, mettendo insieme i giorni e le settimane passati insieme, sarebbero arrivati forse a tre mesi in totale. Quindi non era per niente simile alla strana situazione fra suo padre e la sua fidanzata.

    Questo era il motivo per lui aveva chiesto a Bill Welldon di poterli invitare a unirsi alla spedizione natalizia a Maiorca. Certamente, voleva che vedessero l’isola per la sua bellezza, e perché visitassero in prima persona gli scavi che era il lavoro a cui lei aveva dedicato la propria vita. Ma la sua segreta speranza era che il romanticismo di una bella isola, e la novità di poter indossare pantaloncini e andare a fare il bagno nel Mediterraneo durante le feste di Natale, li potesse travolgere al punto di voler organizzare presto il loro matrimonio.

    Forse non era una speranza così segreta. Ad essere onesta, doveva ammettere di essere un libro aperto per suo padre, così come lui lo era per lei.

    In ogni caso, lo avrebbe saputo presto. Era sulla strada dell’aeroporto per andare a prenderli. Bill l’aveva mandata a prenderli insieme ad una coppia di volontari che sarebbe arrivata con lo stesso volo. Non si era fidato a farle guidare la Land Rover più nuova, quella con cui lei aveva attraversato l’Europa tre anni prima. Ne stava guidando una più vecchia e più piccola. Non lo biasimava per la sua mancanza di fiducia nell’affidargli il veicolo più bello, neanche lei aveva fiducia in se stessa.

    L’unico vantaggio di soffermarsi sulla vita amorosa di suo padre era tenere la mente lontana dalla infide strade di montagna a due corsie. Corsie decisamente strette. E naturalmente senza guardrail. Jane pensava a chi aveva deciso che non fosse necessario. Immaginò potesse trattarsi di qualche burocrate di basso livello a Madrid che aveva scelto di risparmiare poche peseta a dispetto della sicurezza. Qualcuno che non aveva mai guidato su queste strade e mai lo avrebbe fatto, quindi non si sarebbe mai preoccupato di non aver preso bene una curva ed essere precipitato per un migliaio di piedi verso la morte.

    Pensare all’uomo o alla donna senza nome che aveva decretato che guidare fino all’aeroporto potesse essere un’esperienza quasi mortale tenne occupata la mente di Jane per un po’. Si tenne impegnata immaginando come potesse essere quella persona, come vestiva, che tipo di bonus avesse ricevuto per aver tenuto la costruzione di quella strada al di sotto del budget preventivato. Era così presa a contemplare la vita di qualcuno che forse neanche esisteva che non notò il pullman turistico fino a che non le fu quasi addosso. Sterzò violentemente a destra, imprecando contro quell’ingegnere stradale che forse non esisteva neanche, e si raddrizzò quando lo specchietto del lato del guidatore fu a meno di un pollice dalla parete rocciosa. Il pullman passò alla sua sinistra con meno di mezzo metro di margine.

    Fortunatamente, questo fu il solo quasi incidente; dopo questo spavento, si sforzò di concentrarsi completamente sulla strada ed arrivò all’aeroporto senza altri incontri ravvicinati con la morte. Sperò che non ci fossero incontri così ravvicinati neanche sulla strada del ritorno. Uccidersi su una pericolosa strada di montagna sarebbe stato già abbastanza brutto. L’idea di portare suo padre con sé era troppo orribile da immaginare.

    Quell’allegro pensiero l’accompagnò fino a quando entrò nell’area del ritiro bagagli e vide lui con la sua fidanzata. Jane gli corse incontro, ma si fermò a pochi passi di distanza. Cosa gli era successo?

    L’uomo che le stava di fronte aveva il volto di suo padre, ma i suoi capelli – non erano più grigi. E i suoi vestiti – erano nuovi. E firmati. E decisamente alla moda. Non riusciva a ricordare l’ultima volta che potesse usare anche uno solo di questi attributi per descrivere il guardaroba di suo padre, figuriamoci tre allo stesso momento. Guardò in basso, e, anche se si aspettava di vedere delle scarpe nuove, non potè trattenere un sussulto alla loro vista.

    Jane! Cosa c’è che non va?

    Scosse la testa nel tentativo di schiarirsi le idee, cercando di dare un senso al cambiamento del padre. Mi dispiace, disse. Solo – wow, Papino, sei fantastico. Fece gli ultimi passi e gli gettò le braccia al collo abbracciandolo stretto. Era una buona cosa che volesse sembrare più bello, giusto? Se fosse l’influenza di Cassie, o se soltanto la volesse impressionare durante la loro vacanza, buon per lui. Se era felice, anche lei era felice.

    Non sono così diverso! Suo padre non era veramente infastidito; era più quel tono impaziente che gli piaceva usare a volte. Compro un nuovo capo d’abbigliamento e tutti perdono la testa!

    Si tratta più di un capo d’abbigliamento, Joe, disse Cassie. Jane si staccò da suo padre per guardare lei. Stava sorridendo, ma c’era un accenno di occhiaie. Chiaramente non aveva seguito i suoi suggerimenti e non aveva dormito sulla parte trans-Atlantica del loro volo. Ma, si, credo di aver un po’ perso la testa per te.

    Jane non aveva mai pensato a suo padre – in realtà a nessun uomo della sua età, come a qualcuno per cui una donna potesse perdere la testa. Beh, forse Harrison Ford – doveva avere circa l’età di suo padre. Se Indiana Jones avesse voluto sposarla, Jane doveva ammettere che avrebbe potuto diventare incapace di qualsiasi pensiero razionale. Ma la lista di uomini desiderabili più anziani di lei iniziava e finiva con lui.

    L’ha veramente persa. Era una voce di donna, che proveniva da dietro Cassie. Jane si protese per guardarne la proprietaria, una donna alta con i capelli biondo scuro o castano chiaro, impossibile a dirsi perché la donna era seduta all’ombra di Cassie. Dal modo in cui Cassie rabbrividì al suono della voce, Jane immaginò che quella fosse la ragione per cui la sua futura matrigna non aveva potuto dormire sul volo. Devi aver notato il modo con cui guarda tuo padre – è tuo padre giusto? Ovviamente lo è, chi altri può essere? Comunque, ha letteralmente vegliato su di lui quando si è addormentato. Voglio dire, potevo crederci a stento.

    Tutto ciò fu detto tutto d’un fiato. Questa donna parlava anche più veloce del suo compagno di college Tishy, e non era un’impresa facile. E il mesto sospiro dell’uomo seduto accanto a lei fu un chiaro indizio, e non le era affatto nuovo.

    Comunque sia, forse non dovremmo intrometterci in una riunione di famiglia. L’uomo aveva un braccio intorno a lei, e un sorriso di scuse sul viso. La donna iniziò a rispondere, ma l’uomo le mise un dito sulle labbra. No, Sheryl, abbiamo parlato tanto che gli abbiamo fuso le orecchie per quello che sembra un giorno intero. Credo dovremmo lasciarli in pace per un po’.

    Questa coppia – dovevano essere una coppia – erano ovviamente gli altri volontari che lei era andata a prendere. Le prossime due settimane non sarebbero state noiose, era sicuro. Grazie, disse Jane velocemente, riportando la sua attenzione su suo padre e Cassie prima che la donna – Sheryl – potesse ricominciare a parlare. Allora, come vi sentite? Siete pronti per una breve passeggiata in macchina fino alla casa?

    Suo padre scosse la testa. Non ancora. Dobbiamo aspettare qualcun altro. Dovrebbe essere qui a minuti. Il volo sarebbe dovuto atterrare dieci minuti dopo il nostro.

    Non aveva senso. Di chi stavano parlando? Chi poteva conoscere degli altri volontari che avrebbero partecipato agli scavi? Prima che potesse chiedere spiegazioni, la risposta entrò nel campo visivo di Jane. Un giovane uomo con capelli castano chiari, jeans strappati e una felpa della Cornell University scendeva dalle scale mobili all’altro lato dell’area ritiro bagagli e si incamminò verso di lei.

    Cosa diavolo faceva suo fratello lì?

    ***

    Cassie era stata d’accordo con l’idea malgrado qualche dubbio. Non era sicura dell’intero viaggio; sarebbe stata la loro prima vera vacanza insieme, e passarla con la sua futura figliastra era un po’ strano. Ma il mentore di Jane gli aveva offerto vitto e alloggio gratis, e come poteva dire di no a due settimane su una splendida isola dove avrebbe potuto andare a nuotare all’aperto a metà Dicembre, e doveva solo pagare il biglietto aereo?

    Si era convinta che avrebbero avuto molto tempo di privacy, anche con Jane che dormiva da qualche parte nella stessa casa. Aveva fatto pace con questo pensiero. Ma poi Joe aveva suggerito di invitare anche suo figlio. E’ perfetto, aveva detto lui. Ci conoscerai davvero, sarà magnifico. Vedrai. E quando torneremo a casa, sarà pronto per fare da testimone al nostro matrimonio. Te lo garantisco.

    E lui ci credeva davvero. Era assolutamente convinto. E così lei si era abituata all’idea. Anche con entrambi i figli di Joe in casa, di sicuro ci sarebbe stata un po’ di privacy, tempo per godersi il loro primo vero viaggio insieme.

    Lei non aveva pensato ai sentimenti di Jane sulla questione, però, e quello era stato un errore. Era chiaro dall’espressione del suo viso quando aveva visto il suo fratello gemello che non era per niente contenta di vederlo.

    Joe odiava quando i suoi figli non andavano d’accordo, non gli interessava che fossero due adulti, e questo non era il posto giusto per convincerli ad essere gentili l’uno con l’altra. Addio la privacy, lui avrebbe passato tutto il tempo libero a cercare di convincere Jane e George ad andare d’accordo.

    E quando l’avesse fatto, lei sarebbe dovuta andare a nascondersi dalla sua vicina di posto sull’aereo, Sheryl, che sembrava essersi eletta la nuova migliore amica e confidente di Cassie, e che era in apparenza incapace di stare più di tre secondi senza parlare.

    Una vacanza.

    Capitolo due

    (ogni tanto, fate pace)

    Jane cercava di tenere la mente concentrata sulla strada. Era molto importante, specialmente perché ora erano sulla corsia esterna della strada senza guardrail, e un errore avrebbe spedito lei e i suoi passeggeri incontro ad una morte infuocata e orribile dopo un volo di un migliaio di piedi nel precipizio.

    D’altra parte, avrebbe voluto almeno far stare zitta Sheryl. Non aveva smesso di parlare, se non per prendere fiato ogni tanto, per tutto il tragitto. E quella donna non aveva filtri. Era già riuscita ad insultare tutti i passeggeri dell’auto – incluso il proprio fidanzato, tutti quelli che lavoravano nell’industria aeronautica e virtualmente tutta la popolazione della sua città d’origine, ed erano passati solo dieci minuti.

    D’altra altra parte, il monologo di Sheryl stava distraendo Jane, evitandole di analizzare da vicino i propri sentimenti, in particolare il motivo per cui non era elettrizzata dall’inaspettata comparsa di sul fratello. Avrebbe dovuto esser felice di vederlo. E lui si meritava una vacanza come chiunque altro, no? E non avevano litigato di recente, giusto? Aveva perfino cambiato idea sul fidanzamento del padre. Quindi, qual era il problema?

    Cavolo, non stava neanche criticando la sua guida, e non aveva mai perso un’occasione per farlo. Doveva rispondere in modo gentile. Jane si ripromise di fare esattamente questo, una volta fossero scesi dalla macchina e si fossero allontanati da Sheryl.

    Non passò molto tempo prima che le tortuose e terrificanti strade di montagna fossero alle spalle, e Jane tirò un sospiro di sollievo. Solo altri cinque o dieci minuti, avvisò. Scommetto che Bill avrà già preparato il pranzo per noi. In risposta ci fu un grazie a Dio da qualcuno seduto dietro di lei, e un rumoroso brontolio che proveniva dallo stomaco di suo padre.

    Ci vollero in realtà venti minuti. Anche se la strada non era più tortuosa, era ancora molto stretta, e Jane quasi si scontrò con un camion che trasportava materiali da costruzione a mezzo chilometro dalla piccola città di Deia. Dovette fare alcune attente manovre per evitare il disastro. Jane non era l’unica ad essere scossa quando parcheggiò fuori casa di Bill; si aspettava quasi che suo padre si gettasse in ginocchio e baciasse la terra dopo essere sceso dalla macchina.

    Invece, una volta dentro, si accomodò per godersi un buon bicchiere di vino. Jane non si preoccupò neanche di far fare un giro della casa. Quando aprì la porta e sentì il profumo che proveniva dalla cucina – zuppa di pomodoro e basilico e pane fresco – capì che non c’era alcuna speranza di distogliere qualcuno dall’interesse per il cibo.

    Prego, servitevi. Non si fanno cerimonie da queste parti. Era una minimizzazione, era difficile immaginare qualcuno più informale di Bill Welldon. Si chiese per un momento dove potesse essere, fino a che trovò un biglietto vicino al telefono – aveva una cosa urgente da fare a Soller, la città limitrofa, pochi chilometri a ovest, ma sarebbe tornato in un paio d’ore, e chiedeva a Jane di intrattenere tutti fino al tuo ritorno.

    Jane fece del suo meglio, ma era difficile riuscire a dire anche una sola parola con quella chiacchierona di Sheryl al tavolo. Perfino il suo ragazzo – o marito, pensò, l’assenza di un anello poteva non voler dire nulla – non riusciva a frenarla. Ci vollero venti minuti prima che lei potesse intervenire e chiedere all’uomo il suo nome.

    Jon, disse, facendole un sorriso che, se non avesse già avuto un fidanzato, le avrebbe sciolto immediatamente il cuore. Anche se lui era un uomo più grande di lei. Jane aveva valutato che potesse essere intorno ai trentacinque

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