Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il segreto di Magda
Il segreto di Magda
Il segreto di Magda
E-book66 pagine56 minuti

Il segreto di Magda

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Cinzia Morris si è appena trasferita nella nuova casa a Besozzo. Qui incontra la sua vicina di casa, la strampalata e chiacchierona Ester, che subito le spettegola un segreto. La casa che Cinzia ha appena acquistato, prima apparteneva alla famiglia Rinaldi, composta dalla madre Lavinia e da due gemelli, tutti e tre cattivi e privi di scrupoli. La vicenda che li riguarda s'intreccia con un'altra vicina, Magda Garroni, e con l'assurda storia del suo bambino. Ben presto Cinzia, presa dal vortice del racconto e inorridita oltre ogni limite di fronte a quella storia di morti, sparizioni e scherzi osceni, inizia a sospettare che ci sia ancora del torbido nel vicinato. E, si sa, la curiosità è donna...
LinguaItaliano
EditoreNero Press
Data di uscita3 lug 2019
ISBN9788885497382
Il segreto di Magda

Correlato a Il segreto di Magda

Ebook correlati

Arti dello spettacolo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Il segreto di Magda

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il segreto di Magda - Andrea Costantini

    Intrighi

    Il segreto di Magda

    di Andrea Costantini

    Immagine di copertina a partire da: AdobeStock_51856951 by pim

    Editing: Daniele Picciuti

    Produzione digitale: Daniele Picciuti

    ISBN: 9788885497382

    Nero Press Edizioni

    http://neropress.it

    © Associazione Culturale Nero Cafè

    Edizione digitale luglio 2019

    Andrea Costantini

    Il segreto di Magda

    Indice

    La nuova vicina

    La storia

    La prima pietra

    La torta

    In cantina

    L'autore

    La nuova vicina

    «Una verniciatina ci starebbe, sa?» Una donna sulla sessantina, in ciabatte e qualche chilo di troppo, grembiule macchiato di pomodoro e decine di mollette a tener fermi capelli ribelli, sbucò da dietro la siepe strillando. «A proposito, benvenuta nel vicinato!»

    Cinzia Morris, che stava osservando con fastidio la ringhiera arrugginita della sua nuova casa, non l’aveva notata e trasalì a tal punto da mettersi una mano sul pancione per lo spavento. Doveva essere la sua vicina di casa, quella donna urlante.

    «Non volevo spaventarla, mi scusi. Stavo facendo il sugo per la parmigiana, sa, e l’ho vista passare, così mi son detta ehi, ma non mi sono ancora presentata con i nuovi vicini, perciò ho colto l’occasione e sono uscita per salutarla e magari per darle un po’ della parmigiana che sto facendo. Non con le melanzane fritte, nossignora, mi piace rimanere leggera. Io sono sola e ho il vizio di cucinare porzioni enormi. O meglio, non sono sola, ho i miei gatti ma a loro la parmigiana non piace. Tranne a Fulmine. Lui mangerebbe qualsiasi cosa, sa? A proposito, io mi chiamo Ester Balsamo, come lo shampoo. Anzi, come il balsamo» enunciò e scoppiò a ridere per la battuta, fiera e divertita del suo cognome. Tese la mano e Cinzia la strinse, titubante. In meno di un minuto aveva già inquadrato il personaggio come la vicina a cui non dare troppa corda altrimenti ti si attacca al culo come una ventosa. Tuttavia era appena arrivata e non aveva intenzione di cominciare con il piede sbagliato, facendosi nemici fin dal principio.

    «Tanto piacere, io sono Cinzia». Guardò in giro, cercando qualcosa per cui complimentarsi. Di solito con il nuovo vicinato si fa così. La casa era decadente, il giardino pieno di erbacce e non c’era nulla di bello neanche per errore. Poi un gatto tigrato zampettò dietro la donna. Sembrava molto anziano. Ecco l’appiglio.

    «Bello il suo gatto, come si chiama?»

    Ester si voltò a cercare il felino.

    «Oh, lui non è mio. Gironzola qui intorno ogni tanto. Sa, viene a far compagnia ai miei, di gatti e a mangiare qualcosa. Gli lascio sempre un piattino con il latte o un po’ di pastasciutta. Si chiama Oscar. Vero, Oscar?» lo prese in braccio e lo accarezzò sulla testa. A Oscar quella cosa non piaceva affatto e cercò di divincolarsi dalla presa scalciando con le zampe posteriori. Anche Cinzia lo accarezzò, appuntandosi nella memoria di lavarsi bene le mani una volta rientrata in casa. «È il gatto di un ragazzino che non c’è più. Abitava all’inizio della strada. Incidente in motorino» bisbigliò, facendosi il segno della croce.

    «Oh, Signore, mi dispiace» rispose Cinzia e si toccò istintivamente la pancia. Una futura madre, davanti a notizie del genere, non poteva far altro che provare l’orrore.

    «Brutta storia, sa? Brutta storia. Ormai sono passati diversi anni. Ehi, ma lei aspetta un bambino!» esclamò stupita, come se non avesse notato il pancione il giorno stesso in cui Cinzia e suo marito Carlo erano arrivati. Ester aveva tre grandi passioni: cucinare, i gatti e farsi gli affari del vicinato.

    Cinzia sorrise.

    «Sì, lui si chiama Edoardo» indicò fiera il futuro bambino.

    Ester, affascinata dal ciclo della vita oppure solo curiosa, allungò una mano per toccare la pancia sporgente di Cinzia. «Che bella cosa. Quando nascerà?» domandò, ma non riuscì ad aspettare la risposta. «Anch’io ho un figlio, sa? Un maschio, ma ormai è grande. È sposato e vive in Emilia insieme alla moglie. Loro non hanno ancora avuto figli e non so se ne avranno mai». Si guardò in giro per controllare che non ci fossero orecchie indiscrete ad ascoltare. «Le dico un segreto, quella là non mi piace per niente. Sa, non è la persona giusta per mio figlio».

    Cinzia cominciò a pentirsi di essere uscita di casa a dare un’occhiata alla ringhiera. Guardò l’orologio e cercò una scusa nella testa. «Capisco. Ester, io la saluto che devo…»

    La donna, però, non aveva intenzione di lasciarla andare e la teneva stretta come un mastino da guardia farebbe con la tibia del ladro. «Meno male che siete arrivati nel vicinato. Magari voi e il vostro piccolo riuscirete a portare di nuovo un po’ di serenità» disse rabbuiandosi.

    Cinzia si incuriosì.

    «Come mai dice così? Per la storia

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1