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Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione
Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione
Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione
E-book118 pagine1 ora

Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione

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Info su questo ebook

Mjadonna rappresenta lo stato attuale delle cose in tema di "Donna nella sua Fertilitá". Pone una dialettica costruttiva nella ricerca del proprio obiettivo, ma pone anche i limiti" naturali a tale percorso, il piu´ delle volte taciuti o sconosciuti dagli operatori. Leggere Mjadonna aiuta ad approfondire le proprie conoscenze e la bramosia di Verita´ intellettuale e trascendentale delle cose spicciole della vita, come il "Procreare"!
LinguaItaliano
Data di uscita28 lug 2015
ISBN9788866183570
Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione

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    Anteprima del libro

    Apoteosi o fenomeno? Mjadonna. Viaggio analitico tra Creazione e Procreazione - Alessandro Sciacca

    633/1941.

    1.

    INTRODUZIONE.

    La ridotta natalita' nel genere umano su scala mondiale e' determinata dall' aumento progressivo di coppie che non procreano. Le cause sono necessariamente di origine naturale, sia che le riconduciamo a patologie che colpiscono il genere umano, sia che le consideriamo come legate ad effetti di movimenti e sviluppi intrinseci del divenire stesso, commiste a fattori contingenti di scelta individuale, come remore socio-economiche o turbamenti strategico-politici di carattere generale, che determinano in ogni caso aree e periodi di insicurezza totale, dove quegli effetti si manifestano.

    Lo svolgersi dei fatti e' conseguenza diretta di atti, e del singolo e del divenire stesso nel suo determinarsi, mai isolati, gli uni a diretta conseguenza degli altri.

    Assistiamo nella civilta' del nostro pianeta ad un fatto ultimo, per il quale sempre piu' coppie non procreano, sempre piu' singoli scartano a priori un rapporto di coppia ufficializzato, sempre piu' donne reclamano un crescendo distacco corporale da parte

    dell' uomo, quasi voluto, a volte vissuto come rinuncia nei riguardi del gentil sesso.

    Fatto che diventa giorno dopo giorno una realta' vissuta che a tutti i costi si vuole sviscerare, per scoprire, smantellare e portare alla luce cio' che in esso si nasconde.

    ? Sara' la verita' ?

    ? O vuole essere ancora una volta nella notte dei tempi quella fenomenologia dello Spirito in perenne manifestazione che da sempre tormenta l' uomo ma certamente lo conduce e gli

    tiene compagnia ?

    La realta' di una ridotta natalita' mondiale, in senso assoluto, per cui il mondo invecchia, si dice,- e' da ricondurre, non solo all' aumento di coppie che non producono o a quelle che sono o diventano infertili, - perche' di contro, esiste una realta' diametralmente opposta, dove la fertilita' esubera e ci porta a vedere e sentire il fenomeno in quelle zone piu' come problema di carattere economico e sociale che come problema piu' propriamente di carattere metafisico e teoretico,- ma e' da ricondurre piu' specificamente anche a forze soprannaturali che sfuggono alla nostra intuizione immediata di conoscenza e ci portano a vivere una paura esistenziale di fronte all' incertezza del divenire, di fronte allo smarrimento in valori che sembra non abbiano piu' riscontro nell' altro, ma esistono ci sono e sono anche forti e radicati.

    Una paura che si traduce in un rifiuto ancestrale assoluto, della fecondita' , della fecondita' come procreazione, come fatto procreativo, come riposta nel reale di se stessi e del tutto, a simbolo dell' eterno.

    Una paura che conduce all' oblio, un oblio strano mai vissuto in queste forme, un oblio che interessa l' essenzialita' assoluta dell' essere, perche' tocca il maschio e la femmina, e porta a distaccare il positivo dal negativo, il bene dal male, lo spirito dalla materia, un oblio che se lasciato libero porta alla disgregazione naturalistica delle forze attrattive, porta alla formazione di un uomo e di una donna indipendenti, in una realta' sempre piu' separante, con distinzione netta tra essere e non-essere.

    Ci si chiede, in concreto, se tutto questo e' un Fenomeno o se invece non si tratta di

    un' Apoteosi dell' Atto primario, il Concepimento.

    ? Siamo veramente noi gli artefici autorizzati e pur sempre responsabili di quel manifestarsi eterno di giochi tra essere e non essere divieniristico, che da sempre ci conduce nel nostro ciclo di ricicli ? Oppure siamo noi a voler andare oltre il nostro limite di immantinente verso una riscoperta di noi stessi di tipo ancestrale, quasi fuori del tempo, con degli atteggiamenti decisionali, oltre misura d' uomo, che talvolta, anche se condotti da false intuizioni, oltretutto pur sempre naturali, ci lasciano fare come se fosse nostra la fattura della conoscenza senza quell' errore dell' atto conoscitivo di coscienza e come se d' altronte le scoperte volute fossero veramente scoperte vere , dettate da vere intuizioni, da quelle intuizioni, spontanee, umili, semplici, della conoscenza realica, senza che

    noi, giudici del secolo, le classifichiamo come false perche' inusuali e non consoni alla velocita' dello scorso, del passato, del gia' avvenuto, del gia' manifesto, del gia' conosciuto?.

    Il divenire del reale ha come risultante finale lo sviluppo dell' individuo, manifesto

    nell' immagine globale dell' Uomo, inteso come essere intelligente, rappresentativo dello spirito naturale. Ed in questo divenire l' uomo stesso si pone a riordinare la visione globale dell' insieme, e a riporsi come fattore delle cose terrene secondo un progetto divieniristico,

    che senza l' apporto diretto da parte della donna nulla puo', nulla produce: tutto si fa e si produce nella donna, dalla donna e per la donna.

    La fecondita' , quindi, come chiave del divenire, in cui il maschio e la femmina devono riassumere il loro ruolo originario: quello di esseri fertili, responsabili e fautori del concepimento, porta per la procreazione.

    Le coppie infertili aumentano, comunque, e le nascite da procreazione assistita non eguagliano il loro numero.

    L' assistenza del medico diventa sempre piu' indispensabile e personalizzata.

    L' apporto tecnico sempre piu' sofisticato e raffinato.

    La donna presta il suo corpo, l' uomo il suo seme, il medico pensa alla fecondazione.

    Il concepimento avviene al di fuori delle parti.

    E ad embrione costituito lo si va ad impiantare.

    ? La coppia ha ottenuto quello che desiderava: il figlio ?.

    ? O forse voleva anche, solo e soprattutto, la conferma e la soddisfazione empirica di essere

    essere , di essere cioe' essere fertile , come per poter dire a se stesso e agli altri, al mondo: io non sono diverso dagli altri, io appartengo a questo mondo, appartengo a voi tutti, io sono un essere, un essere fertile, un essere capace di procreare se stesso,come voi, come tutti noi?.

    C' e' in questo procedere un aspetto metafisico concreto, che si manifesta con l' attuarsi di meccanismi altrimenti impossibili. Esso ci porta comunque alla scoperta di un divenire acconsenziente, nonostante che l' evidenza intuitiva e conoscitiva del reale direbbe: no, non e' possobile, e' tutto fuori dagli schemi e dalle normative empiriche, universalmente conosciute e riconosciute.

    ? Acconsente il divenire a lasciarsi plasmare proprio per un disegno superiore di evidenziazione pragmatica della potenza e bonta' divina, nello stesso tempo, e della sua manifesta presenza nelle cose tutte ?

    ? Oppure siamo veramente difronte ad una apoteosi del fatto, la procreazione, ad espressione fenomenica di un atto, il concepimento, di cui la donna, e' l' espressione immanentistica ed in Mjadonna, la donna del trillennio, che tutti vorremmo cosi' fosse, ma tarda ad imporsi e una volta manifesta la vediamo come l' erede diretta, la donna del nostro futuro, la donna del trillennio, figlia solo temporalmente, della donna del billennio ?.

    A voi, o donne, la risposta

    Grazie.

    L' Autore.

    ...........................................................

    Da inserire nella IV di copertina ?

    Compendio

    Testo saggistico di visione metafisica e teoretica del reale.

    Il ruolo del concepimento nella sua evoluzione, che si manifesta nella donna.

    Il bene ed il male come fenomeni separati manifesti in ciascun operato, risultato della lettura immediata o coscente delle intuizioni, chiavi della conoscenza.

    Apoteosi o Fenomeno, la Donna e' la culla della conoscenza della Verita'.

    §

    2.

    IL LIBRO.

    Chi Vi parla, o Donne, e' l'Autore e lo fa scrivendo, augurandosi in ogni caso che in un prossimo non tanto futuro possa farlo veramente.

    ParlarVi, dico, con la propria voce, pur stridula che sia, ma la sua. Perche' questo e' il futuro della comunicazione tra una moltitudine di uomini ed i singoli e viceversa, nella divulgazione di documenti informativi o scientifici.

    Cosi' come avviene per la musica in genere o per la diffusione di comunicazioni a carattere pubblico.

    ? Perche' allora pensare ancora ad un libro oggi, se lo scopo della stesura e' quello

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