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Il paradosso sulla scuola di teatro
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E-book85 pagine44 minuti

Il paradosso sulla scuola di teatro

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Info su questo ebook

Dall'incontro tra un ambizioso attore appena diplomato e una regista di fama ed esperienza, un viaggio introspettivo fatto di prese di posizione e ribaltamenti di coscienza. Come ne Il paradosso sull'attore di Diderot, un dialogo a due che porta con sé i dubbi e le realtà appartenenti al mondo del teatro e della recitazione.
LinguaItaliano
Data di uscita1 ago 2019
ISBN9788834162453
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    Anteprima del libro

    Il paradosso sulla scuola di teatro - Luca Bertolini

    TEATRO

    Prefazione

    a cura di Francesca Chiappetta

    Il teatro è un arte che perde la sua origine nella notte dei tempi. A questa forma espressiva si devono meraviglie architettoniche e storie che sono ormai diventate per noi miti o favole che ogni bambino conosce.

    Come ogni arte, il teatro ha bisogno di dedizione e applicazione. L’insegnamento teatrale è anch’esso una storia vecchia quanto il mondo e ha un suo preciso svolgimento. L’aspirante attore diventa allievo, segue il percorso accademico e si forma sui grandi autori del passato e sulle loro grandi riletture; poi diventa attore, e dopo una lunga pratica del palcoscenico può diventare insegnante. Non c'è via d’uscita: ogni maestro è stato allievo, e con il suo insegnamento punta ad arricchire la millenaria storia del teatro e a impreziosirla con una parte di sé.

    Ed è proprio in questo ambito che prende le mosse il testo che ci apprestiamo a leggere: un allievo analizza il metodo d’insegnamento del suo maestro.

    C’è però un focus molto forte su un dilemma ancestrale. L’allievo, vero motore di tutto il dialogo e di ogni riflessione, si pone in contrasto con l’insegnante, riproponendo uno scontro generazionale ovunque diffuso. Ma c’è di più: qui non si tratta solo del giovane che contesta il vecchio, quanto della necessità di avere uno sguardo nuovo sul teatro, in modo che ciò che ne scaturisce non sia sempre la solita versione trita e ritrita vecchia di secoli.

    Il nuovo vuole il suo spazio: la necessità di innovazione e rinnovamento si avverte in un’arte che deve decidere se cambiare ed evolversi o se richiudersi sugli schemi millenari che le hanno dato vita.

    Eppure neppure qui si chiude la riflessione. Il giovane chiede di avere la sua voce e si scaglia contro un sistema accademico e teatrale vecchio, eppure sorprende con una richiesta che sembra in netto contrasto: il giovane allievo chiede rispetto. Rispetto del passato, che non è da copiare, si può rileggere, ma non va mai snaturato.

    Divertente vedere l’innovazione, rappresentata dal giovane allievo, che si erge a difensore del passato glorioso; non è tanto difendere la tradizione, quanto invitare a carpire l’anima di un testo e capire le idee dell’autore prima di procedere con leggerezza a una rilettura che sconvolge il significato originario dell’opera. Perché, per quanto innovare sia bello, se è un classico ci sarà un motivo.

    Questo testo, scritto secondo la formula del dialogo maieutico alla Socrate, non vuole propendere per la tesi dell’innovazione o per la tradizione, e proprio per questo affronta entrambe le tematiche. Vuole essere un invito ad affrontare con serietà e piena consapevolezza un’arte che sa essere leggera e contemporaneamente profonda. Vuole spingere ogni coscienza a trovare il suo punto di equilibrio tra nuovo e vecchio, tra rinascita e paternità, tra futuristico e classico.

    L’iniziale contrasto tra i due dialoganti si chiude con un accordo: entrambi mettono in dubbio alcune scelte stilistiche per ergersi a difensori dell’originario significato delle opere analizzate. E in questo accordo finale si coglie la vera anima del teatro, a prescindere dai punti di vista dei singoli: l’obiettivo deve essere emozionare ed emozionarsi, trascendere se stessi per dare spazio ai personaggi rappresentati, e questo è l’unico modo per trovare un accordo tra punti di vista diversi se non addirittura contrastanti.

    Francesca Chiappetta

    Dedica

    Ai miei compagni

    di teatro.

    Per quello che mi hanno donato.

    Personaggi

    A - attore accademico,

    neodiplomato;

    B - regista, insegnante ed attrice

    di fama internazionale.

    Prologo

    l'incontro

    In un Cafè des Arts, l'allievo attore A, giunto al termine del suo percorso accademico, si incontra con B,

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