Merlot

Di Carmelo Maria Durante

Un intenso romanzo sulla vita, sulle emozioni e sul coraggio di vivere visti attraverso gli occhi e i racconti di un insolito uomo: un sommelier astemio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 ott 2019
• ISBN: 9788831642736

Anteprima del libro

Indice

Quarta di copertina

Incipit

Capitolo 1 – L’inizio

Risonanze

L’attesa

Quel giorno

Il treno

Capitolo 2 – La cena

La vetrata

La carta dei vini

L’assaggio

La cena

Lo sguardo indiscreto

Capitolo 3 – La storia, parte I

La somma delle nostre esperienze

Alla cassa

La seconda cosa

Vibrazioni

Capitolo 4 – La storia, parte II

Crescere

Aspettative

Certezze

Incastri

Tessere mancanti

Capitolo 5 – La storia, parte III

Senza difese

Cosa c’è di reale nell’amore

Fantasmi dal passato

La donna del treno

Capitolo 6 – Tra le mille cose

Risposte

Negare

Prospettive

Amare

Sprecare

Soffrire

Capire

Carmelo Maria Durante

Merlot

ISBN | 000-00000-000000

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MERLOT

La leggenda del sommelier astemio

Carmelo Maria Durante

A chi ritrova, o non ha mai perso,

il coraggio di amare

Quarta di copertina

Era una fresca serata di inizio primavera, Marco indossava un abito elegante coperto da un cappotto scuro, come era solito vestire.

Si guardò intorno e vide la, davanti a lui, un grazioso ristorante, con una ampia vetrata che si affacciava sul viale, proprio davanti a quel portone. Era ciò che faceva al caso suo, da li avrebbe potuto controllare, forse rivederla, capire.

Era in cerca di una risposta ma in realtà non conosceva la domanda. Non fuggiva dal passato, anche se ne portava i segni e non guardava al futuro, anche se andava avanti, ogni giorno, o almeno così credeva.

Era convinto di trovare qualcosa, ma non sapeva cosa realmente l’attendeva, non sapeva che avrebbe fatto i conti con le sue paure finora taciute, nascoste a sé stesso.

Non sapeva che la vita era la ad attenderlo, per travolgerlo ancora una volta.

Incipit

Tra le mille cose che Marco pensava di poter trovare quella sera, certamente non c’era il senso della sua stessa vita. Tra le mille cose, cioè, mancava ciò che lo attendeva. Avrebbe dovuto essere una sera come tante che si erano susseguite in una vita forse mai vissuta; i passi si alternavano in un cammino che però era solo apparente, così come può sembrare di vedere una barca navigare quando in realtà è solo alla deriva.

Ma in fondo la vita è così; spesso gioca a nascondino ed è insuperabile in questo gioco. Quando si nasconde non la trovi finché non decide di farsi trovare. Ti sembra di vederla dietro un sorriso, di sentirla accarezzare il tuo volto in una giornata di sole, di sentirla sussurrare nella leggera brezza di una giornata di primavera, ma appena vai oltre con lo sguardo e le sensazioni ti rendi conto che non era lei. Lei è così: scherzosa, giocherellona, a volte quasi odiosa. Brava a nascondersi fino a quando, infine, decide di farsi trovare, a volte in modo dolce, altre volte no.

A volte ti viene addosso come un treno in corsa, non chiede permesso, non chiede scusa.

Così era quella sera. Marco cercava una risposta, ma in realtà non conosceva la domanda. Camminava ostentando una sicurezza che non aveva, una sicurezza che, in realtà, non aveva mai avuto. Anzi, in ogni passo sentiva il peso delle sue incertezze, l’unica cosa su cui, per un assurdo e perverso gioco, non aveva dubbi. Camminava su Viale Pico della Mirandola ignaro che la vita lo attendeva proprio la, in quel delizioso ristorante che si affacciava sulla strada che stava percorrendo.

Marco non si trovava la per scelta, ma per caso; nonostante questo, la vita era la, seduta al tavolo, quasi sfacciata, e l’attendeva. Lui non la vide, ma l’ampia vetrata con vista sul viale era ciò che faceva al caso suo in quel momento. E fu proprio lì che decise di sedersi, inconsapevole di ciò che stava per accadere.

Capitolo 1 – L’inizio

Chi non ha conosciuto la tristezza non avrà mai pensieri profondi

Risonanze

Sin da quando era un bambino, era evidente a tutti che Marco non fosse come gli altri. Non aveva nulla che non andava, sia chiaro, a meno che la sensibilità non sia un male. Il suo era un animo sensibile alle vibrazioni, anche di ciò che era troppo piccolo per capire fino in fondo. Era così, inesorabilmente affetto da quella che potrebbe definirsi una grave forma di risonanza emotiva.

Sui muri della sua