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Inferno
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E-book109 pagine1 ora

Inferno

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Info su questo ebook

'Inferno' è uno scabroso e perverso thriller che, con una discontinuità temporale e di stile, chiude la trilogia sul viaggio nelle fragilità della mente umana iniziato in 'Ossessioni' e proseguito in 'Tormento'.

Betty è una donna che si è liberata da un passato difficile e, forte della sua esperienza, presta opera di volontariato in un centro antiviolenza. Ma le cose non sono così come sembrano…
LinguaItaliano
Data di uscita2 gen 2020
ISBN9788831655132
Inferno

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    Anteprima del libro

    Inferno - Carmelo Maria Durante

    male

    Incipit

    ‘Inferno’ è uno scabroso e perverso thriller che, con una discontinuità temporale e di stile, chiude la trilogia sul viaggio nelle fragilità della mente umana iniziato in ‘Ossessioni’ e proseguito in ‘Tormento’.

    Betty è una donna che si è liberata da un passato difficile e, forte della sua esperienza, presta opera di volontariato in un centro antiviolenza. Ma le cose non sono così come sembrano…

    Illustrazione sullo sfondo della copertina di Gustavo Dorè

    Codici

    Luisa è una ragazza di trentacinque anni; è insegnante presso una scuola di danza, dove tiene diversi corsi durante la settimana.

    Racconta sempre molto poco di sé, anche perché non ha molto da raccontare. È sempre stata un tipo solitario, nonostante la professione che ha scelto la porti ad essere a contatto con molte persone.

    Da diversi anni è attiva sul tema della violenza contro le donne, anche se la sua non sembra una vocazione dettata da altruismo o dal senso del bene, quanto più una forma di insofferenza verso il genere maschile.

    Sessualmente è sempre stata attratta dalle donne, ma non ha mai avuto una relazione stabile. Negli ultimi anni ha iniziato a frequentare Vanessa in incontri destinati al mero appagamento sessuale.

    Ogni tanto capita che alcune ospiti del centro o altre volontarie abbiano i loro stessi gusti sessuali; quando capita organizzano serate di sesso che consumano dentro lo stesso centro.

    Lo stesso rito di iniziazione, in realtà, era stata una situazione inventata per appagare la loro fame sessuale condendo quella pietanza con una ricca dose di trasgressività.

    È una sera di metà dicembre e Luisa invita Betty, Vanessa e Ilaria a mangiare una pizza. Ha scelto un locale di Roma dove fanno un’ottima pizza, con un impasto a lenta lievitazione e steso a mano. Luisa non ha mai amato la pizza stesa con il mattarello.

    Vanessa però non può partecipare alla serata, a causa di un precedente impegno, così in pizzeria si ritrovano Luisa, Betty e Ilaria, che cenano parlando del più e del meno.

    «Qualche novità al centro?» chiede Luisa.

    «Solita vita» risponde Betty «Donne che arrivano, donne che vanno»

    «Donne deboli» dice Ilaria «Soprattutto e sempre donne deboli»

    «Non sono tutte stronze come te!» dice Luisa ridendo.

    «Stronza io?» risponde Ilaria «Parla quella con la maschera…»

    «Quando avete finito…» le interrompe Betty «Le vostre lesbicate teniamole fuori questa sera!»

    «Guarda che se vuoi…» risponde Ilaria «…ne abbiamo anche per te»

    «No grazie» risponde Betty «Sono altre le cose che mi appagano, e non sto parlando di sesso!»

    «Magari una nuova sfida» dice Luisa con aria misteriosa.

    Betty cambia subito espressione, come se quella frase avesse un ben preciso significato. Sa che Luisa ha qualche cosa di interessante da dirle e vuole sapere di che si tratta.

    «Sentiamo…» dice Betty.

    «Prima lasciami spiegare a Ilaria» dice Luisa.

    «Spiegare cosa?» chiede Ilaria.

    «Vedi» dice Luisa «Come sai io insegno in diversi corsi di danza. Ma ce n’è uno, in particolare, davvero speciale»

    «Sembra interessante, continua» dice Ilaria.

    «Il corso di danza del ventre» dice Luisa «La maggior parte delle iscritte sono ragazzine di non più di venticinque anni. Certi culetti sodi che non puoi capire…»

    «Per favore, vai avanti!» la ammonisce Betty.

    «Scusa, eh!» dice Luisa «Vorrei vedere te al mio posto negli spogliatoi, cosa faresti…»

    «Mi stai facendo venire voglia di iscrivermi anche io!» dice Ilaria.

    «Vuoi andare avanti o no?» chiede Betty.

    «Noiosa!» dice Luisa, continuando «Dicevo… In genere non hanno più di venticinque anni, ma ogni tanto capita qualcuna più avanti con gli anni, anche più grande di me. E quasi sempre è una donna depressa, infelice, scontenta… Quasi sempre insoddisfatta della sua vita, del suo matrimonio»

    «Esiste il divorzio!» dice Ilaria.

    «Oppure la sfida!» dice Betty.

    «La sfida?» chiede Ilaria «Sembra una specie di codice, il vostro, come la lavanderia…»

    «Bingo!» dice Luisa, continuando «Di solito abbiamo a che fare o con donne davvero vittime di violenze o con stronze come te, senza offesa. Ma ogni tanto ci sono loro, le persone deboli, quelle che mai si sognerebbero di rivolgersi al centro, a meno che…»

    «A meno che?» chiede Ilaria.

    «A meno che non le porti a credere che ciò che non esiste è reale e ciò che è reale non esiste» risponde Betty.

    «Sembra una figata!» dice Ilaria.

    «Quest’anno è arrivata una donna» continua a raccontare Ilaria «Si vede subito che ha qualche problema, passa dall’entusiasmo alla tristezza senza motivo, a volte fa discorsi quasi senza senso, e ogni tanto si lamenta del marito»

    «Interessante» dice Betty «Che ne dici di mettere alla prova Ilaria? O te la sei scopata solo per divertimento?»

    «Divertimento, ovvio» dice Luisa.

    «Siete due stronze, ve lo devo dire» dice Luisa «Ma si, qualunque cosa ci sto!»

    «Visto che ti stava venendo voglia di iscriverti…» dice Ilaria «…fallo! Avvicinala, fattela amica, raccogli più informazioni possibili e poi, quando ti sembra pronta, le faremo conoscere Betty»

    Betty, Ilaria e Luisa alzano i loro boccali di birra e fanno un brindisi al loro diabolico piano, quindi riprendono a parlare di altro.

    Capitolo 1 – Il bene

    Ogni azione nella nostra vita tocca qualche corda che vibra in eterno (E. H. Chapin)

    Al cancello

    Sono da poco passate le 22:00; è una fredda sera di inizio marzo e il grande cancello che dà sulla strada è illuminato, come sempre, mentre all’interno del cancello regna un buio pesto.

    Un’automobile si avvicina, con un andamento che appare indeciso. Arrivata davanti al cancello si ferma, mentre il motore si spegne di colpo. Passano diversi secondi e lo sportello del guidatore si apre; passano altri interminabili secondi e una donna scende dalla macchina, lasciando lo sportello aperto e trascinandosi faticosamente verso il citofono. La donna suona al citofono quindi si accascia per terra, con il corpo appoggiato al muretto sotto al citofono.

    «Chi è?» dice una voce di donna al citofono.

    «Chi è?» ripete quella voce.

    La donna, per terra, non risponde; passano alcuni minuti e le luci del vialetto interno al cancello si accendono. Arrivano tre donne, con passo lento e aria sospettosa. Appena si accorgono della

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