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Delitti, misteri e fantasia
Delitti, misteri e fantasia
Delitti, misteri e fantasia
E-book105 pagine1 ora

Delitti, misteri e fantasia

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Info su questo ebook

Atti di vendetta che sfociano in omicidi, gelosie e tradimenti, amici che si ritrovano, storie che riemergono da un passato lasciato in sospeso, un alone di mistero e anche un bel pizzico di fantasy sono i condimenti principali che caratterizzano questa raccolta di dieci racconti. Giallo come un thriller, nero come un noir, colorato come un fantasy e rosso come il sangue, tutto questo è: "Delitti, misteri e fantasia".
LinguaItaliano
Data di uscita4 nov 2019
ISBN9788831645980
Delitti, misteri e fantasia

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    Anteprima del libro

    Delitti, misteri e fantasia - Giovanna Vettorello

    633/1941.

    Introduzione

    Delitti, misteri e fantasia è una raccolta di dieci racconti ognuno a sé stante e di generi diversi. Alcune di queste storie si contraddistinguono per le loro tinte noir, dove aleggia un alone di mistero che le caratterizza. In altre trovi anche un pizzico di fantasy, perché proprio come se fossi uno chef, adoro mischiare gli ingredienti: un pizzico di questo e un pizzico di quello, con un’aggiunta tratta dalla mia realtà che, parzialmente modificata,mi ha aiutato a creare queste particolari fantasie.

    Il titolo stesso definisce questa qualità, motivo per il quale l’ho scelto.

    Giallo come un thriller, nero come un noir, colorato come un fantasy e rosso come il sangue. Spero che apprezzerai questo arcobaleno di colori con cui ho tinto i miei racconti, perché questa è la mia fantasia e fra queste pagine la lascio libera di essere.

    Grazie lettore per avere scelto questo libro, spero apprezzerai i miei scritti.

    Ti auguro una buona lettura.

    Giovanna Vettorello

    Solo per chi ama il verde è il rosso, gli uccelli abbaiano, lo zucchero è salato, le bugie sono la verità… e mentre Pinocchio ride, noi sotterriamo I tre soldi del nostro amore che i ladri della notte ci avevano già rubato.

    (Giovanna Vettorello)

    Questa è un opera di fantasia, ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti o esistite, è da ritenersi puramente casuale.

    1

    Il ponte Arcobaleno

    Sabato mattina ore 8,00:

    Maria era indaffarata con le pulizie di casa e non si era accorta che la portafinestra della cucina era rimasta aperta.

    Appena spento l’aspirapolvere se ne accorse, la richiuse subito e con lo sguardo cercò subito Soriana, la gattina dal manto tigrato che quattro mesi prima aveva adottato.

    Soriana l’aveva trovata abbandonata in mezzo alla strada, stava sotto una  macchina e piangeva disperata. Con cautela si era avvicinata, ma era bastato guardarsi negli occhi e la gattina era quasi volata fra le braccia di Maria .

    Si era incollata a lei come una piccola cozza e aveva nascosto il musetto sul suo collo, vicino alle orecchie e continuava a leccarla.

    Tra lei e Maria fu amore a prima vista, anzi al primo sguardo e decise così di portarla a casa.

    Aveva una casa molto grande e un bel giardino. L’unico pensiero era rivolto a Linda, il cane Pitbull che aveva adottato un mese prima, prendendolo in un canile dalla Toscana.

    Aveva visto la sua foto su Internet e letto la sua tristissima storia di abbandono.

    Aveva contattato l’associazione che si occupava dell’adozione e dopo aver compilato vari moduli, una settimana dopo, partì per la Toscana per portarla a casa con lei.

    La sua era una famiglia numerosa: tre gatti e due cani  tutti  trovatelli che, con tanta pazienza, era riuscita ad integrare perfettamente tra loro anche se erano arrivati in tempi diversi.

    Oltre a Soriana e Linda, Maria aveva adottato anche Mistery, un gattone maschio tutto nero, Giada, una gattina bianca e Aldo un Fox Terrier. Arrivavano tutti da situazioni di abbandono e tutti avevano un posto speciale nel cuore di Maria.

    Tante erano state le notti passate sveglia quando qualcuno di loro non stava bene.

    Il veterinario ormai era abituato alle sue chiamate, anche notturne e si prestava volentieri alle sue richieste facendole sconti sulle sue prestazioni.

    Quella mattina Maria chiamò tutti e vide arrivare nell’ordine: Linda, Mistery, Aldo e Giada, ma non Soriana.

    Guardò disperata nel giardino e la vide uscire da un buco della recinzione. La chiamò a gran voce e la gatta si voltò a guardarla. Si  fermò un attimo e poi corse fuori.

    Maria era molto preoccupata, mai Soriana si era allontanata. Stava aspettando il suo primo calore per poi provvedere alla sua sterilizzazione.

    Non era preoccupata per una sua possibile gravidanza, ma dei pericoli che poteva correre allontanandosi da posti conosciuti.

    Cominciò a girare per le strade del paese ma di Soriana nessuna traccia.

    Tornata a casa a mezzogiorno le suonò il cellulare, era Isa una sua amica che come lei aveva provveduto a tante adozioni.

    Con voce concitata le disse: vicino alla ferrovia hanno trovato un gatto impiccato e una gattina vicino che miagola disperata. Vieni subito!

    Maria prese la macchina e corse immediatamente. Vide Soriana che miagolava disperata vicino ad una pianta dove penzolava un gattone rosso. Maria tagliò la corda, poi prese il gatto morto, lo avvolse in un plaid che teneva sempre in macchina e lo mise sul sedile posteriore.

    Soriana le si accucciò contro continuando a miagolare disperata.

    Soriana stai tranquilla, il tuo amico lo portiamo a casa.

    Soriana sembrò capire perché smise di miagolare.

    Arrivati a casa Maria preparò una buca in giardino per seppellire il gatto e intanto continuava a pensare a quanto era successo.

    Chi poteva avere fatto una cosa così brutale a una povera bestia innocente?

    Si erano già avverati in paese episodi di avvelenamento di cani e di gatti e sicuramente il responsabile era qualcuno molto perverso.

    Era scesa la sera e sia i gatti che i cani rifiutarono il cibo e tutti si erano rintanati assieme nella camera da letto, precisamente sul letto, accovacciati vicini.

    Era la prima volta che Maria li vedeva così uniti e la cosa la stupì e incuriosì.

    Decise comunque di lasciarli stare e andò a dormire nella camera degli ospiti.

    Intanto... Sul letto...

    …Dobbiamo scoprire chi ha ucciso Giulio e fargliela pagare!

    Domani quando la mamma ci porta a fare un giro al parco dissero i cani chiederemo a chi c’è se sa qualcosa, e poi tutti uniti, lo prenderemo e gliela faremo pagare.

    Una settimana dopo...

    Venne trovato un uomo morto vicino alla stazione ferroviaria: aveva la faccia sfigurata; le braccia e le gambe a brandelli, sembrava essere stato divorato da morsi.

    Accanto al suo corpo vennero trovati un foulard rosso e una corda.

    Si trattava di Aurelio, soprannominato il Matto.

    Era un uomo di circa settant’anni, che dopo essere uscito di prigione dove aveva trascorso trent’anni, condannato per avere ucciso una donna, viveva di espedienti, dormiva al dormitorio e mangiava alla Caritas.

    L’aveva impalata quando lei lo aveva rifiutato. Ubriaco aveva raccontato in un bar quello che aveva fatto, vantandosi del fatto che nessuno poteva permettersi di rifiutarlo.

    L’indole cattiva dell’uomo era continuata anche in carcere e tanti furono gli episodi che lo videro protagonista.

    Quando uscì di prigione, nessuno a causa del suo carattere lo aiutò e questo peggiorò ulteriormente la sua situazione.

    Litigava con tutti e odiava profondamente gli animali.

    Si divertiva a vedere e fare soffrire tutto il genere umano.

    Le indagini andavano comunque fatte e i carabinieri cominciarono ad indagare su di lui.

    Il delitto era stato molto efferato e la rosa dei sospettati era lunghissima.

    Sicuramente dissero i carabinieri qualcuno lo ha ucciso e poi gli animali randagi hanno fatto il resto.

    Solo Maria sembrava perplessa. Vicino al corpo erano stati trovati una corda ed un foulard  rosso!

    La corda, la cui foto aveva

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