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Il Gobbo di Baghdad
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E-book149 pagine1 ora

Il Gobbo di Baghdad

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Info su questo ebook

La morte e la crudeltà  propagavano  l'intera  città..  Colpita  dal suo stesso popolo, distruggendo  i suoi propri monumenti .. Sfruttando la caduta di Baghdad .
 Prigioniera  nelle  mani di forze superiori  e potenti .. Il male espandeva come una ragnatela spargendo malinconia nel cuore di tutti . 
La gente si rese conto che regime di Saddam Hussein era un benessere  nonostante la sua crudeltà e la sua  brutalità ...  Tutti i suoi  abusi contro la  gente non erano nulla in confronto al terrorismo che Iraq stava affrontando adesso.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita22 nov 2019
ISBN9781071519752
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    Anteprima del libro

    Il Gobbo di Baghdad - RIYAD AL KADI

    Dedica

    Per ogni Iracheno e Arabo intrepido, istruitevi prima di mettere in mano le armi, il nemico ci ha battuti solo quando l'ignoranza e la fame hanno invaso il nostro paese, hanno goduto delle nostre culture strappandole con forza.

    Siamo stati noi ad insegnarli la letteratura, la poesia e l’arte.

    Prima che imponiate la vostra legge su di me, procuratemi da mangiare, un tetto dove dormire e la tranquillità.

    Ricordatevi di comandare con giustizia, la giustizia è il principio di ogni regno.

    ––––––––

    scritto nel 2015

    1

    Il Gobbo di Baghdad

    Giabbar Oda il Gobbo di Baghdad detto kanboura, un uomo di circa sessanta anni, obeso, malformato, somigliante a una scimmia, corporatura robusta e di bassa statura, Con una macchia bianca nel occhio destro, di carnagione scura, zoppo e una gobba sulla schiena.

    Ogni volta che prendeva il cammino nelle strade di Baghdad borbottava e bestemmiava ...Aveva un carattere duro, faceva il Necroforo (impresa di onoranze funebri), lavorava presso quasi tutti i cimiteri di Baghdad e i suoi sobborghi.

    Possedeva vari uffici di pompe funebri, aveva una vasta fama quasi ovunque a Baghdad, avendo seppellito tante persone celebre, ormai, da quando era un quindicenne che praticava questo lavoro.

    Era conosciuto da molto tempo con il suo nomignolo il Gobbo di Baghdad

    La sua voce rozza e furiosa terrorizzava i bambini, ma bastava solo guardare i suoi disgustosi denti neri, per colpa del fumo che facevano venire la nausea.

    Non era amato dalla comunità Irachena, nessuno dei suoi collaboratori o parenti poteva permettersi d'intromettersi o commentare decisioni prese da lui tanto erano tutte inaccettabili e lo facevano infuriare e niente obbiezione.

    Aveva due figli, il primogenito Salmen trentenne mingherlino assomigliava un pò a suo padre;

    Fronte inclinata, occhi infossati, mento sporgente, capelli neri con una riga al centro e appiattiti sopra tutto il capo, cosi erano anche suoi baffi.

    Il secondogenito Abouda ventisette anni, corporatura robusta, naso storto, bocca larga e aveva una testa grande con una cicatrice sulla fronte.

    Sua moglie –Hasnia, di mestiere faceva la tanatoprattore, ovunque andava aveva il vizio di rubare qualsiasi cosa che le piaceva  ..

    Viso sgradevole, carnagione scura, naso enorme e rotondo ...Un sorriso malizioso, con un nauseante e gigante neo con dei peli sulla guancia destra, indossava sempre un velo nero sulla testa ... Arrogante e rozza.

    << Sono passati mesi dalla caduta del regime di Saddame Hussine ma il suo fantasma gira nella mente del popolo, nonostante egli si è nascosto in un luogo ignoto>> disse Giabber intanto che era seduto sulla poltrona in mezzo al salotto di casa sua, con i muri rovinati dall'umidità... le crepe e fessure erano molto evidenti tra gli angoli ..Non c’era luce per illuminare le tenebri notti .

    <>

    Erano tutti seduti in un modo sospettoso a bere il tè attorno a una debolissima luce di una lanterna, sembrava che tramavano qualcosa dopo la caduta del regime ...

    << Una stupida battaglia, non siamo certi se l'abbiamo veramente battuta, cosa stiamo celebrando ? >>Disse Abouda accigliato.

    Il fratello maggiore gli lanciò uno sguardo minaccioso e gli disse:

    <>Poi con un altro sguardo fisso << hai capito ?>>

    <> gli disse  abbassando la testa .

    Poi con una faccia seccata, il fratello maggiore disse sfacciatamente bevendo il suo tè:

    << Saddam Hussin aveva ammazzato molti di noi senza scrupoli come delle pecore ..si era meritato questa fine ...>>

    <> disse il loro padre guardando il vecchio soffitto  del salotto, toccandosi il mento con scaltrezza <>Poi egli si sedette composto, sembrava che volesse cambiare discorso <>

    Con un sorrisetto malizioso chiese a sua moglie:<< Hasnia non pensi che questa sarà la volta buona per te ?>>

    Con lo stesso sguardo rispose Hasnia :<>

    Erano tutti nel carcere aspettando l’esecuzione della loro pena di morte, Giabber e suoi figli erano stati  accusati per furto  d'organi umani... La manipolazione dei certificati deceduti...  Tanti testimoni hanno confermato lo stupro da parte Giabber di una quindicenne che poi morì ...

    Invece sua moglie Hasnia falsificava i certificati di nascita, scambiava bambini appena nati con altri morti imbrogliando le neo mamme, tutto questo accordato con alcuni del personale del ospedale.

    Tutte le accuse sono state annullate dopo la caduta del regime, tutte le prove contro di loro bruciate, il Gobbo di Baghdad ricominciò a riprendere la brutta strada di nuovo dopo la libertà...

    <> Disse Giabbar <>aggiunse con una voce bassa << E questa volta gli affari saranno più importanti, e sapete con chi avete a che fare ?>>

    <> risposero tutti a sottovoce.

    << Con l'organizzazione Iraniana>> disse il Gobbo.

    Era evidente lo stupore e la paura su la faccia di tutti.

    << Santo cielo, ma sei impazzito ?>> gli disse Hasnia.

    <>

    Le preoccupazioni avevano iniziato a frullare nelle teste di tutta la famiglia, tranne il –Gobbo- rimase  a riflettere sulla sua vendetta, cercando di pianificare tutto con perfezione  per mettere ogni uno al suo posto giusto.

    C’era un silenzio totale dopo il raduno sembrava che era passata una nuvola nera che aveva  oscurato la  stanza. 

    ––––––––

    -2-

    Con un sguardo attento, ll dottore Salem osservava  alcuni membri della organizzazione Iraniana, erano in raduno  segreto a casa sua ; tutti cinque membri avevano la barba lunga, uno di loro indossava  degli occhiali scuri e un cappello sulla testa .Erano tutti tesi con atteggiamento molto  serio , erano messi in una situazione molto rischiosa e dovevano agire con molta discretezza .

    Parlavano perfettamente l’Arabo ad un tratto parlò uno di loro:

    <>

    Poi un altro disse:

    << Abbiamo in mano tutta la lista dei piloti che avevano partecipato alla guerra contro l’Iraq. Lasceremo il popolo festeggiare la sua presunta democrazia. Dopodiché daremo il via ai nostri uomini che sono già pronti per agire in qualsiasi momento. Ah, ricordatevi che abbiamo ancora una carta da giocare e l’America non vede l’ora che l’Iraq vada in frantume...>>

    <> gli chiese il dottor Salem.

    Con un cenno di testa avevano confermato....Poi prese la parola il uomo con il cappello.

    <> strinse forte le mani a pugno e denti serrati gli disse con rabbia.<>

    <> disse uno di loro.

    Con un sorriso il dottore Salem rispose con adulazione:

    << Giabber –kanboura –sarà di grande aiuto, la sua organizzazione aveva rischiato di svanire prima della caduta del regime di Saddam Hussine, gli avevo ordinato di raccogliere i suoi seguaci di nuovo, e provvederemo noi a sostenerlo economicamente.>>

    <>

    Avevano continuato a parlare su vari fatti dopo avere finito di pianificare il loro piano per distruggere quello che  era rimasto di Baghdad.

    Il dottor Salem era  il braccio destro di questa organizazione, poteva manipolarli a suo piacimento, aveva il potere di convincerli su qualsiasi cosa.

    Possedeva una vasta esperienza nella vita, uno

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