Diario poetico

Di Sissi (Elisabetta d'Austria)

“Ho amato, vissuto 
e girato il mondo intero; 
ma non ho mai avuto ciò che più volevo. 
Ho tradito e sono stata tradita!” 

A renderla famosa sono stati anche i film interpretati da Romy Schneider, ma Sissi, Elisabetta d’Austria, è entrata nella storia per la sua personalità originale e anticonformista. Quarta dei dieci figli del duca Massimiliano e di Ludovica di Baviera, Sissi soffre fin da subito per le infedeltà coniugali del padre (che ritroverà più tardi nel marito), circondato da numerose amanti e figli illegittimi, e poco dopo per una sfortunata liason finita bruscamente. Il suo amore per uno scudiero di palazzo viene ostacolato dalla famiglia che allontana il giovane innamorato senza esitazioni. A 16 anni, dopo una dispensa papale, viene deciso il suo fidanzamento con un primo cugino, Francesco Giuseppe. È subito evidente che Sissi non è adatta alla vita di corte ed Elisabetta comincia a manifestare problemi di salute, probabilmente di origine nervosa. La figlia Sofia muore a soli due anni ma un’altra tragedia funesta la sua esistenza: nel 1889, a Mayerling, il figlio Rodolfo muore suicida dopo avere ucciso l’amante, la baronessa Maria Vetsera. Questo Diario poetico, un’opera delicata e a tratti commovente, svela uno dei lati più sorprendenti della personalità di Elisabetta, quello artistico e letterario. Un racconto in versi che accompagna gran parte dell’esistenza dell’imperatrice fino alla sua tragica morte e approfondisce i tormenti e le speranze di un’anima inquieta e fatalmente fuori dal tempo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Falsopiano
• Data di uscita: 26 nov 2019
• ISBN: 9788893041805

Anteprima del libro

Introduzione

DIARIO POETICO

Nordsee Lieder (Canti del Mare del Nord)5

Risposta all'architetto

7.

17.

18.

Addio a Zandvoort8

Ramsgate9

Diluvio

La leggenda dell'Almsee12

Visita

Titania

Jauss

Smirne

Rodi

Notte dei morti (A Miramar)

A...

A Bismarck (sic)23

Lasciami sola...

Abbandonata

Notte di Capodanno

Canti d'inverno (1887)

Il mio sogno

Una storia vera

2 Febbraio

Colloquio nel parco di Schönbrunn31

Sogno nella valle incantata

L' ispezione di un cadavere

Il mio Ponty

Distrutta

Un profondissimo lago...

Alle anime del futuro

La mia arpa

Dove andare?

Dalle cronache di corte della regina Titania

Libertà

Canzone dei sonagli

Appendice

Ginevra, 10 settembre 1898

Crediti

Tra i Fogli volanti

Sissi (Elisabetta d'Austria)

Diario poetico

Una realizzazione Falsopiano/Fogli volanti

secondo gli standard dell'International Digital

Publishing Forum

ISBN 9788893041805

Prima edizione digitale 2019

Introduzione

Della regina in seno

posa il capo regale;

in quel viso sereno

è un regno senza eguale.

(Heinrich Heine, Der Hirtenknabe)

Non è semplice confrontarsi con un personaggio controverso come Elisabetta d'Asburgo, più conosciuta come Sissi¹, allo stesso tempo regina e suddita, imperatrice relegata dai posteri al ben più romantico ruolo di eterna principessa (e star cinematografica). Imperatrice per il suo ruolo istituzionale e politico, che per altro non amava certo alla follia, suddita per il suo amore totale e incondizionato per l'opera del maggiore poeta tedesco del tempo, Heinrich Heine. Un amore che era ben presto sfociato in ammirazione quotidiana, riferimento poetico costante, fonte inesauribile di imitazione e di ispirazione. Elisabetta e il poeta non si conobbero mai, in vita. Heine morì nel 1856, quando Sissi non aveva ancora compiuto vent'anni. L'imperatrice visse in completa affinità con l'autore di Mare del Nord per tutta la sua tormentata esistenza, studiò a fondo la sua opera, ripeté all'infinito temi e stilemi che avevano caratterizzato la produzione del Maestro, si sentì addirittura in contatto ultraterreno con lui. E per lei, in effetti, non era difficile ritrovare nella poesia di Heine elementi di nostalgica similitudine. Dall'amore infelice o non corrisposto all'intima comunione con la natura tutti i colori del romanticismo erano contemplati e vicini alla sua esasperata sensibilità. Come per un petrarchista, l'ombra dell'esempio era troppo pesante per potersene totalmente liberare. Per questo il Diario poetico di Elisabetta restituisce un gusto per la parola filtrato dalle visioni del Poeta, quasi una simbolica continuazione, talvolta un po' velleitaria, della sua opera. Ma nella produzione della principessa, di tanto in tanto, si inserisce fra le righe qualche originale variazione sul tema. In quel caso, i suoi versi oltrepassano l'ambito del dilettante di pregio intento a imitare, e la maniera non rimane confinata a un gioco indolore, freddo, distante, meccanico. Ciò accade quando è la passione a prendere il sopravvento, un coinvolgimento emotivo che sostituisce l'ironia di Heine con il sarcasmo e la disillusione di Sissi, una nostalgia che profuma di addio, di ultima volta, di occasioni perdute, di incapacità di comunicare con chi si ama e che forse