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Una notte sconosciuta
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E-book39 pagine28 minuti

Una notte sconosciuta

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Info su questo ebook

Un incontro improbabile accende la fiamma della passione tra due donne. Tra dubbi ed incomprensioni le due protagoniste, in un walzer di sensualità e magia, dovranno imparare a conoscersi per amarsi.
LinguaItaliano
Data di uscita22 apr 2020
ISBN9788835813606
Una notte sconosciuta

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    Anteprima del libro

    Una notte sconosciuta - Anna Soldan

    DOMANI

    QUELLA NOTTE

    23:30 di un giovedì sera qualunque, banale e anonimo.

    Mi sono persa tra paesini minuscoli quanto sconosciuti della pianura padana in cerca di un locale dove una mia amica ha deciso di festeggiare il suo addio al nubilato; discoteca più fuori dal mondo non poteva andarla a trovare. Odio queste serate preconfezionate di sole donne che devono parlare solo dei maschi e far fare figuracce alla futura sposa, ma sembra tutte si divertano a spettegolare, ridere, fare allusioni più o meno velate circa la vita da moglie e a vedere ovunque forme di peni: nei biscotti, nel dolce, nei palloncini da gonfiare rigorosamente a bocca, nei cuscini o nel cerchietto di plastica da far indossare alla festeggiata. Da tutto il mio orrore per queste situazioni ne dovrei facilmente dedurre che il non riuscire ad arrivare a destinazione sia solo un lapsus freudiano e un tentativo di evasione, ma sarò la testimone di nozze e non posso mancare. Intanto sono già in ritardo e per questo mi sento in colpa, ma è soprattutto il senso di precarietà che mi sento addosso a scuotere le mie viscere e a mordere il mio pensiero logorandomi. Mi manca un punto di riferimento cui aggrapparmi, un’indicazione, anche la più vaga e generica, sul girare a destra o a sinistra o, magari, sul tornare indietro. Qualche banco di nebbia spunta all’improvviso in alcuni tratti, una barriera insormontabile che mi fa decelerare di colpo, quasi procedessi al rallentatore. Il mio tragitto si fa così ancora più difficoltoso e la mia meta sembra allontanarsi ancor di più.

    Intravedo una trattoria o almeno un edificio che sembra un locale pubblico, aperto persino, considerando la quantità di luci accese. Mi avvicino rallentando ancora, forse è il caso che mi ferma a chiedere qualche indicazione. In questo momento capisco gli uomini che non vogliono domandare e che preferiscono fare il giro del pianeta piuttosto che ammettere di aver sbagliato strada: preferirei di gran lunga tornare indietro piuttosto che scendere dalla mia auto ed entrare in questo posto.

    Mi sposto verso il ciglio della carreggiata attenta a non finire per errore dentro qualche fossato che non vedo, ma che potrebbe esserci. Cerco un varco per entrare nel parcheggio del ristorante o del pub; non ho ancora capito cosa sia. Mi sto chiedendo dove mi trovo e

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