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Amore fra le nuvole
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E-book135 pagine2 ore

Amore fra le nuvole

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Info su questo ebook

Sofia è una ragazza dedita al lavoro, è intelligente e carina ma non appariscente. Sogna l'amore con la A maiuscola ma le sue storie precedenti sono state una delusione ed allora ha smesso di cercarlo e si è buttata a capofitto sul lavoro, che la porta spesso in Cina dove l'azienda per cui lavora ha una filiale. A Sofia piace studiare le persone e pensa di essere brava a capirle solo guardandole, almeno fino a quando non incontra Marc, uno splendido ragazzo dal quale Sofia si sente subito attratta ma con lui la sua perspicacia sembra non funzionare.

Marc è attratto da questa ragazza che non è certo il suo tipo ma che sa stuzzicare il suo corpo e la sua mente. Si sono conosciuti da pochi giorni e Marc non riesce a dire a Sofia la verità sul suo conto, ma le bugie spezzaranno quest'amore così fragile e Marc capirà per la prima volta cosa conta veramente nella sua vita...
LinguaItaliano
EditoreMb De Luca
Data di uscita1 dic 2015
ISBN9788892524767
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    Anteprima del libro

    Amore fra le nuvole - Mb De Luca

    EPILOGO

    Capitolo 1

    Sofia

    L’autista del taxi mi porge il mio bagaglio e mi augura un buon viaggio. Rispondo con il mio miglior sorriso anche se come al solito sono già stanca all’idea di tutte le ore di volo che mi aspettano e a quanto poco riuscirò a dormire.

    La destinazione è la solita: Cina. Come sempre mi appresto a fare tutti i controlli come un automa. Vedo passarmi accanto persone entusiaste cariche di bagagli, pronti per partire per chissà quale meravigliosa vacanza. Sorrido nel vedere i numerosi uomini d'affari che popolano l'aeroporto, tutti si muovono freneticamente come se fossero sempre in ritardo trascinando da ogni parte il loro piccolo trolley, senza staccarsi un minuto dal loro telefono. Sembrano tutti uguali. Io invece assomiglio piuttosto ad un bradipo senza entusiasmo.

    Anche il mio è un viaggio d’affari ma la mia tenuta e ben più sportiva, sneakers, jeans avvolgenti che danno comunque quel tocco di femminilità e una semplice maglietta bianca che evidenzia le curve nei punti giusti valorizzata dal colore di una delle mie numerose pashmine, delle quali non riesco proprio a fare a meno. L’azienda per cui lavoro da ormai 5 anni ha da un paio d’anni aperto una filiale in Cina e a me è stata affidata la gestione del suo sviluppo con l’obiettivo di renderla in poco tempo autonoma, ma le problematiche che si sono presentate lungo la via hanno richiesto una presenza costante e il lavoro che doveva dapprima impegnarmi un paio d’anni adesso sembra non avere una scadenza.

    Prendo un caffè, perché so che adesso i momenti in cui riuscirò a godermi un buon espresso saranno pochi, anche se ho trovato un paio di posti dove posso gustare un caffè accettabile. Una volta, in un locale che possedeva una vera macchina per l’espresso mi sono offerta di prepararlo io. Le cameriere non sapevano nemmeno come farlo. E mentre queste ragazzine, perché le cinesi sembrano avere tutte 15 anni, sorridevano nel vedermi armeggiare con la macchina del caffè, io ho dato vita ad un espresso degno di questo nome. Mando un messaggio veloce alla mia amica Marta con la quale, prima di partire, intavolo sempre uno scambio di battute. Mi aiuta a smorzare la tensione che provo ogni volta che sto per salire in aereo. La sua risposta non tarda ad arrivare.

    SE TROVI UN CINESE DEGNO DI NOTA FATTELO ANCHE PER ME. NON ESSERE TROPPO NERVOSA. UN BACIO

    Alzo gli occhi al cielo, lei è sempre così esplicita e cerca sempre di farmi scopare con qualcuno, ma l’adoro, trova sempre il modo per farmi sorridere e cambiare il mio umore. Non le rispondo, continuerebbe a stuzzicarmi. Mì dice sempre che devo lasciarmi andare, che se scopassi di più e pensassi di meno sarei più felice. Ma io non sono tipa da una botta e via. Non sono nemmeno tipa da matrimonio, ma ogni ragazzo con cui sono stata se n’è scappato dopo alcuni mesi intimorito, perché pretendevo una relazione troppo seria. Beh se desiderare la monogamia e un po’ di coccole quando sei con quello che ritieni il tuo ragazzo è troppo pressante allora, ha ragione Marta, rimarrò zitella a vita. Sorrido mentre mi metto in fila, l’imbarco è appena iniziato.

    Partiamo da Milano con mezz’ora di ritardo, non avrò molto tempo a Zurigo per raggiungere il terminal di partenza ma non dovrei rischiare di perdere la coincidenza. Questa è la mia più grande preoccupazione, perdere l’aereo per colpa di qualche ritardo significherebbe allungare ancora di più il mio viaggio .

    Arrivata a Zurigo mi muovo in fretta per superare i controlli. Per fortuna non trovo molta coda e riesco a presentarmi all’imbarco giusto quando cominciano a far salire i passeggeri in aereo.

    Mi rilasso perché ora mi aspettano 10 ore di volo e perché tutto è andato bene. Sono tra i primi a salire, beh dopo quelli della first, business, famiglie. Al banco noto che un uomo sta discutendo con 3 assistenti di volo in evidente imbarazzo. Non capisco bene cosa dice e non riesco a vederlo, ma un po’ sono preoccupata, sono sempre preoccupata che qualche matto possa salire in aereo. Una volta ho assistito a una vera e propria scenata da parte dell’uomo che mi sedeva affianco solamente perché le copie del giornale in lingua cinese erano terminate e non ce n’era più una per lui. Sono dovute intervenire in tre assistenti e offrirgli degli altri benefit per calmare la furia scatenata.

    Passo oltre un po’ delusa per non aver compreso di cosa stavano discutendo e spero che sia il solito uomo d’affari che discute perché vorrebbe un posto a sedere migliore. E’ davvero divertente sentire il mal capitato di turno che purtroppo non ha trovato posto in business e che si lamenta perché non può assolutamente viaggiare in economy, troppo scomoda! Loro devono riposare hanno affari importantissimi che li aspettano.

    Sistemo nella cappelliera la mia borsa ed i dolcetti che ho preso al duty free per i miei colleghi cinesi, tenendo solo le cose indispensabili per il viaggio:I-pad, telefono, cuffiette e i documenti.

    Mi sistemo nel posto che ho prenotato in anticipo per essere sicura di trovarmi nel lato corridoio, e di fronte al pannello che divide due classi. Mi permette di avere un po’ di spazio in più per distendere le gambe, insomma visto che devo viaggiare in economy almeno lo faccio più comoda possibile. Sono soddisfatta, mi metto le cuffiette ed accendo la musica ad alto volume. Chiudo gli occhi, in questo modo posso estraniarmi da tutta la confusione dell’imbarco.

    Immersa nella musica non ho idea di quanto tempo sia passato quando mi sento scuotere lentamente la spalla. Un brivido mi corre lungo la schiena, apro gli occhi spaventata per capire cosa stia succedendo e rimango incantata davanti al più bel viso che abbia mai visto in vita mia. Due occhi azzurri meravigliosi, un naso perfetto e due labbra che vorrei baciare. L’espressione è un po’ seccata e questo mi desta subito dal mio stato di stordimento. Lo vedo passarsi una mano tra i capelli e muovere le labbra per dire qualcosa, tolgo le cuffiette e non sono sicura di non aver sbavato mentre sono ancora con gli occhi puntati su di lui. Il cuore mi martella nel petto e la bocca è secca, sono decisamente nervosa e ancora non capisco bene perché, è oggettivamente bellissimo ma un po’ di contegno mi dico!! Mi sforzo di capire quello che mi sta ripetendo per l’ennesima volta, anche se mi sembra di essere in una campana di vetro. Sento che mi chiede in perfetto inglese di poter passare e solo allora mi rendo conto che mi ero proprio stravaccata sul sedile, allungando le gambe. Le ritraggo immediatamente ricomponendomi come se qualcuno mi avesse appena colto in fallo e rispondo scusandomi.

    Lui si accomoda al suo posto, vicino a me lato finestrino, e io richiudo gli occhi e rimetto gli auricolari cercando di nascondere il mio imbarazzo.Se chiudo gli occhi forse non penserà che gli ho guardato il sedere, e che sedere! E’ decisamente messo bene.

    Dopo un tempo che mi sembra interminabile decido di chiudere la musica e vedere a che punto siamo. Mi accorgo che l’imbarco è finito e siamo pronti per guadagnare la pista. Chiudo il mio telefono e ne approfitto per sbirciare dalla parte del mio vicino con la scusa di guardare fuori dall’oblò, molto interessata al paesaggio attorno a noi, bellissimo davvero, il paesaggio. Lui é immerso nella lettura di un giornale in lingua tedesca e questo mi da la possibilità di guardarlo un po' meglio. Indossa un paio di pantaloni casual e una semplice camicia bianca con un maglioncino azzurro intorno alle spalle, che immagino sia stato scelto apposta per esaltare quegli occhi sfacciatamente azzurri, come se ce ne fosse bisogno! Noto inoltre che non ha nessun anello all'anulare della mano sinistra e questo mi da un certo senso di sollievo, anche se spesso gli stranieri non portano la fede, mannaggia a loro . Non da nemmeno l’impressione di essersi accorto di me dall’attenzione che presta al suo giornale. Dentro di me sento crescere una certa delusione, ma cosa mi aspettavo che un adone del genere mi notasse? Uno come lui sarà abituato ad avere delle ragazze bellissime che gli girano intorno. Io non sono di certo quella che si definisce una bella ragazza. I miei occhi sono di un grigio particolare che sembra cambiare colore tra il verde e l’azzurro, ma eccetto questa particolarità che bene si intona alla carnagione olivastra , il resto risulta ordinario e certo non perfetto. La mia bocca è troppo carnosa, il naso leggermente aquilino e i lineamenti del viso sono troppo squadrati. I miei capelli castano scuri non sono niente di particolare e per la maggior parte del tempo vivono di vita propria, senza preoccuparsi di tutti i miei sforzi per fargli ottenere un aspetto decoroso. Dopo questa breve analisi del mio aspetto mi rilasso sul sedile appoggiando la testa indietro, con la consapevolezza che questo super figo, come lo definirebbe Marta, non mi degnerà mai di uno sguardo.

    Capitolo 2

    Marc

    Mi incammino alla ricerca del mio posto tutto seccato,ho deciso di partire soltanto un paio di giorni fa ed i posti in business erano tutti occupati . Non avevo scelta nonostante la mia carta platino e tutte le mie conoscenze, l’unica speranza era che qualcuno rinunciasse all’ultimo minuto o che le assistenti di volo riuscissero a trovarmi un posto migliore, in business ovviamente. Sono state carine e hanno veramente fatto tutto quello che potevano per accontentarmi ma non c’e’ stato niente da fare. Il meglio è stato assicurarmi un posto in economy di quelli vicino alle pareti divisorie, dove c’e’ almeno un po’ di spazio in più per distendere le gambe. Né il mio nome né il mio fascino sono riusciti questa volta a farmi ottenere ciò che volevo, e si che di solito sono bravo a far girare le cose a mio favore. Mi sono accorto delle occhiate di sottecchi delle assistenti intanto che cercavano di risolvere la situazione. A dir la verità ero molto seccato quando mi hanno detto che non c’era soluzione ma vedendo la sincera delusione nel loro sguardo non ho resistito a fare loro uno dei miei sorrisi abbassa mutande. Se non fossi troppo concentrato su questo affare me la sarei spassata almeno con un paio di loro, ma questa volta non posso avere distrazioni.

    Questo viaggio non inizia certo nel migliore

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