L'eredità del Risorgimento
Di Mauro Alocco
()
Info su questo ebook
Correlato a L'eredità del Risorgimento
Ebook correlati
Bussana, 23 febbraio 1887: Un amore impossibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKyrie eleison - Signore pietà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl serial Killer Vampiro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSognando il primo amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOmicidio a regola d'arte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Madonna del Boschetto: Quando la fede fa miracoli. Poemetto in ottava rima. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti nella cattedrale. Terzo premio letterario internazionale «Città di Barletta» Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazionila bella donna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFantasmi del borgo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOmicidi alla Pigna di Sanremo: L'ottava indagine di Ardoino e Vassallo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Peccatrice Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVia dell'Abbondanza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia di Michele Sorova Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMastro Titta, il boia di Roma. Memorie di un carnefice scritte da lui stesso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMastro Titta, il boia di Roma: Memorie di un carnefice scritte da lui stesso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI calpestii della bestia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuelli vivi e quelli morti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI campi della fame e altri racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'impresaria funebre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorie di un carnefice: Il boia di Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArrocco di torre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRosso Barocco Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMorte senza resurrezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVita di Arnaldo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuel sorriso visto da vicino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo credo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani e le ferite del passato Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Le verità nascoste di S. Michele Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL’Angelo primogenito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn posto per morire: Un'indagine di Teresa Maritano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Thriller per voi
Un caso di schola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTestimone: Sette indagini per Antonio Mariani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTorino la chiusura del cerchio: Una nuova indagine di Vivaldi e Meucci Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Sherlock Holmes: "Elementare, Watson" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani e le parole taciute Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sangue sul Chianti: Un nuovo caso per il commissario Ferrara Valutazione: 3 su 5 stelle3/5La ragazza del Club 27: Milano, Porta Venezia: un'indagine della magliaia Delia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani allo specchio Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il segreto del tribuno Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Italia Criminale dei Misteri - "Professione detective" - un ex agente Criminalpol racconta...: Prima parte - Professione detective Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna ragazza sola (Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro 1) Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Giallo in Versilia: Un'indagine di Pompilio Nardini Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Der Krieg der römischen Katzen - Sprachkurs Italienisch-Deutsch A1: Spannender Lernkrimi und Reiseführer durch Rom Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl bacio della mantide: Rose e veleni per il maresciallo Bonanno Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La chiave di violino Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il richiamo del corvo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giallo di Varese: Una nuova indagine del magistrato Elena Macchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNessun ricordo muore: La prima indagine di Teresa Maritano e Marco Ardini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDestini di sangue: Un'indagine dell'ispettore Sangermano Valutazione: 3 su 5 stelle3/5La mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giallo di Villa Ravelli Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Giallo siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultimo Papa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCommissario Zen Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Codice Vaticanus. Il complotto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa verità sul caso Orlandi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa biblioteca perduta dell'alchimista Valutazione: 3 su 5 stelle3/5L'Undicesima Sibilla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI signori delle ombre - Anteprima Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSei donne e un libro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su L'eredità del Risorgimento
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
L'eredità del Risorgimento - Mauro Alocco
Risorgimento
1
Il frate e il sacrestano
Agnese Milanesio, ottantacinque anni portati con una leggerezza non usuale, si preparò, come tutte le mattine, il caffè che, anche in quell’economia familiare semplice, costituiva un piccolo piacere irrinunciabile.
Le era sempre rimasto il dubbio se quel caffè non costituisse una violazione all’obbligo del digiuno prima della comunione, ma alla fine era giunta alla conclusione che un caffè di primo mattino era una cosa così naturale da essere assimilata al risveglio.
Fuori era ancora buio, un buio freddo a cui i riflessi della luna sul ghiaccio davano l’impressione di brividi.
Era la mattina del 7 novembre 1886.
Il pensiero di quel giorno che stava arrivando aveva, in qualche strana maniera, disturbato il sonno di don Giorgio Bonino, rettore del Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Gli erano tornati in mente gli anni di noviziato, le letture manzoniane, professori e compagni di scuola, così che, alle quattro del mattino, fatto lo stesso ragionamento di Agnese Milanesio davanti ad un caffè, si era vestito e, recitate le preghiere del mattino, aveva pensato bene di passare mezz’ora all’organo della chiesa, a suonare l’amato Buxtehude. Provava sempre un certo imbarazzo nella sua passione per quel musicista protestante, ma all’organo nessuno gli sembrava più grande di lui e il suonarlo gli dava l’impressione di avvicinarsi a Dio.
Agnese Milanesio indossò un pesante scialle sui suoi pesanti e scuri abiti da vecchia contadina, ormai vedova da molti anni, per affrontare, aiutata più per sicurezza che per necessità da un bastone, il vicolo che dalla cascina dove abitava portava, affiancando il lato sud del Santuario, all’ingresso della chiesa. La vecchia pendola, forse l’oggetto più prezioso della casa, le ricordava che mancavano quindici minuti all’inizio della messa delle sei. Era un po’ in ritardo e si chiese senza una risposta il perché.
Mentre si trovava a metà del vicolo ed era intenta a recitare un’Ave Maria alla Madonna della Cintura, la cui cappella si trovava proprio a quel punto della navata sinistra del Santuario, udì in leggera lontananza come un grido soffocato.
Nel buio, appena diradato da due lampioni che si trovavano davanti al Santuario, ebbe l’impressione di notare la figura di un frate, avvolto in un saio il cui cappuccio copriva anche la testa, che si allontanava rapidamente in direzione di via Saluzzo.
Giunta davanti alla chiesa vide una donna, riversa a terra, in una pozza di sangue.
Ma più che dalla scena, che aveva difficoltà ad inquadrare, fu colpita dall’accorrere di alcune persone sul luogo del crimine, le stesse che si stavano recando alla messa.
Altre uscirono dalla chiesa, attirate da quell’insieme di rumori che avevano scandito il delitto e i successivi momenti.
Dalla sua casa al fondo di via Santuario arrivava il professor Ascanio Sobrero, l’illustre chimico. I settant’anni trascorsi da tempo non gli impedirono di accelerare il passo sull’acciottolato ghiacciato e di chinarsi sul cadavere. Non era normale vederlo a Cavallermaggiore in quel periodo dell’anno, al di fuori della villeggiatura estiva che lo rendeva un personaggio eminente del panorama cittadino, ma alcune pratiche relative al nuovo cimitero di località Viàssole e alla tomba di famiglia che lì voleva costruire l’avevano costretto a due giorni di soggiorno fuori stagione. E nonostante la lucida razionalità della sua mente, il legame con la fede vissuta in famiglia fin da bambino l’aveva spinto a recarsi anche lui alla prima messa della domenica.
È morta. Un unico colpo alla gola, inferto con una grossa lama, senza possibilità di scampo per la vittima
affermò con la sicurezza che gli derivava dalla sua cultura scientifica e dai giovanili studi di medicina.
È la signora Letizia Demonte, la moglie dell’avvocato
sentenziò una delle donne accorse.
Vado a chiamare il maresciallo dei carabinieri
disse, in maniera più pratica, un uomo che tutti conoscevano come cantoniere comunale.
Intanto anche il rettore, avvisato mentre in sacrestia stava già indossando i paramenti sacri, constatato che l’attenzione si era spostata, insieme alla maggioranza dei fedeli, sul sagrato della chiesa, dopo aver deciso di sospendere la celebrazione della messa, si era precipitato sul luogo del delitto.
Era inusuale vederlo vestito così, con l’amitto, il camice e il cingolo, che probabilmente si era slegato nell’accorrere, nella mano sinistra.
Dopo un segno della croce e un veloce miserere, si chinò anche lui sul cadavere.
Chi è stato?
fu la spontanea domanda di alcune delle persone accorse.
Visto che il quesito cadeva nel silenzio, il rettore aggiustò il tiro della domanda:
Chi ha visto qualcosa?
disse il sacerdote.
Per rimanere in tema manzoniano, Agnese Milanesio non era certo un cuor di leone, anche se la vita le aveva risparmiato i bravi di turno, ma non si trattenne da dire:
Ho sentito come un urlo soffocato e ho visto un frate allontanarsi velocemente in direzione di via Saluzzo
.
La presenza del frate fu confermata da un altro uomo che l’aveva visto, ancor prima di accorgersi del cadavere a terra, in lontananza nella stessa direzione già indicata.
Ma i frati non uccidono le persone
fu la convinta affermazione di una donna che, più che dal delitto, sembrava colpita da questa accusa che le sembrava sacrilega.
L’arrivo del maresciallo Michele Astigiano, uomo stimato, decorato nelle guerre del Risorgimento, attento ed equilibrato, pose fine a questa serie di voci. L’andatura leggermente claudicante, accompagnata comunque da un passo spedito, era il marchio di fabbrica che accompagnava, negli ultimi anni, ogni fatto di giustizia avvenuto in città. Esaminò anche lui il cadavere e diede incarico al suo giovane aiutante di prendere il nome e l’indirizzo dei presenti, almeno quelli che potevano dire qualcosa in merito. Poi chiese all’avv. Roberi, notabile della città, fra i presenti in quel momento, di avvisare la famiglia della vittima e il sindaco e di organizzare la rimozione del cadavere.
Mentre il suo occhio esperto scrutava la scena del delitto, fu invitato dal rettore a notare la traccia di alcuni passi