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Quête: Appunti fotografici sull’anima
Quête: Appunti fotografici sull’anima
Quête: Appunti fotografici sull’anima
E-book81 pagine38 minuti

Quête: Appunti fotografici sull’anima

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Info su questo ebook

Quête è un termine francese della letteratura romanza, che indica la ricerca compiuta dal cavaliere durante il suo viaggio fisico e spirituale. Ed è proprio questo che si propone di essere il progetto nato dalla collaborazione tra lo scrittore Gabriele Levantini e la fotografa Francesca Fornaciari: una ricerca, sospesa tra il sogno e la realtà, dei molti aspetti della propria interiorità.

Il lettore viene guidato attraverso un percorso suddiviso in vari capitoli, ognuno dei quali rappresenta un concetto universale: il desiderio di meraviglia (wonderlust), l’anelito a qualcosa di irraggiungibile (sehnsucht), la dolce malinconia (saudade), la tristezza meditativa (spleen), l’affidarsi totalmente (inshallah).

Ognuno di questi concetti è introdotto da un brano che aiuta il lettore ad entrare nel giusto stato d’animo, per poi avventurarsi attraverso una serie di fotografie e testi che l’aiuteranno, senza forzature, a ricavarne la propria personale esperienza emotiva.

Il sottotitolo dell’opera, Appunti sull’anima, indica appunto l’intenzione d’essere un qualcosa in divenire, un punto di partenza (“appunti”) dal quale ognuno possa iniziare la propria ricerca, la propria quête.
LinguaItaliano
Data di uscita7 mag 2020
ISBN9788831671156
Quête: Appunti fotografici sull’anima

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    Anteprima del libro

    Quête - Gabriele Levantini e Francesca Fornaciari

    dell’ani­ma.

    RINGRAZIAMENTI

    Per la rea­liz­za­zio­ne di que­sta ope­ra, so­no sta­ti fon­da­men­ta­li i con­tri­bu­ti di tan­te splen­di­de per­so­ne.

    Un ca­lo­ro­so rin­gra­zia­men­to va in­nan­zi tut­to al Prof. Giu­sep­pe Pao­li, che con le sue al­te e no­bi­li pa­ro­le ha sa­pu­to va­lo­riz­za­re il no­stro la­vo­ro, di­mo­stran­do una sti­ma e un af­fet­to fuo­ri dal co­mu­ne.

    Un gran­de e do­ve­ro­so rin­gra­zia­men­to va al Mae­stro Mar­co Bar­san­ti, che ci ha tra­smes­so l’amo­re per l’im­ma­gi­ne fo­to­gra­fi­ca e i suoi se­gre­ti.

    In­fi­ne, gra­zie a tut­ti co­lo­ro che cre­do­no in noi e nel­la no­stra ar­te, spro­nan­do­ci e in­co­rag­gian­do­ci ogni gior­no su que­sto dif­fi­ci­le sen­tie­ro: le no­stre fa­mi­glie, gli ami­ci, i let­to­ri, i vi­si­ta­to­ri del­le mo­stre.

    GUI­DA AL­LA LET­TU­RA

    I

    l pre­sen­te li­bro si com­po­ne di fo­to­gra­fie di Fran­ce­sca For­na­cia­ri e di te­sti di Ga­brie­le Le­van­ti­ni.

    Le im­ma­gi­ni so­no se­gui­te da un bre­ve te­sto che of­fre al let­to­re spun­ti sul rac­con­to fo­to­gra­fi­co che si tro­va di fron­te, la­scian­do­lo al tem­po stes­so li­be­ro di ela­bo­rar­ne la pro­pria let­tu­ra per­so­na­le.

    La sud­di­vi­sio­ne in ca­pi­to­li, ognu­no dei qua­li è in­ti­to­la­to con il no­me di un con­cet­to in­tra­du­ci­bi­le in lin­gua ita­lia­na, non vuol es­se­re una clas­si­fi­ca­zio­ne, ma una sem­pli­ce pro­po­sta ba­sa­ta sul­la per­so­na­le sen­si­bi­li­tà de­gli au­to­ri, sen­za che que­sta pre­giu­di­chi in al­cun mo­do l’im­pat­to emo­ti­vo e l’espe­rien­za sog­get­ti­va del let­to­re.

    PREFAZIONE

    Si di­ce che "ogni pro­mes­sa è un de­bi­to e in un’al­tra lo­cu­zio­ne si di­ce che l’im­ma­gi­ne va­le più di mil­le pa­ro­le". Nel ca­so spe­ci­fi­co di­rei che so­no sta­ti as­sol­ti com­ple­ta­men­te. In­fat­ti, Ga­brie­le Le­van­ti­ni, si pre­sen­ta nuo­va­men­te sul­la sce­na let­te­ra­ria con un la­vo­ro pe­cu­lia­re, che in­te­gra nel­la per­fet­ta si­ner­gia d’in­ten­ti, tra pen­sie­ri, im­ma­gi­ni e pa­ro­le, la fe­li­ce e pro­fi­cua col­la­bo­ra­zio­ne con l’Ar­te Fo­to­gra­fi­ca di Fran­ce­sca For­na­cia­ri e i suoi scat­ti so­spe­si nel tem­po.

    Scat­ti mi­ni­ma­li­sti che tra­smet­to­no l’idea d’eter­ni­tà, con­te­stua­liz­za­te e an­ti­ci­pa­te da un bre­ve rac­con­to in­tro­dut­ti­vo ad ogni grup­po di fo­to, cor­re­da­te sin­go­lar­men­te dal­le psi­co­lo­gi­che e fi­lo­so­fi­che poe­sie-ri­fles­sio­ni di Ga­brie­le.

    Poe­sie in pro­sa, che con­fe­ri­sco­no a tut­to il per­cor­so este­ti­co-fi­lo­lo­gi­co, quel­la ca­pa­ci­tà di coin­vol­ger­ci con in­ti­ma sug­ge­stio­ne in fun­zio­ne dell’even­to, dell’im­ma­gi­ne e dell’emo­zio­ne, che ci gui­da a ri­sco­pri­re den­tro di noi, am­bi­ti sen­so­ria­li-per­cet­ti­vi ac­can­to­na­ti e/o di­men­ti­chi a cau­sa del­la rou­ti­ne quo­ti­dia­na.

    Nel li­bro "Quê­te", que­sto è il suo ti­to­lo, sco­pria­mo una raf­fi­na­ta ri­cer­ca espres­si­va, se­man­ti­ca dell’es­se­re; la for­ma più di­ret­ta in cui ci riap­pro­pria­mo di spac­ca­ti di vi­ta ed emo­zio­ni, nell’in­sie­me di even­ti di ge­nui­no sa­po­re au­to­bio­gra­fi­co, espres­so con la cal­ma e la se­re­ni­tà in­te­rio­re.

    In es­so so­no pre­sen­ti al­cu­ne se­rie fo­to­gra­fi­che a ca­rat­te­re esi­sten­zia­le, in­ti­mi­ste, sur­rea­li, me­ta­fi­si­che, ma fon­da­men­tal­men­te ve­re, ge­nui­ne e ca­ri­che di un sim­bo­li­smo pro­fon­do nel­la lo­ro vi­sio­ne ma­lin­co­ni­ca e al con­tem­po spic­ca­ta­men­te so­la­re, ne­gli ac­cat­ti­van­ti scat­ti fo­to­gra­fi­ci.

    La­vo­ro, frut­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne con Fran­ce­sca, il lo­ro leit­mo­tiv è quel­lo di coin­vol­ger­ci in un con­ti­num di even­ti, mo­men­ti, si­tua­zio­ni che si ar­ti­co­la­no in "rac­con­ti nel rac­con­to" sen­za so­lu­zio­ne di con­ti­nui­tà, al­la ri­cer­ca di un ap­pa­ga­men­to in­te­rio­re che su­pe­ra ogni aspet­ta­ti­va, di­ve­nen­do espres­sio­ne spi­ri­tua­le dell’ani­ma.

    Ogni im­ma­gi­ne por­ta ai no­stri oc­chi le trac­ce del­la sua me­mo­ria.

    "La fo­to­gra­fia è es­sen­zial­men­te un di­spo­si­ti­vo di se­le­zio­ne e at­ten­zio­ne del vo­stro cam­po di at­ten­zio­ne […] un pro­ces­so men­ta­le, di at­ti­va­re lo sguar­do […] sco­pri­re nel­la real­tà co­se che pri­ma non si ve­de­va­no, an­che dan­do agli og­get­ti, agli ele­men­ti del­la real­tà un al­tro si­gni­fi­ca­to. At­ti­va­re un cam­po di at­ten­zio­ne di­ver­so".

    (Lui­gi Ghi­ri)

    Un li­bro che na­sce co­sì, da una pia­ce­vo­le con­ver­sa­zio­ne

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