Vite straordinarie
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Anteprima del libro
Vite straordinarie - Simonetta Villoresi
633/1941.
Introduzione alla lettura di questi contatti
Tutti gli Spiriti che hanno scelto di parlare in questo cenacolo vengono dalle più varie dimensioni. Il mio lavoro
è consistito nel leggere e commentare, con l’aiuto delle nostre Guide, alcuni libri scritti da studiosi di grande livello come Giorgio di Simone e la Giveaux.
Le Guide hanno sempre risposto a tutte le domande che gli abbiamo fatto anche quando non era facile rispondere dato che la dimensione dalla quale ci parlano è senza forme, ovvero senza vocaboli in grado di rappresentare ai nostri occhi immagini che ci aiutino a capire meglio i temi di cui parlavano e spesso occorreva supplire con un’immaginazione diversa da quella alla quale siamo abituati.
Prima di cominciare vorrei dire due parole sulle Guide.
Le Guide sono Spiriti molto evoluti, fuori dal ciclo delle incarnazioni ma che conoscono la Terra e tutti i suoi problemi che, come Spiriti incarnati siamo costretti ad affrontare dato che anche loro si incarnarono più e più volte.
Le loro risposte ci stanno aiutando a raggiungere un livello evolutivo sufficientemente alto da proseguire questo cammino della conoscenza con più facilità.
Le nostre domande sono abbastanza semplici: il senso della vita, la morte, il valore dei ricordi e - riguardo all’Aldilà – tutto quello che poteva esserci detto perché, sebbene Spiriti incarnati, del mondo dello Spirito dal quale proveniamo non ricordiamo nulla. Questo è normale perché di vita in vita il nostro spirito è lo stesso ma il corpo è diverso e dunque la nostra memoria delle vite precedenti non l’abbiamo che alla fine delle incarnazioni.
Molto umanamente a noi importa sapere se dopo la morte potremo incontrare le persone che abbiamo amato nella vita e tutto quello che è possibile comprendere del mondo che ci aspetta.
Alcuni Spiriti si sono avvicinati a noi soltanto per farci un saluto o per il piacere di ascoltare di nuovo una voce umana che ripeteva, in diretta, le loro parole (per il mio tipo di medianità che non conoscevano e di cui parleremo). Altri perché interessati ai varii te mi specifici di cui parlavamo. Altri ancora sono andati e venuti per curiosità e in seguito si sono allontanati, come presi dai loro pensieri. Altri sono passati sul nostro cielo come meteore, hanno detto cose importanti e non so se siano tornati.
Gli Spiriti di questo gruppo ci parleranno della loro ultima esperienza di vita per molti aspetti fuori del comune. Alcuni di loro dovettero lasciare la terra senza poter concludere alcune cose che gli premevano e mi hanno chiesto se potevo concluderle io per loro. A molti ho dedicato un libro a parte il cui titolo forse sarà: "Quello che non fecero in tempo a dire o a fare".
Il numero degli spiriti è ormai è così numeroso che per alcuni gruppi è stato necessario trovare un portavoce. Mi riferisco in modo particolare al gruppo dei "Martiri delle Fosse Ardeatine e a quello dei
Giovani Martiri di tutte le guerre" che sono morti per un’ideale con nel cuore la speranza di un futuro migliore.
Parleranno Spiriti che nella vita furono calunniati o non compresi, e chi ha dedicato la propria vita agli altri. Mi riferisco in particolare alla Madre superiora del Sacro Cuore di Firenze, Madre Peruzzi ovvero Simonetta Peruzzi dei Medici, che lasciò il Convento per aiutare le donne del Gana a crescere i loro bambini di cui uno in particolare le è rimasto nel cuore.
Nel nostro gruppo sono presenti 76 Spiriti di religione ebraica, rastrellati a Roma e trucidati nell’eccidio delle Fosse Ardeatine che non fu soltanto l’orrore di una rappresaglia ma molto, molto di più. Anche loro hanno un portavoce salvo alcuni che, di tanto in tanto, hanno slanci personalissimi che mi aiutano ad amarli ogni giorno di più perché nel loro animo sento che urge il bisogno di aiutare i loro cari che sanno in difficoltà.
Sono presenti molti membri della mia famiglia ma io non penso che questo abbia a che fare con il senso della famiglia
(salvo per un profondo affetto vissuto con alcuni di loro) ma piuttosto col nostro DNA in comune. In tutto quello di cui parleremo vi saranno due aspetti: quello scientifico e quello spirituale sempre uniti, anche se scienza e religione li vorrebbero divisi, come se tra loro dovesse esserci una barriera come invece non c’è.
Le personalità dei vari Spiriti che partecipano a questa missione si sono intersecate magicamente tra loro con amicizia e stima reciproca. Il sentimento che li ha uniti è il desiderio di farci sapere che ci amano, che sono sereni e che con la morte niente è perduto salvo un corpo che si affatica e duole.
***
Questi sono i loro nomi:
S.S. Pio Maria Mastai Ferretti - Edgardo Mortara - Renato Villoresi -
S.E. Giacomo Antonelli - S.E. Pier Gaetano Feletti – Paolo – Cesare - Riccardo Chevalle de la Guardienne - Alfonsina Cottini – Anna Rita Marchesini - Carlo della nonna Gemma- Carlo Zanella – Clarissa Mortara - Gemma Furst - Carlo Alberto Perroux - Luigi Villoresi ( mio nipote ) - Ilda Morselli - Vittoria Villoresi- Giuseppe Cordero di Montezemolo – Wanda Z – Edgardo Mortara ( nonno ) - Elena Odescalchi - Lorenzo Sampaolesi – Giovanna Toschi - Arturo Villoresi - Il padre dello spirito molesto – Madre Simonetta Peruzzi - Henricie De Mouxy de Loche - Cristina Villoresi ( piccola )- Adriana Malvicini - Salomone Mortara - Marianna Mortara –
Oltre a 20 Presenze che non ricordano il proprio nome o non l’hanno voluto dire.
***
Le loro storie ci introdurranno a temi che saranno approfonditi nel libro"Il Mondo che ci aspetta"
Il mio compito, come ho già detto è consistito soltanto nel trascrivere quello che mi veniva detto, fosse o non fosse il nostro linguaggio all’altezza di esprimere le scoperte che via via riuscivamo a fare ma specialmente i sentimenti che ci animavano e che riempivano il nostro e il loro cuore di gioia.
Stavo per di chiudere il paragrafo precedente con la parola "animavano" quando un giovane ebreo, del gruppo dei Martiri della Fosse Ardeatine, mi ha suggerito questa frase con un tale slancio che mi ha fatto molto piacere riferirla.
Renato Villoresi, mio cugino, morto con loro in quelle grotte, è il solo aiuto sul quale l’intero gruppo ha sempre potuto contare e non soltanto quel giorno ma per tutti i mesi che trascorsero prima che i loro corpi fossero rinvenuti. Tutt’ora alcuni di loro possono contare sul suo aiuto perché il loro Riposo
(altro tema di cui parleremo) è durato troppo a lungo per ragioni di cui parleremo ed essi hanno la tendenza a restare uniti per il timore di dover affrontare altre prove che sanno superiori alle loro forze come avvenne in quel giorno tremendo.
A tutti loro ho promesso di andare a Roma per incontrare i loro parenti, probabilmente i loro discendenti. In quell’occasione vorrei anche incontrare le persone meravigliose che hanno scelto di spendere gran parte del loro tempo perché la loro memoria non andasse perduta e ringraziarle a nome di tutti loro che sanno di essere stati difesi con forza e passione da tutte loro e vorrei chiedere anch’io il loro un aiuto per riunirci riservatamente affinché molti di loro la cui memoria fu danneggiata possano, con l’aiuto dei loro cari, ricordare chi erano prima di quel giorno e allora, forse, gran parte dell’orrore che hanno dovuto subire si allontanerà dalle loro menti. Pensate che alcuni di loro, al risveglio, non sapevano nemmeno che la guerra fosse finita e temevano per me che cercavo di aiutarli a ricordare. Temevano che io potessi correre dei rischi occupandomi di loro perché i tedeschi non volevano che fossero ritrovati. Sono riuscita a rassicurarli mostrando loro tutto quello che ho trovato in Internet riguardo a quel periodo ma specialmente al dopo guerra, un momento storico che a loro premeva particolarmente per capire se la loro morte era servita perlomeno a risvegliare nel cuore dei romani quella compassione per la morte che spesso si allontana dai nostri cuori quando c’è una guerra. Tutti si sono molto commossi quando hanno capito che il cuore dei romani è tutto per loro tanto da poter riprendere con serenità il loro cammino nel mondo dello spirito.
Altra frase in grassetto che mi è stata suggerita con entusiasmo da un ragazzo del gruppo. E’ un ragazzo entusiasta che vorrebbe regalare tutta Roma a chi lo ama ma teme che nessuno si ricordi di lui perché sono passati molti anni e lui non si è riconosciuto nelle fotografie in bianco e nero che ho mostrato in Internet né si ricorda il suo nome. La sola traccia che mi ha dato, perché io potessi rintracciare qualcuno dei suoi cari è una vecchia signora, dolcissima, che lo chiama e gli parla con affetto di madre, e non di nonna. Mi ha detto che vive in una casa piccolissima, di sua proprietà, vicino a Roma.
***
Siccome questa missione è stata sempre osteggiata da uno Spirito la cui morte avvenne a causa di vicende dure e squallide che gli fecero perdere ogni equilibrio, mi è sembrato opportuno dare per primo la parola a suo padre, che non fa parte del nostro gruppo di studio e di lavoro ma ugualmente vorrebbe aiutarlo a capire come certe cose accadono.
Dopo di lui parleranno le Guide che ci accompagnano lungo questo cammino spirituale. I loro nomi sono: Il Pensatore
, Il Mediatore
e Spirito Amico
.
***
Il padre dello spirito che disturba i nostri contatti-Genetica, martirio, responsabilità, amore, vendetta.)
Il mio nome non conta
Vorrei parlare con mio figlio col permesso del Padre ( Pio IX che è a Capo di questa missione) permesso che non ho mai chiesto e di questo mi scuso ma furono l’impeto e l’indignazione a farmi dire quelle parole che oggi non ricordo ma che vi colpirono fino a farvi piangere.( Quel contatto avvenne circa un mese fa e l’analisi che lui fece della genetica fu particolarmente dura ).
Ricordo di avervi rappresentato un’analisi del suo animo( parla dell’animo del figlio ) corrotto da una madre che peggiore al mondo non poteva esserci.
Quando ero ancora in vita non ebbi modo di dire a mio figlio tutto l’amore che ho sempre provato per lui e sua sorella. Vorrei farlo adesso nella speranza che essi vogliano ascoltarmi.
( Ora si rivolge direttamente al figlio )
Ti prego, togliti dalla mente quel dubbio che ti ha sempre dilaniato l’anima non avendo il coraggio di chiarirlo. Sappi che io ho visto il tuo imbarazzo mentre tentavi di depistare quella donna, tua madre, dal trovarci e questo mi è bastato per capire in quale stato confusionale lei ti avesse ridotto.
( Ora si rivolge a me )
Quella donna ( parla di sua moglie, della madre di suo figlio ) non avrà mai il mio perdono a costo di restare dove sono per l’eternità e sai perché? Io ero buono e lei lo sapeva. Mi ingannò rispetto alla sua vera natura che era lussuriosa come quella di lui. Disse e manifestò il timore che lui a me somigliasse sapendo, per esperienza diretta che volle fare per lussuria, che somigliava a lei e non a me se non poco comunque abbastanza da essere diverso da lei.
Il resto, Simonetta, è dolore, un dolore grandissimo. Cerca di non insultarlo, cara la mia bimba offesa, svillaneggiata e delusa e ringrazia il cielo che ha mandato schiere di angeli a proteggerti come con me non poté fare perché io non chiesi aiuto a Dio prima di uccidermi.
Io non vidi altra strada per salvare l’onore dei miei figli e quello della loro madre se non quella di uccidermi mai immaginando quello che sarebbe successo.
Ora invoco il cielo per te e tutti voi che state vivendo come non è possibile vivere anche se voi siete disposti a farlo pur di non mancare alla promessa che avete fatto di non abbandonare l’impegno di questa missione che vi siete assunti.
Ma ora, Simonetta scrivi quello che ognuno di loro ti dirà perché da oggi io gli resterò accanto perché questo il cielo mi ha suggerito di fare per sollevarmi dal dolore di averli abbandonati in quelle mani assassine grondanti il nostro sangue senza rendermi conto che, in quella situazione, loro non avrebbero potuto capire perché mi fossi ucciso.
Con loro lei fu al suo meglio; e hai visto i risultati?
Nella vita, lui scelse la compagnia delle donne crudeli che incontrò. Si sposò perché non seppe resistere alla seduzione di una donna che non lo amava ma che era bella e seducente come più tardi non poté resistere alla seduzione delle figlie che non seppero fare di meglio che imitarla avendo capito come la madre con quei modi riuscisse ad ottenere tutto quello che voleva e che soltanto una vecchia signora malandata vide e comprese tutto ma fu subito allontanata con disprezzo.
Per il momento non avrei altro da aggiungere ma molto ancora ci sarà da dire quando quello che oggi stravolge mio figlio si placherà dentro di lui ma anche dentro di me perche sono offeso dalla sua arroganza e dalla sua crudeltà verso di te e tutti voi perché lui oggi somiglia a sua madre mentre un tempo somigliava anche a me e dunque era di me che aveva bisogno a quell’età per contrastare quella parte della sua natura che somigliava a quella di lei che prese il sopravvento.
Lui sapeva di somigliarmi ma sapeva anche di non potermi somigliare, pena la disaffezione di lei.
A presto cara e non piangere. Il cielo ti ha riservato cose bellissime che potrai vivere tra non molto e allora vedrai tutto con occhi diversi anche se per pochissimo tempo perché la tua vita sta per finire. Cerca di fare quello che ti è stato chiesto con la gentilezza che ti è naturale.
Tu non sarai costretta, come lo fu lei ad ucciderti quando comprese la determinazione dell’altra a rovinarle la vita. Non fare niente di irrevocabile e non mandare questo brano a nessuno per il bisogno di condividere con altri la tua dolorosissima esperienza tanto nessuno la capirebbe né la comprenderebbe perché assurda, all’apparenza, tanto da non sapere come inquadrarla come del resto fai fatica anche tu ad inquadrarla essendo che tutto ti sembrava assurdo come del resto è sembrato assurdo anche a lui che però ho voluto vivere secondo il suo talento e la sua crudeltà come non poté fare nella vita con altrettanta libertà. Un giorno i tuoi figli sapranno tutto quello che hai dovuto soffrire in silenzio.
Sarà lui a far sì che tutto possa tornale alla normalità
e che finisca questa dolorosissima esperienza per te e per il Padre da lui fu deluso e ingannato perché della sua bontà e intelligenza era sicuro come non avrebbe dovuto essere perché un giorno mio figlio scelse il male e il male gli fece credere che tutto a lui era dovuto facendolo sentire poco al di sotto di Dio.(ora si rivolge di nuovo al figlio)
So di averti invitato non una volta ma molte volte a ravvederti e hai sempre rifiutato come rifiutò tua madre un accordo più che onorevole e largo materialmente e sai perché? Era così invidiosa della bellezza di lei da non resistere all’impulso di rovinarle la vita e quando glielo fece sapere lei scelse di uccidersi piuttosto che essere la causa della mia rovina e del dolore di suo marito. Ma quel dolore lui dovette viverlo ugualmente perché gli fu concesso di vederla dalla polizia e lei, ancora oggi, di tanto in tanto va a trovarlo per consolarlo spiegandogli che all’amore non si resiste, pena la vita.
Oggi siamo insieme perché ognuno qui percorre la sua strada e di tanto in tanto si riposa con le persone che ama. Quel poco tempo può durare mesi perché il tempo qui non ha calcolo se non in noi stessi e dopo riprendiamo il nostro cammino con una memoria che ci riporta a un passato sul quale occorreva riflettere sperando di non avere a nostra volta mosso cause i cui effetti dovranno essere compensati.
Addio e a presto
***
La Guida:Il Mediatore
Prima di parlarvi del male, che è una forza che spesso irrompe nella vita delle persone, vorrei dirvi cos’è una Guida o meglio chi è una Guida.
Una Guida è uno Spirito che ha concluso il ciclo delle incarnazioni e ha scelto di dare il proprio aiuto a chi, incarnato ( ma a volte anche disincarnato ) è in difficoltà in una fase dell’esistenza che è dura per chi ha scelto la Terra come luogo di esperienza nella materialità e l’ha scelta per comprendere la differenza che esiste tra la materia e lo Spirito.
L’incarnazione è fatta di 2 momenti cardine che si ripetono molte volte.
Nella prima lo Spirito vive ovvero fa la sua esperienza in un corpo umano. Nell’altra esiste nella dimensione spirituale, prima di doversi incarnare nuovamente. Nella dimensione spirituale potrà riflettere anche a lungo sulle esperienze che avrà vissuto sulla Terra.
Con questo ho inteso dire che l’esperienza dell’incarnazione comprende molte vite e che vi è continuità tra i due momenti che si ripetono fino a quando i concetti di Materialità e Spiritualità non saranno compresi in quanto Principi antitetici.
Il fine ultimo dell’Incarnazione è quello di riconoscerci in quanto Spiriti ai quali fu regalata l’Eternità. Conoscere il principio della materialità ci aiuta a raggiungere, attraverso la sofferenza che nella vita non manca mai, una Consapevolezza di noi stessi che altrimenti non avremmo. Questa Consapevolezza è raggiungibile anche con altri mezzi meno duri della Terra che spesso viene abbandonata nelle vite successive preferendo altri pianeti più dolci dove il tema dello Spirito è conosciuto e rispettato.
Nel mio caso, per raggiungere quella Conoscenza di me stesso e dei miei mezzi in quanto Spirito occorsero molte vite e molto dolore.
Oggi sono libero dal vincolo del corpo e memore della durezza dell’esperienza che ho vissuto ho deciso di aiutare coloro che hanno scelto la Terra facendo loro sapere come combattere il male che è in loro stessi ed è il vero nemico che hanno e che occorre che lo combattono nell’uomo, ovvero in loro stessi.
Ma per prima cosa devo chiarire cosa è il male e come opera.
Vi basti, come esempio, la vicenda umana dello Spirito che oggi, in preda al male si diverte ad osteggiare non soltanto la pubblicazione di questo libro ma di tutti i libri che stiamo scrivendo sperando in tutti i modi di confondere la mente di chi scrive perché è la chiarezza che il male non vuole che vi sia perché è nella confusione che prospera il dolore, dolore che lui, non volendosi riconoscere come Spirito, preferisce trattenere in sé in quanto forza da usare come clava contro chiunque gli dica che lui è morto come uomo cosa del tutto inammissibile per lui perché ancora uomo si sente e non Spirito sebbene dello Spirito abbia compreso, la libertà e i poteri dei quali dei quali abusa .Quella libertà lo sta facendo sentire meno succube di quanto non sia stato un tempo non lontano. Oggi vorrebbe disperdere questo gruppo mettendovi gli uni contro gli altri per la capacità che ha di imitare ciascuno di voi così da parlare al vostro posto creando una grande confusione essendo lui invisibile a quasi tutti voi. Per fortuna tu, pur non vedendolo, sei in grado di riconoscerlo e allora lui incrudelisce su di te che lo ostacoli nel suo volere, nei suoi folli programmi eppure possibili sebbene frutto di immagini distorte per lo sforzo che fa per sopravvivere in una dimensione che non è la sua.
Per te quello tutto che sta avvenendo è particolarmente doloroso perché nella vita hai conosciuto questo Spirito e ti sembrò diverso e particolarmente intelligente come oggi non è tanto da arrivare al punto da sfidare Dio dal quale si sente tradito o ignorato. Il suo livello evolutivo è talmente basso e la sua mente è così offuscata dall’arroganza da non capire nemmeno che l’Inferno che si è inventando è tutto suo e suo soltanto. Questo aspetto caratteriale sembra insuperabile per lui anche dopo la morte tanto da prendersela con te per rovinarti la vita, la salute, gli affetti dopo averti distrutto economicamente di proposito confidando nella fiducia che avevi riposto in lui.
Lui trattiene in sé il male per paura e debolezza e il male gli impone di distruggere questa missione e lui, sebbene stanco ubbidisce a quella parte di se che non equivocava e invece di combatterla oggi si abbandona all’estro che lo spinge qua e là come una foglia al vento. Ormai la sua mente è così confusa che, sebbene morto da oltre un decennio intende continuare a vivere da vivo, né gli interessa esistere serenamente e senza affanni che preferisce ricostruisce qui con l’immaginazione così da poterli vivere e far vivere a te. Tutti questi accadimenti, non sono affatto usuali nella serenità di questo luogo e quando lui potrà ritrovare un barlume di lucidità, che di proposito non vuole ritrovare per non dover rispondere nemmeno a se stesso dell’infelicità che ti procura, ebbene anche allora se ne pentirà ma non come di una colpa sua ma sempre di altri.
XXX
Simonetta - Prima di presentare ad uno ad uno tutti gli Spiriti del gruppo vorrei che parlasse anche la Guida che ha già ha avuto molti contatti con la Terra. Il cui nome è: "Il Pensatore"un nome che si diede a suo tempo molto appropriato per una Guida.
Il Pensatore"
(Come il Mediatore anche questa Guida ha preso più volte contatto col Cerchio Esseno di Roma)
Carissimi e ritrovati amici del Cerchio Esseno, sono proprio io, Il Pensatore e voi certamente avete avuto nostalgia di me come io di voi ed è per questo che sono venuto a dare una mano, come ero solito dire a Roma, a Simonetta in quanto Spirito incarnato che ama il cielo ma specialmente che vorrebbe sapere molto di più sulla dimensione spirituale di cui non ha memoria mentre qui noi