Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

In linea con la passione (eLit): eLit
In linea con la passione (eLit): eLit
In linea con la passione (eLit): eLit
E-book151 pagine2 ore

In linea con la passione (eLit): eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

E.J. non avrebbe mai pensato che la lettura delle carte potesse essere così... sexy. Eppure, Charlotte sembra proprio aver operato su di lui un sortilegio da cui non riesce a liberarsi. Peccato che lei sia la sua principale sospettata.
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2017
ISBN9788858979105
In linea con la passione (eLit): eLit
Autore

Samantha Hunter

Tra le autrici amate dal pubblico italiano.

Leggi altro di Samantha Hunter

Autori correlati

Correlato a In linea con la passione (eLit)

Titoli di questa serie (3)

Visualizza altri

Ebook correlati

Erotismo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su In linea con la passione (eLit)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    In linea con la passione (eLit) - Samantha Hunter

    successivo.

    1

    E.J. si riprese lentamente dal torpore nel quale era scivolato dopo il focoso interludio. Sentendo una mano morbida e sensuale che lo accarezzava intimamente, si destò del tutto.

    Si stiracchiò ed emise un gemito. Senza aprire gli occhi, sfiorò la mano che lo accarezzava e, con tono rauco e divertito, confessò: «Sono sfinito, Jo. Mi hai messo K.O., stanotte».

    «A me non sembri così... K.O

    C'era un che di ammiccante nella voce di lei, una nuova e vibrante promessa, ma E.J. era davvero esausto.

    Aveva incontrato quella donna da poco meno di ventiquattro ore. Era stata la sua istruttrice di paracadutismo nella lezione del giorno prima.

    Non essendosi mai gettato giù da un aereo in vita sua, E.J. aveva deciso di festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno con qualcosa di nuovo e veramente speciale.

    Era stata un'esperienza fantastica, una folle scarica di adrenalina, che dopo il salto aveva continuato a circolargli nelle vene. Così, ancora ebbro di eccitazione, aveva invitato a cena la sua istruttrice e le era saltato addosso. O forse era stata lei a saltare addosso a lui, non ricordava bene. Ma il risultato finale era lo stesso.

    Per poter compiere quell'avventura, E.J. aveva dovuto rimandare la festa di famiglia di qualche giorno, e inevitabilmente aveva deluso sua madre. Tuttavia, non si pentiva della decisione. Era stato proprio un bel compleanno, pensò sorridendo, mentre con la mente riandava alle esperte carezze di Jo e alla notte appena passata insieme.

    «È stato meraviglioso, tesoro, ma devo proprio andare al lavoro.»

    «Non voglio farti perdere tempo... tesoro» ribatté Jo, prendendosi amabilmente gioco del suo accento del Sud.

    Quell'accento era il persistente prodotto di quattro generazioni di pura tradizione della Virginia. Jo, al contrario, era del Connecticut, ma, quando una donna si rivelava calda e appassionata come lei, le distanze geografiche per E.J. non facevano alcuna differenza.

    E.J. amava le donne. Negli ultimi anni, da quando era terminata la sua storia d'amore con l'amica d'infanzia Millie Stewart, non se n'era fatta scappare una.

    Quando aveva rotto il fidanzamento, aveva lasciato anche il lavoro presso i cantieri navali della sua famiglia e si era letteralmente gettato alle spalle la serietà e le responsabilità che avevano caratterizzato la sua vecchia vita. Adesso si godeva la libertà, amava il suo nuovo lavoro e si concedeva tutte le donne che voleva. La vita era diventata un'avventura fantastica.

    A volte si chiedeva perplesso che cosa avesse potuto portarlo, in passato, a desiderare un matrimonio e dei figli... oltre alle pesanti pressioni familiari, ovviamente.

    Essere Ethan Jared Beaumont IV comportava responsabilità e aspettative familiari; aspettative che erano cresciute in modo esponenziale dopo la prematura morte di suo padre, avvenuta cinque anni prima per infarto.

    E.J. aveva lasciato il suo lavoro come ispettore di polizia e aveva preso in azienda il posto di suo padre, Ethan Jared Beaumont III. In pratica, aveva fatto soltanto il suo dovere. Ma, da allora, senza che ne capisse chiaramente il perché, la sua vita era diventata un inferno.

    Finché un giorno, il suo amico Ian Chandler gli aveva offero il lavoro dei suoi sogni. Si trattava di un posto di detective informatico nella squadra investigativa nota con il nome HotWires. Lavoravano in collaborazione con il distretto di polizia di Norfolk e, da allora, E.J. non si era mai pentito neanche per un attimo di aver accettato l'offerta di Ian.

    Tutto questo era accaduto circa tre anni prima e adesso la sua vita era più bella di quanto avesse mai potuto immaginare.

    «Potrei regalarti qualcosa che ti farà cominciare la giornata alla grande» gli propose Jo con un sorriso malizioso, mentre si accingeva a scivolare sotto le coperte. Ma E.J. la fermò.

    «Ti ringrazio, dolcezza. Devo proprio tornare al lavoro. Ho una riunione fra meno di un'ora.»

    Jo sospirò e lo lasciò andare a malincuore. «Come vuoi. Del resto, credo di dover andare anch'io. Ma sono stata benissimo, e volevo che lo sapessi.» La donna scese dal letto nuda e, con nonchalance, cominciò a muoversi nella stanza, raccogliendo i vestiti. Anche E.J. si alzò, chiedendosi perché si sentisse improvvisamente deluso. Aveva respinto le attenzioni della donna, ma lei stranamente non gli sembrava né infastidita né offesa. Gli schioccò, anzi, un bacio amichevole sulla guancia che, per qualche ragione, lo irritò ulteriormente.

    «Posso approfittare della tua doccia?» gli chiese lei semplicemente, senza alludere ad altra intenzione oltre a quella di una semplice rinfrescata e senza mostrare un briciolo di delusione.

    Ricacciando indietro l'improvviso cattivo umore, E.J. allora le passò una mano dietro la nuca e l'attirò a sé, chinandosi per baciarle il collo. «Certo che puoi. E magari potremmo concederci un ultimo round sotto il getto dell'acqua calda. Ti va l'idea?»

    CHARLEY: Sei un uomo aperto. Ti piace che una donna ti chieda di baciarla, ti dica che cosa le piace fare tra le lenzuola e ti indichi i punti in cui ama essere toccata...

    E.J.B: Mi piace da morire, come fai a saperlo?

    CHARLEY: Le carte mi dicono che hai un forte bisogno di comunicazione e di sensualità, in una relazione amorosa. Ti piacciono le donne che sanno intrigarti mentalmente oltre che fisicamente. Sei molto attento a quello che dicono, a come mangiano o cucinano, e alla musica che ascoltano.

    E.J.B: E tu lo faresti? Voglio dire, mi diresti dove ti piace essere toccata o baciata?

    CHARLEY: Sono una persona aperta anch'io. Mi piace comunicare i miei desideri in certe circostanze... Sì, lo farei.

    E.J.B: Mi fa letteralmente impazzire che una donna abbia il coraggio di dire quello che desidera e di chiedere apertamente cosa vuole che le si faccia.

    CHARLEY: Lo so. Le carte parlano chiaro.

    «Pietoso, E.J. Non facevi sul serio, vero?»

    E.J. si sfilò gli occhiali e si strofinò gli occhi stanchi. Erano ore che lavorava con le trascrizioni del suo ultimo dialogo on-line con la donna su cui stava investigando, e stava tirando tardi.

    Non che non ne fosse valsa la pena di concedersi un ultimo round con Jo, quella mattina, ma non era abituato a non essere puntuale sul lavoro a causa di una donna. Il lavoro veniva prima di tutto e lo assorbiva come nient'altro.

    Sarah Jessup, una collega della sua squadra, stava leggendo la sua trascrizione, osservandolo con un certo disgusto. «Ma davvero le donne sono attratte da questa... schlock

    E.J. sorrise. Amava le parole Yiddish che Sarah usava di tanto in tanto. Era nata e cresciuta vicino a New York e aveva vissuto per dieci anni a Brooklyn, prima di trasferirsi in Virginia per entrare a far parte della squadra. I suoi tre anni trascorsi a Norfolk non avevano cambiato di una virgola la sua parlata newyorkese. E.J. l'adorava, ma non avrebbe mai potuto emularla con quel suo marcato accento del Sud.

    «Cadono tutte ai miei piedi, dolcezza, tutte eccetto te, naturalmente.»

    «Io sono immune al tuo fascino, grazie al cielo.»

    «No, è solo perché non ci ho mai provato sul serio con te, dato che lavoriamo insieme.»

    «Ah! Questo è quello che ti racconti!»

    Non c'era mai stato niente tra loro, ma E.J. adorava prenderla in giro, ricordandole che, a causa della sua etica professionale, aveva perso un'occasione d'oro.

    A dirla tutta, circa tre anni prima, ci aveva provato con Sarah, prima che lei incontrasse il suo attuale fidanzato, Logan Sullivan. Erano usciti insieme una sera per brindare alla fine di un lavoro importante ed erano entrambi single. In quel periodo, lui aveva appena rotto il suo fidanzamento e non aveva certezze riguardo al futuro. Sarah gli piaceva e gli era sembrata anche disponibile. Dunque, si era detto, perché no?

    Ma Sarah lo aveva subito rimesso in riga. Non le interessava entrare nel letto di chiunque soltanto per sport, tanto meno in quello di un collega.

    Da sei mesi, la situazione sentimentale di Sarah era cambiata. Logan era entrato nella sua vita, seducendola prima durante una vacanza e poi continuando a corteggiarla durante un'indagine su una persona scomparsa, che aveva dato il via a una delle più vaste operazioni antipornografia su Internet di tutta la costa orientale. Sarah, in quel periodo, pensava soltanto al lavoro, anche quando era in vacanza, ma Logan era riuscito ad ammorbidire un po' quel suo carattere duro ed era diventato suo partner fisso.

    L'incontro con Logan aveva reso Sarah una persona più serena. Certo, continuava a vivere con intensità, ma nel complesso era più tranquilla. E.J. le era grato per non averlo preso sul serio, quella sera di tre anni fa, ma continuava a divertirsi a prenderla un po' in giro sull'argomento.

    Lui e Sarah potevano vantare ormai una solida amicizia e una grande intesa lavorativa, ma la cosa tra loro non era mai andata oltre.

    Forse era grazie a questo che si sentiva più vicino a lei di quanto non si fosse mai sentito con nessuna delle donne con cui aveva condiviso momenti ben più... intimi.

    E.J. diede un'occhiata alla sua posta elettronica, scorrendo velocemente l'oggetto dei messaggi arrivati nella sua casella, e si accorse che la stanza era diventata improvvisamente silenziosa. Si voltò verso Sarah con un sorriso sincero e la vide pensierosa, intenta a fissare l'enorme diamante che le brillava alla mano sinistra.

    «È un gran bell'anello» commentò. «Logan stravede per te.»

    Sarah arrossì violentemente e gli lanciò un'occhiataccia. Se c'era qualcosa che Sarah detestava era sentirsi osservata mentre indulgeva in un atteggiamento troppo femminile. Aveva un carattere forte e deciso, era una grande poliziotta e un brillante hacker. Ma Logan era stato in grado di tirar fuori la sua parte più tenera.

    «È assolutamente magnifico, però è soltanto un anello. Quello che veramente importa è che fra due settimane sposerò un uomo fantastico, trascorrerò con lui un'indimenticabile luna di miele... e faremo sesso a più non posso a tutte le ore del giorno su una spiaggetta privata.»

    E.J. sospirò con voluta esagerazione. «Un altro di noi che passa dall'altra parte.»

    «È soltanto questione di tempo, tesoro. Sta per arrivare anche il tuo turno.»

    «No, grazie. Io sono felice così come sono.»

    Sarah gli lanciò un'occhiata dubbiosa, o forse era qualcos'altro. Preoccupazione?

    E.J. si ritrovò a pensare che stava diventando sempre più irritante che, proprio quando lui aveva scoperto il lato più selvaggio della vita, tutti gli amici pian piano stessero cominciando a sistemarsi, convolando a nozze e mettendo su famiglia. E più accadeva a loro, più loro si dichiaravano convinti che sarebbe successo a breve anche a lui.

    Di fatto, E.J. non rifiutava totalmente l'idea che un giorno avrebbe incontrato anche lui la persona giusta e che sarebbe invecchiato serenamente con i nipotini sulle ginocchia. Sarebbe arrivato anche per lui il momento in cui la vita da single avrebbe perso il proprio fascino. Ma quel momento, di certo, non era ancora arrivato.

    Scuotendo la testa, stava ringraziando il

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1