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Una lunga notte d'amore: Harmony Jolly
Una lunga notte d'amore: Harmony Jolly
Una lunga notte d'amore: Harmony Jolly
E-book146 pagine1 ora

Una lunga notte d'amore: Harmony Jolly

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Info su questo ebook

Il segreto di Larkville 6
Una lettera segreta e il destino di due famiglie milionarie, molto distanti tra loro, cambierà per sempre.

Un buon bicchiere di vino, una compagnia sensuale, un panorama mozzafiato e il gioco è fatto; Charlotte Patterson passa la notte più sconvolgente e appassionata della sua vita. Il sogno, però, si trasforma quasi in un incubo quando scopre di essere incinta e di non conoscere nemmeno il cognome dell'uomo che le ha fatto perdere completamente la testa. Ma riuscirà a trovarlo.

Lucio Constello mai avrebbe immaginato che una sola notte di passione potesse sconvolgerlo così nel profondo. La sua mente non fa che tornare a quei magici momenti e quando Charlotte lo trova e gli dice di aspettare un figlio da lui, Lucio non ha dubbi: quella donna diventerà sua moglie.
LinguaItaliano
Data di uscita9 ago 2018
ISBN9788858985779
Una lunga notte d'amore: Harmony Jolly
Autore

Lucy Gordon

Lucy Gordon cut her writing teeth on magazine journalism, interviewing many of the world's most interesting men, including Warren Beatty and Roger Moore. Several years ago, while staying Venice, she met a Venetian who proposed in two days. They have been married ever since. Naturally this has affected her writing, where romantic Italian men tend to feature strongly. Two of her books have won a Romance Writers of America RITA® Award. You can visit her website at www.lucy-gordon.com.

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    Anteprima del libro

    Una lunga notte d'amore - Lucy Gordon

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Secret That Changed Everything

    Harlequin Mills & Boon Romance

    © 2012 Harlequin Books S.A.

    Special thanks and acknowledgment are given to Lucy Gordon

    for her contribution to The Larkville Legacy series.

    Traduzione di Daniela Alidori

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-577-9

    Prologo

    Era lì!

    Dopo un’affannosa ricerca, stentava a credere che fosse proprio lui. Sulla trentina, alto, magro, ben strutturato, capelli neri. Ma poi fece un movimento e Charlotte ebbe la conferma definitiva.

    La volta precedente le era sembrato diverso, così elegante e sofisticato, a proprio agio in uno dei locali più alla moda di Roma. Adesso, nella campagna toscana, era ugualmente a proprio agio nei jeans e camicia sportiva mentre controllava le viti che si allungavano in filari ordinati al sole del tramonto. Così concentrato che non si accorse che lo stava osservando da lontano.

    Lucio Constello.

    In fretta estrasse un pezzo di carta e controllò il nome. Una vocina le suggeriva che, se doveva comunicare a un uomo una notizia devastante, era meglio chiamarlo col nome giusto. Anche perché, quando era scivolato fuori dalla camera, lei stava ancora dormendo e non aveva mai saputo il suo cognome.

    Si incamminò verso i vitigni, sforzandosi di non pensare. Ma non ci riuscì. Le immagini del suo corpo nudo accanto al suo, del calore del suo respiro, delle parole dolci che le aveva sussurrato indugiavano ribelli nella sua mente.

    All’inizio, aveva avuto una leggera esitazione, come se stesse per chiederle se fosse proprio sicura di volerlo fare. Ma nella sua vita non c’erano più certezze. La famiglia, il fidanzato, le cose a cui si era aggrappata, erano sparite nel nulla. Il fidanzato l’aveva respinta e le radici della sua famiglia erano state sradicate. Così aveva accolto Lucio nel suo letto perché... Che importanza aveva?

    In quel momento lui alzò gli occhi e si irrigidì di colpo. Cosa significava quell’immobilità? Che l’aveva riconosciuta e si stava domandando cosa ci facesse lì? O, che si era dimenticato di una donna che aveva frequentato solo per poche ore, parecchie settimane prima?

    Quando Lucio sollevò lo sguardo, aveva il sole negli occhi, così per un momento non riuscì a distinguere nessun dettaglio. Una donna si stava avvicinando e lo fissava con un’intensità speciale. Simile a quella di Maria, quando gli andava incontro.

    Ma Maria era morta.

    La donna che stava avanzando tra i filari era una sconosciuta, anche se aveva un’aria familiare, e in quel preciso istante Lucio capì che la sua vita non sarebbe più stata la stessa.

    1

    Partire per l’Italia le era parsa un’idea brillante. Per un’interprete, significava migliorare l’italiano, studiare le abitudini del Paese e, soprattutto, evitare di ammettere che stava fuggendo da New York.

    Ma la verità tornava sempre a galla. In cuor suo Charlotte sapeva che lo scopo era scappare da una serie di avvenimenti che si erano rivelati deludenti e che l’avevano fatta sentire sola e abbandonata. Era come vagare in un deserto. Non apparteneva più a nessuno. Forse, era stata quella sensazione che l’aveva spinta a dimenticare il suo portatile. Voleva risultare irraggiungibile.

    Per due mesi aveva vagato per l’Italia alla ricerca di qualcosa di indefinibile. Aveva visitato Napoli, affascinata dal leggendario Vesuvio, che con le sue eruzioni aveva distrutto intere città. E adesso, si poteva arrivare fino in cima e ascoltare i borbottii sordi che emetteva. E riflettere. Sul significato della vita.

    A ventisette anni, un’età in cui la maggior parte delle persone aveva già scelto la strada da seguire, lei non aveva ancora idea di quale fosse il suo destino.

    Sul treno da Napoli a Roma, ripensò a Don, l’uomo che aveva creduto di amare. Gli aveva chiesto un impegno serio e quando Don aveva rifiutato, aveva preteso delle spiegazioni. Il suo fare spallucce era stato più significativo di una sentenza e a quel punto l’unica soluzione era stata allontanarsi.

    Non aveva rimpianti. Brevemente si era domandata se non sarebbe stato meglio usare un po’ di scaltrezza, invece di respingerlo. Ma in fondo al cuore sapeva che le cose tra loro non erano mai andate bene. Era ora di guardare avanti.

    Ma dove?

    Mentre il treno fermava alla stazione Termini, a Roma, decise che sarebbe stato interessante cercare lì la risposta a quella domanda.

    Prese un taxi per l’Hotel Geranno, in via Vittorio Veneto, una delle vie più eleganti di Roma. L’albergo offriva tanti vantaggi, tra cui una postazione Internet. In fretta scivolò dietro un box, con l’intenzione di mettersi in contatto con la famiglia. E anche con Don, per comunicargli che non nutriva alcun rancore nei suoi confronti e che potevano restare amici.

    Ma le parole che la accolsero sulla pagina di Don la lasciarono allibita. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri per il mio fidanzamento. Con la presente, io e Jenny annunciamo che il matrimonio avverrà...

    Chiuse la pagina.

    Jenny! Charlotte se la ricordava bene. Era una che girava sempre intorno a Don. Carina, sexy, curve procaci... non passava certo inosservata.

    Non come me, pensò Charlotte.

    In tante avrebbero invidiato il suo aspetto. Alta, longilinea, capelli scuri, occhi scuri. Aveva sempre avuto la sua quota di attenzioni maschili, non il genere che lasciava gli uomini a bocca aperta, ma neppure una che si confondeva tra le altre. O, così, aveva pensato.

    Invece Don non aveva perso tempo a sostituirla ed era giusto così. Il passato era passato.

    Premette il tasto per accedere alla sua posta elettronica e immediatamente vide una e-mail di Alex, sua sorella, con oggetto, Non ci crederai mai!

    Ad Alex piaceva far suonare le cose eccitanti, anche se non lo erano, perciò Charlotte non si allarmò. Ma a mano a mano che la leggeva, si irrigidì sempre più fino a diventare immobile.

    «Mamma...» mormorò. «Non... non è possibile!»

    Aveva sempre saputo che suo padre, Cedric Patterson, era il secondo marito di sua madre. Prima di lui, Fenella era stata sposata con Clay Calhoun, un allevatore texano. Solo dopo il divorzio, aveva sposato Cedric e si erano trasferiti a New York. Lì aveva avuto quattro figli, i gemelli Matt ed Ellie, Charlotte e la sorellina più piccola, Alexandra.

    Adesso sembra che la mamma fosse già incinta di Matt ed Ellie quando ha lasciato Clay. Quando gli ha scritto per comunicargli la notizia, lui stava già con Sandra, che gli ha nascosto la lettera e, stranamente, l’ha anche conservata. La faccenda si è scoperta solo alla morte di entrambi, Clay è deceduto l’anno scorso, quando è stata trovata la missiva ancora chiusa. Così deduco che lui non abbia mai saputo di Matt ed Ellie.

    Cosa ne pensi? Per tutti questi anni abbiamo pensato che fossero nostro fratello e nostra sorella, adesso sembra che siano solo dei fratellastri! Stessa madre, padri diversi. Quando Ellie me l’ha detto, non riuscivo a crederci e sono ancora frastornata.

    In fretta Charlotte passò in rassegna le altre e-mail, in cerca di una da Ellie, sicura che ci fosse. Invece, niente. Da parte di Ellie neanche una parola. Non si era degnata di informarla di un fatto così importante, come se lei fosse un membro marginale della famiglia.

    Tornando nell’atrio dell’albergo, Charlotte provò ancora la sensazione di essere persa in un deserto e decise di avere bisogno di un drink per sopportare quel senso di vuoto.

    Ordinò una tequila e quando le venne servita, si guardò intorno in cerca di un tavolo dove sedersi e ne vide uno libero, in fondo al bar. Lì, scivolò dietro il separè e, appoggiandosi contro il muro, osservò i clienti.

    La maggior parte erano coppiette che si fissavano con occhi adoranti, ignari di quello che li circondava. Gli altri erano occupati da bella gente, come se la crema della società romana si fosse data appuntamento lì quella sera.

    Nel tavolo vicino c’erano sei persone, tutte concentrate su un uomo, il re del luogo, pensò Charlotte divertita. Sulla trentina, bello, fisico atletico, sosteneva la parte senza fatica. Quando rideva, gli altri ridevano. Quando parlava, loro ascoltavano.

    Proprio in quel momento lui alzò lo sguardo e si accorse che lo stava fissando. Per una frazione di secondo, voltò la testa dalla sua parte, un’espressione interrogativa negli occhi. Poi una delle donne reclamò la sua attenzione e lui si girò con un sorriso perfettamente calcolato.

    Un esperto, rifletté Charlotte con un sospiro. Sa esattamente l’effetto che produce sul prossimo e cosa fare per ottenerlo.

    Un simile potere era invidiabile, al contrario del suo futuro che sembrava deprimente. Tornare a New York suonava come una sconfitta. Poteva restare in Italia, come da programma, ma adesso la prospettiva era meno allettante, sapendo cosa stava succedendo a casa.

    Pensò a Don e Jenny, presi dal loro amore. Tutt’intorno vedeva persone felici della reciproca compagnia. E di colpo le parve insopportabile che nessuno le rivolgesse la parola. Terminò il suo drink e rimase seduta a fissare il bicchiere vuoto.

    «Mi scusi, posso...?»

    Era l’uomo del tavolo vicino che doveva passare. Lei si tirò indietro per fargli spazio, ma lui inciampò in qualcosa per terra e rischiò di caderle addosso.

    «Mi dispiace» si scusò in italiano.

    «Va tutto bene» lo rassicurò lei.

    Sempre in italiano, lui proseguì: «Mi permette di offrirle da bere per scusarmi?».

    «Grazie.»

    «Serva a questa signora un bicchiere del miglior Chianti» ordinò al barman che a un suo cenno si era avvicinato, «e porti anche un altro giro di drink ai miei amici seduti a quel tavolo.»

    Un istante dopo, il barman le pose

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