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I racconti di Erana: Miti e Leggende
I racconti di Erana: Miti e Leggende
I racconti di Erana: Miti e Leggende
E-book53 pagine46 minuti

I racconti di Erana: Miti e Leggende

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Info su questo ebook

In un mondo in cui la magia è illegale e gli elfi sono fatti schiavi, osi ascoltare le vecchie leggende? Cinque storie di mito, magia e mostri.

La Luna sull'acqua: La storia dell'amore tra una dea e un guerriero e la terribile maledizione che ha portato.

La Storia di Treyna l'Amaata: quando una donna mortale è corteggiata da due dèi rivali, persino i cieli sono squassati dalla magia.

Nato dalla Tempesta: un mago solitario trova compagnia in una creatura della tempesta, ma la magia richiede un prezzo, quale sarà?

La Fiala Blu: Una lezione sull'ascoltare attentamente le istruzioni, per non fare errori imbarazzanti.

La Leggenda di Oeliana: La storia di una ninfa e di un rospo, magia gelosa e debiti ripagati.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita3 set 2020
ISBN9781071564509
I racconti di Erana: Miti e Leggende

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    Anteprima del libro

    I racconti di Erana - A L Butcher

    Introduzione

    Erana è un mondo di magia e, anche se proibita, questa persiste, perché la magia è selvaggia e non si piegherà a nessuna legge. È un mondo governato dall’oppressione, ma la speranza cammina nell’ombra, sempre in cerca di una possibilità di fiorire. È un mondo dove ci sono amore e disperazione in egual misura. Queste sono le storie e i miti di quel mondo.

    Le razze mortali di Erana sono gli elfi, i troll e gli umani, e ognuno di loro ha la sua storia, le loro leggende e, ovviamente, i loro eroi. Ci sono anche altre creature, quelle della magia e del mito, quelle dei tempi antichi e dei posti segreti. Questi sono gli dèi e i semidèi e le creature nate dalla magia. Quando creature del genere camminano fra coloro le cui vite sono effimere, amore e guerra, speranza e disperazione e magia e caos abbondano.

    Pestilenze e guerra sono familiari agli abitanti di Erana. Con le lotte arrivano le malattie, ma l’Epidemia è stata più che una semplice malattia. Ha portato gli elfi di Erana all’orlo della distruzione e ha toccato ogni razza in qualche modo. Si è nutrita di magia, di ignoranza e di paura, e ha dato forma ad un mondo. L’Epidemia ha fatto avanzare l’Ordine dei Cacciatori di Streghe, insieme ad una legge marziale che è diventata tirannia. Alcune di queste storie vengono da un tempo prima che si vedesse l’Epidemia, nei tempi in cui Erana era un mondo giovane, e pieno di luce. Altre non lo sono.

    Storie dei Troll

    I Troll sono gli abitanti delle montagne di Erana, vivono in luoghi in cui non può farlo nessun altro. Venerano il cielo, la roccia e l’acqua infinita, che scorre nelle loro terre. In genere, sono un popolo fedele, perché molti hanno visto la Dea del Cielo e i suoi diversi aspetti. Sanno che gli dèi sono reali, perché ogni tanto camminano fra loro. I troll sono i mutaforma, i veggenti e gli oracoli, ma quello che vedono potrebbe essere un futuro segnato dal sangue. La guerra è nel loro retaggio, le alleanze sono valutate come l’oro nelle vene delle miniere. Un popolo magico, non sono stati esentati dall’Epidemia, e non sono passati inosservati dall’Ordine dei Cacciatori di Streghe. Per questo, loro restano nelle loro montagne, ad osservare e aspettare che arrivi il loro momento.

    La Luna sull’Acqua

    Ci sono molte cascate che scorrono lungo i massicci incombenti delle Montagne dei Picchi Frastagliati, che attraversano la terra di Erana. Le nevi durano a lungo, e la primavera arriva tardi, ma, quando arriva, le acque scorrono veloci e chiare, ruggendo la loro canzone fra i picchi echeggianti. È una canzone tale che, un tempo, quando il mondo era giovane, una dea si è fermata ad ascoltare. Le ombre sono tante, fra i picchi, e le caverne ancora di più, ed è in questi posti oscuri che le acque si raccolgono, fredde e immobili, riflettendo l’oscurità luccicante. Lei era lì, nelle prime notti del mondo, e si allungava a toccare la luna sull’acqua, riflessa da una fenditura nelle rocce.

    Nacquero molte creature, quando la magia era libera e selvaggia. Sarebbero diventati guardiani dei posti selvaggi, e, quando ci sarebbero stati dei mortali che ci avrebbero creduto, sarebbero diventati dèi, perché coloro le cui vite finiscono cercano spesso quelli che perdurano. Acionna era nata dalla roccia, l’acqua e la neve. Era figlia di tutto e niente, figlia della magia pura e della terra e dei ruscelli. Fu così che l’elementale camminò fra la roccia e l’acqua, una specie di dea.

    I capelli del colore della neve fluivano come la schiuma sull’acqua, arricciandosi intorno ad un viso della stessa tonalità scura delle rocce da cui erano nate le montagne, nero-blu con un accenno d’argento, che luccicava nel sole del mattino. Lei era l’essenza della montagna, e il cielo di mezzanotte. Occhi grandi di opale e

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