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Fuori le mura
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E-book40 pagine34 minuti

Fuori le mura

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Info su questo ebook

Quando arriva la guerra, chi ne sarà colpito? Una breve storia fantasy sulla determinazione di una donna in tempo di guerra.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita14 giu 2020
ISBN9781071551509
Fuori le mura

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    Fuori le mura - A L Butcher

    Fuori le mura

    Un racconto fantasy di amore e coraggio.

    A.L. Butcher e Diana L. Wicker

    La Duchessa Eleanor Reslin era in cima alla fortezza cittadina, a guardare i raggi color ambra del sole appena sorto sopra le acque blu cristalline del lago. La vista toglieva il fiato nella sua maestosità, e lei inspirò l’aria fresca e pulita, pensando che era gloriosa ora come quando l’aveva vista la prima volta. Le era mancata, negli ultimi mesi.

    Quelli che erano fuggiti dal malcontento e dalle agitazioni dei territori orientali la chiamavano la Luce della Speranza, nella lingua dolce, cantilenante di coloro che avevano attraversato per primi le rocce dure e le nevi profonde per arrivare in questa terra. Ora era solo le Acque Dorate, probabilmente più per l’oro portato in città che per la bellezza dell’alba. A quell’ora del mattino, il sole aveva un gemello riflesso, ed Eleanor sorrise a vederne la magnificenza. Non c’era stato molto di cui sorridere, di recente, ma quella vista le riempiva il cuore di gioia. Qualsiasi cosa accadesse, qualsiasi cosa le riservasse la vita, il sole sarebbe sorto, illuminando il lago. Doveva ricordarlo.

    Il malcontento nelle terre oltre la vallata da cui gli antenati di quelle persone erano fuggiti, sembrava averli seguiti, alla fine. La guerra era arrivata e, con essa, malattie, povertà, paura e disagio, e ora stavano battendo ai cancelli.

    Di mattina presto, c’era ancora il freddo primaverile, che le agitava il mantello di lana sulle spalle. L’aria fredda le pungeva le dita, ma quello era il miglior punto di osservazione della città, per cui, rimase lì, sfregandosi le mani e desiderando essersi ricordata i guanti. Il mattino dopo il suo ritorno, era stata così impaziente di osservare la città e la bellissima alba che le era passato di mente.

    Mentre le ombre sparivano sotto di lei, alcune zone sembravano più misere di prima. Persino le baracche sembravano più malsane, più deprimenti, anche se, a quella distanza, non era facile dirlo. Un movimento inaspettato catturò la sua attenzione, e si voltò verso sud, sporgendosi oltre la balaustra e strizzando gli occhi per vedere quella che le sembrava stoffa colorata agitarsi al vento. Con il crescere della luce, strinse gli occhi e irrigidì la mascella. Non era solo stoffa, ma tende, annessi, carovane, persone ammucchiate contro le mura della città. Altri rifugiati, che scappavano dalla guerra, forse? Ce ne erano stati molti, di recente, ma Eleanor non si era resa conto che le cose stessero così male. Forse il Concilio non era stato così collaborativo come credeva.

    L’inverno, nell’alta vallata, era stato lungo e rigido, quasi come se le montagne si fossero unite al suo lutto, visto che non era arrivata nessuna notizia dal campo di battaglia prima della neve. L’inverno non era un buon momento, per una guerra, ma, del resto, c’era davvero un buon momento per una cosa del genere? Il Concilio aveva sostenuto che si

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