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La maledizione del contratto di zolfo: Steampunk detectives, #1
La maledizione del contratto di zolfo: Steampunk detectives, #1
La maledizione del contratto di zolfo: Steampunk detectives, #1
E-book320 pagine4 ore

La maledizione del contratto di zolfo: Steampunk detectives, #1

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Info su questo ebook

In una Londra vittoriana dove la magia alimenta la tecnologia a vapore…

Joan Krieger sogna di rivoluzionare la moda di questo nuovo mondo moderno, ma un nemico nascosto perseguita la sartoria della sua famiglia trasformando il suo sogno in un incubo.

Quando Joan è testimone dell’omicidio di una cliente fatto tramite la magia, si rivolge all’unica persona che la può aiutare: Gregor Sherringford, consulente investigativo. Insieme diventano un team formidabile, ma le loro indagini portano alla luce segreti e bugie che minacciano tutto ciò che è importante nella vita di Joan. Soltanto rischiando la sua stessa anima Joan potrà scoprire la verità, una verità a cui Gregor teme lei non possa sopravvivere.

LinguaItaliano
Data di uscita30 set 2020
ISBN9781071557815
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    Anteprima del libro

    La maledizione del contratto di zolfo - Corrina Lawson

    La maledizione del contratto di zolfo

    Corrina Lawson

    ––––––––

    Traduzione di Silvia Dalla Zanna 

    La maledizione del contratto di zolfo

    Autore Corrina Lawson

    Copyright © 2020 Corrina Lawson

    Tutti i diritti riservati

    Distribuito da Babelcube, Inc.

    www.babelcube.com

    Traduzione di Silvia Dalla Zanna

    Progetto di copertina © 2020 Nathalie Grey

    Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

    La maledizione del contratto di zolfo

    Corrina Lawson

    Dedica

    Per Arthur Conan Doyle, che per primo mi ha fatto conoscere i romanzi gialli e per William S. Baring-Gould, che mi ha insegnato tutto sul Canone.

    Capitolo uno

    A Joan Krieger non era mai piaciuto entrare dalla porta di servizio. Era necessario naturalmente. Certamente una semplice sarta non sarebbe mai stata accolta dall'ingresso principale e ricevuta con gli onori dovuti a un lord o a una lady.

    Su quella testa e stai pronta ad affascinare la cliente cara, disse sua madre. Più saremo contente noi di come le sta il vestito, più sarà contenta lei. Sai quanto significhi per noi.

    Non c'era bisogno che sua madre glielo dicesse ad alta voce. Tutto dipendeva dagli sforzi di quel giorno: sia il futuro della loro bottega, sia il suo sogno di portare la loro piccola attività ad un livello molto superiore.

    Sissignora. Joan spostò le mani per tenere meglio in equilibrio gli enormi scatoloni che contenevano i vestiti preparati su misura. Vestiti così non si erano mai visti prima, almeno non su una donna. Lady Grey aveva dato loro carta bianca. Sua madre ancora si preoccupava di aver esagerato. Joan pensava che quell'esagerazione fosse proprio quello che serviva. Anche se sua madre non approvava, non aveva interferito con la sua idea e per questo Joan le era molto grata.

    La porta d'ingresso per la servitù si aprì ed una giovane donna le fece entrare. Era l'aiuto cuoca, si ricordò Joan e tentò di farsi venire in mente anche il suo nome. Avrebbe dovuto ricordarlo, quella era la seconda volta che si recavano lì. La prima volta era stato per prendere le misure di Lady Grey. Joan, però, era molto più brava a ricordarsi cosa indossavano le persone, piuttosto che i loro nomi.

    Fortunatamente sua madre lo ricordava e salutò Sally proprio con il tono giusto: non troppo amichevole, ma nemmeno troppo freddo.

    Si lasciarono alle spalle la nebbia mattutina ed entrarono nella grande casa. Era calda, in quel modo in cui soltanto le case riscaldate dal carbone magico potevano esserlo, un calore che filtrava in tutti gli angoli, anche nei locali della servitù.

    Un calore che Joan aveva sperimentato soltanto nelle dimore dell'alta società. Il carbone magico era costoso, perché le persone nate con il dono della magia erano abbastanza rare. Fino ad ora, questo talento era apparso soltanto nelle famiglie delle classi superiori. I Lord sostenevano che era un segno del favore divino.

    Gli antenati ebrei di Joan avevano un'opinione molto diversa riguardo all'identità dei Prescelti da Dio. Anche se la sua fede non era così fervente, Joan di certo non accettava ciecamente tutto ciò che asseriva la nobiltà inglese.

    Sally le accompagnò in una sala d'attesa disadorna, occupata soltanto da un semplice tavolo con diverse sedie. Joan pensò di appoggiare le scatole, ma la sua presa era sufficientemente salda e le sembrava meglio tenersele ben strette. Non poteva correre il rischio di rovesciare il loro contenuto.

    Sarebbe rimasta in piedi. Quel delizioso calore era già una comodità sufficiente.

    Siccome la sua visuale era bloccata, le ci volle un momento per notare la donna più anziana che si trovava in un angolo a leggere una lettera. La donna era persa nel suo mondo, con le labbra pronunciava silenziosamente le parole contenute nella missiva. Dopo pochi istanti, si strinse il foglio al petto ed emise un sospiro profondo e soddisfatto.

    Solo in quel momento si rese conto di non essere sola e si alzò in piedi. Perdonate le mie cattive maniere! Voi siete le incaricate della Krieger & Sims?

    Sua madre annuì cortesemente, come se quella fosse la fine della conversazione, ma Joan non riuscì a trattenersi dal porre una domanda.

    La lettera portava buone notizie?

    Sua madre le lanciò un'occhiataccia, ma era troppo educata per rimproverarla ad alta voce. Per quanto si sforzasse, Joan non aveva ancora trovato un modo per guadagnare la piena approvazione di sua madre, ma per lo meno non avrebbero discusso di fronte a degli estranei.

    La donna più anziana, probabilmente la capocuoca a giudicare dal suo abbigliamento, sorrise con estrema gioia. Non mi dispiace dire che erano davvero buone notizie. Un problema col posto di lavoro di mia figlia in un'altra casa si è risolto positivamente.

    La perdita del posto di lavoro poteva significare la povertà più nera. Non c'era da stupirsi che la capocuoca fosse così sollevata. Quindi vostra figlia ha mantenuto il lavoro?

    Sì! C'era la possibilità che si verificasse uno scandalo con la signora, ma ora mia figlia manterrà il suo posto, anche quando la signora si sposerà il mese prossimo.

    Un lieto fine per tutti. Una cosa positiva, pensò Joan, perché sembrava che i lieto fine fossero molto rari. Forse era un buon auspicio per la giornata.

    Prima che potesse fare altre domande, per esempio che scandalo aveva causato il problema alla ragazza, una delle domestiche di Lady Grey arrivò per accompagnarle al piano superiore. Salirono dalla stretta scala di servizio, non dall'ampia scalinata che si affacciava sull'ingresso della casa. Non per la prima volta, Joan si chiese che effetto facesse utilizzare l'ampia scalinata come una vera Lady. Poi colpì il muro con l'angolo di una scatola e decise che era meglio prestare attenzione a quello che stava facendo in quel momento.

    Lady Grey non era soltanto facoltosa e con un’ottima posizione in società, ma era anche una vedova e così le era permesso non essere convenzionale. Lo scandalo riguardante la cravatta fatta su commissione, che proveniva dalla loro sartoria, aveva fatto perdere loro alcuni clienti regolari. Se a Lady Grey fosse piaciuto il loro stile, i loro affari sarebbero certamente ripresi.

    Inoltre, la loro bottega sarebbe diventata l'unico posto dove andare per emulare la moda dettata da Lady Grey. I clienti avrebbero fatto la fila per un loro modello. Lady Grey aveva assicurato loro di non essere l'unica irritata dalle restrizioni della moda del momento. È tempo che l'abbigliamento faccia un passo avanti in questo nuovo coraggioso mondo! aveva dichiarato.

    Dopo un'ulteriore svolta su quella scala tortuosa, entrarono in un corridoio al piano superiore. La domestica le accompagnò in un ampio salone aperto, occupato da parecchi divani in morbido velluto riccio. Una parete era occupata da finestre, che andavano dritte dal pavimento al soffitto. Un altro cambiamento reso possibile dal riscaldamento a carbone magico. La stanza sarebbe rimasta calda nonostante la dispersione di calore causata dai vetri.

    Joan appoggiò finalmente le sue scatole proprio nel momento in cui Lady Grey entrò nella stanza. Una donna di una certa età, slanciata, con una folta massa di capelli bianchi che le donavano molto, Lady Grey faceva quello che voleva, quando voleva. Il suo denaro ed il fatto di essere vedova erano una buona assicurazione che nessuno contrastasse le sue azioni.

    Quella donna piaceva molto a Joan, anche se si supponeva che lei non dovesse farsi opinioni personali sui clienti e, anche se Lady Grey poteva essere tremendamente esigente, Joan ne ammirava la fiducia in sé stessa ed avrebbe voluto averne altrettanta.

    Vediamo come viene se mettiamo tutto assieme, che ne dite? Signore questa potrebbe essere una giornata molto eccitante. Joan, sto morendo dalla voglia di vedere quello che mi hai portato. Mi hai promesso che sarebbe stato eccezionale!

    Joan sperava soltanto che non fosse troppo eccezionale.

    Joan e la madre aprirono con attenzione ogni scatola: la prima conteneva una giacca di pelle color crema, tinta in una morbida tonalità di marrone, era tagliata in modo da aprirsi sulla vita ed era abbottonata per tutta la lunghezza fino al collo. La cosa che rendeva Joan più orgogliosa era il modo in cui le maniche lasciavano sufficiente spazio per il movimento, senza avere materiale in eccesso. Aveva sgobbato tutta la notte sulla sua macchina da cucire per ottenere un taglio appropriato.

    Lady Grey la guardò accigliata. Riuscirò a muovermi dentro quel collo?

    Un'espressione accigliata? Era soltanto quella la reazione al suo lavoro? Sì, naturalmente milady, disse Joan, assicurandosi che il suo disappunto non trasparisse dalle sue parole. E aspettate di sentire le maniche.

    Mi asterrò dal giudicare fino a che non avrò indossato questa cosa. Coraggio, mettiamoci addosso tutto quanto.

    Questa cosa. Scossa nella sua fiducia, Joan abbassò lo sguardo. Era bastato un istante per passare dall'eccitazione all'irritazione. Era stata così sicura di questa sua tenuta per guidare. Ora aveva le guance in fiamme per l'imbarazzo. Non riusciva ad incrociare lo sguardo di sua madre. Non voleva vedere, ancora una volta, la sua disapprovazione.

    Insieme alla cameriera, aiutarono Lady Grey a svestirsi per provare l'abito nuovo, lasciandola solo con la sottoveste, una blusa, il corsetto e i mutandoni.

    Questo è tutto quello che dovrò indossare sotto i vestiti?

    La madre diede un colpetto sulla schiena a Joan, senza farsi notare da Lady Grey, era un avvertimento a comportarsi in maniera appropriata. Non dovevano esserci espressioni di disappunto se la signora si mostrava riluttante.

    Joan annuì. Volevate libertà di movimento e tutti quegli strati sono soffocanti. Se volete guidare e non sentirvi 'legata come un salame', come avete detto voi, questo è quello che si deve fare Lady Grey. Togliere il corsetto vi aiuterà ancora di più.

    Questo sarebbe andare troppo oltre. No, il corsetto lo devo tenere, altrimenti mi affloscerei. La bocca di Lady Grey assunse un'aria imbronciata. Joan cercò di respirare normalmente. Poteva a malapena muoversi.

    Ho forse lasciato entrare una radicale in casa mia, Joan?

    Quella era una sfida. Joan si raddrizzò e guardò la sua cliente negli occhi. Penso che sia soltanto buonsenso indossare dei vestiti che non limitino le normali attività. Non è niente di meno di quello che mi avete chiesto milady.

    Forse è così. Lady Grey annuì lentamente, prolungando il gesto. E sono dannatamente troppo vecchia per essere limitata come sono sempre stata. Forza, andiamo avanti allora. Vediamolo tutto insieme.

    Lady Grey rimase tranquillamente in piedi mentre le infilavano la giacca. Quanti bottoni, borbottò.

    Dell'avorio più fine, disse sua madre. Niente se non il meglio, milady. Sono sicura che la vostra domestica sarà in grado di gestirli.

    Vorrei ben vedere.

    Joan e sua madre si scambiarono un'occhiata. Joan non aveva paura della furia di sua madre se avesse fallito, quello che le faceva paura era il suo disappunto.

    Lasciarono la giacca aperta, mentre aiutavano Lady Grey ad infilarsi nella gonna coordinata, che andava a ricoprire i suoi mutandoni. Il primo strato, completamente in cotone, era tagliato come un paio di pantaloni. Era facile da infilare sopra i mutandoni. Il secondo strato, della stessa pelle della giacca, copriva completamente il cotone al di sotto e sembrava essere semplicemente una gonna intera. Aveva degli spacchi sul fianco che permettevano di camminare agevolmente.

    O di guidare.

    Non c'erano cerchi, o altri strati, solo pelle sopra il cotone sopra i mutandoni.

    Hmm... borbottò la cliente, potrei anche mettermeli da sola. Sembrava soddisfatta.

    Potreste farlo sicuramente milady, disse sua madre.

    Bene, questo sicuramente sarà un risparmio sulla paga dei domestici.

    Joan lanciò uno sguardo alla cameriera silenziosa. La ragazza guardava il pavimento. Lady Grey non sembrò notare l'effetto delle sue parole.

    Invece Lady Grey cominciò a studiarsi allo specchio con il volto inespressivo. Fece lentamente un intero giro su sé stessa, tenendo le labbra arricciate. Abbottoniamo questa giacca e vediamo quanto è difficile quest'operazione.

    Joan fece un cenno alla cameriera ed insieme infilarono i ganci in tessuto sui bottoni d'avorio. Le mani della madre erano troppo vecchie per un lavoro così fine e anche le dita di Joan tremavano, come avrebbero fatto quelle di sua madre, però il tremore delle dita di Joan era dovuto al nervosismo.

    Lady Grey si mise le mani sui fianchi e si studiò ancora una volta nello specchio. Joan trattenne il fiato. Aveva osato troppo con quel modello. Non c'era nessun'altra spiegazione. Per Joan, quel modello faceva apparire Lady Grey, ebbene, come qualcuno che avrebbe fatto strada. Ma se le piaceva, perché non lo diceva?

    Joan Krieger, sei di sicuro una radicale.

    Joan arrossì. Le si mozzò il respiro e lei, che era sempre così piena di domande, aveva paura di farne anche solo una a questa cliente.

    Ho detto a Joan che avrebbero dovuto esserci più strati nella gonna...

    Lady Grey interruppe la madre con una risata: "Oh no, è meravigliosa. Mi sento più giovane di come mi sia mai sentita in questi anni. Tutti quei vestiti, tutto quel peso, è soffocante per qualcuno della mia età e con la mia corporatura."

    Quindi vi piace? azzardò Joan.

    Lady Grey le strizzò l'occhio: Penso che forse siamo entrambi radicali.

    Joan ricambiò il sorriso. In quel momento tutto le sembrava possibile. I raggi del sole mattutino facevano sembrare la stanza, e anche il mondo, più luminoso.

    Perché c'è uno spacco nella gonna? chiese Lady Grey.

    Per permettervi di salire sulla vostra carrozza da sola Lady Grey, disse Joan.

    Ah. Lady Grey si guardò i piedi nudi. E che tipo di scarpe mi serviranno?

    Penso che una qualsiasi calzatura all'altezza della caviglia o più alta possa andare bene, disse Joan.

    Ma non una scarpa più bassa. Non bisogna far vedere le caviglie! Lady Grey scosse la testa. Come se avessi bisogno di preoccuparmi di una cosa simile alla mia età. Si rivolse alla sua cameriera: Prendimi le scarpe più alte che ho, ragazza, e fai in fretta.

    Essere una sarta e l'erede di una bottega poteva non essere così bello come essere nobile, ma Joan ora era ormai certa che era di gran lunga meglio dell'essere la cameriera di una nobildonna.

    Quando la cameriera se ne andò, Lady Grey si toccò il collo. Ho una lamentela. Non mi piace che questa giacca sia così stretta attorno alla gola. Lo trovo piuttosto insoddisfacente.

    Vi proteggerà da un'infreddatura milady, disse Joan. Aveva avuto una discussione con sua madre a questo proposito. Il vento si scaglierà contro chiunque guidi. Odiava ammettere che sua madre potesse avere ragione. Non volevo che foste esposta alle intemperie. Ma naturalmente, possiamo cambiarlo se preferite.

    Non sembra adatto, penso. Mrs. Krieger, che cos'è quella cosa sul fondo della scatola, seppellita sotto l'imballaggio?

    Oh, non dovrebbe essere lì, rispose sua madre, è solo un avanzo.

    Lady Grey si mise le mani sui fianchi. Comunque, se è un avanzo, mi appartiene, non è vero? Fatemelo vedere.

    La madre di Joan estrasse una sciarpa fatta della stessa pelle color crema della giacca. Joan avrebbe fatto la stessa cosa. Non c'era modo di contraddire quel tono così imperioso.

    Magnifica! disse Lady Grey. Perché non me l'avete mostrata prima?

    Pensavamo che non fosse adeguata alla giacca, milady. Joan non aveva idea di come quella sciarpa fosse finita nella scatola. Aveva deliberatamente cercato di lasciarla alla bottega. Non sapeva spiegarsi esattamente il perché, semplicemente sembrava sbagliata con il resto della tenuta. E aveva preparato le scatole lei stessa. Diede un'occhiataccia a sua madre che scosse lievemente il capo, per negare la sua responsabilità nella cosa.

    Non adeguata? Stupidaggini. Starebbe benissimo con tutto il resto. Questa è la prima cosa che avete sbagliato. Fortunatamente è anche l'unica. Lady Grey fece un passo verso di lei ed afferrò la sciarpa. Aveva così fretta che aprì da sola i bottoni più alti della giacca, poi si avvolse la sciarpa attorno al collo.

    Ecco fatto, disse, questo risolve il problema. Il mio collo è coperto e mi posso muovere. Ora mi serve soltanto una di quelle cose che si mettono sugli occhi per proteggere la faccia mentre guido. Credo che li chiamino occhialoni.

    Avete un aspetto fantastico, le concesse Joan ed era vero. Almeno per lei, Lady Grey sembrava una regina.

    La cameriera arrivò con gli stivaletti promessi, che erano di un marrone più scuro e si combinavano molto bene col colore più chiaro della tenuta da guida e li mise ai piedi della sua signora.

    Ora proverò a vedere come si comporta in azione! Seguitemi. Lady Grey uscì dalla stanza con la cameriera al seguito. Joan e sua madre non ebbero altra scelta se non quella di seguirla come ordinato.

    Lady Grey scese dallo scalone principale come se avesse una rinnovata voglia di vivere. Dietro di lei, Joan vide con la coda dell'occhio la cameriera tirare la corda di un campanello. Joan intuì che fosse un segnale per qualcuno al piano di sotto.

    Lasciamo che Lady Grey corra. Joan si fermò in cima alla balconata. Ora poteva vedere quello che aveva voluto vedere fin dal momento del suo arrivo. Rallentò godendosi gli scalini ricoperti dal tappeto della grande scalinata ed ammirando la balaustra in legno mentre scendeva.

    Un giorno, forse, avrebbe potuto permetterselo.

    Il maggiordomo, che le aveva fatte entrare la prima volta, corse alla porta principale per arrivare prima della sua padrona. Quando lei raggiunse la porta, egli si raddrizzò e la aprì con un inchino ancor prima che Lady Grey potesse perdere un passo. Un uomo ben addestrato, pensò Joan.

    Il maggiordomo sollevò un sopracciglio mentre Joan e sua madre gli passavano davanti. Un piccolo gesto, ma sufficiente per mostrare che lui non approvava che i mercanti utilizzassero la porta principale.

    Il freddo la colpì nell'istante in cui uscì, ma la nebbia si era dissipata e il sole splendeva su di loro. Un valletto aspettava Lady Grey per aiutarla a salire sulla carrozza. Forse era stato avvertito dallo stesso messaggio silenzioso con cui la cameriera aveva avvertito il maggiordomo. La sua signora gli fece cenno di scansarsi. Lo incaricò invece di accendere la caldaia e girare la manovella per far partire il vapore.

    Le carrozze a vapore erano state progettate originariamente come quelle trainate da cavalli, ma nel corso di due decenni erano state apportate alcune modifiche, come ad esempio l'aggiunta di un volante. Questa era del tipo conosciuto come carrozza sportiva, con un tettuccio che sovrastava un unico sedile. Aveva anche portiere e controlli dorati. A Joan sarebbe stato sufficiente averne una che semplicemente funzionasse.

    Lady Grey si sedette direttamente al volante. A Joan che la guardava con ammirazione, sembrava assolutamente perfetta.

    Gli occhi della cliente brillarono per l'eccitazione, afferrò il volante saldamente e sorrise, quindi si riannodò la sciarpa. Joan corrucciò lo sguardo. Ora perché mai l'estremità posteriore della sciarpa era caduta oltre il lato del sedile in quel modo? Non c'era vento. Avrebbe dovuto rimanere sul sedile.

    C'è qualcosa che non va, pensò Joan e fece un passo avanti per raccoglierla.

    Proprio in quell'istante la carrozza cominciò a muoversi. Joan fece per prendere la sciarpa, ma la mancò e guardò inorridita quella cosa che sembrava prendere vita da sola e si avvolgeva attorno ai raggi della ruota posteriore.

    Joan udì uno schiocco sinistro. Lady Grey sobbalzò e si accasciò in avanti, la sua testa era piegata a un angolo innaturale mentre la carrozza finiva dritta contro un lampione.

    Capitolo due

    Joan corse verso la carrozza, ma ormai era troppo tardi. Aveva visto la nonna spegnersi tranquillamente nel suo letto, sapeva che aspetto aveva la morte. La testa di Lady Grey ciondolava lateralmente con un angolo innaturale, a differenza di quella della nonna, ma il corpo aveva la stessa assoluta immobilità. Non c'era respiro, non c'era vita.

    Con una mano sulla bocca, desiderando di poter chiudere gli occhi di fronte a quell'orrore, Joan fece un passo indietro tornando sul marciapiede, mentre il maggiordomo, superandola, corse verso la sua padrona ormai morta.

    Ci fu il caos tra i servitori, ma il capo maggiordomo li riorganizzò tutti e mandò il valletto a chiamare le autorità di Scotland Yard.

    Joan e sua madre furono riaccompagnate in casa, attraverso la porta di servizio naturalmente e furono obbligate ad aspettare nella stessa stanza in cui avevano incontrato la capocuoca pochi momenti prima. Erano delle testimoni, disse il maggiordomo. La cosa aveva senso e Joan voleva rimanere, voleva trovare un senso a quello che era successo. Sicuramente l'incidente non poteva essere successo come aveva pensato lei. Le tremarono le ginocchia e le si serrò la gola, anche le pareti attorno a lei sembrarono innaturali.

    Sua madre aspettava nello stesso silenzio carico di tensione. Non per la prima volta, Joan desiderò che sua madre fosse brava a confortare le persone, ma quella era una causa persa. Una volta suo padre era stato bravo a farlo. Una volta. Ora non più.

    Le persone andavano e venivano, con gli occhi pieni di lacrime e affrante. Joan sospettava che le lacrime fossero più per l'incertezza che gravava ora sulle loro vite ed il loro posto di lavoro, piuttosto che per il dolore della perdita di Lady Grey, anche se lo shock della sua morte improvvisa sicuramente contribuiva.

    Il maggiordomo entrò e chiese ad alcuni membri del personale di andare a parlare con un ispettore di Scotland Yard. Joan e sua madre furono lasciate sole con la capocuoca.

    Ora che c'era spazio, Joan si sedette sulla panca e si mise la testa tra le mani. La madre le diede dei colpetti sulle spalle in un goffo tentativo di consolarla.

    Oh signorina, mi dispiace che le cose non siano andate nel modo in cui volevate, disse la capocuoca.

    Joan annuì.

    Ve lo devo chiedere, dato che ho sentito le cameriere bisbigliare in proposito. Quella sciarpa si è proprio attorcigliata attorno ai raggi della ruota?

    Stupidaggini, sbottò sua madre.

    È sembrato così. Joan alzò lo sguardo fissando sua madre.

    Gli occhi devono averti ingannato.

    È sembrato così anche alle cameriere e al valletto, Mrs. Krieger. Non date la colpa alla ragazza per essere confusa come tutti loro.

    Anche altri l'avevano visto? Joan scosse la testa. Però quello che abbiamo visto non ha senso.

    Questo è vero. Ecco qui ragazza mia. La capocuoca le mise in mano un pezzo di carta. Vi potrebbe servire.

    Joan si concentrò sul foglio, allontanando così l'immagine di Lady Grey morta, che continuava a girarle per la testa dal momento dell'incidente. Che cos'è?

    Ah, è soltanto una nota riguardo quello che ha fatto mia figlia quando tutto sembrava perduto. Un semplice consiglio. Potrebbe... ahem... guidarvi. Tenetela e leggetela quando tutto si sarà calmato.

    Joan mise la nota nella tasca della gonna. È molto gentile da parte vostra, grazie.

    Non c'è di che.

    Il maggiordomo ritornò e questa volta chiese a Joan e a sua madre di seguirlo.

    Spero che tu non abbia in mente di prendere sul serio la lettera di quella cuoca, le sussurrò la madre mentre camminavano lungo il corridoio. Solo Dio sa quali stupidaggini superstiziose contenga.

    Voleva solo essere gentile, rispose Joan.

    "La

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