La mia buona stella. Dedicato a mia madre

Di Natascia Martella

Questo libro lo dedico a mia madre, alla mia famiglia, a chi mi vuole bene

e chi ha creduto in me e continua a farlo, lo dedico a mio nipote che mi è stato di grande aiuto lo dedico a tutte quelle persone che non mi hanno mai abbandonata, che mi sono state accanto ma soprattutto lo dedico alle persone che mi hanno giudicata e continuano a farlo io sono sempre in piedi nessuno riesce a piegarmi anche se il mondo mi è crollato sopra cerco di andare avanti

cercate di pensare un po’ a voi stessi senza giudicare gli altri grazie a tutti !!!

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 16 nov 2020
• ISBN: 9791220303521

Anteprima del libro

!!!!

14 Maggio 2020

Giovedì, 06:02 PM

ALLA MIA BUONA STELLA CHE CI GUARDA DA LASSÙ. DEDICATO A MIA MADRE CHE NON C’E PIÙ

Oggi ho pensato a te, alla tua risata, ai tuoi occhi, al tuo umorismo e al tuo sorriso. Questi ricordi di te mi fanno andare avanti nei giorni più difficili. So che tu vegli su di noi, soprattutto in questo giorno. Cara mamma, vogliamo che tu sappia che ti terremo per sempre nelle parti più profonde del nostro cuore.

È l'alba di un nuovo giorno. Lontano, nel cielo, si odono i primi cinguettii del mattino. Mery inizia a svegliarsi con i primi raggi del sole che entrano timidamente nella stanza. Suona la sveglia, sono le sei e un quarto e lei non ha nessuna voglia di alzarsi: vuole stare ancora a letto, ma sa che le tocca alzarsi e prepararsi per un nuovo giorno.

Oltre alla sveglia si sentono i cinguettii degli uccelli che volano lassù nel cielo. Mery rimane ancora un po’ a letto, prende il cellulare e chiama la sua migliore amica, Michi, per uscire a prendere un gelato. Michi le risponde di sì.

Nel pomeriggio verso le 16 ti va bene?

Sì, certo.

Mery non ha ancora nessuna intenzione di buttarsi giù dal letto, quando si apre la porta della stanza.

Mamma, sei tu!

Ma è solo suo fratello, la avvisa che è tardi. Lei inizia a sentirsi di nuovo male: alzarsi è un’impresa, vuole essere forte ma il pensiero va sempre lì, a sua madre. Perché non la vede spuntare come sempre, dicendo: Ragazze, ma che aspettate ad alzarvi? È tardi!

Adesso però è proprio arrivata l'ora di alzarsi e di lasciare il meraviglioso