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The Iudex: Storia di una giustizia ingiusta
The Iudex: Storia di una giustizia ingiusta
The Iudex: Storia di una giustizia ingiusta
E-book208 pagine2 ore

The Iudex: Storia di una giustizia ingiusta

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Info su questo ebook

Vivo da millenni. Ho visto sorgere e poi morire società, uomini, ideologie. Tante promesse. Tante idee. Tante persone con la verità in tasca. Eppure, in concreto, cos’è cambiato? Niente. L’essere umano è sempre lo stesso, cambia solo il contesto.
Marcus Just, The Iudex

Jordalessi Lepori nasce a Cagliari il 12 aprile 1999. Diplomato al liceo classico nel 2018, attualmente studia scienze politiche all’università di Cagliari. Dotato di grande fantasia, e ispirato dai media e dal mondo che lo circonda, inizia a scrivere The Iudex a marzo 2020, spronato dal lockdown e dal desiderio di mettere nero su bianco il frutto della sua immaginazione.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita9 dic 2020
ISBN9791220237079
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    Anteprima del libro

    The Iudex - Jordalessi Lepori

    Iudex

    La notte in città

    Anni ’20, XXI secolo, la città di Cainsburgh è ormai pervasa da problemi di corruzione e da pesanti infiltrazioni della criminalità. La società è impura. Polizia, giustizia, politica, il crimine è arrivato ovunque. Pochi sono, ormai, gli uomini incorruttibili che non chiudono gli occhi davanti ai traffici illeciti e alle azioni dei delinquenti. Le persone hanno paura. La notte nessuno esce di casa. Il sindaco della città, Jeremy Fake, completamente colluso con la malavita, porta alla ribalta dei media l’arresto di piccoli criminali o di frivoli problemi cittadini al fine di distrarre la popolazione. Il crimine governa la città con l’indottrinamento e l’intimidazione.

    Questo è il sistema. Questa è Cainsburgh. Ma questo sistema ora rischia di collassare, perché, in città, è da poco arrivato un uomo, Marcus Just, un uomo immortale di dieci mila anni. Di altezza media, capelli e occhi scuri, sguardo freddo e atteggiamento serio, fisicamente appare poco più che ventenne.

    Costui, avendo vissuto per dieci mila anni, ha appreso quasi tutte le conoscenze dello scibile umano e quasi tutte le arti e le tecniche umane. Egli conosce tutte le lingue presenti e passate, è pratico di tutti gli stili di lotta passati e presenti e sa usare qualsiasi tipo di arma o oggetto che sia mai stato inventato dall’uomo. Oltre a ciò, quest’uomo ha anche a disposizione un ingente quantità di capitale e di attrezzature, grazie a tutti i manufatti antichi trafugati e rivenduti nella sua lunga vita.

    Marcus vive nel suo bunker sotterraneo, la sua base operativa.

    Formalmente, per la città lui non esiste. Nessuno sa dell’esistenza di Marcus Just. Egli vive completamente nell’ombra. Questa è una condizione ideale per adempiere la sua missione, eliminare le persone che lui ritiene nocive all’umanità, i criminali.

    Durante la notte, Marcus arriva in città e decide di entrare in azione. Tramite le telecamere di videosorveglianza della città, da lui stesso hackerate, vede un gruppo armato pronto a commettere un omicidio nella piazza principale. Questo non è affatto raro a Cainsburgh. Quasi ogni notte, infatti, avvengono nelle strade cittadine delle vere e proprie esecuzioni. Molte persone vengono uccise dai criminali per vari motivi come debiti, tradimenti, aver provato a ribellarsi o anche solo perché ritenute scomode. I cadaveri delle vittime vengono poi lasciati in mezzo alla strada come monito per tutti, come a dire: <>.

    Marcus indossa la sua maschera. Una maschera grigia che mostra un volto totalmente inespressivo. Indossa anche un costume scuro e un dispositivo per camuffare la voce. Insieme a questi, qualche arma da fuoco e da taglio. Così, Marcus mostra il suo vero io, The Iudex.

    Presa una delle sue moto, The Iudex giunge nella piazza principale e si frappone tra la vittima e i suoi carnefici. Questi ultimi, già con le armi spiegate, rimangono increduli.

    <> Dice uno di loro a Marcus.

    <>. Sentenzia Marcus.

    Sentite queste parole, i criminali scoppiano a ridere. Un uomo mascherato, solo, contro sei uomini armati. Qualunque persona razionale lo avrebbe ritenuto un folle ormai spacciato. Infatti, una volta finito di ridere, i criminali iniziano a fare fuoco. I proiettili colpiscono Marcus in tutto il corpo, facendolo sanguinare e cadere a terra.

    <> Esclama uno dei criminali.

    Ma, improvvisamente, davanti agli occhi increduli di tutti, quell’uomo mascherato si rialza. Le sue ferite guariscono. I proiettili escono via dal suo corpo. Persino la sua maschera e il suo costume si rigenerano.

    <>. Esclama The Iudex.

    I criminali iniziano a tremare.

    <> Grida uno di loro scioccato.

    <>. Esclama un altro.

    <>. Replica un terzo sconcertato.

    Nel mentre, grazie al panico creatosi, la vittima riesce a fuggire.

    The Iudex, invece, si avvicina lentamente ai carnefici, rimasti pietrificati.

    <> Grida uno di loro, mentre spara, spara, e spara ancora. Ma è inutile. The Iudex non muore.

    Una volta davanti ai criminali, Marcus prende un coltello e sgozza uno di loro. Gli altri provano a scappare, ma Marcus estrae una pistola e li uccide tutti, colpendoli alle spalle.

    Una volta finito, The Iudex guarda verso una delle telecamere di videosorveglianza, lascia i cadaveri dei criminali a terra, e se ne va.

    La task force

    La mattina seguente, i cadaveri dei criminali uccisi la notte scorsa vengono ritrovati dalla squadra del sovrintendente di polizia, Anthony Rules, un uomo sulla cinquantina, dai capelli leggermente bianchi e dalla barba curata. Poliziotto incorruttibile con un forte senso del dovere, della giustizia e della legalità. Tutte caratteristiche, ormai, scarsamente presenti nella polizia di Cainsburgh.

    Giunto sul luogo del delitto, Rules inizia a parlare con uno dei suoi sottoposti, Clark Naivety.

    <> Domanda il sovrintendente al sottoposto.

    <>. Replica Naivety.

    <> Gli domanda Rules.

    <>. Gli risponde Naivety, mentre lo porta a visionare i filmati.

    <>. Esclama il sovrintendente, una volta visti i filmati della videosorveglianza.

    <> Commenta Naivety esterrefatto.

    <> Chiede il sovrintendente al subalterno.

    <> Replica Naivety esitante.

    <> Esclama Rules infastidito.

    <> Domanda Naivety al suo superiore.

    <>. Replica il sovrintendente sdegnato.

    Subito le scuse del sottoposto.

    <>. Aggiunge Rules.

    <> Gli domanda Naivety.

    <>. Gli spiega Rules.

    <>. Conclude Naivety.

    Il dado è tratto

    Dopo aver visionato i filmati di videosorveglianza, Il sindaco Fake acconsente alla creazione della task force proposta da Rules. Il sovrintendente, quindi, durante la sera, si riunisce in un ufficio in centro città con i componenti della sua nuova squadra: i poliziotti Naivety, Drave e River, e il detective Socrate. Quest’ultimo, al fine di mantenere nascosta la sua identità, non è presente fisicamente, ma solo telematicamente, con la faccia oscurata e la voce camuffata.

    I filmati della videosorveglianza vengono mostrati a tutta la squadra. I presenti restano senza parole.

    <>. Esclama Socrate, provocando uno sbigottimento generale.

    <> Risponde il sovrintendente contrariato.

    <>. Dice scherzosamente Naivety al suo superiore.

    <>. Dice aspramente Drave a Socrate.

    <>. Spiega Socrate ai suoi colleghi.

    <> Domanda Il sovrintendente al detective.

    <>. Replica Socrate.

    <> Esclama convintamente Rules.

    <> Rispondono in coro i suoi tre sottoposti.

    <> Conclude Socrate, chiudendo poi il collegamento.

    Durante la notte, il sindaco, rimasto solo nel suo ufficio, parla al telefono con qualcuno.

    <>. Esclama il sindaco.

    <> Gli domanda l’uomo dall’altra parte della cornetta.

    <>. Gli risponde Fake.

    <> Chiede l’uomo al sindaco.

    <>. Aggiunge Fake.

    <>. Conclude l’uomo, chiudendo poi la chiamata.

    Dopo aver visto il filmato, l’uomo prende nuovamente il telefono e chiama un suo sottoposto.

    <> Esclama l’uomo al telefono.

    <>. Gli risponde il sottoposto.

    <> Conclude l’uomo, chiudendo poi la chiamata.

    <> Pensa l’uomo.

    Fazioni

    Arthur Paradoxa è un promettente studente liceale di diciotto anni, dai capelli e dagli occhi scuri, gioioso, ironico, nato in una bella famiglia agiata, era uno dei pochi cittadini di Cainsburgh a non aver mai avuto a che fare col mondo criminale. Egli conduceva una vita felice, semplice, priva di dolore. Perciò, non era solito interrogarsi su temi quali la giustizia o la sofferenza. Ma ora, inizia a interessarsene. Sua madre, l’avvocato Lilian Paradoxa, è stata assassinata qualche giorno prima della comparsa in città di The Iudex. Il suo omicidio ha scosso, come un terremoto, l’intera vita di Arthur. Egli, ora, in preda alla disperazione e allo sconforto più totale, riflette sull’insensatezza della vita, faticando a trovare una qualche risposta o un qualche valore a cui aggrapparsi. L’identità dell’assassino di sua madre non è stata ancora scoperta. La polizia è ancora in alto mare con le indagini, forse volutamente, visto che la madre, nel ruolo di avvocato, aveva combattuto molte cause contro la corruzione cittadina. Questo aumenta il senso di vuoto e la rabbia di Arthur. Sentimenti che bruciano all’interno del suo corpo, come fiamme incontrollabili e impossibili da spegnere. Completamente rinchiuso in sé stesso e non riuscendo ad aprirsi con nessuno, Arthur decide di mettersi lui stesso alla ricerca dell’assassino di sua madre.

    Nel giro di qualche giorno, le morti dei criminali attribuite a The Iudex

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