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I due ninja di New York
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E-book87 pagine1 ora

I due ninja di New York

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Info su questo ebook

Due giovani portano avanti il nome di un vecchio eroe per proteggere New York da una minaccia
LinguaItaliano
EditorePubMe
Data di uscita29 mag 2017
ISBN9788871631561
I due ninja di New York

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    Anteprima del libro

    I due ninja di New York - Giulio Pio Dima

    principi.

    Capitolo 0: Come tutto ebbe inizio

    Uno dei due protagonista di questa storia è un giovane di circa 22 anni, alto un metro e settanta con occhi chiari e capelli corti scuri, con il naso grande e storto a causa dei vari allenamenti. Una sua peculiare caratteristica è il suo sguardo vivo e la sua testardaggine. Il giovane, all'inizio di questa storia, praticava da dieci anni l'in sen shu, l'arte ninja proveniente dal nord-est della Cina, l'arte più antica. Il nostro giovane si chiama Stephen Crowe e la storia è ambientata a New York, la grande mela. Inizierò a trattare gli eventi dal 13 febbraio giorno in cui iniziarono tutte le vicende che vedranno coinvolto, di lì a poco, il nostro caro Stephen.

    New York, notte del 10 febbraio 2014. Il racconto si apre con un omicidio. Il sindaco della città è stato assassinato con dei dardi avvelenati, nel suo appartamento, grande e lussuoso con vista mozzafiato verso l'isola. La casa era enorme: comprendeva un soggiorno immenso, una camera da far invidia agli hotel più illustri, una cucina attrezzata dei migliori strumenti e ben due bagni. Ovviamente vi erano una o due camere per gli ospiti. Il sindaco era di fronte alla finestra quando gli sono stati sparati tre dardi avvelenati, tutti indirizzati alla gola. La vittima era una persona buona e amata da tutti. L'uomo era sulla sessantina e portava occhiali da vista, era un professore di lettere che sapeva ben svolgere il ruolo di sindaco. Contemporaneamente alla polizia, che cercava di risolvere il caso, il giustiziere notturno si era messo all'opera. Questo vigilante aveva circa 27 anni con un fisico magro ma comunque forte e resistente, aveva occhi neri infiammati e capelli biondo scuro con una cresta. Vestiva completamente di nero. A coprire il volto vi era una bandana intorno agli occhi. Il giovane mascherato stava seguendo, saltando tra i palazzi, un'altra figura stavolta più coperta in volto: se entrambi indossavano un kimono nero i due si differivano per alcuni particolari. L'assassino aveva un cappuccio che copriva la testa e nascondeva gli occhi, una bandana dal naso in giù era presente in modo da non poter essere riconosciuto; in più agli avambracci indossava delle polsiere aventi delle lame. A un certo punto, all'incrocio tra Canal St. e Mercer St., l'inseguitore riuscì a raggiungere la preda:

    << Sei riuscito a farmi correre molto prima di raggiungerti. Ora o ti costituisci oppure sarò costretto a fartelo fare.>> Ma mentre il giovane parlava, il fuggitivo era partito all'attacco. Per fortuna il giovane era ben allenato e i suoi riflessi erano sempre attenti, così schivò colpo e contrattaccò con un diretto allo stomaco... che non fece danni

    << Ragazzo, è il meglio che sai fare? Mi aspettavo di più.>>

    << Non sono un tipo calmo quindi non farmi incazzare, stronzo.>> Così il giovane si avventò contro l'assassino che perse veramente poco tempo a stenderlo e a tagliargli la gola con il suo coltello.

    << Tu dovevi essere il più forte giusto? Sei stato debole.>> L'assassino mostrò il volto a morente giustiziere:

    <> Con quelle ultime parole il vigilante morì. Passarono quattro giorni. La notte di San Valentino avvenne un secondo omicidio, stesso metodo fu riservato al neo-candidato alla presidenza degli Stati Uniti, ucciso, nel suo grande appartamento, da tre dardi avvelenati. La notte del 14 febbraio fu il giorno della nascita del nuovo Black Ninja, il giovane Stephen Crowe. Erano le 11 di sera di quel romantico venerdì quando il giovane Stephen, il quale era uscito con la sua ragazza Luce (una giovane diciannovenne alta un metro e sessanta cinque, con i capelli castani chiari e con delle ciocche che vanno dal rosso al biondo). La giovane aveva un bel fisico anche se, ogni volta che Stephen glielo ripeteva, lei negava sempre. Luce aveva degli occhi castani, grandi, occhi vivi, gli stessi occhi che, appena visti la prima volta, Avevano fatto innamorare il giovane. Il suo vero carattere venne fuori in un secondo momento, e lui l'amava come mai aveva amato prima di allora; da quando stavano insieme stavano bene, erano felici. Ritornando alla narrazione, Stephen e Luce stavano percorrendo Little Italy quando, con uno scatto repentino, di fronte a loro arrivò l'assassino, stesso vestito, stessa copertura.

    <> Chiese il giovane mettendosi avanti alla sua ragazza, in modo da proteggerla.

    <> Disse l'uomo mascherato lanciando un fumogeno per sparire nel nulla. Appena finita la nebbia del fumogeno Stephen si girò intorno, ma dell'assassino nessuna traccia.

    << Amore, ho una strana sensazione.>> Disse il ragazzo.

    <> Proseguì Luce. Così l'appuntamento dei due finì con un ritrovamento tragico... Il ritrovamento del cadavere di Mark Eliott, il vigilante ucciso precedentemente. Quando tornarono a casa, dopo aver seppellito il cadavere di Mark, il giovane era più pensieroso del solito.

    << Amore, a cosa stai pensando?>> Chiese Luce intimorita che la sua ipotesi risultasse esatta.

    << Penso che dovrei prendere il posto di Mark come giustiziere. Dovrei diventare il prossimo Black Ninja.>>

    << Non ti lascerò fare cose stupide, scordatelo!>>

    << Amore, devo farlo. Per il bene della città, per il tuo e per quello dei nostri cari devo indossare la maschera e portare avanti la missione.>>

    << Potrai farlo solo se io combatterò al tuo fianco.>>

    << Non dire stronzate. Io devo proteggerti, non lascerò che tu combatta.>>

    << Allora non combatterai neanche tu. Non voglio perdere il mio fidanzato.>> Disse Luce iniziando a scaldarsi.

    <>

    << Io combatterò al tuo fianco. Ogni volta che torneremo a casa curerò le tue ferite. Ti amo.>>

    << Ti amo. Ma non posso permetterti di combattere.>>

    << Non mi importa, so che mi proteggerai.>> Così si concluse il dibattito tra la coppia che presero le loro uniformi e le loro armi. Ormai Stephen Crowe e la sua ragazza, Luce Lawer erano pronti per essere i nuovi Black Ninja.

    Capitolo 1: Il terzo Black Ninja

    Le uniformi di Luce e di Stephen erano completamente nere e anche loro, come Mark, avevano delle maschere per coprire gli occhi. Ogni giustiziere differiva dalla sua arma: Il primo Black Ninja utilizzava due ninja-to, il secondo, Mark, combatteva con due coltelli e, infine, il terzo, composto dalla coppia

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