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Se ti guardo ti sento
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E-book84 pagine1 ora

Se ti guardo ti sento

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Info su questo ebook

Cosa si prova a nascere sordi e a scoprire di essere l’unica della famiglia con questo deficit? Ce lo spiega Silvia Ruggeri, che è diventata sorda quando stava nel grembo della mamma la quale, in quel periodo, contrasse la rosolia. Nel libro sono presenti tutti i sogni da realizzare, le aspirazioni, le delusioni e le conquiste che hanno accompagnato Silvia nel corso della sua vita alla ricerca, con grande impegno e resilienza, dello status di persona “normale udente”. Tutto questo è affiancato anche da una disanima della sordità, con consigli alle persone udenti di come approcciarsi e comportarsi con chi sente di meno e con l’invito ai sordi di lottare con tutte le proprie forze per cercare di realizzare i propri sogni, non facendosi influenzare da chi ci dice: “non ci senti, come puoi riuscire a farlo?”.
LinguaItaliano
Data di uscita13 mag 2021
ISBN9788855128148
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    Anteprima del libro

    Se ti guardo ti sento - Silvia Ruggeri

    9788855121606.jpg

    Silvia Ruggeri

    Se ti guardo ti sento

    Copyright© 2021 Edizioni del Faro

    Gruppo Editoriale Tangram Srl

    Via dei Casai, 6 – 38123 Trento

    www.edizionidelfaro.it

    info@edizionidelfaro.it

    Prima edizione digitale: maggio 2021

    ISBN 978-88-5512-160-6 (Print)

    ISBN 978-88-5512-814-8 (ePub)

    ISBN 978-88-5512-815-5 (mobi)

    In copertina:

    Collage of group people, Krakenimages.com, Shutterstock

    http://www.edizionidelfaro.it/

    https://www.facebook.com/edizionidelfaro

    https://twitter.com/EdizionidelFaro

    http://www.linkedin.com/company/edizioni-del-faro

    Il libro

    Cosa si prova a nascere sordi e a scoprire di essere l’unica della famiglia con questo deficit? Ce lo spiega Silvia Ruggeri, che è diventata sorda quando stava nel grembo della mamma la quale, in quel periodo, contrasse la rosolia. Nel libro sono presenti tutti i sogni da realizzare, le aspirazioni, le delusioni e le conquiste che hanno accompagnato Silvia nel corso della sua vita alla ricerca, con grande impegno e resilienza, dello status di persona normale udente. Tutto questo è affiancato anche da una disanima della sordità, con consigli alle persone udenti di come approcciarsi e comportarsi con chi sente di meno e con l’invito ai sordi di lottare con tutte le proprie forze per cercare di realizzare i propri sogni, non facendosi influenzare da chi ci dice: non ci senti, come puoi riuscire a farlo?.

    L’autrice

    Silvia Ruggeri, classe 1971, sorda dalla nascita, è nata a Roma da genitori udenti e vive nella stessa città. Si è diplomata al Liceo Classico Tasso di Roma; ha conseguito la Laurea in Lettere Classiche alla Sapienza di Roma e attualmente lavora come impiegata di banca. È sposata con un udente ed è madre di due ragazze.

    Se ti guardo ti sento

    La mia nascita

    Era una tiepida giornata autunnale del 16 novembre 1971. A mamma Gabriella, di ventidue anni – ma in realtà molto più matura della sua età – si ruppero le acque e nacqui con parto naturale alle una in punto del pomeriggio in una clinica romana, Villa Linda, al quartiere Testaccio, uno dei quartieri più rinomati di Roma, famoso per la vita notturna e la movida, frequentato specialmente dai giovani.

    I miei genitori mi chiamarono Silvia, pensando alla poesia A Silvia di Giacomo Leopardi. Mamma Gabriella, pazza di gioia per il mio arrivo, mi strinse forte tra le sue braccia allattandomi al seno. Ero una bella bimba con un visino dolce e paffuto. Le puericultrici dissero che ero sana come un pesce, avevo le braccia e le gambine perfette.

    Dopo quattro giorni di degenza in clinica tornammo a casa tutti felici e contenti, festeggiando con grande gioia la mia nascita. Mamma Gabriella, professoressa di lettere in una scuola media di Roma (una donna colta e molto loquace, forse troppo) e papà Francesco (più timido e taciturno, medico di base specializzato in gastroenterologia), ora entrambi in pensione, notarono durante i miei primi mesi di vita che qualcosa non andava. Si accorsero quasi subito che non rispondevo quando mi chiamavano, non mi giravo, stavo ferma e non reagivo.

    Capirono ben presto che non sentivo i suoni e le voci, si spaventarono e decisero così di portarmi immediatamente da uno specialista per sottopormi a dei controlli. Non riuscivano a capire da cosa potesse dipendere questa situazione, visto che nella mia famiglia nessuno aveva mai manifestato problemi di tale natura e nemmeno alcuna grave patologia.

    Dopo vari accertamenti ed esami, i medici comunicarono ai miei genitori che purtroppo ero affetta da una grave sordità profonda a causa della rosolia contratta durante le prime settimane di gravidanza da mia madre. Mamma, infatti, all’inizio della gravidanza si sentì poco bene e le comparvero delle bollicine rosse con qualche linea di febbre. Il tutto durò in realtà solo pochi giorni. Si rivolse allora a un medico che la tranquillizzò, dicendo che si trattava solo di un’allergia e che io sarei nata sana e senza problemi. La gravidanza procedette normalmente fino al parto.

    Il termine rosolia si riferisce a una malattia infettiva di origine virale. Si tratta di una malattia esantematica maculopapulosa (caratterizzata da un’eruzione cutanea) acuta e contagiosa. Assieme ad altre malattie infettive come la varicella, il morbillo, la pertosse e la parotite, la rosolia è una delle infezioni più comuni che sorgono in età pediatrica. In età adulta diventa pericolosa se la donna la contrae durante i primi tre mesi di gravidanza, perché può provocare seri danni al feto tra i quali difetti della vista, malformazione al cuore, deficit uditivo oppure problemi al sistema nervoso neurologico con conseguente ritardo mentale. A me è capitato di essere nata sorda con una piccola malformazione all’occhio sinistro.

    Mamma Gabriella, avendo trascorso una gravidanza serena e senza disturbi, ad eccezione di quella leggera febbre, non ricorda dove e quando abbia potuto contrarre la rosolia. Forse all’ospedale San Giovanni di Roma, dove ogni tanto si recava per andare a trovare mio padre che stava sostenendo gli ultimi esami di medicina, oppure al matrimonio di una sua cara amica. Quando nacqui papà Francesco era laureando in medicina e specializzando in gastroenterologia. Pur essendo alle prime armi, era consapevole delle possibili conseguenze delle malattie infettive che si manifestano in gravidanza. Se qualcuno si fosse accorto della rosolia, forse avrebbe consigliato a mamma di interrompere la gravidanza, ma alla fine è andata meglio così: ero già nata!

    La sordità

    La sordità può insorgere in fase gestazionale (i primi tre mesi di gravidanza sono i più pericolosi), al momento della nascita, oppure nel corso della vita. La causa può essere di natura ereditaria, o genetica, e allora i bambini nascono già sordi, oppure può dipendere da fattori postnatali, quando i bimbi nascono sani e diventano sordi in un momento successivo.

    Le cause ereditarie sono dovute a ragioni di carattere genetico: i bambini nascono sordi perché nel loro DNA è presente una mutazione genetica ereditata da uno o da entrambi i genitori. Si parla di trasmissione recessiva quando la madre e il padre sono entrambi in buona salute, dunque portatori sani del gene mutante, ma trasmettono entrambi un gene

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