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Tutta colpa tua
Tutta colpa tua
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E-book46 pagine37 minuti

Tutta colpa tua

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Secretary Series

Dall’autrice bestseller del New York Times, Wall Street Journal e USA Today

Una storia piena di passione, romanticismo e un irresistibile tocco di ironia

Sono passati cinque anni e due mesi, ma Meg è ancora insicura sull’amore di Adrian. Adesso, però, lui è deciso a risolvere la situazione una volta per tutte. E farà il possibile per riuscirci. Con un carattere come il suo, mostrare il lato più sensibile è molto difficile, ma Adrian non è di sicuro un uomo che si arrende facilmente e farà di tutto per sciogliersi come la neve che comincia a cadere.
Melanie Marchande
è l’autrice bestseller del New York Times della serie Secretary. Ama i miliardari sarcastici e sicuri di sé, le eroine voluttuose e insolenti e la pizza. Non necessariamente in quest’ordine.
LinguaItaliano
Data di uscita6 dic 2017
ISBN9788822708762
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    Anteprima del libro

    Tutta colpa tua - Melanie Marchande

    Tutta colpa tua

    Prima

    Sta saltellando su un piede nel vano tentativo di sfilarsi lo stivale da neve e indossare una calzatura più adatta all’ufficio. Non sa che la sto osservando.

    Fuori nevica.

    Non sono mai stato un grande amante dell’inverno. E delle vacanze in particolare. Gli affari vanno a rilento e ci si aspetta che tutti rimangano a casa e passino del tempo con le proprie famiglie. Sembra di essere su Mondo Bizzarro.

    Per tutto il resto la vita sembra fatta su misura per noi single – ci viene sempre richiesto di non essere fedeli a nulla se non a noi stessi e al nostro lavoro, di lavorare fino alla morte, di essere sempre motivati, determinati, di non preoccuparci d’altro all’infuori del successo.

    Poi, però, arriva novembre. E tutto quello a cui ci dedichiamo per il resto del tempo viene messo da parte; all’improvviso, per quei pochi mesi dell’anno, tutto ruota intorno alla famiglia.

    Qualsiasi cosa venga trasmessa in tv, ogni singolo film, sembra tutto pensato per farmi sentire una vera merda. Per quei pochi mesi dell’anno nessuno si aspetta più che sia un ricco uomo d’affari. Al contrario, dovrei ritrovarmi dei poppanti che mi scorrazzano tra i piedi, che arraffano regali sotto l’albero e li scuotono per indovinare il contenuto. Dovrei intrufolarmi in cucina dopo aver dormito troppo poco e mangiato troppi biscotti per Babbo Natale, e aprire il barattolo con dentro il caffè del discount mentre la musichetta in sottofondo mi ricorda che questa è la parte migliore della mattinata.

    Ma la verità è che oltre i confini di Commerciolandia sono solo al mondo. E lo stesso vale per la mia segretaria.

    Be’, a dire il vero Meghan ha una famiglia, ma non ci va molto d’accordo. È evidente.

    Le Industrie Risinger non chiudono per la settimana di Natale. Mi piace che rimangano tutti all’erta. Ovviamente non siamo aperti davvero, e nessuno tranne me lavora sul serio – ma ho come l’impressione che se chiudessi del tutto l’azienda, se ne rallegrerebbero in troppi. Meghan ha chiesto solo quattro giorni di ferie. Quattro giorni? Chi è che non chiede almeno una settimana, per Natale?

    Non vuole trascorrere il tempo con la sua famiglia. Mi userà come scusa, cosa che non dovrebbe darmi fastidio. E in effetti è così. Solo che… be’, va contro tutto quello che pensavo di aver capito di lei negli ultimi quattro mesi. Dal primo giorno in cui l’ho assunta, l’unica caratteristica che non avrei mai attribuito a questa donna è senza spina dorsale.

    Sarcastica, sì. Esasperante. Cerca di trattenersi dal vomitarmi addosso tutte le brutte cose che pensa di me, ma deve essere pazza se crede che non me ne sia accorto. Se solo lo sguardo potesse uccidere, questo posto sarebbe un cumulo di macerie. Mi odia.

    Perciò mi viene un po’ da sorridere, vedendola dimenarsi con quegli stivali addosso. È divertente starsene qui a guardarla, sentire quei rumorini frustrati, vedere il modo in cui è piegata, come la gonna le sia risalita fino a metà cosce…

    D’accordo, è maledettamente sexy. Cerchiamo di non concentrarci troppo su questo aspetto.

    Io ci ho

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