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Promette di proteggerti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #3
Promette di proteggerti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #3
Promette di proteggerti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #3
E-book127 pagine1 ora

Promette di proteggerti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #3

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Info su questo ebook

Mareen Silver è abituata ad essere ferita... da sua madre fredda come il ghiaccio, dalle sue sorellastre a cui vorrebbe avvicinarsi, persino dal suo lontano padre, generale dell'esercito. Tuttavia, con la sua famiglia in pericolo di perdere il ranch che tutti amano, Mareen è pronta a fare l'ultimo sacrificio e sposare un uomo ricco che non ama per salvare la loro casa. Ma dopo aver fatto un brutto capitombolo, si ritrova a innamorarsi del soldato ferito che l'ha appena salvata

 

Wilson Michaels non può sfuggire al senso di colpa che lo tormenta ogni giorno da quando è sopravvissuto all'esplosione che ha tolto la vita al generale. Se non può trovare l'assoluzione, troverà uno scopo e, dopo una serie di incidenti, sembra sempre più che quello scopo sia tenere in vita la figlia del generale. Proteggere Mareen è una cosa, ma innamorarsi di lei non è una possibilità, specialmente quando il suo matrimonio già previsto con un altro potrebbe essere la cosa giusta per salvare il ranch.

 

Wilson non può permettersi di mettersi di nuovo in mezzo o questa volta i Silver potrebbero perdere tutto. E ora che Mareen ha assaggiato la vera felicità e sta finalmente legando con le sue sorelle, può sopportare di perdere l'uomo che le ha mostrato come amare?

 

Scoprite se l'amore può veramente guarire tutte le ferite in questa dolce e spensierata storia d'amore di accordi convenienti che finiscono per diventare amori duraturi. "Promette di proteggerti" è il terzo di una serie di matrimoni di convenienza con guerrieri feriti che vengono guariti con il potere dell'amore.

LinguaItaliano
Data di uscita29 nov 2021
ISBN9798201887483
Promette di proteggerti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #3

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    Anteprima del libro

    Promette di proteggerti - Shanae Johnson

    Capitolo Uno

    Il suono del rumoroso pop di uno scoppio non fece sobbalzare Mareen Silver dallo stupore. Si aspettava quella piccola esplosione. Forse l’aveva perfino sperato?

    Era successo mentre era su una strada sporca fatta più di pietre dai bordi affilati che cemento asfaltato. Una strada fatta per i rimorchi dei trattori, i veicoli a trazione integrale e i cavalli. Non per una lussuosa macchina da città completa di tutti i comfort moderni computerizzati per la vita di città. In tutta onestà, Mareen era sorpresa che l'auto fosse arrivata fin lì senza bucare una gomma.

    La ruota posteriore della macchina alzava bandiera bianca in quel momento. La macchina arrancava su tre ruote invece di quattro mentre arrivava a un incrocio a Honor Valley. Alla sinistra c'era il Silver Star Ranch, la casa di suo padre quando era vivo. Mareen aveva passato le sue estati in gioventù a correre libera e selvaggia su quel terreno.

    Metaforicamente parlando. La figlia di Catherine Chesterfield Silver non avrebbe mai fatto una cosa che non si addiceva a una signorina come correre. Almeno non all'aperto dove sua madre avrebbe potuto vederla.

    Le giovani donne dovevano camminare in modo leggero sul terreno come per evitare di disturbare la distesa d’erba o capovolgere una pietra. O almeno era quello che le aveva messo in testa la madre di Mareen. Le parole di Catherine erano vangelo.

    No, sul serio, erano vangelo. Catherine si era avvicinata all’equivalente sociale di un quadro di comando, la capotavola del brunch della domenica con le signore d’elite della città capoluogo di Helena, e l’aveva stabilito. Forse non era scritto nelle Sacre Scritture o su una tavola di pietra, ma era indelebilmente inciso nella mente di tutte le signorine quel giorno.

    Allora Mareen aveva smesso di correre prima di poter raggiungere l’adolescenza. In quel momento, a venticinque anni, si ritrovò a correre per la prima volta in decenni. Anche se non stava esattamente infrangendo nessuna regola imposta da sua madre. I suoi piedi non stavano nemmeno toccando il terreno.

    Quando premette il pedale dell'acceleratore, la gomma rovinata sputò della ghiaia. Il rumore fu un altro assalto alle orecchie. Magari non avrebbe capovolto nessuna zolla d'erba, ma stava facendo un casino con le pietre sulla strada.

    Mareen non lasciò andare l'acceleratore. Non era per la sua anima che si preoccupava. Doveva farlo in quel momento, o le sue sorelle avrebbero affrontato la collera di chi avevano stabilito fosse il diavolo. Finché Mareen non si fosse data una mossa, le sue sorelle avrebbero dovuto affrontare sua madre. Anche se Mareen e le sue sorelle si vedevano raramente faccia a faccia, non avrebbe augurato la collera di sua madre nemmeno sul suo peggior nemico. Non importava che Scout, la sorella maggiore di Mareen, pensasse il peggio di lei.

    Mareen sterzò la sua arrancante macchina di lusso dalla casa della sua infanzia. Al bivio girò a sinistra. Almeno lì sapeva che sarebbe stata la benvenuta. Lì avrebbe perfino potuto trovare un alleato.

    Alla luce del sole della tarda mattinata, Padre Matthews si sedette sul portico anteriore. Aveva una pipa tra le labbra baffute e un capello da cowboy basso sulla testa, che proiettava un’ombra leggera sui suoi lineamenti attempati. Le sue gambe lunghe erano distese di fronte a lui mentre le faceva oscillare avanti e indietro.

    Non si alzò per salutarla quando uscì dall'auto. Il suo sguardo si spostò sulla gomma rotta. Una delle sue sopracciglia folte si alzò.

    Lui non si offrì di aiutarla a cambiare la gomma. Sapeva che lei fosse capace di farlo da sola. Ecco un altro segreto che teneva con sua madre, che avrebbe mandato il soccorso stradale fin da Helena a quelle strade di campagna per quel piccolo lavoretto.

    Mareen non voleva quel servizio. Non voleva che qualcuno aggiustasse la sua city car. Non voleva ritornare così presto in città.

    Invece, chiuse la porta della macchina dietro di sé e rimase in piedi. Il suo primo passo fu difficile. La ghiaia del vialetto del Flying Heart Ranch dava del filo da torcere al suo tacco 15. Vacillò mentre scavalcava le pietre. Un passo falso e la sua caviglia sarebbe stata la prossima a scoppiare.

    L’uomo sulla veranda la guardava in silenzio. Beh, la sua bocca non si muoveva, ma le sue sopracciglia si aggrottarono. Mareen conosceva quell’uomo da tanti anni e sapeva che quello fosse il suo sguardo da stai toccando il fuoco.

    Padre Matthews credeva nell’insegnamento esperienziale. Sapeva dire a un bambino cosa fare e cosa non fare. Tuttavia, la lezione era consolidata quando il suddetto bambino avrebbe rifiutato il suo consiglio e di conseguenza si sarebbe bruciato il dito sulla fiamma.

    Mareen sapeva di non dover indossare quelle scarpe. I tacchi firmati erano poco pratici in un ranch. Proprio come la macchina di lusso che aveva già tirato le cuoia. Nonostante sapesse di non dover cercare di camminare con i tacchi sulla ghiaia, si buttò tra le fiamme. Fortunatamente non si bruciò. Riuscì ad arrampicarsi sulla veranda senza problemi e prese posto vicino al vecchio.

    Sedendosi con compostezza, proprio come sua madre della buona società le aveva insegnato, Mareen si era sistemata nel modo più elegante possibile. Incrociò le mani sulle gambe. Manteneva la testa alta mentre aspettava che Padre Matthews dicesse qualcosa. Se non avesse avuto lui dalla sua parte, il suo piano sarebbe stato destinato a fallire.

    Padre Matthews stiracchiò le gambe robuste. Il movimento fece oscillare all’indietro il dondolo. Quando lo fece, Mareen perse la sua compostezza. Si afflosciò indietro sul dondolo. La sua schiena non incontrò il legno duro della panchina. La sua spalla atterrò sulla pancia soffice di Padre Matthews.

    Non cercò nemmeno di raddrizzarsi. Si raggomitolò nella persona di cui si fidava di più al mondo. Mareen poggiò il capo sulla spalla del vecchio, assimilando il fumo dall’odore dolciastro, il profumo legnoso di paglia e una nota di letame di cavallo. Le fece ritornare alla mente ricordi di corse a cavallo sui campi, rotolando giù per le colline d’erba e ridendo così forte da avere le lacrime agli occhi.

    Mareen non riusciva a ricordare l’ultima volta che avesse riso. Sorriso sì. Sorrideva sempre. Era parte della sua divisa da lavoro, il modo in cui si presentava al mondo cittadino. Come le scarpe e la macchina.

    Mareen abbassò lo sguardo verso gli stivali da cowboy di Padre Matthews. Sentì il dolore nel collo del piede dall’arco alto dei suoi tacchi. Si sentì stringere le dita dei piedi dalla punta stretta delle scarpe.

    In lontananza, udì il nitrito di uno dei cavalli. Poi la risposta di uno dei suoi amici. La sua mano voleva stringere la pelle di una briglia.

    Non penso funzionerà, soldato.

    Mareen sospirò dopo le parole di Padre Matthews. Nel profondo sapeva che sarebbe stato quello il suo verdetto sul piano.

    Scout è troppo orgogliosa, continuò Padre Matthews. Le altre tue sorelle si uniranno a lei per lealtà.

    Allora loro perderanno il ranch. Mareen si sedette dritta. Piantò il suo piede con fermezza sul terreno. Ma non si alzò.

    Aveva notato il sopracciglio alzato di Padre Matthews per la sua affermazione. Sapeva esattamente quale parola avesse causato quell'alzata. Aveva detto loro invece di includere se stessa nel noi. Era sempre stato loro senza di lei.

    Perché non vai a parlare con loro, disse Padre Matthews.

    Mareen fece una risata nasale, un suono che non si addiceva a una signorina e menomale che non c'era sua madre a sentirlo.

    Questo è il problema con voi Silver, non parlate tra di voi. Anche tuo padre era così.

    Mareen non poteva dargli torto. Il generale Abraham Silver non era un tipo loquace. Non aveva parlato con Mareen per quasi un anno prima che lei venisse a sapere che era stato ucciso in servizio. Le sue ultime parole non erano neanche rivolte a lei. Erano scritte nel suo testamento e indirizzate a tutte le sue figlie. Ognuna di loro avrebbe dovuto trovare un marito entro l’anno, o il ranch sarebbe andato alla sua seconda moglie, la madre di Mareen.

    Quando quella parte del testamento era stata letta ad alta voce, tutte le sorelle le avevano rivolto uno sguardo accusatorio. Come se avesse scritto lei il testamento di sua madre. Come se volesse che sua madre diventasse proprietaria del ranch.

    Non era così.

    Catherine odiava il Silver Star Ranch. Se la madre di Mareen fosse venuta a conoscenza di ciò che era scritto nel testamento, sarebbe scesa nella valle come la strega cattiva che le altre sorelle Silver pensavano fosse. Le avrebbe mandate

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