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Linea bollente (eLit): eLit
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E-book152 pagine2 ore

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Info su questo ebook

Samantha è alla ricerca di un uomo attraente, sensuale, ma a zero rischio innamoramento e quel fotografo incontrato al bar sembra proprio il tipo giusto. In fondo lui di bellezze femminili deve intendersene parecchio, dato che trascorre il tempo a osservarle dietro l'obiettivo.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2019
ISBN9788858999776
Linea bollente (eLit): eLit
Autore

Isabel Sharpe

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Linea bollente (eLit) - Isabel Sharpe

    1

    Da: Samantha Tyler

    Inviato: giovedì

    A: Erin Thatcher; Tess Norton

    Oggetto: Amore

    La domanda che da un po’ di tempo mi assilla è la seguente: come si fa a sapere quando un amore è vero? Io ero certa che l’amore che provavo per Brendan fosse vero. Non avevo dubbi, ero tranquilla. Davanti all’altare non ebbi esitazioni nel pronunciare il fatidico sì con il cuore traboccante di sentimento, tanto che a un certo punto pensai che sarebbe balzato fuori dal vestito che era stato della mia bisnonna.

    Se una cosa così giusta, così bella e perfetta alla quale io credevo con tutta me stessa, accecata a soli vent’anni da una passione che confidavo essere eterna, ha potuto trasformarsi in poco più di una fantasia nevrotica e soprattutto infondata, come farò a capire di trovarmi davanti a un amore vero?

    E questo è il motivo per cui ho incominciato a pensare che la storia dell’Uomo A Tempo Determinato possa essere proprio ciò di cui ho bisogno adesso. Non mi sento ancora pronta per l’amore. Non fino a quando non sarò riuscita a dare una risposta sensata alla domanda che continua ad assillarmi.

    Nel frattempo sono convinta che un po’ di divertimento non possa farmi che bene.

    Samantha

    Samantha Tyler posteggiò l’ingombrante SUV nel garage della villetta in cui viveva in Lincoln Park, facendo attenzione a non rigarla. Il garage non era stato costruito per ospitare quel tipo di veicolo, ma Brendan aveva insistito per comperare quel mostro fuori misura, pensando a un’eventuale nidiata di bambini che non erano mai arrivati. Brendan era convinto inoltre che l’auto sarebbe stata comodissima per le loro escursioni romantiche che dopo il suo acquisto erano finite nel dimenticatoio.

    Naturalmente, al momento del divorzio, Brendan aveva lasciato a lei il carro armato ed era corso a comperarsi un’Audi nera per riprendersi dal trauma, ma soprattutto per attirare gli sguardi delle ragazze. Non appena fosse riuscita a ritagliarsi un po’ di tempo libero, Samantha si era ripromessa di vendere il mostro per comperarsi un Maggiolino giallo.

    Con l’inseparabile valigetta in mano, attraversò il giardino nell’aria calda e umida di agosto. Le erbacce prosperavano ovunque, la siepe aveva bisogno di essere tagliata e le aiuole concimate. Negli ultimi tempi la casa, invece di essere un porto sicuro, si era trasformata in una lista interminabile di incombenze, per le quali Samantha non riusciva a trovare mai il tempo, troppo impegnata a tenere a bada le sue emozioni e a piangere per giornate intere.

    Entrando in casa fu accolta dal miagolio risentito di Blanche e Fudge, i suoi due gatti, uno bianco e uno nero, che pretendevano di essere sfamati. Altri compiti da svolgere. Com’era possibile che d’un tratto la sua vita fosse diventata così spenta e priva di amore e di vivacità? E lei come aveva fatto a trasformarsi in quella persona fredda, insensibile e priva di volontà? La paura di provare sentimenti l’aveva inaridita fino a quel punto? A tranquillizzarla fu il pensiero che, a differenza di quando era sposata, ora aveva la speranza che le cose potessero cambiare, ed era proprio su quella speranza che doveva concentrarsi.

    «Sì, non è stata una giornata delle migliori. Grazie, ragazzi» rispose al miagolio insistente dei gatti mentre, dopo essersi sfilata le scarpe e aver appoggiato la valigetta sul tavolo, aveva tolto dal freezer un pasto surgelato e lo aveva infilato nel microonde. Nell’attesa che la sua cena si riscaldasse, riempì le ciotole di Blanche e di Fudge, controllò che sul cellulare non ci fossero messaggi e aggrottò la fronte nel notare che il pavimento era molto sporco. Respirando a fondo, pensò che era proprio il caso di assumere qualcuno che l’aiutasse con le pulizie, peccato che non le piacesse avere estranei per casa.

    Il display del cellulare le annunciò che c’erano due nuovi messaggi sulla segreteria. Samantha appoggiò il telefono all’orecchio e ascoltò mentre toglieva una bottiglia di birra dal frigorifero.

    «Ciao, sono la mamma. Chiamaci, vogliamo sapere come stai.»

    Samantha bevve un sorso di birra direttamente dalla bottiglia. Sua madre era convinta che avesse divorziato troppo in fretta, senza prima aver fatto ogni tentativo possibile per ricucire il matrimonio, e tutte le volte che la chiamava insisteva sull’argomento, sfinendola.

    Samantha si rendeva conto che in un matrimonio non erano tutte rose e fiori, ma pretendeva che almeno ogni tanto ci fossero qualche rosa e qualche fiore, un minimo di passione e di poesia. Vivere senza niente di tutto ciò, giorno dopo giorno, anno dopo anno, aveva ridotto lei e Brendan a comportarsi come fratelli piuttosto che come marito e moglie.

    Sospirando, passò al messaggio seguente. «Ciao.» Samantha corrugò le sopracciglia non riconoscendo la voce femminile, roca ed estremamente sensuale, e si portò una mano sul collier d’oro che Brendan le aveva regalato per il loro primo anniversario di matrimonio.

    «Sei stato incredibile ieri sera, Johnny Orion.»

    Samantha sollevò gli occhi al cielo. No, un altro!, esclamò tra sé, incredula.

    «Oh, Johnny, non credevo che il mio corpo potesse fare tutte quelle cose. E così tante volte. Non faccio altro che pensare a te. Voglio rifarlo. In questo momento indosso calze a rete e scarpe nere con il tacco alto, come ieri sera. Ho voglia di te. Ora mi sto accarezzando e...»

    Samantha interruppe l’ascolto del messaggio e lo cancellò, stizzita. Negli ultimi giorni continuavano ad arrivarle chiamate indirizzate a questo fantomatico Johnny Orion, tutte dello stesso tenore. Era mai possibile che quell’uomo andasse a letto con così tante donne e per di più così svampite da non essere in grado di digitare il numero giusto?

    Il trillo del microonde l’avvertì che la sua cena era pronta. Samantha si servì il cibo in un piatto e andò alla ricerca di un giornale. Leggere mentre cenava l’aiutava a distrarsi dalla solitudine.

    Le uniche amiche che le erano rimaste dopo il divorzio erano Lyssa, che lavorava con lei in ufficio, ed Erin e Tess, conosciute grazie a un forum letterario e con cui comunicava tramite la posta elettronica. A loro, però, rivelava solo quello che riteneva di poter condividere. Le altre erano state tutte legate in qualche modo anche a Brendan e ogni volta che le frequentava non perdevano occasione di tirare in ballo l’argomento divorzio, dimostrando di possedere la sensibilità di un rinoceronte. Erin e Tess, invece, erano la sua valvola di sfogo. L’anno prima Erin aveva dato il via all’operazione Uomini A Tempo Determinato Da Frequentare Prima Di Pronunciare Il Fatidico Sì!, ispirata a un articolo apparso sulla rivista Cosmo che elencava i soggetti perfetti con cui intrattenere relazioni occasionali. Il tipo Superficiale, lo Straniero Ricco, il Tonto e, il preferito di Samantha, il Cornuto Borioso.

    Purtroppo, o per fortuna, l’operazione non aveva dato i frutti sperati. Erin era rimasta di sasso quando il suo Uomo A Tempo Determinato, Sebastian Gallo, che corrispondeva al tipo Timido, si era rivelato l’amore della sua vita. Tanto per non sentirsi da meno, anche Tess si era innamorata follemente del suo Uomo A Tempo Determinato, Dash Black, che corrispondeva al tipo Playboy e che all’improvviso aveva deciso di smettere di giocare con le altre ragazze per dedicarsi esclusivamente a lei.

    E fino a quel momento, Samantha non aveva ancora incontrato nessuno che potesse fare al caso suo.

    Sbadigliando, spense il computer e decise di andare a dormire.

    Inaspettatamente sognò di trascorrere una notte infuocata con Johnny Orion e, svegliandosi con il cuore che batteva all’impazzata, capì che a ventinove anni, divorziata e con una vita disordinata, era finalmente pronta a incontrare un Uomo A Tempo Determinato.

    Rick Grindle, alias Johnny Orion, incrociò le mani dietro la testa, si stese sul divano e fissò il soffitto bianco del suo appartamento vicino al lago. Era sicuro che lei lo stesse pensando.

    Era da molto tempo che non gli capitava di invaghirsi in quel modo di una donna a prima vista. Si trattava dell’avvocatessa che si era presentata alla Eisemann Inc. per raccogliere la deposizione di Tanya Banyon, la sgualdrina che lo aveva denunciato per molestie sessuali.

    Si chiamava Samantha Tyler. Anche il nome era sensuale come tutto quello che la riguardava. Era una donna splendida, alta e bionda. Il suo tratto più affascinante era il velo di tristezza che adombrava i suoi occhi azzurri come il cielo. La tristezza era un elemento che lo faceva ben sperare. Dove c’era vulnerabilità esisteva sempre un modo per fare centro.

    Rick sorrise. Sedurre una donna era una forma d’arte che lui aveva affinato al meglio in quarantadue anni di vita. Peccato che negli ultimi due la caccia si era fatta fin troppo facile. Nel giro di dieci minuti riusciva a capire se la donna che aveva scelto avrebbe ceduto o meno alle sue avance. Aveva sviluppato un istinto infallibile che gli evitava di perdere tempo con le donne impossibili da conquistare. Tanya Banyon era stata uno dei pochissimi abbagli di tutta la sua carriera. Samantha Tyler, invece, nonostante la sua solo apparente invulnerabilità, avrebbe ceduto dopo un lungo e paziente corteggiamento.

    Il tubare di un piccione lo risvegliò dalle sue fantasie. Erano le undici di sera e a quell’ora i bar erano affollati. Pensare a Samantha lo aveva eccitato, quindi decise che era il caso di trovarsi una donna per quella notte. Una donna a cui poi avrebbe dato il numero di telefono di Samantha, fingendo che fosse il proprio, chiedendole di chiamarlo ogni volta che avesse avuto voglia di rivederlo.

    Rick cercava di immaginare Samantha mentre ascoltava i messaggi e si domandava chi fosse il fantomatico Johnny Orion, magari un po’ irritata, ma decisamente incuriosita e forse anche eccitata.

    Ridendo, si alzò per prendere una birra dal frigorifero in cucina. Niente donne per quella sera. Sarebbe rimasto in casa e si sarebbe intrufolato nella posta elettronica di Samantha per scoprire che cos’altro aveva rivelato alle sue amiche.

    «Ferme così.» Jack Hunter indietreggiò di un passo per osservare le modelle con occhio critico, poi si avvicinò a una delle due per sistemarle una ciocca ribelle. «Bene. Ferme così. Evitate di esprimere qualsiasi emozione. Fissate il vuoto.»

    Le due ragazze dai corpi cosparsi di olio scuro, coperte unicamente da un tanga, si erano disposte una sull’altra in modo da rappresentare una poltrona, per la precisione un arredo umano.

    Tornando dietro il cavalletto, Jack guardò le due modelle attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, una Hasselblad, e aspettò che assumessero un’espressione rigida, legnosa e priva di emozioni, quindi scattò una fotografia

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