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Promette di rispettarti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #4
Promette di rispettarti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #4
Promette di rispettarti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #4
E-book129 pagine1 ora

Promette di rispettarti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #4

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Info su questo ebook

Quando Brigadear Silver incontra un guerriero ferito le cui ferite lo lasciano a pezzi, dovrà dimostrare di essere cresciuta abbastanza per farlo inginocchiare per il fatidico sì.

 

Anche se Brigadear Silver è la più giovane delle cinque ragazze Silver, è chiaro che è la più intelligente. Beh, chiaro a tutti tranne che alle sue sorelle, che la trattano ancora come una bambina. Quando Brig mette gli occhi su Jackson Michaels, desidera che lui la veda per quello che è: una donna adulta. Ma se le sue sorelle non la smettono di trattarla come una bambina, rischia di finire per fare i capricci.

 

Jackson Michaels pensa di aver superato il fiore degli anni. Cacciato dall'esercito per un infortunio al ginocchio, si sente utile lavorando nel ranch del suo ex comandante. Intraprendere un matrimonio di convenienza con una delle figlie del defunto generale per soddisfare i requisiti del testamento dell'uomo non è un problema. Ma è sicuro che gli sguardi che continua a lanciare a Brig, che è troppo giovane per lui, non fanno parte delle ultime volontà del generale.

 

Più si avvicina a lei, più si rende conto che è la donna di cui ha bisogno. Ma con il suo corpo così martoriato e malconcio, i suoi dubbi sono ancora più forti dei suoi dolori.

E se Brig non riesce a far impegnare Jackson nel loro amore in salute e in malattia, la loro relazione non resisterà mai alla prova del tempo.

 

Scoprite se l'amore può veramente guarire tutte le ferite in questa dolce e spensierata storia d'amore di accordi convenienti che finiscono per diventare amori duraturi. "Promette di rispettarti" è il quarto di una serie di matrimoni di convenienza con guerrieri feriti che vengono guariti con il potere dell'amore.

 

LinguaItaliano
Data di uscita15 gen 2022
ISBN9798201606886
Promette di rispettarti: I Romanzi Del Silver Star Ranch, #4

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    Anteprima del libro

    Promette di rispettarti - Shanae Johnson

    CAPITOLO UNO

    "W ow, soldato, di sicuro hai nascosto tutto bene in un buco di ragno."

    Le sopracciglia di Jackson Bennett si alzarono in una smorfia. Era sicuro che la donna puntasse a delle fusa sexy con la sua voce. Ciò che uscì rassomigliava di più allo stridio di un gatto bagnato. Oltre che per l'assalto alle sue orecchie, il naso di Jackson si arricciò per il disgusto all’odore rancido di alcol che arrivava dalle sue labbra socchiuse. Non si sarebbe sorpreso se quello straccio che usava il barista per pulire il bancone sudicio non avesse retto il confronto con quella lingua disgustosa.

    Sai almeno cosa sia un buco di ragno? si ritrovò lui a chiedere prima di avere un ripensamento.

    La Stridula sogghignò. O almeno Jackson pensò fosse un ghigno. A lui sembrava uno squarcio sbilenco in fondo alla faccia.

    Invece di aspettare la sua risposta, che Jackson sapeva sarebbe stata sia sbagliata sia inappropriata, rispose alla sua stessa domanda. È un buco nel terreno in cui soldati cercano rifugio dal fuoco nemico.

    Mmmh. Il suo secondo tentativo di fare le fusa sembrò un ululato. Mi piacerebbe strisciare in una buca con te.

    Sì, beh, il mio buco è già occupato. Jackson le diede le spalle mentre prendeva i drink offerti dal barista.

    Quando si girò per andare di nuovo al suo tavolo, c’era ancora un felino adirato che gli bloccava la strada. Avrebbe dovuto saperlo. I gatti se ne andavano quando volevano, non quando venivano congedati.

    Non vedo l’anello, disse lei, con gli occhi rivolti ai due bicchieri nella sua mano.

    Jackson sorreggeva i due bicchieri lontano dalla Stridula nel caso in cui tentasse la vecchissima vendetta da gatta morta di rovesciare un drink con gli artigli. Facendo così, la pelle nuda sotto le nocche della sua mano sinistra era chiaramente in bella vista, mostrando l’assenza dell'anello.

    Nessuno ci aveva ancora messo un anello. Perché la sua fidanzata non aveva ancora detto che le piacesse. Ma si stavano per sposare. Era solo che lui e la donna che aveva promesso di sposare non si erano ancora incontrati faccia a faccia.

    Oh, sei solo fidanzato.

    La Stridula si avvicinò pericolosamente ai drink di Jackson. Lui li appoggiò contro il petto in maniera difensiva. I suoi occhi si assottigliarono sulle sue lunghe unghie laccate.

    Vuoi una scappatella prima di sposarti?

    Jackson ne aveva avuto abbastanza. Ne aveva abbastanza di donne che gli davano delle attenzioni non volute. Era la quarta quella sera. Aveva pensato di aver simulato un atteggiamento da stai indietro, ma pensò che le donne in città l’avessero presa come una sfida.

    Jackson si girò e sbatté i drink sul bancone. L’impatto dei bicchieri spessi sul legno duro risuonò su e giù per le sue braccia. La sensazione non fu dolorosa. Tuttavia, fu abbastanza per risvegliare gli altri dolori e acciacchi nel suo corpo. Ce n'erano molti.

    Hai appena sentito la Terra muoversi? disse la Stridula. Immagino che sarai proprio come un terremoto a sorpresa quando ti porterò a casa mia.

    Per qualche ragione le sue mani erano dirette verso la fibbia della sua cintura. Nel bel mezzo di un bar affollato, nientedimeno. Jackson aveva finito con le uscite. Lo avevano costretto a fare quell’escursione sociale e in quel momento un gatto selvatico lo stava attaccando. Ecco perché preferiva i cani alle persone.

    Con un guizzo del polso, Jackson disarmò la rogna e sgattaiolò dal pericolo. Una volta fuori dalla trincea del bar, entrò dritto dritto nel fuoco nemico.

    I corpi marciavano a sinistra, destra, poi facevano retromarcia per ripetere di nuovo le mosse. La formazione e i passi sincronizzati gli ricordarono del suo periodo nell'esercito. Sebbene non ci fosse tutto quello shimmy e quello scuotimento al centro di addestramento reclute.

    Jackson non conosceva le mosse dei balli di gruppo che facevano i clienti assidui in piedi. Anche se così fosse stato, non avrebbe partecipato. Il solo pensiero di muoversi così velocemente gli faceva provare dolore al ginocchio.

    Non si muoveva così velocemente da un anno. Avrebbe potuto non riuscire più a muoversi così velocemente. Non con i danni che aveva subito nel suo periodo nelle Forze Armate.

    Jackson non rimpiangeva un singolo dolore o acciacco. Aveva salvato innumerevoli vite innocenti e servito con onore. Aveva una medaglia Silver Star come prova.

    Ciò che gli dava fastidio era che le sue ferite gli impedissero di tornare a servire per il bene superiore. La scheggia di proiettile che si era incastrata nel suo ginocchio destro durante l’ultima missione aveva lasciato un ricordo indelebile, di costanti dolori e acciacchi.

    Non aveva ancora trent’anni, eppure era già finito. Pronto a partire alla volta del pascolo come molti dei cavalli al Silver Star Ranch. C’era di più in lui, di più che potesse fare per il suo Paese. Ma il suo corpo non era adatto per il compito. Non sul campo di battaglia e non sulla pista da ballo.

    Jackson girò attorno ai corpi che si muovevano a passo veloce e si diresse verso il tavolo dei suoi amici. Sebbene riuscisse a malapena a vedere i suoi compagni. Wilson aveva le braccia attorno alla sua nuova moglie, Mareen. Le loro teste scure erano attaccate mentre parlavano in alternanza nelle orecchie l’uno dell’altro e si rubavano dei baci prolungati.

    Accanto a loro, il suo ex capo squadra Linc e sua moglie, Scout, condividevano una sedia. Anche gli sposi novelli parlavano l’uno con l’altro come se nessun altro esistesse al mondo. Anche le loro parole erano interrotte da baci prolungati sulla bocca.

    Questo era il motivo per cui Jackson era andato al bar. Era circondato giorno dopo giorno da coppie felici che cercavano di sgattaiolare per avere privacy, il che era quasi impossibile quando al Silver Star Ranch viveva quasi una dozzina di persone. Di sicuro al ranch c'era abbastanza spazio. Ma gli alloggi erano semplicemente troppo vicini per stare comodi ora che c’erano tre coppie di sposini con cui contenderli.

    Jackson sarebbe stato uno di quegli sposini. Sperava presto. Ma dubitava che lui e Gunnery Silver avrebbero condiviso la stessa sedia, né tanto meno lo stesso Paese. Il sospiro che si lasciò sfuggire non sembrava speranza. Era un sospiro di rassegnazione.

    Quella era la decisione che aveva preso. Era tutto ciò che poteva avere. Non poteva ritornare nell'esercito. Non con il suo ginocchio malandato. Non poteva sopportare di stare seduto a una scrivania e lavorare sui canali informativi. Sebbene non potesse più buttarsi giù da un aereo, o nuotare per chilometri, o camminare attraverso una giungla, Jackson Bennett era ancora un uomo d’azione.

    Un’azione molto più lenta forse. Azione su terreno neutrale, probabilmente. E niente movimenti improvvisi, decisamente.

    L’unica azione che gli era rimasta era sposare una donna che non aveva mai incontrato. Una donna con cui non aveva mai parlato. Tutto affinché potesse avere un posto al Silver Star Ranch, dove almeno si sentiva utile. I matrimoni combinati erano andati bene per tre dei suoi compagni. Le probabilità erano che avrebbe funzionato anche per lui.

    E questo ragazzo? Carter Shane si spostò i capelli esageratamente acconciati dalle sopracciglia.

    Era una mossa che Jackson aveva visto fare alle pop star coreane che avrebbe fatto perdere la testa alle adolescenti. La donna che sedeva accanto a Carter, nella sua sedia, non l’aveva notato. La testa di Artillery Silver era concentrata sul telefono che aveva tra di loro.

    Stai scherzando? disse Tilly. Indossa una camicia hawaiana. Neanche morta con un reietto degli anni 80.

    Non tutto degli anni 80 era da buttare, disse Carter.

    La testa bionda di Tilly scattò mentre lo guardava scioccata.

    Carter mantenne il suo sguardo indifferente per un secondo in più. Poi sogghignò e rise sotto i baffi.

    Tilly lo colpì alla spalla. Ti ho quasi creduto.

    Sii realista, la schernì Carter. Come se ti lasciassi sposare qualcuno fuori moda.

    Carter colpì la spalla di Tilly mentre lo sguardo di lui ritornava sul telefono. Tilly gli colpì la schiena mentre l’attenzione di lei ritornava sullo schermo del telefono. Jackson colse l’inclinazione della testa di Carter e le sue narici spalancate mentre si inclinava di un centimetro troppo vicino alla donna.

    Dov’è Brig? chiese Jackson. Quando Carter non alzò la testa, Jackson ripeté la domanda, con la voce più alta di un’ottava.

    Chi? disse Carter, con lo sguardo ancora sul telefono di Tilly.

    La tua fidanzata, lo sgridò Jackson.

    Poi Carter alzò lo sguardo, ma non si spostò da Tilly. Oh, giusto. Lei è...

    Jackson la notò prima di Carter. Brigadear Silver era sulla pista da ballo. Andava a passo di danza, seguendo la formazione dei balli di gruppo. Ondeggiava i fianchi e scagliava i capelli in una mossa che fece deglutire Jackson.

    Deglutì con un tale tonfo rumoroso nella sua pancia che lo sentì nella rotula. Era niente in confronto al colpo che incassò quando Brig

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