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Attraente finzione
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E-book160 pagine2 ore

Attraente finzione

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Info su questo ebook

Chance Lassiter si trova molto più a suo agio in sella a un cavallo che non di fronte a una telecamera. Eppure, per il bene della famiglia, è disposto persino a diventare il portavoce dei Lassiter, per dare una sferzata positiva alla loro immagine pubblica, recentemente un po' appannata. Inoltre, se a condurre la campagna mediatica è una bella donna come Felicity Sinclair, Chance è pronto a vedere un risvolto positivo nella faccenda. Felicity, infatti, soggiornerà nel lussuoso ranch di famiglia per lavorare a stretto contatto con lui, un contatto che potrebbe diventare molto intimo, a giudicare dalle scintille che sono volate fra entrambi fin dal primo sguardo.
LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2021
ISBN9788830525344
Attraente finzione
Autore

Kathie DeNosky

Inizia la sua giornata lavorativa alle due di mattina, in modo da poter scrivere in tutta tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi.

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    Anteprima del libro

    Attraente finzione - Kathie DeNosky

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Lured by the Rich Rancher

    Harlequin Desire

    © 2014 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Rita Pierangeli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2015 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3052-534-4

    1

    Il 4 luglio, all’ora stabilita, Chance Lassiter e la sua sorellastra, Hannah Armstrong, si avvicinarono alla porta che dava nel salone del Big Blue Ranch. «Non mi sembra giusto. Ho scoperto appena due mesi fa di avere una sorella e ora ti sto accompagnando all’altare» si lamentò Chance.

    «È vero» replicò lei sorridendo. «Ma dal momento che tu e Logan siete buoni amici, penso che ci vedremo molto spesso.»

    «Puoi contarci.» Chance guardò con affetto la nipotina di cinque anni che aspettava di lanciare petali di fiori mentre percorreva il corridoio. «Ho detto a Cassie che, almeno una volta alla settimana, sarei venuto a prenderla per portarla a mangiare un gelato a Cheyenne. E non la deluderò.»

    «Finirai per viziarla» lo rimproverò Hannah in tono scherzoso.

    Lui si strinse nelle spalle. «Sono il suo zio preferito. È nell’ordine delle cose.»

    «Sei il suo unico zio» ribatté Hannah, ridendo. «È ovvio che sei il suo preferito.»

    Quando aveva scoperto di avere una sorellastra, nata da una relazione extraconiugale che il padre aveva avuto trent’anni prima, Chance era stato combattuto tra una varietà di emozioni. In un primo momento, l’aveva ferito il fatto che l’uomo, da lui ritenuto un pilastro di moralità, aveva tradito sua madre. Scoprire in seguito che Marlene Lassiter sapeva che il marito aveva una figlia e non gliene aveva parlato, aveva aggravato la sua delusione. La madre era consapevole quanto a lui mancasse avere un fratello o una sorella, perciò si era sentito privato del rapporto che avrebbero potuto avere crescendo insieme. Ma nei due mesi da quando aveva conosciuto Hannah e la sua adorabile figlia, aveva fatto del suo meglio per recuperare il tempo perduto.

    Chance le prese la mano e se la mise sul braccio. «A parte l’appuntamento fisso per il gelato, sai che tu o Cassie non dovete far altro che sollevare il telefono e io ci sarò per voi.»

    «Tu e tua madre siete stati così buoni con noi.» Le lacrime salirono agli occhi color smeraldo di Hannah, occhi dello stesso verde brillante dei suoi. «Non so da che parte cominciare per ringraziarvi per l’amore con cui ci avete accolte.»

    Chance scrollò il capo. «Non occorre ringraziarci. È questo il bello della famiglia. Noi accettiamo e amiamo te e Cassie incondizionatamente... a prescindere dal tempo impiegato per trovarvi.»

    Mentre si avviavano lungo il passaggio tra le sedie disposte per la cerimonia, Chance si concentrò sulla ragazzina dai capelli rossi che li precedeva. I riccioli di Cassie ondeggiavano mentre avanzava saltellando e lanciando petali di fiori con allegra esuberanza. Naturalmente, come qualsiasi zio orgoglioso, lui trovava sbalorditivo qualsiasi cosa la piccola facesse. Ma con un braccio come il suo, non aveva il minimo dubbio che, se lo avesse deciso, avrebbe potuto giocare in una delle squadre di baseball di serie A.

    Avvicinandosi allo sposo, in piedi accanto all’officiante davanti al camino, Chance aspettò il segnale prima di mettere la mano di sua sorella in quella di Logan Whittaker. Baciò Hannah sulla guancia, quindi rivolse un sorriso eloquente all’amico e poi prese posto al suo fianco per fargli da testimone. «Abbi cura di lei e di Cassie» disse, a voce bassa. «Se non lo farai, sai cosa ti succederà.»

    Sorridendo, Logan annuì. «Mi prenderai a calci nel sedere.»

    «Senza pensarci due volte» promise Chance.

    «Non hai motivo di preoccuparti» disse Logan, sollevando la mano di Hannah per baciarla mentre si voltavano verso il pastore.

    Quando l’occhialuto religioso iniziò a parlare, Chance osservò gli invitati. Tranne Dylan e Jenna, tutto il clan dei Lassiter era intervenuto al completo. Ma l’assenza di suo cugino e della sua mogliettina era comprensibile. Anche loro si erano sposati da poco più di una settimana ed erano ancora in luna di miele a Parigi.

    Mentre continuava a osservare i presenti, Chance notò che sua cugina Angelica aveva scelto di sedersi in fondo alla sala, ben lontano dal resto della famiglia. Era ancora sconvolta per le clausole del testamento del padre e si rifiutava di accettare che J.D. Lassiter avesse lasciato il controllo di Lassiter Media al suo ex fidanzato, Evan McCain. Chance non riusciva nemmeno a immaginare cosa fosse passato per la testa dello zio, ma aveva fiducia nella sua capacità di giudicare e sapeva che doveva esserci un buon motivo per quello che aveva fatto. Sperava soltanto che anche Angelica potesse vedere le cose da quel punto di vista.

    Tornò a concentrarsi sulla cerimonia quando il pastore pronunciò la formula finale e Logan si rivolse a lui, tendendogli la mano. Chance prese dalla tasca della giacca l’anello che l’amico gli aveva dato in precedenza e lo consegnò al futuro cognato.

    Mentre osservava Logan infilarlo al dito di Hannah, non poté trattenere un sorriso. Da parte sua, non aveva nessuna intenzione di imboccare quella strada, ma non gli importava guardare mentre altri si sposavano, sapendo che erano fatti l’uno per l’altra. E non aveva ancora incontrato due persone che fossero più adatte di Hannah e Logan a vivere come marito e moglie.

    «Per i poteri che mi sono conferiti dallo stato del Wyoming, vi dichiaro marito e moglie» disse in tono gioviale il ministro. «Adesso può baciare la sposa.»

    Chance aspettò che Logan avesse baciato Hannah e si fossero avviati lungo il passaggio, seguiti dalla sua nipotina, prima di offrire il braccio alla testimone della sposa. Mentre seguivano la felice coppia verso la porta, il suo occhio fu attirato da una donna bionda seduta accanto a suo cugino Sage e alla sua fidanzata, Colleen.

    Con i capelli del colore della seta dorata e una carnagione che sembrava fosse stata baciata dal sole, era senza ombra di dubbio la donna più stupenda sulla quale avesse mai posato gli occhi.

    Fu come se qualcuno gli avesse sferrato un pugno nello stomaco.

    Chance non aveva idea di chi fosse, ma aveva tutte le intenzioni di porre rimedio a quel piccolo particolare al più presto possibile.

    Felicity Sinclair ebbe la sensazione che l’universo avesse subito una scossa quando, alzando la testa, sorprese il testimone che la fissava mentre, con la testimone della sposa, seguiva la coppia di novelli sposi lungo il passaggio.

    Era, in una parola, perfetto!

    Vestito come lo sposo in camicia bianca, giacca nera sportiva, jeans blu scuro e un cappello da cowboy a tesa larga, rappresentava tutto quello che lei stava cercando in un uomo, e anche di più. Era alto, con spalle larghe e una bellezza rude. Ma c’era di più: da lui emanava un’aria di sicurezza che ispirava fiducia. Si augurava soltanto che fosse imparentato con i Lassiter, così da poterlo sfruttare per la sua campagna pubblicitaria.

    Una volta che fu passato, Fee si rivolse alla coppia seduta al suo fianco. «Sage, per caso sai come si chiama il testimone dello sposo?»

    «È mio cugino, Chance» rispose Sage Lassiter, sorridendo mentre si alzavano con il resto degli invitati. «Adesso possiede la maggioranza del Big Blue

    Eccitata nell’apprendere che il testimone era in effetti un membro della famiglia Lassiter, Fee seguì Sage e la sua fidanzata, Colleen, sulla terrazza dove si sarebbe svolto il ricevimento. Si chiese di sfuggita come mai non l’avesse incontrato alla serata inaugurale del più recente dei Lassiter Grill, ma un attimo dopo la sua mente era di nuovo concentrata sulle idee per la campagna pubblicitaria. Il Big Blue Ranch sarebbe stato lo sfondo ideale per quello che aveva in mente, e non c’era niente di più realistico e accattivante di un cowboy.

    Quando il suo capo, Evan McCain, il nuovo CEO di Lassiter Media, l’aveva mandata a Cheyenne perché si occupasse della pubblicità per l’inaugurazione del Lassiter Grill, aveva pensato che, tempo un paio di settimane, sarebbe tornata a Los Angeles. Ma, a quanto pareva, aveva fatto un lavoro talmente eccezionale che il suo soggiorno nel Wyoming si era prolungato. Due giorni prima, aveva ricevuto una telefonata con la quale le assegnavano l’incarico di organizzare una campagna per reinventare l’immagine della famiglia Lassiter. E Fee sapeva di essere tagliata per quel tipo di lavoro. La notizia della contrarietà di Angelica Lassiter per il testamento del suo defunto padre, e la sua recente amicizia con Jack Reed, noto squalo dell’imprenditoria, si era propagata in un baleno, offuscando la loro immagine di famiglia felice e diffondendo non poco panico tra alcuni azionisti. Ma quando aveva riagganciato, Fee aveva già elaborato diverse idee con le quali era sicura di capovolgere la situazione e di reintegrare i Lassiter Media nel suo ruolo di azienda solida. L’ultimo anello che le mancava era il portavoce giusto nella giusta ambientazione. E adesso li aveva trovati tutti e due.

    Era ovvio che avrebbe dovuto parlare con Chance per convincerlo ad apparire in spot televisivi e in pubblicità sulla stampa. Ma non se ne preoccupava. Le avevano detto che tutti i Lassiter avevano un forte senso della famiglia. Non dubitava che, una volta spiegato perché le era stato chiesto di prolungare il suo soggiorno a Cheyenne, e quanto fosse importante riabilitare il buon nome dei Lassiter, Chance sarebbe stato più che felice di offrire il proprio aiuto.

    Trovando posto a uno dei tavoli rotondi disposti sulla terrazza, Fee si sedette ed estrasse dalla borsetta il cellulare per annotare alcuni appunti.

    «Ti dispiace se mi siedo accanto a te, cara?»

    Alzando la testa, Fee vide una donna di una certa età, dall’aspetto gradevole, con corti capelli castani. «La prego, si accomodi» rispose, sorridendo. «Io sono Fee Sinclair.»

    «E io sono Marlene Lassiter» si presentò la donna. «Lei è un’amica della sposa?»

    Scuotendo la testa, Fee rispose: «Lavoro alle Pubbliche Relazione della sede di Los Angeles di Lassiter Media».

    «Mi pare di ricordare che Dylan ha accennato che qualcuno dell’ufficio di Los Angeles si era occupato della pubblicità per l’inaugurazione del Lassiter Grill, qui a Cheyenne» disse Marlene. Dopo una pausa aggiunse abbassando la voce: «E ieri, quando ho parlato con Sage, mi ha detto che avresti escogitato qualcosa per appianare le cose dopo che Angelica aveva minacciato di impugnare il testamento di J.D. e si era fatta vedere in compagnia di tipi come Jack Reed».

    «Sì» ammise Fee, chiedendosi quanto quella donna ne sapesse delle preoccupazioni del consiglio di amministrazione. Qualcosa le diceva che ben poco sfuggiva a Marlene Lassiter di quello che succedeva in famiglia. «Metterò insieme spot televisivi e inserzioni sulla stampa per assicurare al pubblico che i Lassiter Media sono tuttora la solida azienda familiare che è sempre stata.»

    «Bene» dichiarò Marlene. «Può darsi che abbiamo le nostre piccole liti, ma ci vogliamo bene e siamo una famiglia molto unita.»

    Guardarono entrambe verso l’estremità opposta del giardino, dove una donna dai capelli neri discuteva animatamente con Sage. Era evidente che fosse tutt’altro che felice.

    «So che, per molti, adesso è difficile crederlo, ma in realtà Angelica è davvero una giovane donna meravigliosa e noi tutti l’amiamo molto» disse Marlene in tono fermo mentre osservavano la donna che si allontanava dal fratello chiaramente irritata. Rivolgendosi a Fee, gli occhi di Marlene erano offuscati dalla tristezza. «Angelica, in effetti, non si è ancora rassegnata alla morte di suo padre, come anche alla delusione causata dal suo testamento. Sarebbe un peso troppo oneroso da sopportare per chiunque.»

    Sentendosi obbligata a consolarla, Fee posò una mano sulla sua. «Sono sicura che per lei sia stato un colpo devastante. Ha lavorato così duramente per l’azienda di famiglia che molti pensavano che un giorno l’avrebbe diretta.»

    «Quando J.D. ha cominciato a ridurre il suo impegno, Angelica

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