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Le donne di P
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E-book74 pagine58 minuti

Le donne di P

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Fantascienza - racconti (50 pagine) - I racconti vincitori e segnalati al concorso Tomo Contest, cinque storie diverse fra loro che affrontano il futuro con uno sguardo diverso.


Quelle che stai per leggere in questo volume sono le storie che si sono distinte al Tomo Contest: le tre vincitrici, più altre due che hanno ricevuto la menzione di merito da parte della giuria.

Storie che affrontano temi come la diversità e l'assimilazione (Le donne di P di Fiorella Malchiodi Albedi), la paternità e i legami familiari in un mondo che finisce (Il sorriso di Ayelet di Giovanna Di Castro), la mania di controllo alimentata dal securitarismo sanitario (Il gemello di Enrico Orzes), il pericolo dell'escapismo in presenza di tecnologie avanzate (Neweden di Riccardo Giordano), la distinzione sempre più impercettibile tra umanità e macchinità (Ada di Paolo Barucca).

Storie molto diverse tra loro, in sottogeneri molto vari: la space opera, l'apocalittico, il cyberpunk, la scrittura umoristica. Storie scritte da persone che hanno varie esperienze di scrittura e spesso di impegno nella ricerca scientifica. Storie che nell'arco di poche cartelle ti appassioneranno, ti emozioneranno, ti faranno riflettere, ti strapperanno molti sorrisi.


Editor e coach di scrittura, Giulia Abbate è cofondatrice di Studio83, agenzia di servizi editoriali specializzata nel sostegno agli autori esordienti.

Ha esordito nel 2011 con Lezioni sul domani, antologia di racconti di fantascienza. Ha pubblicato recensioni su portali di genere (Continuum, MilanoNera, ThrillerCafé) e racconti apparsi in varie antologie (Fuga da mondi incantati, Crisis, Canti d'abisso, Terra promessa, Occhi di Tenebra, La cattiva strada, Le Variazioni Gernsback e altre).

Nata a Roma nel 1983, dal 2004 vive a Milano. Ha due figlie.

LinguaItaliano
Data di uscita14 dic 2021
ISBN9788825418620
Le donne di P

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    Anteprima del libro

    Le donne di P - Giulia Abbate

    Prefazione di Giulia Abbate

    Quelle che stai per leggere in questa uscita decembrina di Futuro Presente sono le storie che si sono distinte al Tomo Contest: le tre vincitrici, più altre due che hanno ricevuto la menzione di merito da parte della giuria.

    Ma che cos'è il Tomo Contest? È il concorso letterario – inaugurato proprio con l'edizione del 2020, questa – della libreria indipendente Tomo Libri e Caffè.

    Situata nel quartiere popolare di San Lorenzo a Roma, Tomo ha un assortimento specializzato nella saggistica e accoglie nelle proprie sale di lettura il nutrito gruppo di studentesse e studenti che frequentano la vicina università. Oltre a ciò, ha una grande sala per corsi e presentazioni letterarie, incontri molto partecipati sia dalla cittadinanza che da spettatrici e spettatori online.

    Insomma, la libreria Tomo ricopre quella preziosa funzione di polo sociale e punto di incontro di contiguità, che anche lo Stato ha dovuto riconoscere alle librerie di quartiere durante le chiusure pandemiche – va detto che il riconoscimento è arrivato dopo strenue rivendicazioni, e che è stato persino più tardivo e incompleto per le biblioteche pubbliche. Ma, a Roma, le biblioteche pubbliche sono poche e disperse, se messe in relazione con le grandi distanze e la densità di popolazione: quindi librerie come Tomo sono ancora più preziose, perché di fatto assolvono anche a una funzione civica – con le sale di lettura a disposizione, gli incontri culturali non a pagamento, e con la presenza di librai e libraie: competenti nel consigliare orientare cercare approfondire percorsi di lettura, e disponibili anche a chiacchierare amabilmente, al di là delle intenzioni di acquisto.

    Proprio dalla passione di una libraia di questo tipo nasce il Tomo Contest. Nicoletta Frasca, la direttrice di libreria, ha avuto l'idea di lanciare un concorso letterario che coinvolgesse il pubblico della libreria in un'attività di produzione di testi, e non solo di fruizione, una volta tanto; e dopo la brutalità dei mesi di chiusure governative e di ansia infodemica, l'idea di favorire immaginazioni volte in positivo le è venuta naturale.

    Non perché lo sia in sé, tutt'altro: la tendenza generale si dimostra, mese dopo mese, sempre più orientata al pessimismo nichilista, all'inazione inerme, all'obbedienza acritica. L'idea è venuta naturale a Nicoletta, perché è Nicoletta a essere naturalmente costruttiva, positiva, disposta alla ricerca di soluzioni e di azioni migliorative.

    Questa attitudine positiva è stata orientata in modo deciso e ancor più costruttivo da Barbara Negri: astrofisica in forze all'ASI, Responsabile delle missioni scientifiche di esplorazione e osservazione dell’Universo, è anche socia della libreria, e ha proposto di incentrare il concorso dichiaratamente sulla fantascienza.

    Ecco quindi scaturire la sintesi di tutto questo, nel tema di questa prima edizione del Tomo Contest: Il futuro secondo noi.

    Per ciò che mi riguarda: sono stata coinvolta in questo progetto quasi da subito, per nessun merito particolare, eccetto quello di essere amica di lunga data di Nicoletta. Conoscendo la mia specializzazione fantascientifica, dalla libreria è arrivato il gradito invito di contribuire all'organizzazione del concorso, alla sua comunicazione, alla valutazione dei racconti che sarebbero arrivati. Ed è stata una bella avventura, che mi ha permesso di conoscere Barbara Negri, Rodolfo Negri, Ettore Perozzi, Alessandra Tedeschi, della giuria. Insieme abbiamo intrattenuto un confronto letterario appassionante.

    Quello che succede in un concorso letterario, infatti, è una sorta di eccezionalità dal punto di vista editoriale: non si lavora su qualcosa di scelto, di cercato, di selezionato, ma arrivano contributi di tutti i tipi. Alcuni sono sotto le soglie minime di qualità linguistica, altri sono più accurati, ma magari fuori tema; altri ancora hanno forma ottima ma di poca sostanza, per non parlare delle storie dallo stile claudicante, ma dall'idea fenomenale… Insomma, si deve valutare al buio, e la paura è sempre quella di trovarsi con poco materiale, o con testi troppo scadenti da poter essere persino premiati in alcun modo.

    Sono felice di dire che per la prima edizione del Tomo Contest le cose sono andate diversamente. Abbiamo ricevuto un buon numero di racconti, più che sufficiente per poter fare una scelta ponderata, e dai colori meravigliosamente vari e diversi.

    La fantascienza è stata affrontata sotto diversi punti di vista, usando diverse suggestioni e sottogeneri, con piglio interessante e in storie che affrontavano problemi sociali e umani in modo diretto, persino coraggioso. E questo non è affatto scontato! Non è scontato perché, come ho detto, in un concorso può arrivare di tutto. E non è scontato per una ragione che mi sta anche più a cuore: il Tomo Contest si è proposto come concorso assolutamente generalista, quindi comunicato a persone di tutti i tipi in modo aperto e accogliente, e non è stato rivolto specificamente alla nicchia di appassionatə di fantascienza né ha mosso richieste specifiche di sottogeneri o temi particolari. Data la generale malcomprensione di cosa sia la fantascienza e la poca attenzione a essa riservata dalla critica e dalla comunicazione culturale, mi sarei

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