Itinerari di scoperta. I sottogeneri del fantasy ordinati per contenuto

Di Gloria Bernareggi e Sephira Riva

Fantasy - saggio (42 pagine) - In questo terzo volume della “Guida al fantasy”, Gloria Bernareggi e Sephira Riva tracciano una mappa dei sottogeneri in base al contenuto

La volta scorsa abbiamo definito i sottogeneri del fantasy in base al tono: passiamo ora a definirli in base al contenuto! Quest Fantasy, Portal Fantasy, Sword & Sorcery, ma anche filoni non anglosassoni come il Wuxia e l’Isekai: la mappa del continente fantasy si amplia e aggiorna con questo terzo volume, che ci porta alla scoperta dei temi e contenuti di un genere letterario molto complesso da definire.

Classe 1990, Gloria Bernareggi ha conseguito il diploma di Tecnico dei Servizi Ristorativi indirizzo cucina, e ha poi deciso di trasformare la sua passione per il mondo editoriale in lavoro, prima iscrivendosi alla facoltà di Lettere Moderne, poi lavorando come collaboratrice per Il Giornale di Monza. Successivamente, ha iniziato collaborazioni con diverse realtà editoriali come digital content creator (in partiolare nel settore food) e come correttrice di bozze.
Scrive a quattro mani con la collega Sephira Riva e, sempre con lei, co-gestisce il blog Moedisia.eu dove si occupa di letteratura fantastica, narrativa inclusiva e critica letteraria. E per non tradire la propria vena gastronomica ha ideato la rubrica Ricette letterarie: ricette tratte dai suoi libri fantasy preferiti – e non solo.
Classe 1990, Sephira Riva è laureata in Chimica e ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali. Ha vissuto per anni all’estero (Galles, Germania, Norvegia), lavorando per l’Agenzia Spaziale Europea e per l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha quindi avuto svariate occasioni per incontrare alien* e analizzarne i manufatti!
Pur avendo intrapreso una carriera prettamente scientifica, ha mantenuto un profondo interesse per la letteratura, partecipando a corsi e workshop di scrittura e storytelling. Scrive in coppia insieme a Gloria Bernareggi da molti anni e insieme a lei gestisce il blog Moedisia.eu, in cui si occupa di critica letteraria, narrativa inclusiva e fantasy, con post e approfondimenti tematici.
Per Delos Digital ha già pubblicato Addendum alla proposta di legge sul diritto all’autodeterminazione degli oggetti, nella collana Futuro Presente curata da Elena Di Fazio e Giulia Abbate.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 30 nov 2021
• ISBN: 9788825418439

Anteprima del libro

3.1 Introduzione

La domanda che ci sentiamo rivolgere più di frequente quando consigliamo un romanzo (o quando ne stiamo scrivendo uno), di qualsiasi genere si tratti, è sempre la stessa: «Di cosa parla?».

L’accademico Jonathan Gottschall ha definito gli esseri umani storytelling animals, animali che raccontano storie, proprio a segnalare la centralità del processo narrativo nella nostra capacità di relazionarci al tempo e agli altri:

Una storia – sacra e profana – è forse la maggiore forza coesiva nella vita umana. Una società è composta da frazioni di persone con differenti personalità, obbiettivi e fini. Cosa ci unisce oltre i nostri legami di parentela? La storia. (…) La storia è il contrafforte al disordine sociale, alla tendenza delle cose di andare in pezzi. La storia è il centro senza il quale il resto non può reggere. 1

Trovare la risposta più adeguata alla domanda "Di cosa parla?" è il compito di ogni scrittore e scrittrice che voglia proporre il proprio manoscritto a un editore, nonché il compito di ogni casa editrice che voglia piazzare un romanzo nella sua corretta nicchia di pubblico.

La necessità di selezione del contenuto presuppone la capacità critica di individuare in un’opera sia elementi di novità, sia tematiche che ne permettano la categorizzazione, ovvero elementi ricorsivi che ne garantiscano l’inserimento nel contesto più ampio della narrativa. Ammettendo che ciascuno e ciascuna di noi ambisca alla creazione di storie innovative, è evidente che una conoscenza anche solo superficiale delle categorie di contenuto già esistenti può rivelarsi decisiva, sia in fase di progettazione, che per il posizionamento commerciale di un libro.

Per fare un esempio: la presenza di orchi e nani potrebbe rappresentare un’interessante novità in un romanzo di Fantasy Preistorico; mentre suona ridondante in uno Swords & Sorcery. Non importerebbe poi molto, a chi cerca la risposta alla domanda "Di cosa parla?", che orchi e nani qui rappresentino lo scontro tra economia di mercato ed ecologia. La simbologia è esemplificata dalla storia, non può andare a sostituirla (a meno che tu non stia scrivendo un libro di filosofia, nel qual caso hai in mano la guida sbagliata!).

Nel volume precedente di questa guida a puntate, abbiamo proposto un possibile percorso analitico del genere fantastico, attraverso il tono dei suoi romanzi più celebri. Come abbiamo lì anticipato, è possibile operare una differente divisione: quella in funzione del contenuto. Potrai quindi notare che alcune opere, citate la scorsa volta come appartenenti a un certo sottogenere, verranno riproposte anche qui: questo perché i sottogeneri (soprattutto in base al contenuto) non sono mutualmente esclusivi. La natura ibrida del fantasy stesso fa sì che la maggior parte delle volte un libro possa appartenere anche a più generi perché, mentre la divisione per tono deriva dal successo di titoli relativamente recenti, il discrimine per elementi ricorrenti è un percorso attraverso i tòpoi del fantastico dall’alba dei tempi a oggi.

Se volessimo ripercorrere a ritroso la trasformazione di ciascun archetipo, non ci basterebbero cento di queste guide (e ancora dubitiamo che la trattazione sarebbe soddisfacente o completa): i contenuti che definiscono i sottogeneri del fantastico, siano essi draghi o apparizioni spettrali, portali o antiche divinità, bollono e ribollono nel calderone delle storie, stratificando i significati. Tuttavia, al cuore restano sempre draghi, spettri, portali e dei. Lasciamo perciò che sia la loro presenza a guidare il nostro itinerario di