Alterità fantastica: le creature magiche

Di Gloria Bernareggi e Sephira Riva

Fantasy - saggio (53 pagine) - Streghe, fate, elfi, nani, mutaforma, vampiri, centauri, draghi… le storie fantasy non sarebbero le stesse senza di loro!

Ma da dove derivano questi personaggi necessari al fantastico? Quando nascono gli archetipi che dopo secoli, se non millenni, sanno ancora incantarci, stupirci, farci rabbrividire?

Le creature fantastiche cambiano le nostre storie, e a loro volta si evolvono nel tempo: preparatevi a seguirle in questa ricca panoramica sulle figure dell'alterità fantastica, penultimo capitolo della Guida al Fantasy!

Classe 1990, Gloria Bernareggi ha conseguito il diploma di Tecnico dei Servizi Ristorativi indirizzo cucina, e ha poi deciso di trasformare la sua passione per il mondo editoriale in lavoro, prima iscrivendosi alla facoltà di Lettere Moderne, poi lavorando come collaboratrice per Il Giornale di Monza. Successivamente, ha iniziato collaborazioni con diverse realtà editoriali come digital content creator (in partiolare nel settore food) e come correttrice di bozze.

Scrive a quattro mani con la collega Sephira Riva e, sempre con lei, co-gestisce il blog Moedisia.eu dove si occupa di letteratura fantastica, narrativa inclusiva e critica letteraria. E per non tradire la propria vena gastronomica ha ideato la rubrica Ricette letterarie: ricette tratte dai suoi libri fantasy preferiti – e non solo.

Classe 1990, Sephira Riva è laureata in Chimica e ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali. Ha vissuto per anni all’estero (Galles, Germania, Norvegia), lavorando per l’Agenzia Spaziale Europea e per l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha quindi avuto svariate occasioni per incontrare alien* e analizzarne i manufatti!

Pur avendo intrapreso una carriera prettamente scientifica, ha mantenuto un profondo interesse per la letteratura, partecipando a corsi e workshop di scrittura e storytelling. Scrive in coppia insieme a Gloria Bernareggi da molti anni e insieme a lei gestisce il blog Moedisia.eu, in cui si occupa di critica letteraria, narrativa inclusiva e fantasy, con post e approfondimenti tematici.

Per Delos Digital ha già pubblicato Addendum alla proposta di legge sul diritto all’autodeterminazione degli oggetti, nella collana Futuro Presente curata da Elena Di Fazio e Giulia Abbate.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 21 mar 2023
• ISBN: 9788825423921

Anteprima del libro

9.1 Introduzione

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia dice Amleto nell’omonima tragedia. È un aforisma ancora valido quattrocento anni dopo, se ricordiamo che più dell’ottanta percento degli oceani sono tuttora inesplorati, e si stima che almeno la stessa percentuale di specie non sia ancora stata né scoperta, né catalogata. E non abbiamo nemmeno iniziato a scandagliare il cielo.

Il nostro mondo è prolifico. Ovunque rivolgiamo lo sguardo, c’è vita. Visibile, invisibile e (dove diviene labile il nesso di causa ed effetto, cioè dove si verificano fenomeni inspiegabili) impossibile. I rumori che senti nella notte sono vecchie tubature, scalpiccio di topi, o dispettosi poltergeist? Un cerchio perfetto di funghi in una foresta lussureggiante è un caso, o una trappola delle fate?

Gli spazi liminari sono pieni di creature che volano, strisciano, mordono, nuotano, sussurrano. La razionalità può tentare di tenerle a bada, relegarle al Mondo Secondario, ma sono sempre lì, pronte a saltare fuori alla prima distrazione.

Alcune di queste creature sono nate e si sono estinte senza mai lasciare il cerchio del bivacco, il racconto orale, la fiaba cautelativa. (Ovvero: una storia che contiene moniti e insegnamenti, in cui creature dall’intelletto umano impartiscono saggezza o sono veicolo di significati.)

Molti di questi racconti hanno saputo far presa, si sono evoluti e mescolati, e sono approdati alla letteratura.

È sopravvissuto ciò che ha saputo rivestirsi di nuovi significati.

Perciò, un percorso di catalogazione delle creature fantastiche non può prescindere da un’analisi dei significati che esse hanno ricoperto nel corso della loro esistenza. E da un'analisi di cosa esse significhino oggi, per chi scrive fantasy e per chi ne opera una rilettura critica.

Già, perché se ogni interpretazione è figlia della propria epoca, è pur vero che le creature magiche esistono da molto, moltissimo tempo… E di ogni secolo attraversato, di ogni pagina giunta fino a noi, di ogni erudita interpretazione, portano il marchio.

Non è straordinario? Abbiamo appena iniziato a introdurre l’argomento di questo saggio, e già ci troviamo a fare i conti con una convergenza unica: le creature magiche sono oggetto di metamorfosi continua, e allo stesso tempo agiscono in modo trasformativo sul testo in cui sono presenti, come portatrici di significati che trascendono la storia stessa.

Ci teniamo a precisare che la nostra analisi sarà limitata alle creature più ricorrenti nella letteratura fantasy, e in particolare a quelle rappresentate in opere moderne e contemporanee. Non si tratta di una selezione per merito, ma fatta esclusivamente per ragioni di spazio.

Nel primo volume della nostra guida ci siamo dedicate alla definizione di cosa sia un archetipo e cosa lo distingua da un cliché o da uno stereotipo. Quando si ha a che fare con le creature magiche, questi tre elementi (archetipo, cliché, stereotipo) confluiscono. Essi danno infatti vita a un elemento che, seppur radicato nel nostro substrato culturale comune e immediatamente riconoscibile come tale (archetipo) può prestarsi a riletture differenti a seconda dell’epoca in cui si mostra (stereotipo) ed entrare a far parte di momenti figurativi canonizzati (clichè). Ciò implica che, a differenza degli archetipi tradizionali di cui abbiamo scritto in precedenza, le creature magiche si configurano come archetipi in mutamento.

Non preoccuparti se non tutto ti sembra chiaro: nelle prossime sezioni entreremo nel dettaglio di questa metamorfosi portando alcuni esempi.

Prepara i viveri, e non lasciare a casa scafandro e spray antizanzare: questo volume ti porterà dalle paludi al mare, e dalle foreste alle profondità della terra. Tutto pronto? Andiamo!

9.2 Una somiglianza ingannevole

Cosa c’è di più inquietante di un umano che si rivela non essere tale?

Ti sveliamo un segreto: molte creature magiche si nascondono tra noi umani, alcune per sfuggirci, altre per predarci. Sono creature antropomorfe, così simili a noi da dare vita a unioni fertili con gli esseri umani che hanno la fortuna (o la sventura) di incontrarle sulla propria strada. La maschera è perfetta, finché la creatura non spariglia le carte: si rivela capace di magia, il travestimento cade, resta un’alterità perturbante.

Credi di conoscerle da tutta la vita, ma cosa sai realmente di loro?

9.2.1 Streghe

Potrebbe sembrarti strano che in apertura di un saggio sulle creature magiche si parli di streghe: dopotutto, le streghe sono solo donne, no?

Beh, appunto. La donna è sempre stata un mostro. Aristotele affermò che la donna è un «maschio menomato»; 1 San Tommaso d’Aquino dichiarò che Dio avrebbe commesso un errore a crearla. 2 Per farla breve,

L’umanità è definita dagli uomini, perciò le donne, che non sono uomini, non sono umane. Da qui la necessità che vengano dominate dagli uomini – e se le donne si ribellano a