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Nostalgia di luoghi mai visti: Worldbuilding
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E-book60 pagine37 minuti

Nostalgia di luoghi mai visti: Worldbuilding

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Fantasy - saggio (35 pagine) - Il quarto volume della “Guida al fantasy” ha un obiettivo molto ambizioso: imparare a costruire nuovi mondi!


Non viaggiamo nei regni fantasy solo da lettori e lettrici, ma anche da autori e autrici. E quando scriviamo, disegniamo attivamente nuove topografie: come farlo al meglio? In questo quarto volume della “Guida al fantasy”, Gloria Bernareggi e Sephira Riva ci parlano di worldbuilding e della genesi di nuovi mondi, fornendo consigli pratici e operativi a chi vuole scrivere un romanzo fantasy. Carta, penna e bussola alla mano: è ora di dar vita a reami nuovi di zecca!


Classe 1990, Gloria Bernareggi ha conseguito il diploma di Tecnico dei Servizi Ristorativi indirizzo cucina, e ha poi deciso di trasformare la sua passione per il mondo editoriale in lavoro, prima iscrivendosi alla facoltà di Lettere Moderne, poi lavorando come collaboratrice per Il Giornale di Monza. Successivamente, ha iniziato collaborazioni con diverse realtà editoriali come digital content creator (in partiolare nel settore food) e come correttrice di bozze.

Scrive a quattro mani con la collega Sephira Riva e, sempre con lei, co-gestisce il blog Moedisia.eu dove si occupa di letteratura fantastica, narrativa inclusiva e critica letteraria. E per non tradire la propria vena gastronomica ha ideato la rubrica Ricette letterarie: ricette tratte dai suoi libri fantasy preferiti – e non solo.

Classe 1990, Sephira Riva è laureata in Chimica e ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali. Ha vissuto per anni all’estero (Galles, Germania, Norvegia), lavorando per l’Agenzia Spaziale Europea e per l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha quindi avuto svariate occasioni per incontrare alien* e analizzarne i manufatti!

Pur avendo intrapreso una carriera prettamente scientifica, ha mantenuto un profondo interesse per la letteratura, partecipando a corsi e workshop di scrittura e storytelling. Scrive in coppia insieme a Gloria Bernareggi da molti anni e insieme a lei gestisce il blog Moedisia.eu, in cui si occupa di critica letteraria, narrativa inclusiva e fantasy, con post e approfondimenti tematici.

Per Delos Digital ha già pubblicato Addendum alla proposta di legge sul diritto all’autodeterminazione degli oggetti, nella collana Futuro Presente curata da Elena Di Fazio e Giulia Abbate.

LinguaItaliano
Data di uscita1 mar 2022
ISBN9788825419573
Nostalgia di luoghi mai visti: Worldbuilding

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    Anteprima del libro

    Nostalgia di luoghi mai visti - Gloria Bernareggi

    4.1 Introduzione

    Esiste un incantesimo nella narrativa fantastica abbastanza diffuso: quando funziona ha la capacità di trasportarci molto più lontano di quanto potremmo immaginare, molto più distante di quanto le pagine di alcune opere ci avessero promesso all’inizio della lettura. Può portarci in mondi sconosciuti, originali, spaventosi, utopistici. Può trascinarci alla deriva nello spazio e nel tempo a goderci entrambi.

    Da avide lettrici conosciamo molto bene le sensazioni che questo incantesimo suscita – e crediamo che anche tu le conosca bene – tanto che, quando finiamo di leggere una bella storia, siamo quasi costrette a scrollarci di dosso la polvere di quel mondo, come se l’avessimo accumulata davvero, come se ci avessimo vissuto anni interi. Nessun* di noi ha mai visitato l’antica Roma, la sommersa Atlantide o ha attraversato lo Specchio insieme ad Alice, ma le penne di grand* autor* hanno reso questi luoghi reali tanto quanto quelli in cui viviamo il nostro presente.

    Spesso non si è capaci di vedere le fitte maglie che compongono questo sortilegio, e tu mi dirai: è parte della magia non conoscerlo, è ciò che rende memorabile una storia ben raccontata.

    Questo potrebbe essere vero dal punto di vista di chi legge, che si fida e si lascia trasportare, che dall’incantesimo deve farsi incantare, appunto. Ma il lettorato, soprattutto di fantasy, si sta sempre più interessando alla costruzione dei mondi immaginari, ai sistemi magici e alla coerenza interna di una storia. È abbastanza critic* e attent* da capire quando sta assistendo a un trucco da strada o a un grandioso spettacolo: vuole indagarne i misteri, scoprirne i segreti.

    Soprattutto, questa rimostranza non funziona quando sei tu a dover lanciare l’incantesimo, a dover scrivere. Continuando con la metafora, basta aggiungere un occhio di rana invece di un’ala di pipistrello e il danno è fatto. La magia del tuo mondo è rovinata, e con essa anche la tua storia.

    I mondi che scriviamo nella narrativa sono bolle di sapone. Possono scoppiare con gran facilità… Ma quel piccolo momento di realtà, quella singola cosa che sembra essere assolutamente vera, dà credito, e dà credibilità a tutte le cose che non hai detto.

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