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La Cattura
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E-book462 pagine6 ore

La Cattura

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Info su questo ebook

Un genetista dal forte senso etico scopre un complotto per eliminare completamente il gene vampiro, deciderà d rivelare le atrocità che durano da generazioni rischiando di perdere l’amore della sua vita?
Cancellare il passato è l’unico modo per sopravvivere al futuro...


Nel momento in cui il genetista Richard Hall posa gli occhi sulla segretaria Eva Fjelstad si scatena una reazione che va oltre l’amore a prima vista. Hanno molto in comune: l’amore per bistecche particolari, per il vino rosso e la musica; ed entrambi lavorano per il famoso, ma enigmatico centro di ricerca Sub Rosa.

Il bello di essere un giovane e brillante genetista è che Richard ha accesso a tecnologie all’avanguardia, incluso un siero per trovare l’anima gemella appena messo a punto. Un sorso del siero e un rossore sulle mani conferma che Richard e Eva sono destinati a stare insieme.

Ma c’è un problema.

La Sub Rosa dei travolgenti anni ‘60 non è tutta pace e amore come sembra, e quando Richard scopre che il nucleo stesso della compagnia trasuda corruzione e un segreto legato alla scomparsa dei suoi genitori, si trova di fronte a una decisione che nessun uomo vorrebbe dover prendere.

Per generazioni, i clan vampiri Jade e Violet avevano vagato per il mondo senza rappresentare una grossa minaccia per l’ignara popolazione umana. Ma è proprio Richard a scoprire il progetto genocida della Sub Rosa di sradicare la specie vampira dalla faccia della terra.

Deve Richard rimanere fedele al suo senso morale e rischiare la sua relazione con Eva per svelare la crudeltà e la menzogna così profondamente radicate nell’agenzia? O deve semplicemente seguire la linea aziendale, lasciare che i vampiri spariscano dal pianeta e tenere la sua anima gemella al sicuro al suo fianco per sempre?
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita25 set 2021
ISBN9781802500585
La Cattura

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    Anteprima del libro

    La Cattura - Sandra Carmel

    La cura trilogia

    LA CATTURA

    SANDRA CARMEL

    La Cattura

    ISBN # 978-1-80250-058-5

    ©Copyright Sandra Carmel 2019

    Cover Art di Erin Dameron-Hill ©Copyright Agosto 2019

    Tradotto nel 2021 da Stefania De Liberato

    Interior text design by Claire Siemaszkiewicz

    Totally Bound Publishing

    Questa è un'opera di finzione. Tutti i personaggi, i luoghi e gli eventi sono frutto dell'immaginazione dell'autore e non devono essere confusi con i fatti. Qualsiasi somiglianza con persone, vive o morte, eventi o luoghi è puramente casuale.

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma materiale, sia tramite stampa, fotocopia, scansione o altro senza il permesso scritto dell'editore, Totally Bound Publishing.

    Le richieste devono essere indirizzate in prima istanza, per iscritto, a Totally Bound Publishing. Atti non autorizzati o limitati in relazione a questa pubblicazione possono comportare procedimenti civili e/o penali.

    L'autore e l'illustratore hanno fatto valere i loro rispettivi diritti ai sensi del Copyright Designs and Patents Acts 1988 (e successivi emendamenti) per essere identificati come l'autore di questo libro e illustratore dell'opera.

    Pubblicato nel 2021 da Totally Bound Publishing, Regno Unito.

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, scannerizzata o distribuita in qualsiasi forma stampata o elettronica senza permesso. Si prega di non partecipare o incoraggiare la pirateria di materiale protetto da copyright in violazione dei diritti degli autori. Acquistate solo copie autorizzate.

    Totally Bound Publishing è un’etichetta del Totally Entwined Group Limited.

    Se avete acquistato questo libro senza copertina dovete sapere che questo libro è proprietà rubata. È stato segnalato come invenduto e distrutto all'editore e né l'autore né l'editore hanno ricevuto alcun pagamento per questo libro sottratto.

    Libro primo della serie La Cura

    Un genetista dal forte senso etico scopre un complotto per eliminare completamente il gene vampiro, deciderà d rivelare le atrocità che durano da generazioni rischiando di perdere l’amore della sua vita?

    Cancellare il passato è l’unico modo per sopravvivere al futuro...

    Nel momento in cui il genetista Richard Hall posa gli occhi sulla segretaria Eva Fjelstad si scatena una reazione che va oltre l’amore a prima vista. Hanno molto in comune: l’amore per bistecche particolari, per il vino rosso e la musica; ed entrambi lavorano per il famoso, ma enigmatico centro di ricerca Sub Rosa.

    Il bello di essere un giovane e brillante genetista è che Richard ha accesso a tecnologie all’avanguardia, incluso un siero per trovare l’anima gemella appena messo a punto. Un sorso del siero e un rossore sulle mani conferma che Richard e Eva sono destinati a stare insieme.

    Ma c’è un problema.

    La Sub Rosa dei travolgenti anni ‘60 non è tutta pace e amore come sembra, e quando Richard scopre che il nucleo stesso della compagnia trasuda corruzione e un segreto legato alla scomparsa dei suoi genitori, si trova di fronte a una decisione che nessun uomo vorrebbe dover prendere.

    Per generazioni, i clan vampiri Jade e Violet avevano vagato per il mondo senza rappresentare una grossa minaccia per l’ignara popolazione umana. Ma è proprio Richard a scoprire il progetto genocida della Sub Rosa di sradicare la specie vampira dalla faccia della terra.

    Deve Richard rimanere fedele al suo senso morale e rischiare la sua relazione con Eva per svelare la crudeltà e la menzogna così profondamente radicate nell’agenzia? O deve semplicemente seguire la linea aziendale, lasciare che i vampiri spariscano dal pianeta e tenere la sua anima gemella al sicuro al suo fianco per sempre?

    Dedica

    A Simon, la cui idea mi ha dato l’ispirazione per completare il puzzle della fisiologia vampira.

    Riconoscimenti

    Scrivere un romanzo non è semplice. Se non fosse stato per il contributo di altissima qualità delle persone elencate qui sotto, questo libro così come lo vedete non avrebbe mai visto la luce. Un enorme e sentito ringraziamento a:

    Famous Five Write Now, per le brillanti chiacchierate da scrittori e per il supporto e incoraggiamento continuo;

    Melbourne Romance Writers Guild (MRWG), per la vostra assistenza, in particolare riguardo allo sviluppo delle mie capacità come scrittrice e la competenza su marketing e promozione;

    Romance Writers of Australia (RWA), per le informazioni aggiornate sul settore e sul lavoro di scrittore;

    SavvyAuthors, per avermi dato l’opportunità di entrare in contatto con la casa editrice grazie alla partecipazione ai PitchFest;

    The Totally Entwined Group, in particolare alla mia editor Jamie Rose per aver creduto nel mio lavoro;

    Jane Routley, la mia mentore per la prima incarnazione del mio libro, per avermi suggerito l’idea di farne una serie e per avermi raccomandato di iscrivermi alla RWA;

    Margie Lawson, per aver significativamente migliorato e rivoluzionato le mie capacità di scrittura e revisione;

    Lily Malone, la mia generosa amica autrice, per le tue idee ispiratrici e per i commenti pratici e onesti;

    David Speyer e Elisa Garzarella, per le indicazioni generali e per avermi messa in contatto col fantastico supporto legale;

    Andrew Logie-Smith, dello Studio Logie-Smith Lanyon Lawyers, per i chiari consigli e raccomandazioni legali;

    Damira Rogoznica, Margaret Midwood, Marie Riley e Raewyn Bright, le mie amiche lettrici delle versioni Beta, per i vostri commenti validi e costruttivi;

    Jim Kane, il mio amico musicista e collega di lavoro, per il tuo incoraggiamento e per le utilissime e divertenti sessioni di brainstorming e per le discussioni creative sul settore che abbiamo avuto negli anni;

    Karen Ingram, la mia amica autrice e collega di lavoro, per l’incoraggiamento e la fiducia in me come scrittrice;

    Christine Smith, Jim e Helen Kirko e Johnny e Meri Tsiglev, miei buoni amici, per il supporto costante a me e alla mia scrittura;

    Simon Damevski, mio marito, per le conversazioni stimolanti che mi hanno dato la sicurezza per affrontare nuove sfide e mi hanno aiutata a crescere e ad evolvermi nella persona che sono oggi;

    e a mamma, papà e mia sorella Jai Simeone, per il vostro amore, la vostra generosità e il supporto che mi date da tutta la vita.

    Marchi registrati e riconoscimenti

    L'autrice riconosce lo status di marchio registrato e i proprietari dei seguenti marchi denominativi citati in questa opera di finzione:

    Leave It to Beaver (Il carissimo Billy): MCA TV

    Nobel Prize (premio Nobel): Nobelstiftelsen—Fondazione Nobel

    Hold Me, Thrill Me, Kiss Me: Harry Noble

    Baby I’m Yours: Van McCoy

    MG: MG Car Company Limited

    North and South: Elizabeth Gaskell

    The Sound of Music: 20th Century Fox Film Corporation

    Golden Gaytime: Streets Confectionary Company

    Excalibur: Warner Bros.

    Le Morte d’Arthur (La morte di Artù): Sir Thomas Mallory

    James Bond: Ian Fleming

    Theatre Royal: Theatre Royal Management Board

    La Sonnambula: Vincenzo Bellini

    Dracula: Bram Stoker

    Miss Universo: IMG Universe LLC

    Levi’s: Levi Strauss & Co. Corporation

    Romeo and Juliet (Romeo e Giulietta): William Shakespeare

    Holden: General Motors - Holden

    Pride and Prejudice (Orgoglio e pregiudizio): Jane Austen

    TASER: Taser International Inc.

    Tim Tam: Campbell Soup Company

    Teflon: The Chemours Company FC, LLC

    Chevrolet: General Motors Corporation

    Prince Charming (Principe Azzurro): Disney Enterprises Inc.

    Superman: DC Comics General Partnership

    Brylcreem: The Unilever Group

    The God Particle (La particella di Dio): Dick Teresi e Leon M. Lederman

    Teledex: Teledex LLC

    Vasellina: CONOPCO Inc.

    BMW: Bayerische Motoren Werke Aktiengesellschaft Corporation

    Tootsie: Columbia Pictures

    Tonight I Celebrate My Love for You: Gerri Goffin, Michael Masser

    Precious to Me: Phillip Seymour

    We Close Our Eyes: Peter Cox, Richard Drummie

    Pulp Fiction: Miramax Films

    The Matrix (Matrix): Warner Brothers, Roadshow Entertainment

    Total Recall: TriStar Pictures

    Baby One More Time: Max Martin

    Smells Like Teen Spirit: Kurt Cobain, Krist Novoselic, Dave Grohl

    Bittersweet Symphony: Richard Ashcroft, Keith Richards, Mick Jagger

    Truly Madly Deeply: Darren Hayes, Daniel Jones

    PowerPoint: Microsoft Corporation

    Versace: Gianni Versace S.P.A.

    YouTube: Google Inc.

    CODIS: Federal Bureau of Investigation

    iPod: Apple Inc.

    Spooks: BBC One, BBC Three

    Sleeping Beauty (La bella addormentata): Disney Enterprises Inc.

    Armani: Giorgio Armani S.p.A.

    Google: Google Inc.

    Outlook: Microsoft Corporation

    Flake: Cadbury, Mondelez International

    Bob the Builder (Bob aggiustatutto): BBC, DHX Media

    This Is Your Life: Ralph Edwards

    Capitolo Uno

    La dea bendata?

    Hobart, maggio 1965

    Devo conoscerla.

    Richard Hall si avvicinò alla bellissima donna in attesa vicino agli ascensori della Sub Rosa Corporation. C’era qualcosa in quei suoi occhi di una strana tonalità che mescolava blu e viola... Simili a quelli di Elisabeth Taylor, ma più blu. Quegli occhi lo attiravano a lei, lo stuzzicavano e affascinavano, fino a che tutto il suo essere, mente e corpo, non si fusero presi da un desiderio insaziabile

    che lo dominava completamente. Dannazione.

    Lei si voltò verso i finestroni oscurati, la lieve luce del mattino autunnale catturava il viola delle sue incantevoli iridi. Sembrava circondata da un’aura magica, come se fosse una musa e lui un nomade evocato dalla sua chiamata.

    Una targhetta della Sub Rosa appuntata sul seno coppa C rivelava il suo nome, ma la tracolla della borsa lo nascondeva alla vista. Doveva avvicinarsi e parlarle. Lei era lì in piedi che ascoltava la sua amica, la sua silenziosa ma affascinante presenza lo rendeva un paroliere a corto di parole... L’unica che non sfuggiva alla sua mente era ‘ciao’.

    Ciao. Una parolina semplice eppure così potente da far partire il flusso della conversazione. Incitò se stesso a fare la prima mossa, ma le porte improvvisamente si aprirono e la magnifica donna e la sua amica chiacchierona si infilarono nell’ascensore pieno di uomini, troppo pieno perché potesse entrare anche lui.

    L’ipnotica rosa dai capelli scuri sparì nel mucchio di fortunate spine. Mentre le porte si chiudevano, non poté non notare le occhiate che i suoi colleghi lanciavano alla meravigliosa creatura, il loro linguaggio del corpo che invitava gli altri ad accorgersi della presenza della pura bellezza.

    Doveva incontrare quella ragazza. E avrebbe trovato un modo. Le cose non erano mai state facili per Richard, nulla gli era mai stato regalato, ma alla fine otteneva sempre quello che voleva.

    Il sapere che anche lei lavorava alla Sub Rosa avrebbe sicuramente semplificato la sua indagine. Ma in quale reparto? Non nella ricerca. Un reparto pieno di maschi, il club per soli uomini che irradiava un campo di forza che invitava a stare alla larga.

    Donne. Esattamente ciò di cui aveva bisogno il loro dipartimento. Ma non sarebbe successo, non nell’Australia del 1965 e sicuramente non a Hobart, in Tasmania e specialmente non grazie a lui che era l’ultimo arrivato.

    Come fare per trovare una ragazza fantastica in un grattacielo di trenta piani pieno di maschi sudaticci? Mmm... Doveva lavorare come assistente o come segretaria. Questa considerazione assottigliava il numero delle opzioni, ma avrebbe dovuto ancora fare molte domande. Già immaginava la conversazione...

    Posso aiutarla? gli avrebbe chiesto la receptionist.

    Sto cercando di trovare una ragazza che ho visto in ascensore. Ha gli occhi blu-viola e lunghi capelli castano scuro, e mi sono preso una cotta per lei.

    La receptionist gli avrebbe rivolto un bel finto sorriso professionale e avrebbe premuto il pulsante di chiamata. Sicurezza?

    OK, quindi non poteva darle la caccia all’interno dell’edificio, a meno che non volesse rischiare il lavoro dei suoi sogni e di farsi una bella reputazione da stalker. Fortunatamente per lui, le possibilità di imbattersi di nuovo in lei erano buone, persino ottime. La situazione richiedeva pazienza.

    Richard tirò via la sciarpa che lo soffocava infilandola nella borsa nera. Io, paziente? Ah! Quando voleva qualcosa o qualcuno, non poteva rilassarsi finché non lo avesse ottenuto.

    Arrivarono altri colleghi che si misero in attesa dell’ascensore. Uomini, uomini e ancora uomini trasudanti un nauseante miscuglio di dopobarba che parlavano col tono sicuro tipico del testosterone. L’alto, il basso, il magro, il grasso... Il panorama che lo circondava era fatto di uomini in completo e da un numero esiguo di donne in minigonna in stile mod e taglio bob. Ma la sua mente si era incagliata sulla sua singolare, elegante bellezza.

    La mia.

    Richard scosse la testa, nel tentativo di riportare un po’ di buon senso nel suo cervello fissato su loro due, insieme, come una coppia. Che diavolo mi è successo? Fissarsi su una donna non era proprio da lui, soprattutto su di una donna che non conosceva.

    Il desiderio a prima vista era l’unica spiegazione possibile, una passione che gli faceva battere il cuore all’impazzata, che gli scombussolava la mente, che gli faceva tremare le gambe. Il suo uccello aveva bisogno di compagnia... Così come il suo cuore.

    Il fuoco ardeva lentamente nelle sue viscere. Lei non gli era entrata solo nel pensiero. Gli aveva scavato il cuore, la testa, l’anima. Cosa avrebbe provato quando le avesse parlato davvero, quando l’avesse toccata? Ma ho 25 anni o 14?!

    Chiuse gli occhi e prese un profondo respiro riprendi-il-cazzo-di-controllo-di-te-stesso.

    Le porte dell’ascensore si aprirono e lui gettò uno sguardo agli ingranaggi dorati del suo orologio skeleton. Le 8:31. Era ora di mettersi al lavoro... E di fare un po’ di ricerche.

    * * * *

    Eva entrò nell’ufficio open space, inquinato dal solito miscuglio di profumi e rumori e lasciò cadere la borsa accanto alla macchina da scrivere elettrica. I suoi occhi si fissarono sulla lettera che le aveva spezzato il cuore, quella che avrebbe dovuto accartocciare e gettare come aveva fatto con tutte le altre.

    Ehi Eva, hai visto il fusto che ti fissava stamattina? La voce di Greer Circe tagliò il brusio dovuto al chiacchiericcio costante, allo squillo dei telefoni e al suono dei tasti premuti sulle macchine da scrivere. La sua migliore amica non si lasciava mai sfuggire un uomo attraente. Se solo lei avesse avuto una briciola del talento di Greer per scovare i fusti...

    Dove?

    Greer si avvicinò con la sedia. Quello che aspettava l’ascensore. Ben vestito. Capelli castano-dorati. Bellissimi occhi verdi.

    Eva ripercorse la scena di quella mattina, dell’atrio pieno di uomini. No.

    Greer scosse la testa senza che si muovesse un solo capello dalla sua acconciatura castano-cioccolato. Non posso credere che tu non l’abbia notato... Giacca di pelle nera, sciarpa scozzese rossa e verde, pantaloni neri attillati, belle chiappe...

    Com’è che me lo sono perso? Sembra divino. Eva cercò di concentrarsi sulla conversazione, ma la sua testa era ancora su quella lettera, l’ultimo rapporto dell’investigatore privato attirava il suo sguardo come un'eclissi solare. Nessun detective era mai riuscito a trovare il padre che non aveva mai incontrato, neanche una piccola traccia della sua esistenza.

    Era come se qualcuno avesse preso una gomma e lo avesse cancellato dal suo passato, come se non fosse mai esistito. E lei lo avrebbe anche creduto possibile, se non fosse per quel biglietto che le aveva mandato tanti anni prima, quel biglietto ormai ingiallito e fragile, conservato come una reliquia.

    Ti senti bene?

    Merda. Eva non poteva rivelare alla sua amica che stava cercando suo padre. Non ancora. Greer non avrebbe capito, non con quell’infanzia perfetta stile protagonista della serie Il carissimo Billy che aveva avuto. Non avrebbe potuto comprendere quel suo bisogno di scovare uno sconosciuto, un assente, disinteressato sconosciuto con cui condivideva solo il patrimonio genetico.

    Sì, sono solo un po’ stanca, mi sto ancora sistemando nel nuovo appartamento. Un appartamento tutto suo. In affitto, d’accordo, ma era il primo luogo che sentisse come casa sua.

    Bene, perché hai bisogno di uscire con qualcuno. Ad esempio con il tizio di stamattina. Lui ti ha notata, molto più che notata. Lo sguardo di Greer si fece sognante e zuccheroso. Vorrei che avesse notato me.

    Tu hai già un ragazzo, disse Eva nascondendo il rapporto investigativo sotto a una pila di documenti. Niente più detective, almeno non per il momento. I soldi le servivano per pagare l’affitto e per concentrarsi su cose importanti su cui aveva più controllo, come trovare un marito e farsi una famiglia.

    Greer sistemò le penne e le matite di Eva in modo da formare un cuore un po’ sbilenco. Siamo usciti qualche volta, non è niente di ufficiale. E comunque non c’è niente di male nel guardare le vetrine.

    È più che guardare le vetrine, ti piace provare, provare e riprovare prima di acquistare. A differenza della sua amica, Eva non voleva passare da un appuntamento all’altro, era più il tipo da Principe Azzurro.

    Mi fai sembrare una sgualdrina.

    Eva sorrise. Questo lo hai detto tu... Prendere in giro la sua collega aggiunse un po’ di spensierato divertimento alla loro chiacchierata, anche se in realtà lei aveva bisogno proprio di un’amica estroversa e pronta a correre rischi come Greer che la spronasse, altrimenti rischiava di rimanere sola e patetica.

    Molto divertente. Smettila di cercare di cambiare argomento, dobbiamo trovare un bel gattone per te, Dobbiamo trovare il signor Fantastici Occhi Verdi.

    Non l’ho neanche visto quel tizio! Che succede se non mi piace? Sembrava proprio che l’universo e Greer si fossero coalizzati contro di lei. Eva si voltò e iniziò ad archiviare documenti,

    ma Greer la raggiunse vicino all’alto archivio grigio. Dai Eva, dagli una chance. Ti sei sbaciucchiata con un paio di sfigati e non ha funzionato. Capita. Passa oltre, il passato è passato. Hai quasi ventun’anni, se non trovi presto qualcuno, ti ritroverai ad essere una zitella.

    Eva sistemò l’ultimo documento, quindi chiuse il cassetto dell’archivio. Il suo anulare sinistro stava lì, nudo e pallido. Senza anello. Portò le mani sui fianchi. E chi lo dice?

    La società.

    Il suo sguardo si fissò su Greer. E da quando ti importa di ciò che pensa la società?

    A me non importa, ma a te sì. Un sorriso compiaciuto piegò le labbra rosa glossy di Greer.

    Eva lasciò cadere le mani e le sue spalle si incurvavano. La collega aveva fatto centro, a Eva importava eccome... Della sua reputazione, di trovare la sua anima gemella, di essere troppo vecchia per formare una famiglia.

    I grandi occhi di Greer si illuminarono di uno sguardo ‘ho una fantastica idea che non ti piacerà’. Lo so. Venerdì verrai a ballare con me. E non cercare scuse.

    Gli occhi di Eva si spalancarono così tanto che l’aria fredda che li investì per poco non le ghiacciò le pupille. Sbatté le palpebre, poi le sbatté di nuovo. "No, no, lo sai come mi sento a quei balli".

    Tu ci vieni. Me lo devi, ho trascorso l’intero fine settimana ad aiutarti col trasloco. Ricordi?

    Una serie di scuse si susseguirono nella sua testa. L’aprire i pacchi e la stanchezza non l’avrebbero salvata dalla missione cerca-marito di Greer questa volta. Merda. Era stata incastrata in un modo che neanche Houdini sarebbe riuscito a liberarsi.

    Capitolo Due

    La rottura

    Salvator Aalem sollevò la provetta contenente un liquido di un blu brillante verso la luce accecante del laboratorio. Chissà se i farmaci per la memoria funzioneranno come ci aspettiamo...

    Come procede? Chiese Harry ‘ficcanaso’ Kennedy dall’ingresso al laboratorio. Il tormentone tipico dell’alto dirigente della Sub Rosa e il suo pancione tondo erano inconfondibili. Trascorreva le sue giornate gironzolando fra il suo lussuoso ufficio e il dipartimento di ricerca, cercando di apparire importante e inquisitorio mentre delegava.

    Era raro che Salvator avesse molti visitatori, lavorava da solo in un laboratorio all’avanguardia riservato ai progetti speciali. Cella di isolamento, lo definiva lui, magari poteva sentirsi un po’ solo ma c’erano dei vantaggi.

    Mise un tappo alla provetta e la ripose in un apposito supporto in legno. La buona notizia è che il cancella memoria e i farmaci riempitivi sono finalmente pronti per essere testati. La notizia non troppo buona è che ho tentato di selezionare degli animali adatti al trial, ma sembra che nessuno possa dare risultati utili.

    Perché no? Chiese Harry.

    Posso testare le modifiche nella memoria in topi, ratti e persino scimpanzé, ma il test non è sufficientemente sensibile per determinare se le loro memorie sono state effettivamente cancellate del tutto. Per non parlare dei riempitivi. Non posso fare nulla finché non verrà ratificata la sperimentazione su umani. Salvator tirò via i guanti in lattice e li gettò nel secchio di metallo sotto il banco da lavoro.

    Sfortunatamente non abbiamo budget per quella, e anche se lo avessimo, dove potremmo trovare dei volontari?

    Salvator si tolse gli occhiali protettivi e si strofinò gli occhi. Il protocollo della Sub Rosa prevedeva test sugli animali prima di poter considerare quelli sugli esseri umani. Di norma era d’accordo, ma in questo caso non era proprio possibile. Avrebbe dovuto fornire argomentazioni cliniche inattaccabili per passare direttamente alla sperimentazione umana e aveva appena identificato il gruppo di soggetti che avrebbe potuto beneficiarne.

    La Returned and Services League, (organizzazione australiana di supporto alle persone che hanno prestato o prestano servizio nella Defence Force, ndr.). I militari di ritorno in patria, o quelli affetti da affetti da stress post-traumatico o che hanno subito un trauma importante potrebbero desiderare di dimenticare. Salvator aveva vissuto sulla sua pelle gli strascichi devastanti della guerra.

    Suo padre si era suicidato l’anno in cui Salvator aveva compiuto diciassette anni e sua madre era morta di crepacuore poco tempo dopo. Tutto perché un soldato in prima linea non riusciva a dimenticare gli orrori a cui aveva assistito, le memorie ricorrenti che lo costringevano a rivivere quegli eventi in ogni momento, contagiando l’intera famiglia con la sua afflizione come se fosse un cancro.

    Nessuno meritava una tale sofferenza. I farmaci per la memoria che Salvator stava sviluppando erano un mezzo per fermare il dolore, per restituire alla gente un po’ di qualità della vita.

    Buona idea, ma dobbiamo ancora ottenere l’approvazione del comitato etico, disse Harry.

    Aveva già visto quell’espressione sul volto di Harry. Stava prendendo tempo. Molto probabilmente per rimetterlo in riga con qualche altra proposta dettata dall’agenzia.

    Potrebbero volerci dei mesi! E in quel momento, con la guerra in atto in Vietnam, era ancora più urgente mettere a disposizione dei soldati che rientravano un farmaco per dimenticare sicuro e clinicamente testato.

    E lo farà. Per cui, per velocizzare il processo, mandami i documenti il prima possibile così che possa inoltrarli al comitato etico e quindi al board e agli alti dirigenti per l’approvazione.

    E nel frattempo?

    Un sorriso apparve sul triplo mento sudaticcio del suo superiore. Puoi iniziare a lavorare su un progetto di criogenesi. Harry avanzò lentamente e gli mise fra le mani un pacco di carte stampate, mentre le suole in gomma delle sue scarpe scricchiolavano sul linoleum.

    Criogenesi? Il grande titolo in grassetto spiccava sulla prima pagina, il programma dell’agenzia veniva precisato senza possibilità di fraintendimenti. Salvator diede un’occhiata alle carte. Roba da favolette, più rischiosa persino dei farmaci per la memoria. Ho letto qualcosa sull’argomento in una rivista scientifica. La definiscono l’ultima frontiera, ma non mi convince.

    Pensala come un’opportunità di testare le tue ipotesi. Abbiamo alcuni finanziamenti ricorrenti dedicati allo sviluppo della criogenesi e dei suoi utilizzi. In questo stadio vogliamo focalizzarci sul potenziale per lo stoccaggio di campioni e se una volta scongelati possono essere riportati in vita.

    Quindi avete il budget per la criogenesi, ma non per i farmaci per la memoria? Salvator non voleva rischiare di mandare all’aria la sua ricerca, ma porca miseria!

    Harry si voltò avanzando verso la porta. Non ti preoccupare, sto ancora facendo pressioni sul governo, tornerà utile una volta che avremo l’approvazione del comitato etico.

    Salvator sbatté l’enorme plico di documenti sul tavolo da lavoro e fissò sprezzante la schiena di Harry. Ma sono felici di riempirci di soldi per qualcosa come la criogenesi anche senza approvazione, vero? Pur mantenendo come sempre un tono cordiale, la sua rabbia soffiava come da uno pneumatico troppo gonfio.

    Harry si fermò e lo guardò. Così pare.

    Non aveva alcun senso. In ogni caso era ciò che accadeva quando chi stava al vertice, lontano dagli esperti, prendeva decisioni su cosa fosse importante e cosa no. Non ne capivano nulla e buttavano soldi su progetti basati su interessi e motivazioni personali, su interessi economici e sui conti correnti personali.

    La furia provocò una reazione chimica nel sangue di Salvator, trasformandolo in un fluido vischioso e freddo. In qualche modo ingoiò la sua frustrazione. Non aveva alcun potere, era solo lo scienziato. Bene. Compilerò i moduli per la richiesta di approvazione per il comitato etico e una volta finito inizierò a lavorare sulla criogenesi...

    Eccellente. Lascerò il resto dei documenti sulla criogenesi nel tuo armadietto della posta.

    Il resto? Harry gli aveva appena dato centinaia di fogli. Suppongo di dover continuare il consulto sull’Esperimento Norvegia.

    Esatto.

    Inoltre Salvator aveva il suo piccolo progetto segreto, quello su cui lavorava fino a tardi. Uno dei vantaggi dell’essere un ricercatore in un impianto di alta tecnologia era che aveva accesso a grandi risorse e poteva lavorare fino a tardi senza che nessuno gli facesse domande, perché si supponeva che lo facesse per passione e dedizione al lavoro.

    Ed era così, almeno per la maggior parte del tempo. Doveva per forza agire in questo modo se voleva avere qualche possibilità di salvare delle vite, o di raggiungere il suo obiettivo di vincere il premio Nobel per la scienza. Il suo progetto privato gli ridava motivazione ed energia, specialmente quando aveva a che fare con le politiche aziendali e la conseguente spazzatura generata dall’ignoranza.

    Salvator si sforzò di sfoderare il suo sorriso più convincente. Doveva chiudere questa conversazione prima di dire qualcosa di cui si sarebbe pentito. Grazie per l’aggiornamento.

    Harry lasciò il laboratorio col pavimento che cigolava sotto il suo peso.

    Salvator sentiva dolore alla mascella per lo sforzo di sorridere e afferrò con cautela la fialetta cancella memoria, cercando di non frantumarla con la pressione delle dita. Entrò nell’area di stoccaggio dei campioni buia e priva di finestre e sistemò la fiala in un piccolo scaffale con altre cinque ampolle di farmaco cancella memoria nella cella frigorifera.

    Di questo passo potrei andare in pensione prima di poterti testare. Una fila di provette contenenti i riempi memoria rosa era sullo scaffale sottostante. E questo vale anche per te.

    Chiuse la cella frigorifera, la stanza tornò al solito buio da camera oscura e lui si bloccò con la maniglia della porta in mano. Forse, dopo aver presentato la richiesta di approvazione al comitato etico, poteva prendersi un po’ di tempo per il suo progetto speciale.

    Poteva dire di stare lavorando sulla ricerca per l’Esperimento Norvegia, il che non era esattamente una bugia. Salvator stava studiando le opzioni di eradicazione genetica da applicare ai soggetti vampiri che avevano catturato, quando trovò l’antica formula alchemica.

    Era stata sviluppata nel Medio Evo da un missionario norvegese che viveva fra i clan vampiri Jade e Violet. Le note trascritte dal missionario sull’impatto di metalli preziosi e di varie erbe e fiori, come rosa, lavanda, timo, basilico, chiodo di garofano e calendula sulle emozioni e sulla chimica organica erano affascinanti. Stimolanti. Per cui Salvator aveva fuso quelle informazioni con le sue conoscenze sui feromoni che gli venivano dalle aziende profumiere e aveva sviluppato la sua formula speciale.

    Aprì nuovamente la porta della cella frigorifera e, mentre uno spicchio di luce gialla illuminava la stanza buia, andò in fondo e tirò fuori una piccola scatola bianca. Dentro c’erano quattro piccole ampolle piene di un liquido rosso intenso, il Siero dell’anima gemella. Una volta aggiunto un pizzico di patchouli sarebbe stato pronto per la sperimentazione... E lui sarebbe stato il primo soggetto umano a testarlo.

    Una scarica di adrenalina diede una scossa al suo sistema nervoso. Lo avrebbe testato quella sera stessa... Sui ratti per cominciare. Poi, se tutto fosse andato come doveva, lui sarebbe stato il prossimo.

    Salvator ripose il suo prezioso pacchetto in fondo alla cella frigorifera, andò alla scrivania e iniziò a lavorare sulla richiesta di approvazione per il comitato etico, includendo un aggiornamento sommario sul progetto per la direzione.

    Cancella memoria - farmaco iniettabile di colore blu che si infiltra nel flusso sanguigno per arrivare al cervello. Invade i centri nervosi della memoria ed elimina le immagini, i pensieri e le emozioni immagazzinati lasciando una tela bianca, un ricettacolo pronto ad essere reinventato.

    Gruppo di soggetti proposto - coloro che soffrono a livello mentale ed emotivo per un’angoscia o per un trauma, in particolare le persone affette da stress post-traumatico.

    Riempi-memoria - farmaco iniettabile di colore rosa che si soffonde nel flusso sanguigno per arrivare al cervello. Riempie il vuoto lasciato dal Cancella memoria nei centri nervosi adibiti alla memoria. Il principio è quello di rendere i riceventi aperti alla suggestione e di permettere la fissazione di nuovi ricordi immessi. Il meccanismo è simile a quello dell’ipnosi, ma lega le nuove informazioni negli spazi senza sbavature, in modo che il soggetto creda veramente di aver vissuto quegli eventi.

    Gruppo di soggetti proposto - lo stesso del Cancella memoria.

    Inserì le informazioni, insieme a una nota riguardante le opzioni di trial e la richiesta formale per l’approvazione del comitato etico in una busta gialla di sicurezza che infilò nell’armadietto della posta di Harry, in una nicchia nascosta vicino agli ascensori.

    Un paio di ricercatori dietro di lui camminavano a passo svelto, destreggiandosi con grosse pile di documenti mentre rientravano nel bianco corridoio sterile che portava al labirinto di laboratori.

    Salvator inserì il codice per aprire il suo armadietto della posta e c’era una spessa busta A4 sigillata con sopra il suo nome e la dicitura ‘confidenziale’ in rosso che occupava quasi tutto lo spazio interno. Fece una deviazione alla mensa, prese un caffè nero forte, si sedette al lungo tavolo vuoto e iniziò a leggere l’informativa sulla criogenesi.

    Il documento era destinato al piano interrato della Sub Rosa e doveva essere convertito in un laboratorio con una sezione dedicata alla criogenesi. In un’area ad accesso riservato avrebbero installato una grossa vasca cilindrica per ospitare quattro campioni insieme a tutto l’equipaggiamento necessario a quel tipo di esperimenti. Un lento sorriso affiorò sulle labbra dello scienziato. Sarebbe stato il posto perfetto per portare avanti anche i suoi piccoli progetti extracurricolari.

    Salvator si versò un altro caffè e continuò a sfogliare l’informativa. Una volta che la Sub Rosa avesse installato la vasca e lui avesse preso confidenza con i meccanismi della criogenesi, il suo ruolo consisteva nell’esplorare le migliori opzioni per il suo utilizzo e proporre un’applicazione commerciale illustrando fino a quattro diversi trial di ricerca.

    Dei passi.

    Spostò lo sguardo verso la porta e un ragazzo nuovo, più o meno della sua età, entrò nella stanza. Doveva essere un collega ricercatore, ma coi suoi capelli castano-dorati, i vestiti alla moda e l’aspetto da modello, sembrava più una star del cinema.

    Salvator ficcò l’informativa segreta nella sua busta e per la fretta urtò la tazza versandosi il caffè bollente sulla gamba.

    Ahi! Saltò in piedi tirando la stoffa bollente lontano dalla pelle bruciata. Genitali deturpati, proprio quello di cui ho bisogno. Sicuramente non era il tipo di impressione che voleva fare alla sua fidanzata. E come se non bastasse, avrebbe dovuto andare in giro con mutande e pantaloni di lana bagnati per il resto della giornata. Fortunatamente era troppo giovane perché i suoi colleghi potessero pensare che soffriva di incontinenza.

    Va tutto bene? gli chiese il ricercatore fotomodello. La voce roca e profonda dalle perfette note tenorili dava un tono aggraziato alla sua prorompente mascolinità.

    Salvator fissò i preoccupati occhi verde chiaro dell’uomo e sorrise nonostante il dolore e l’imbarazzo. Dovrebbe. Speriamo. Non ci siamo mai incontrati, io sono Salvator. Ti stringerei la mano, ma... Entrambi abbassarono lo sguardo sui pantaloni macchiati di caffè e le mani bagnate.

    Il ragazzo rise come se fossero vecchi amici. Sono Richard, disse passandogli alcuni tovaglioli di carta.

    Salvator tamponò l’umidità in eccesso che bagnava le sue parti intime. In che settore lavori?

    Genetica. Sono il nuovo sguattero della genetica. Tu? L’assenza del camice da laboratorio stava a significare che Richard non aveva ancora superato il livello di scribacchino. Se i primi mesi di Salvator potevano servire da indicazione, la direzione aveva seppellito il pover’uomo di carte, l’iniziazione standard della Sub Rosa per mettere alla prova la sua dedizione e il suo valore.

    Al momento sto lavorando a un paio di progetti di ricerca. Vado dove c’è bisogno di me. Dove i dirigenti possono stuprare e saccheggiare le mie conoscenze scientifiche per il loro tornaconto. Salvator si fermò prima di esprimere ad alta voce le frustrazioni riguardo

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