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Senza di me non potete fare nulla
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Senza di me non potete fare nulla
E-book662 pagine5 ore

Senza di me non potete fare nulla

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Info su questo ebook

L'autore, espone talune fasi apocalittiche riferite ad eventi odierni circoscritti ed interpretati in chiave di lettura mistica, in seguito al verificarsi delle previsioni bibliche vissute in prima persona, nella qualità di testimone e nello stato di presenza contemporanea agli avvenimenti rivelatori, già annunciati, dal medesimo contesto apocalittico della Bibbia.
LinguaItaliano
Data di uscita12 apr 2022
ISBN9791221400847
Senza di me non potete fare nulla

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    Anteprima del libro

    Senza di me non potete fare nulla - Gabriele Lazzari

    NEI TEMPI PANDEMICI, IL MIO CROCIFISSO RINNOVA LE SUE ANTICHE FUNZIONI:

    Sul finire del mese di Maggio 2021, curiosando nelle anticaglie disordinate accumulate nel tempo senza una precisa tematica, mi misi a frugare nel mio vecchio magazzino. All'epoca della attività antecedente al pensionamento, quel posto era adibito a laboratorio; poi, dopo il suo disuso, ora si è ridotto inagibile a causa del soffitto cadente, per la frequente infiltrazione di acqua piovana dal tetto.

    Tra vecchie chiavi comuni, altre singolari, chiodi antichi forgiati in forme e misure dalle funzioni diverse, ritrovo stipati in collezione, numerosi campionari mediamente datati: sono del primo 900, fino gli anni 50 e oltre; ai suoi tempi, erano campioni in dotazione dimostrativa ai rappresentanti di commercio, di una nota ditta milanese: la edizioni d'arte Mario Dordoni, cessata negli anni 80. Contengono immaginette, santini, riproduzioni di opere contemporanee o antiche, religiose e non, capolavori rinomati di pittori, scultori d'epoca. E ancora: paesaggi, biglietti di invito alle funzioni di matrimoni, nascite, cresime, comunioni, grafiche su seta in varie misure, e tanti altri tipi di stampe. In mezzo a ricambi di ricevitori radio e schede TV fuori uso, ritrovai all'istante il contenitore di un Crocifisso del secolo XVII° che io, fino dal 1986 colpevolmente incurante, abbandonai in una valigia sul ripiano più alto della scaffalatura metallica, presente in un piccolo ripostiglio isolato. Seppi allora, che suoi scorsi proprietari erano discendenti di un antico casato nobiliare torinese, possessori da secoli di quel Crocifisso, risalente per certo dichiarato, al periodo del 1600. I loro eredi odierni plausibilmente, decisero di monetizzare il contro valore economico di quella scultura, realizzandolo all'asta indetta e battuta in quel 1986, insieme ad altri oggetti ereditati: mobili, arredi, argenteria, quadri, suppellettili, portacandele, varia oggettistica personale e non, o da collezione. 1 Il Crocifisso se lo aggiudicò un mio concittadino che all'epoca, negoziava nel settore dell'antiquariato. Egli portò quel Crocifisso a Cremona; a me piacque e subito accordammo, per la rivendita a rate.

    Soffermandomi in quell'istante ad ammirare unicamente la custodia di quel Crocifisso scordato, mi rammaricai per l'insufficiente irriverenza emotiva che ebbi costringendo all'ignoro, detto riferimento scolpito del Cristo. L'avevo trascurato solitario come feci in luoghi squallidi e tenebrosi privandolo, senza il minimo rispetto, della dovuta devozione. Man mano che pentito, osservavo quel contenitore senza peraltro osare di aprirlo, affioravano in me i ricordi assopiti, che 7 lustri prima, mi spinsero di impulso a comprare quel Crocifisso e per quanto fu possibile occuparmi in seguito della sua storia, iniziando dal perché chi lo commissionò lo richiese con le caratteristiche, in atteggiamento parlante. D e sideravo cono scerne il vi ssuto attribuito al Cristo, l egato alle voci di preghi ere es audite . Sap erne di più sulle tramandate leggende trasmesse, che si dissero allora e lo resero famoso. Ma quando mi accinsi scegliendo di aprire quella scatola mai osservata prima con attenzione, data la sua funzione creduta modesta e scontata, m'accorsi solo allora, della sua preziosità manifatturiera di costruzione.

    * L'antiquario di Regonini, a quell'asta si aggiudicò anche due grandi tavoli con incastonati i medaglioni coi volti dei committenti. L'incontrai tempo dopo a Villanova d'Arda sul Mercatino dell'Antiquariato e quella, fu l'ultima volta che lo vidi. Ricordammo il mio Crocifisso e tra altre indiscrezioni mi disse di aver riconosciuto quegli stessi tavoli da lui comprati all'asta di Torino, durante un'intervista televisiva sulla RAI, girata nella casa di: Nicolae Ceaușescu ex presidente della Romania, fucilato a Târgoviște il 25 dicembre 1989.

    QUELLA STRANA CUSTODIA CRISTICA

    Una custodia simile, fatta e curata nei dettagli per un importante Crocifisso di proprietà privata, non m'era ancora capitato di vederla, se era solamente da utilizzare nelle processioni ricorrenti, tipiche cerimonie popolari, chiese, cattedrali, basiliche, all'interno di cappelle private, o di rado in occasioni infauste, come la pestilenza del 1630 a Torino. Dove anche lì, è stato esposto al culto pubblico in duomo e santuari, per scongiurare tramite Cristo, il diffondersi infettivo della malattia contagiosa.

    Neppure vidi un simile viatico cristico tra i Cristo chiamati itineranti, usufruiti nei pellegrinaggi collettivi dei religiosi o in quelli spontanei sanfedisti, mal tollerati dall'ordinanza ecclesiale solenne. Il suo interno è del tutto foderato in velluto azzurro, consumato dall'usura in vari punti d'appoggio a riposo del Cristo là, dove poggiano le mani e i piedi, procurando nella felpa superiore una evidente fenditura nascosta dietro la mano destra, in corrispondenza delle dita posteriori del palmo.

    Il suo coperchio, fu realizzato rinforzato all'interno nei punti deboli, con tre zeppe esagonali sotto il rivestimento di velluto; anche qui il peso dell'opera in sospensione sul raso, nel tumulto dei viaggi e scossoni dei trasporti, hanno logorato il velluto all'altezza posteriore del cranio, sbiadendolo, e poi lacerandolo sui lati in corrispondenza dei glutei e nei margini a fianco, del cuneo di forza del fondo.

    Il corpo dell'astuccio in esame è in sottile legno tamburato, ma robusto: poco elastico, non flette e non si sfonda; resiste ai colpi esterni improvvisi, e anche se sottoposto a notevole sforzo, sopporta senza danni per il suo contenuto carichi di gravità, relativamente pesanti.

    L'esterno è interamente rivestito in pelle dorata, (sono evidenti parti vissute, specie sugli angoli) su base dipinta lavorata in rilievo con bulini di sagome tonde, quadre, lineari e varie macchiettature diverse, disegnano in risalto una vasta metafora floreale, immagino, dai richiami al mondo celeste.

    Sarà per un effetto ottico, o casuale non voluto (ma non credo) sul centro esterno nel frontale del coperchio, tinta con un colore amaranto scuro, sembra distinguersi nettamente nascosto dietro, il profilo fantasma di una figura maschile con elmo a visiera aperta in testa; quell'ombra, sembra di

    vederla sormontare in piedi, mentre è alla guida di un carro allegorico; mentre sul retro del fondale esterno del viatico, paiono intravedersi dei volti di personaggi enigmatici seminascosti, che anonimi, si mimetizzano.

    La custodia è interamente rivestita di cotica (sostanza relativamente impermeabile) laddove il richiamo della sua forma, dichiara ineccepibilmente il suo contenuto. (il mio Crocifisso) Le sue dimensioni misurano: 50 cm in altezza, per 37 cm di larghezza in alto, 10 cm. di profondità, e 13 cm. di larghezza in basso.

    Mancano, i due ganci laterali di chiusura ad occhiello delle originali cerniere di sicurezza del contenitore. Le cui aperture, evidentemente, non son mai state riparate o sostituite, dopo la loro rottura dovuta al gran logorio per l'uso costante, allora sottoposto al mio Crocifisso.

    CARATTERISTICHE EVIDENTI DEL MIO CROCIFISSO:

    Non sono uno studioso, estimatore intenditore di opere d'arti figurative, esperto in relazioni attraenti dalla efficacia sorprendente, ma limitata alla descrizione essenziale del capolavoro in esame. Le mie impressioni, colgono la sensibilità inconscia dei sentimenti suscitati dalla abilità del suo artista, che si narra, per l'esecuzione del mio Crocifisso fosse un anonimo, valente scultore valdostano. Egli, fu ispirato dal modello impresso nella Sindone, nel pieno di una pestilenza torinese. Quei sentimenti generano in me proiezioni proprie, capaci di identificarmi ispirato nel parziale contesto della vera scena vissuta a suo tempo dal Cristo, soltanto, fantasticando sull'opera circoscritta al suo ritratto.

    Dal mio Crocifisso scolpito nel suo evidente stato moribondo in procinto di esalare l'ultimo respiro, ogni volta che lo fisso diritto al volto, sento come provenire dalla sue labbra una voce pacata, né perentoria né incerta, che prepotentemente m'investe profonda fino a raggiungere il mio subconscio.

    Quel richiamo, suggerito da un modello intagliato con l'aspetto di Gesù, imitando (si dice) il ricalco sofferente sindonico, mi stimola a riprendere gli argomenti correnti già trattati in una precedente pubblicazione, poi troncati privi di finale, in prospettiva di tempi conclusivi. Difatti, nel mio saggio scorso avevo ampiamente illustrato, come si legge scritto nella APOCALISSE, le motivazioni della realtà biblica, in relazione alla APOSTASIA dei falsi profeti, e degli anticristo contemporanei.

    In ragione di ciò, contrariamente al titolo annunciato per codesto capitolo, limito, all' essenziale la relazione strutturale del mio Crocifisso. Desisto pure, dallo stenderne lo stato di conservazione con lunghe descrizioni, trasferendo il compito ad altri, più competenti di me. All'opposto, mi soffermerò sulle diverse vicissitudini subite nel tempo durante l'uso materiale dell'opera, in apparente funzione delle sembianze di Cristo, rinnovandone l'eterno pensiero universale, sito nella versione scultorea.

    Nel corso dell'opera e nel contempo, vorrei inserire assieme alla stesura, i frutti curiosi della mia ricerca fatta anni fa, su leggendarie storie che si rivelavano e poi, solitamente, le si tramandavano in quel di Torino. Quei miti seguirono rispetto gli scopi iniziali, la nascita e funzioni di siffatto Crocifisso, inizialmente scolpito nel Bosso nell'eloquente fattura, con funzione unica di sola icona completata dalla sua custodia, realizzate da un abile maestro.

    Fin dall'origine, la mia scultura fu curata e rifinita solo sul frontale visibile, dato che il suo retro era celato dietro la croce sulla quale il mio Crocefisso rimaneva fermato con una vite passante che, dal dorso della croce finiva avvitata, nella schiena del Cristo. Più avanti per i crocifissi, un editto papale diede ordine che questi, si dovevano appendere alla croce soltanto con chiodi veri, fissato mani e piedi.

    PANDEMIA 2021: ASETTANDO l'APOCALISSE FASE 2

    Nel 2021 inoltrato l'elenco delle morti eccellenti e le comuni in genere è troppo lungo e ravvicinato, per non attribuirlo alle sostenute somministrazioni supposte pesantemente: immunologiche per tutti.

    Da Carla Fracci a Raffaella Carrà tra i personaggi pubblici più noti, manca sempre per esempio, una distinta percentuale degli appartenenti a categorie agevolate: tra politici, giornalisti, presentatori TV, governanti, immunologhi, scienziati, opinionisti onnipresenti, nei dibattiti univoci di parte.

    E mancano ancora, da poter includere tra i lesi dai molteplici effetti collaterali derivati dal vaccino, rimasti vittime letali del Covid; sono assenti: professori in medicina, medici compiacenti, studiosi, ricchi banchieri, massoni, agiati benestanti, trafficoni, né si sa su chi di loro, fu colpito da trombosi.

    Caso strano nessun facilitato è mai apparso nelle cronache nere, se non di rado per la sua guarigione sopravvenuta tempo prima, al periodo del ricorso alle vaccinazioni di massa.

    Contrariamente a quanto si pretende da tutti, essi, si sospettano dispensati non dal virus, ma dagli effetti collaterali da post vaccinazione, dovuti a innocue iniezioni di placebo comparativo, che per le statistiche si dovrebbero destinare ad individui selezionati a caso, da gente inconscia esentata che ignara, non è a conoscenza del reale contenuto delle fiale a loro destinate (alla cieca) dalla sorte.

    Quei placebo invece si dirotterebbero sottobanco disponibili, in favore di soggetti vagliati; sono i complici volontari certamente coscienti, della, come disse Trump prima di essere eliminato in modo equivoco: più grande truffa della storia. Fonte: https://www.universo7p.it/trump-vacciniantinfluenzali-la-piu-grande-truffa-della-storia-della-medicina/scienza/ - 17 maggio 2020

    Non sarà così per i giovani e di mezza età, la cui vera entità della moria, l'autismo, le problematiche fisiche succedute dal post vaccino (che vaccino non è) in poi, vincoleranno per sempre la loro vita.

    Altro: l'imprevedibile, sopraggiunto dopo il vaccino viene sempre minimizzato e messo in dubbio in quanto possibile patologia già latente, oppure occultato, per rientrare nel tasso normale e fisiologico di rischio, ben evidenziato nei bugiardini * e liberatorie fatte firmare dai maggiorenni, o loro tutori.

    * Information from the National Library of Medicine To learn more about this study, you or your doctor may contact the study research staff using the contact information provided by the sponsor. Please refer to this study by its Clinical Trials.gov identifier (NCT number): NCT04368728

    Malattia Raffaella Carrà, com'è morta la conduttrice? Tumore ai polmoni la causa secondo alcune indiscrezioni: Un mese fa l'indizio che qualcosa non andava, svela Milly Carlucci.

    FORSE ARRIVERÀ' IL GREEN PASS

    Mancava solo il green pass, per dividere l'opinione pubblica sociale; siamo alle solite dissociazioni storiche: Caino, si slancia nuovamente contro Abele; ma oggi, quanto troppi sono i Caino e quanto pochi, sono rimasti gli Abele?

    E' vero, quanto progettato dal pensiero unico del nuovo ordine mondiate, che bisogna selezionare sufficientemente abbastanza il sovraffollamento del pianeta, incapace di mantenere lo spropositato numero dei Caino, che ne sfruttano speculativamente tutte le risorse planetarie disponibili: per lo più sprecandone la maggior parte gettandola nelle immondizie, sparse in ogni dove.

    A tale scopo una élite di individui hanno progettato e intendono realizzare le misure necessarie, per giustificare la diffusione planetaria dei mezzi drastici dello sfoltimento umano, da applicare sotto forma di farmaci vaccini, che in realtà fungono da instabili commutatori deittici, il cui effetto sarà immediato per alcuni, e per altri si vedranno nel tempo, a medio o lungo termine.

    l green pass? È' lo strumento migliore per spartire a vista i cattivi, dove però non sono tutti tali, ma in maggior parte solamente ignavi di comodo che, gaudenti delle gradevolezze attrattive della vita, non vi vogliono rinunciare per convenienza decidendo da che parte stare, o per non dover ricusare le piacevolezze terrene: Dante, vide gli ignavi affranti, relegati e ammucchiati nell'anti inferno.

    Anche tra i buoni, non ci sono solo i convinti di stare nel giusto: tanti di loro, sono soltanto dei pavidi paurosi, che indecisi per non rischiare di sbagliare, scelgono, di scegliere la non scelta. Ma in questo periodo di decisione, purtroppo, finora ho sentito nessuno alzare con coraggio la voce, per opporsi alla vaccinazione per motivi religiosi, soprannominata da Cristo in APOCALISSE, come: marchio della bestia. Il nostro ordinamento laico, pur consentendo il diritto di praticare la propria religione, non risulta prendere minimamente in considerazione, questa realistica eventualità. Tutto questo malauguratamente significa, che il tempo degli anticristo è già arrivato insieme alla APOSTASIA, che preannuncia la temuta APOCALISSE portando con se a grandi passi, chi pensava di sfuggire a castighi.

    Green pass obbligatorio in Italia a due livelli: una dose per il ristorante, due per eventi e discoteche

    Green pass con una dose di vaccino per andare al ristorante al chiuso, con doppia dose per i luoghi più affollati. È una delle ipotesi che il governo discuterà nel corso della riunione della cabina di regia prevista nelle prossime ore. Prevedendo comunque che nelle aree dove

    maggiore è la circolazione del virus sia prevista ovunque la doppia dose. L’obiettivo del governo è lasciare l’Italia in fascia bianca almeno fino al 15 agosto e dunque - oltre alla modifica dei parametri per la classificazione delle aree di rischio - si studiano misure che possano contribuire a frenare la corsa della nu ova va riante D e lta: qu esto i nevitab i l mente, passa per avere il maggior numero di persone immunizzate. Fonte: Corriere della Sera 20 luglio 2021

    AI TEMPI DEL MIO CROCIFISSO

    Durante la peste di Torino del 1630 o nella rievocazione propiziatoria, si organizzarono cospicue le processioni religiose, passando dai luoghi maggiormente colpiti dalla pestilenza; lì, si sfilavano col mio Crocifisso in testa al corteo invocando la guarigione dal morbo, per Grazia Divina e di Cristo.

    Allora la gente arrivava numerosa, riempiendo strade e strette contrade, percorse da interminabili code di devoti in preghiera: ognuno dei quali, sorreggeva la propria candela devozionale accesa. * Essi, osservati dall'alto affacciati ai balconi di lato, procedevano sui tragitti obbligati in terra battuta allineati in file compatte, nel costretto ordine cerimoniale.

    Canti religiosi, voci in preghiera si ripetevano, rompendo il silenzio lugubre della morte in agguato; pestifera, s'aggirava ignota tra la gente in cerca di nuove vittime da abbattere, sottraendone la vita.

    Evidentemente il metodo del ricorso alla protezione divina di allora, era più efficace dei green pass recenti, visto che l'umanità è sopravvissuta, senza ricorrere a mezzi artificiosamente drastici, come il vaccino di massa universale: mentre la collettività antica scampò, col solo aiuto della preghiera.

    La pratica di appellarsi spontaneamente all'indulgenza celeste, ha le radici storiche che si trascinano da millenni arrivando sulla crosta terrestre, fino dalla prima comparsa dell'uomo.

    Solo attualmente l'umanità si affida esclusivamente alla scienza, fallacemente interessata ai singoli interessi i cui compromessi, degli eventuali risultati forzando i perfetti equilibri della natura, ne modificano deviatamente gli effetti, prodotti dalle note conseguenze devastanti sotto gli occhi di tutti, visto che stanno velocemente distruggendo irrimediabilmente il nostro ecosistema.

    Cristo, dalla sua venuta sulla terra in poi, è stato il fulcro principale d'attrattiva e di mantenimento della devozione dovuta verso il Padre suo, da dove scaturivano, tutti i principi della fede al divino.

    Ma quest'era dimostra l'ingratitudine dei demoni, che manovrano gli anticristo cercando di farci dimenticare le opere del Crocifisso o di rimuoverne le gesta, dalla labile memoria umana.

    I suoi nemici, gli stessi anticristo politicanti dei tempi laici moderni, chiesero perfino di togliere dalle scuole i crocifissi e di coprirne le croci, che si trovano copiose nei nostri cimiteri.

    SPOSTAMENTO DELL'ASSE DI ROTAZIONE TERRESTRE

    Manton Drove, nei pressi di Marlborough, contea dello Wiltshire, in Inghilterra, 24 maggio 2015

    Il cerchio nel grano, nella parte esterna della figura, mostra una croce celtica, simbolo dei quattro elementi aria, acqua, terra e fuoco e un sole al centro con 13 raggi. I quattro elementi rappresentano, ovviamente, il pianeta Terra e il sole con i 13 raggi, il sole interno della cavità della Terra. Vediamo però che dei quattro cerchi che simboleggiano i quattro elementi, uno è fuori centro, spostato, a quale elemento si riferisce? A mio parere è evidenziato l'unico elemento fisso dei quattro e cioè l'elemento terra. Infatti, gli altri tre sono elementi mobili per loro natura intrinseca, cioè aria, acqua e fuoco, quindi, ribadisco, il cerchio spostato indica un movimento, uno spostamento, dell'elemento terra. I cerchi nel grano, come ho sottolineato sopra, accompagnano e anticipano gli eventi profetici che si stanno manifestando e che si manifesteranno ... Verso le 16:00 del 3 gennaio 1944, nella cappella del convento, davanti al tabernacolo, Lucia chiese a Gesù di farle conoscere la sua volontà: ... Subito dopo ,ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e

    udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano, trascinano con sé in un turbine, case e persone 2 in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice . La profezia si riferisce chiaramente al compimento del 6° sigillo dell'Apocalisse di Giovanni: APOCALISSE 6, 12-14: 12. Quando vidi l’Agnello rompere il sesto sigillo ci fu un tremendo terremoto. Il sole divenne nero come il carbone e la luna si fece rosso sangue. 13. Allora le stelle caddero dal cielo sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall’albero scosso da un vento impetuoso. 14. Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola, e tutte le montagne e le isole furono spostate. I due testi profetici descrivono chiaramente lo spostamento dell'asse fisico della Terra. - Fonte: Nuova coscienza cosmica - 4/07/2019

    * L'APOCALISSE è appena iniziata, e già i risultati si fanno sentire in crescendo: le chiamano crisi del cambiamento climatico, anche se il clima è solo un riflesso condizionato, che risente delle ripercussioni, conseguenti i sciagurati comportamenti umani. Ormai non si contano i continui disastri che quotidianamente affliggono gli insediamenti della civiltà attuale, che di civile ha proprio nulla, se non la fasulla definizione della parola. Il nostro pianeta, la terra, non è una cosa di proprietà umana da contendere battagliando, ma un essere autonomo ospitante attivo, che ha consentito al Creatore d'ospitarci accettando il nostro insediamento, al limite della sua paziente tolleranza, che ora è in fase di rapido esaurimento, per un irreversibile sfinimento.

    GLI ASPETTI ECONOMICI

    Non si possono perennemente sacrificare le attività economiche, culturali, sportive e turistiche del paese, in funzione esclusiva delle esigenze sanitarie: singole, presunte, prudenzialmente supposte.

    E' questo il grido disperato degli addetti esasperati del lavoro autonomo, finora tenuti all'angolo dalla presupposta pericolosità, ipotizzata dalla diffusione della pensata pandemia, esasperatamente congetturata ed attivata ad arte di parte.

    L'appello è stato rivolto al presidente dei falsi profeti Draghi, dagli esercenti di quelle attività finora penalizzate, nel tentativo di sollecitare e al limite, disposti perfino a sobbarcarsi dei problematici compromessi di responsabilità, come la gestione pratica unilaterale e penalizzante del green pass.

    E questo, anche se il green pass fosse reso indebitamente obbligatorio per tutti i vaccinati con le debite eccezioni, pur di poter finalmente ricominciare in presupposta sicurezza, ad esercitare le loro attività in modo pratico e pseudo funzionale, se non, possibilmente propriamente ottimale.

    Passo dopo passo, tassello dopo tassello, i media e gli informatori della stampa si impegnano con argomenti dall'orientamento persuasivo, per orientare unificando l'opinione pubblica col desiderio politico, sulla indispensabile necessità di adottare al più presto, giocando la carta impositiva della certificazione verde (green pass) per l'accesso a tutti i luoghi affollati privati, o aperti al pubblico.

    La pronta risposta senza attesa di Draghi coglie l'occasione, con un appello in conferenza stampa.

    La conferenza stampa di Draghi: «Green pass non è arbitrio. L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire» Il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha illustrato le nuove misure contro la pandemia di Covid. «Di scuola, lavoro e trasporti ci occuperemo la prossima settimana. Faremo ogni sforzo perché tutti siano tra i banchi, in presenza dal primo giorno». Fonte: 23 luglio 2021

    CORONAVIRUS. Via libera del Cdm al Dl Covid Draghi: Appello a non vaccinarsi è appello a morire Il green pass non è un arbitrio, è una misura che dà serenità, ha sottolineato il premier. Cambiano i parametri per la zona gialla: la soglia viene fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per le ospedalizzazioni. Il Tweet Riforma della giustizia, Cdm autorizza il governo a porre la fiducia su decreto Cartabia Confindustria: Green Pass al lavoro o cambio mansione. Landini: Una forzatura vaccini. Obbligo green pass per posti letto alla Statale di Milano Dl Covid, cabina di regia: green pass per bar e ristoranti al chiuso. Riforma della giustizia, Cdm autorizza il governo a porre la fiducia su decreto Cartabia 23 luglio 2021. L'economia va bene, si sta riprendendo e l'Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti, dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, che ha dato il via libera al nuovo decreto legge Covid. e ha approvato all'unanimità anche l'autorizzazione della fiducia sulla riforma della giustizia. La variante delta è minacciosa perché si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che, senza reagire subito, la realtà di altri Paesi si presenta da noi con intervallo ravvicinato: quello che vediamo succedere in Francia, Spagna, altri Paesi dobbiamo immaginare che possa ripetersi in assenza di provvedimenti ha detto il presidente del Consiglio. Oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, obiettivo di Figliuolo è stato superato. La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita ha poi sottolineato. Ad oggi abbiamo inoculato 105 dosi ogni 100 abitanti, come la Germania, più di Francia e Usa.

    LA CATASTRFE CHE NON C'È E IL RUOLO DEI NON VACCINATI

    Nonostante i reparti Covid e le terapie intensive lavorino a bassissimo regime, continua il catastrofismo della politica e dei mezzi di informazione. Non potendo più terrorizzare la gente con la conta dei morti e con il collasso degli ospedali, ci si è spostati sul terreno del semplice contagio, anche se statisticamente innocuo. D'improvviso il problema non è più quello, sanitario, dei ricoveri e dei decessi, ma quello, simbolico, della semplice idea di contaminazione, che proviene dai non vaccinati. Perché?

    1. La catastrofe che non c’è e il ruolo dei non vaccinati

    La risposta è semplice. I non vaccinati, contagiandosi senza finire in ospedale né all’obitorio, stanno dimostrando che il Covid, una volta vaccinati un buon numero di fragili, è sostanzialmente innocuo. I non vaccinati stanno cioè svolgendo, senza volerlo, la funzione che nei trials clinici ha il gruppo di controllo. Già solo per questo bisognerebbe ringraziarli, anziché demonizzarli. E in effetti in tutti i paesi che hanno raggiunto una copertura delle fasce deboli, soprattutto in Israele, in Uk - e in realtà anche in Italia, dove pure questa copertura non è ancora raggiunta - under 60 vaccinati e non vaccinati, che prendono il Covid, mostrano reazioni sostanzialmente analoghe: non sviluppano i sintomi gravi. Questa è una bellissima notizia. Che però dice anche, sommessamente, che il vaccino per i soggetti non a rischio non è poi cosi necessario. Apriti cielo. Il vaccino per tutti non è necessario? Non lo si dica mai. Non si è ancora psicologicamente pronti a gestire un simile trauma, perché smentirebbe qualcosa su cui ci si è giocata la salute, ossia il mantra del vaccino per tutti come unica via di salvezza, e, soprattutto, perché farebbe crollare il piano dell’obbligo per i non vaccinati. Un obbligo per il quale spingono, rabbiosi, soprattutto i già vaccinati, che mal sopportano l’idea di scoprire, grazie ai non vaccinati, che il loro vaccino li ha salvati da quello che, nella maggior parte dei casi, si sarebbe comunque risolto in un semplice raffreddore. Costringendo tutti coloro che agiscono spinti da rabbia e paura, a capire che, la situazione è diversa da quella che essi credono di vedere: i non vaccinati sono le inconsapevoli sentinelle della ragione, perché. Ma come? Il non vaccinato non è un ignorante? Magari lo è, ma aiuta il vaccinato a ragionare. E non è poco.

    2. Il lockdown non è l ’unica alternativa alla vaccinazione di massa

    Ed ecco la spiegazione di ciò che sta accadendo in questi giorni, nonostante la scienza ci dica altro. Da qualche giorno è cominciato un gioco in realtà iniziato già nel marzo scorso, e che oggi si ripete, ma in modo così chiaramente sleale, che ci vuole tutta l’ipocondria dell’italiano medio per poterci cascare. Il gioco consiste nel far sembrare il Covid un’apocalisse anche quando non lo è più, perché solo così si potrà agitare lo spettro del lockdown come unica alternativa all’obbligo vaccinale. E poiché questi vaccini proprio non riescono a convincere dall’unico punto di vista in cui dovrebbero farlo, e cioè, quello medico, ecco l’escamotage: posto di fronte all’alternativa se perdere il lavoro o vaccinarsi, il cittadino dovrà pur vaccinarsi, alla faccia del consenso libero e informato. Se i nvece, come sta accadendo adesso, pur non essendo tutti vaccinati possiamo tenere il virus sotto controllo, anche senza chiuderci in casa, viene meno la comoda possibilità di attribuire ai non vaccinati, il ruolo di capro espiatorio e la politica, non potrà più scaricare su di loro la propria incapacità di gestire la situazione, senza dover chiudere tutto. Ormai si ragiona al contrario, insomma: anziché dire che poiché il Covid è ugualmente pericoloso per chiunque, sarebbe bene vaccinarci tutti, si dice che poiché dobbiamo vaccinarci tutti, il Covid deve essere presentato come terribilmente pericoloso per chiunque. Più minaccioso è il male, più il rimedio apparirà necessario. Evidentemente ci crediamo tutti, se Speranza ha potuto dire, senza che nessuno battesse ciglio, che il vaccino è necessario anche per gli over 12. E invece è sempre più evidente, in questo quadro, che una volta messi al sicuro i fragili, la vaccinazione di tutti gli altri ha il solo scopo di rassicurare psicologicamente i vaccinati, che vanno rendendosi conto, terrorizzati, che il vaccino non riesce a fare ciò che essi ingenuamente avevano sperato facesse, e ciò non, com’è previsto che sia, ridurre ricoveri e decessi, ma addirittura far scomparire il virus. Così, nonostante nel sud del mondo ogni anno muoiano decine di milioni di bambini, malati e persone di ogni età per cause evitabili come la malnutrizione, la mancata assistenza sanitaria, il fumo e altri fattori, solo il Covid dei paesi che possono acquistare vaccini rimane la più grande sciagura della storia dell’umanità. E quando qualcuno dice che no, forse non lo è, la

    macchina del fango dei catastrofisti è pronta a ricoprirlo fino a soffocarne la voce. Eppure il compito della politica dovrebbe essere di governare la paura, non di cavalcarla. Complottisti e no vax no, ma ingenui e ipocondriaci neppure. Ma forse aveva ragione Hobbes: quando si ha paura di perdere la vita il cittadino è disposto a fare, e a pensare, qualunque cosa. E se non corrisponde ai fatti, tanto peggio per i

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