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Meraviglioso
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E-book187 pagine2 ore

Meraviglioso

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Info su questo ebook

Se pensate che fare il barman sia un mestiere noioso, questo libro fa proprio per voi. Se invece pensate il contrario, questo libro non vi deluderà. Luca Ferrari, infatti, il barman lo fa da quando era un ragazzino e nel corso della sua carriera di avventure nate al banco ne ha vissute moltissime. In questo libro, divertente e “spiritoso”, racconta parte di queste avventure, tutte accadute mentre faceva il suo lavoro. Le storia e i personaggi incredibili di questo libro non potranno non farvi sorridere. Come dice l’autore: «Vi divertirò, vi stupirò, vi farò pensare... poco, ma vi farò passare bellissimi momenti. E nel mentre vi darò qualche consiglio, ogni tanto, senza presunzione, ma come un caro amico, soprattutto su come e cosa bere. Perché nella vita bisogna mandarne giù tante!»

Luca Ferrari è nato a Modena nel 1976. Uomo di mondo, ha girato in lungo e in largo il globo e ha avuto avventure interessanti e folli in ogni angolo della Terra. Fa il barman e ristoratore dall’età di quattordici anni.
LinguaItaliano
Data di uscita31 lug 2022
ISBN9788830667877
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    Anteprima del libro

    Meraviglioso - Luca Ferrari

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterly. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Prefazione

    Era un giorno come tanti quando all’improvviso è entrato uno dei miei papà. Corrado, un uomo fondamentale per la mia vita. Lo avevo perso di vista da una decina di anni ma mi aveva ritrovato e ci siamo messi a conversare appassionatamente per ore. Gli ho raccontato cosa avevo combinato negli anni in cui non ci eravamo visti. Alla fine della kiackierata, salutandomi, mi disse: dovresti scrivere un libro... con tutto quello che ti è capitato!. Piano piano, per gioco, ho iniziato a fare un viaggio mentale di tutte le cose viste e vissute in mezzo alla gente, bella, brutta, strana, e alla fine, dopo tanti tentennamenti, mi sono deciso. Ho iniziato a mettere in fila i pensieri e a dare un titolo a ogni storia e a ogni avvenimento, senza una cronologia o un tema preciso. L’unico può essere il divertimento, la varietà delle cose ke ho vissuto, le notti e i personaggi ke le hanno colorate. Il titolo l’ho scelto perké è una parola ke ho sempre usato come intercalare, sia in senso positivo ke negativo. Una parola fantastica ke ha sempre meravigliato le persone per il modo convinto con cui la usavo anke nei momenti peggiori.

    Ringrazio per la spinta a scrivere solo due persone ke rimangono veri amici e importanti punti fermi della mia vita: ALBINO e GIORDANO.

    Luca Ferrari

    - Tu perché non hai più scritto un libro?

    - Perché so’ uscito troppo spesso la sera!

    (dal film La grande bellezza)

    Io credo nell’anima, nel cazzo, nella figa, nei fianchi della schiena di una donna.

    Nelle palle curve a uncino, nella crusca, nel buon scotch.

    Credo che i romanzi di Susan Sontag siano spazzatura auto-indulgente e sopravvalutata.

    Credo che Harvey Oswald abbia agito da solo

    Credo che ci dovrebbe essere un emendamento costituzionale che metta fuori legge l’Astroturf e i battitori designati.

    Credo nel punto debole, nella pornografia elegante, nell’aprire i regali la mattina di Natale e non la Vigilia.

    E poi credo nei lunghi, lenti, profondi, soffici e umidi baci che durano tre giorni

    Crash Davis (Kevin Costner) nel film Bull Durham

    Le cinque regole di vita

    Esistono 5 regole ke tutti dovrebbero conoscere per vivere una vita in modo appagante, mi sono state insegnate da Albino, in una notte di bevute e kiackiere:

    DORMIRE, MANGIARE, BERE, GIOCARE, VINCERE.

    Queste sono le 5 regole, sembrano semplici ma non lo sono, e ora vi spiego perké.

    DORMIRE è la prima, la più importante... va beh cosa crede di venirci a insegnare!!! direte voi, ma non è così scontato. In una società come la nostra ke ci spinge, ci tira, ci skiaffeggia, ci delude non è così scontato un riposo appagante e pieno. È alla base di tutte le altre regole, dovete riuscire a

    riposare serenamente, meglio in compagnia. Come riuscirci? Semplice! Dovete evitare di fumare prima di andare a letto, dovete evitare superalcolici prima di coricarvi, evitare di eccitarvi con film o compagnie particolari prima di essere abbracciati da Morfeo e soprattutto condurre una vita sana ed equilibrata ...ma per piacere!!!. Con tutte le cose di merda ke ci capitano durante il giorno, con tutto lo stress ke ci aggredisce alle spalle dovremmo anke mangiare un’insalatina o verdure bollite, bere acqua e andare a letto prima ke in tv facciano vedere qualke culo e tetta? Io ho sempre usato il metodo contrario, fumavo (anke sigari), mi ammazzavo di Mr. NEGRONI, facevo sesso, o all’amore a seconda della compagnia, e se la cosa si faceva lunga di sicuro alla fine cucinavo anke qualcosa prima di morire sul letto. Mi sono sempre ricaricato e mi svegliavo con il sorriso e la voglia di vivere la giornata al meglio, anke in periodi difficili riuscivo a sfogarmi e ricaricarmi sempre!!! Mi viene in mente il film A colazione da Tiffany quando Peppard sveglia la Hepburn e lei è meravigliosa e torna a letto perké è cotta dalla serata passata. Ecco quello è dormire. Una ragazza senza un domani ke dorme perfettamente. Quindi a fanculo le stronzate sulla vita sana e lo sport, divertitevi sempre come cazzo vi pare e con quello ke vi piace e vedrete ke sarete comunque sempre soddisfatti e appagati, e i problemi ke vi affliggono si trasformeranno in ostacoli ke saprete già come superare!!!

    MANGIARE è la seconda. Va tradotta in nutri il tuo corpo!!!. Anke questa sembra scontata, ma la maggior parte di voi la applica in modo sbagliato. Il corpo va nutrito bene alla mattina, poco e con cibo energetico a metà giornata, poco ma con cibo gustoso alla sera. È un equilibrio giusto per ki conduce una vita regolare. E non parlo di mangiare roba macrobiotica, vegana, o cazzate del genere, parlo di nutrire il corpo in base alla vita ke si fa e in base al proprio gusto o se volete in base alla soddisfazione del palato. Evitate di ingerire gli zuckeri nascosti in bibite e prodotti alimentari falsi, se un giorno esagerate con l’alcool perké va così, evitate di abbuffarvi con il cibo... O si mangia o si beve!!! Smettete di dare i soldi a multinazionali ke vi fanno credere ke i loro prodotti siano controllati, giusti e buoni per la salute... cazzate. Spendete un po’ di più per il cibo, andate sulla qualità, ne vale la pena sia per la salute che per il gusto. Non siate spilorci perké tanto un piatto di pasta è pasta, un formaggio è solo formaggio e soprattutto un vino non può costare così tanto!!! In certi vini trovate termini come brillantante, centrifugato, pastorizzato... orribili, e se lo consumate quotidianamente per anni, a cinquanta andate dritto in ospedale a farvi 3 o 4 by-pass come minimo, e dopo diventate una medicina dipendente e a settant’anni siete rincoglioniti come uno di novanta. Mi viene in mente il film di Louis De Funès L’ala o la coscia?. Era la parodia della guida Michelin con De Funès come Michelin ke combatteva con un industriale dell’alimentazione. C’è una scena dove entra in una fabbrica e vede creare un pollo arrosto da una macchina, ed erano gli anni Settanta! È semplice: NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO, ergo non mangiate merda ma cose buone e fatte bene. Ed è importante variare!!! Quindi a fanculo le diete del cazzo ke ci vendono tutte come meravigliose, imparate a mangiare bene e vedrete ke spenderete meno in medicine e vivrete meglio con il vostro corpo e con il vostro spirito!!!

    BERE è la terza, una delle più importanti, proprio perké sta nel mezzo ed equilibra le altre. Ci sono due tipi di bevitori: quelli sociali e quelli asociali. Se voi fate parte del primo gruppo siete a posto, andate avanti così e ascoltate bene. Bevete bene, evitate le cose dolci e soprattutto non abusate degli amari alle erbe, contengono tanti di quegli zuckeri ke vi ammazzano se ne abusate. Bevete sempre limpido mai torbido, andate in crescita come tipologia e battezzate una bevuta ke in quel momento vi attira e continuate con quella. I cocktail classici e più vecki sono più digeribili perké hanno meno ingredienti e sono da preferire, e comunque sceglietene un tipo solo per la serata, non miskiate più tipi di cocktail. Lo stomaco è sempre quello e a scomporre più ingredienti fa fatica e voi ne risentite. Ma soprattutto bevete in compagnia, in questo modo si creano complicità, amicizie, si riesce a crescere caratterialmente e a conoscere persone nuove e interessanti proprio perké l’alcool toglie quel po’ di inibizione ke di solito frena e non fa riskiare nei rapporti umani. State sempre a banco in un locale anke perké non ci si va in pullman, il gruppo di bevuta e di approccio in un locale è di 3-4 amici, si riesce a kiackierare tutti e si può stare a banco perké è li ke conosci e socializzi, non a sedere a un tavolo, quello lo fai con una figa le prime sere o con la tua ragazza i primi tempi (poi cambia la musica). Ma soprattutto non siate quei bevitori solo del fine settimana ke si spaccano fino a essere devastati da perdere i sensi, imparate a conoscervi e a sapere come dosare la bevuta e cosa potete bere o no, in modo da rimanere euforici e disinibiti ma cognitivi, se no anke la gnocca vi manderà a fanculo e rimarrete a bocca asciutta. L’alcool deve essere un buon compagno di serata-nottata solo per darvi piacere e per creare situazioni interessanti con il prossimo, non distruggervi i neuroni e basta. Il ragionamento bevo per affogare i pensieri non va bene perké i pensieri poi imparano a nuotare. Mi viene in mente una scena del film French Kiss quando Kevin Kline spiega a Meg Ryan a riconoscere e a degustare un vino, da lacrime!!! Bevete di qualità non siate reske, è sempre un alimento, viene sempre assimilato dal vostro corpo, quindi bevete di qualità e nei vostri limiti cerebrali, non oltre, e vedrete ke non vi farà più male dello smog, delle radiazioni, degli antibiotici ke vi fanno prendere.

    GIOCARE, se avete seguito le regole precedenti, vi verrà facile giocare. Giocare nel lavoro, giocare nei rapporti, giocare con i propri obbiettivi. Questo non vuol dire fare i cazzoni ma evitare di prendere tutto sul serio e invece guardare il mondo con una sorta di leggerezza. Cercate di seguire il vostro istinto nelle scelte e mettetevi in gioco in qualsiasi campo senza vegetare in una vita normale e ordinaria. Divertitevi e mettetevi in gioco con l’altro sesso, cercate uno sport da seguire, un lavoro ke vi dia soddisfazione e create sempre qualcosa. Mi viene in mente il protagonista di Forrest Gump, uno dei capolavori del cinema di sempre. Gli poteva accadere qualsiasi cosa ke riusciva a superarla con

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