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Non sei i tuoi pensieri
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E-book245 pagine2 ore

Non sei i tuoi pensieri

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Info su questo ebook

Quante volte sei stato dominato dai tuoi pensieri? Quante volte ti sei identificato con essi? Questo manuale vuole indicarti la strada per prendere consapevolezza di te e dei tuoi pensieri, positivi e negativi. Attraverso la mindfulness, imparerai a concentrarti sul “qui e ora”, staccandoti dai tuoi pensieri e imparando a dominarli.
Corredato da esperienze riportate, frasi motivazionali ed esercizi guidati, l’autrice e psicologa ti guiderà passo dopo passo in un percorso interiore ed esteriore alla scoperta di te stesso. Tu non sei i tuoi pensieri.

Leen Ryckaert si è laureata all’Università di Gand, in Belgio, con un Master in Psicologia Clinica. Ha lavorato presso l’Università di Gand, Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Psicologia. Si è poi specializzata in terapia cognitiva e mindfulness. Dal 2006 ha un proprio studio come psicologa clinica. La sua specialità è il trattamento di persone affette da depressione, burnout e disturbi d’ansia e tensione.
La sua missione nella vita è aiutare le persone nel loro percorso verso un’esistenza qualitativamente migliore e più felice. Il libro è nato da numerose sedute terapeutiche con i pazienti. Contiene una sintesi dei temi solitamente trattati nelle sessioni. È scritto in modo molto comprensibile, in un linguaggio accessibile a tutti. Può essere un’alternativa se la terapia non è immediatamente disponibile.
LinguaItaliano
Data di uscita31 gen 2023
ISBN9788830676138
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    Anteprima del libro

    Non sei i tuoi pensieri - Leen Ryckaert

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Premessa

    Che io avrei scritto un libro sulla depressione e soprattutto anche sul suo opposto, la felicità, era come se fosse stato geneticamente determinato. In giovane età mi sono dovuta confrontare in modo profondo con questo fenomeno. Sono cresciuta con una madre che – la vita le sarebbe potuta essere un po’ più piacevole – non era depressa, eppure spesso malinconica. Finché negli ultimi anni della sua vita ritrovò la chiave della felicità. Mio padre invece, colpito da una paraplegia che lo ha costretto per la maggior parte della sua esistenza su una sedia a rotelle, era uno spiccato esempio del pensiero positivo. Estremi più grandi di questi non esistono. Io stessa oscillavo tra questi due estremi, anche se dipendeva da ciò che nella mia vita si presentava. Ho tuttavia imparato che si può riprendere in mano la felicità ogni volta di nuovo e che non si è un’involontaria vittima del destino, perfino dopo i periodi più scuri. Il percorso è spesso contorto, ci sono contrattempi, ma se li riesci a vincere diventerai più forte e felice. Ciò non va sempre da sé, ma con la dovuta forza di volontà e una sana dose di disciplina, tanta pazienza, entusiasmo e la fiducia che la vita ti porta dove devi essere, puoi, credimi, essere felice.

    Durante i miei studi di psicologia clinica volevo scegliere come argomento della tesi la depressione. Avevo solo 21 anni e il mio professore di psichiatria me lo sconsigliò perché era una materia troppo difficile per qualcuno della mia età. Scelsi alla fine I disturbi psicosomatici. Eppure, dopo tutti questi anni, sono tornata alla mia iniziale vocazione.

    Perché questo libro? Il libro è cresciuto organicamente dalla mia pratica come psicologa clinica. La gente chiede spesso alla fine di una sessione terapeutica: Ciò di cui abbiamo adesso parlato, dove lo posso ritrovare? Dove posso leggerne di più? Alcuni libri sono rivolti ai professionisti, come letteratura specializzata fra colleghi. Altri sono invece troppo divulgativi o del tipo auto-aiuto. Per questo scrivevo per i pazienti su carta un breve contenuto degli argomenti discussi durante la sessione e glielo davo per portarlo a casa. Alla fine ho deciso di prendere del tempo libero e di raccogliere tutti questi testi in un volume. In questo libro metto a nudo i meccanismi del pensare e come questo pensare determina per una grande parte i nostri sentimenti e, più nello specifico, il sentimento della felicità. Le idee più importanti su questo argomento le trovi nella psicologia cognitiva. Mindfulness è arrivata una decina di anni fa dall’America e costituiva un’ideale integrazione alla terapia cognitiva esistente. Nasceva così una nuova corrente, la Terapia Cognitiva mirata all’Attenzione.

    Caotica come sono, è stato per me un grande compito quello di strutturare tutto il materiale raccolto. Durante un lungo viaggio in treno mi sono messa a ordinare le idee e a dare struttura al testo sulla base dell’acronimo Gelukkig zijn, in italiano Essere felice.

    Nell’originale in lingua fiamminga ogni lettera di queste due parole è la lettera iniziale di ogni capitolo. Ciò ovviamente non è stato possibile mantenere nella traduzione.

    L’idea di tradurre il libro in italiano ci è stata suggerita dai nostri amici italiani. Alcuni per curiosità, altri perché attraversavano a loro volta una depressione. Da ciò l’amichevole dovere morale che ho provato e che mi ha portato a tradurre il libro nella loro lingua. Il mio partner e io abbiamo imparato ad amare il paese e abbiamo deciso di farne la nostra seconda patria.

    Leen Ryckaert

    Costigliole d’Asti (Piemonte)

    Introduzione

    Gli alberi sconsolati sognano che arrivi la luce del sole… è l’inizio di una poesia di un poeta sconosciuto. Ti senti anche tu a volte come questi alberi, soffri la tristezza della tua esistenza, sei appesantito dalle preoccupazioni o dai problemi, speri in una vita migliore per te stesso o per coloro che ti circondano? Vorresti ottenere molte più cose dalla vita rispetto a quelle che hai già? Sei deluso, scoraggiato, depresso? Non riesci più a trarre forza dalla tua relazione ma essa diventa invece causa di frustrazione e dolore? Hai la sensazione di avere troppe cose da fare e di conseguenza sei troppo stanco? Ti senti infelice, a cominciare da una vaga scontentezza interiore fino ad arrivare a una sensazione di tristezza così intensa da far male?

    Una depressione è molto spesso la conseguenza di non essere più in contatto con il tuo vero essere. Sei vissuto dal tuo lavoro, dal tuo partner, dai figli, dagli obblighi sociali, dai molti doveri della tua vita. Attraversare una depressione è l’estremo segnale del tuo corpo e della tua mente, un campanello d’allarme che ti avverte che stai oltrepassando i tuoi confini. Un segnale che ti dice che devi cambiare stile di vita. In questo senso una depressione ha molto da insegnarti. Sei costretto a dare attenzione alla tua vita in un modo profondo. Se non lo fai o non lo fai sufficientemente, la vita ti presenta continuamente il conto finché tu non cambi il tuo stile di vita. Come ogni persona è diversa, così anche ogni depressione è diversa. Ci sono situazioni in cui devi accettare la sofferenza, per esempio nel caso della morte di una persona amata. In altre situazioni entrano in gioco altri fattori. A volte devi effettivamente ammalarti o attraversare una depressione prima di renderti conto che non puoi continuare così.

    La maggior parte della gente pensa che una depressione arrivi di punto in bianco, e non si rende conto che ci sono dei segnali che la precedono. Una depressione si può manifestare in modo acuto, ma spesso si insinua crudelmente goccia dopo goccia finché il vaso non è colmo.

    Questo libro vuole mettere a nudo in modo chiaro e comprensibile alcuni meccanismi che possono limitare il tuo senso di felicità. La prima parte descrive come la natura dei tuoi pensieri determina le tue emozioni e il tuo umore. Mostra fra l’altro come rimuginare porta alla depressione. Impari anche nella parte Gestire le emozioni un metodo originale ed efficace per gestire le tue emozioni, anche quelle cosìddette negative. Le preoccupazioni, il rimuginare, lo stress al lavoro o nella tua relazione, tutto questo inquinamento psichico ti porta a essere tagliato fuori dal tuo più profondo, naturale nucleo, la tua fonte di salute e di felicità. Nella seconda parte vengono indicate le cose che possono fare aumentare il tuo senso di felicità: intraprendere progetti, l’amore, il coraggio e la perseveranza per affrontare i problemi, scoprire la saggezza in te stesso, costruire relazioni interpersonali, creare momenti di flow, meditare e altro ancora. Perciò il sottotitolo: scegliere per la felicità: una guida.

    La terapia cognitiva mirata all’attenzione, meglio conosciuta come Mindfulness, è un potente strumento per il trattamento di tutta una serie di malattie. È inoltre molto arricchente per le persone che non hanno degli specifici malesseri, ma che vogliono ottenere una migliore qualità della vita. È una originale combinazione fra tecniche di meditazione buddiste e orientali e di terapia cognitiva occidentale. Per imparare a gestire il dolore e la sofferenza troviamo le risposte proprio nel buddismo. Anche quando la vita non ti offre molta calma, impari a gestire gli inevitabili alti e bassi.

    Il filo rosso di questo libro è la parola attenzione. Una mite attenzione aperta per quello che si presenta nel qui e ora, anche se ciò è dolore e sofferenza.

    Attraverso la Mindfulness impari come puoi ritrovare sempre la lucidità e la calma dentro di te. La Mindfulness insegna anche ad accettare, perfino le cose che forse non vorresti, da ciò si libera nuovamente energia. Se attraversi una depressione crei spesso un vero e proprio campo di battaglia contro le tue emozioni negative. Le vorresti sconfiggere al più presto possibile e non riaverle più. Ma sei prigioniero in una rete e lottare per liberartene ti stringe ancora di più. Con questo approccio impariamo ad accettare le emozioni, a metterle in primo piano, a guardarle dritto negli occhi, pure quelle negative. Non minimizzare, non drammatizzare, non negare, non respingere le tue emozioni, questo richiede una attitudine di coraggio e di serena perseveranza. Ciò significa anche che puoi imparare molto da questo periodo: cosa ti ha portato a sentirti così male, quali vie puoi imboccare per poter cambiare qualcosa? Comincia qui una escursione emozionante, la scalata di una montagna attraverso sentieri stretti e scivolosi con il burrone sempre accanto a te. Perciò la necessità di una buona guida. Certe volte ci vuole molta energia, dolore e fatica per raggiungere lo scopo finale, la cima.

    Per strada puoi inciampare, puoi cadere, scivolare di nuovo giù per un paio di metri. Dovrai di nuovo raddrizzarti, stringere i denti, riprendere coraggio e continuare, sapendo che gli ultimi metri prima del traguardo sono spesso i più difficili. Ma una volta che hai raggiunto lo scopo sarai testimone di una veduta mozzafiato e dimenticherai tutte le ansie e i dolori. La via è stata ricca di insegnamenti, emozionante, curativa. Sai che non rimarrai mai più prigioniero nella valle profonda ma che disponi della conoscenza e delle competenze per raggiungere la cima perfino quando dovessi scivolare di nuovo verso il basso. Ciò ti rende infinitamente più calmo.

    La terapia non deve essere necessariamente di lunga durata, al contrario. Dalle tre alle cinque sedute possono essere sufficienti per ottenere già una serie di appigli grazie ai quali puoi di

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