Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

In Bilico: Il Complesso Grange Libro 3
In Bilico: Il Complesso Grange Libro 3
In Bilico: Il Complesso Grange Libro 3
E-book240 pagine3 ore

In Bilico: Il Complesso Grange Libro 3

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Gina Martinez non ha tempo per uscire con qualcuno. È troppo impegnata a lavorare sodo, a crescere i suoi fratelli e a cercare di portare la sua attività di pole dance a un livello superiore. Gina ha profondi problemi di fiducia, ma è un suo segreto da mantenere. Tuttavia, quando si tratta di Harry Erskine, nulla ha più senso. Non appena vengono presentati, le sue regole vengono meno. Quell'uomo sprigiona sesso da tutti i pori: un pugile professionista, un figone ed ex-militare. Anche Harry ha qualche segreto. Il destino li fa incontrare quando Gina finisce per progettare una campagna di marketing per la sua nuova attività. Nel momento in cui si guardano, le cose vanno fuori controllo; le regole vengono infrante e l’attrazione sessuale li rende inseparabili.... finché i segreti non minacciano il loro futuro insieme.
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita30 giu 2023
ISBN9788835453383
In Bilico: Il Complesso Grange Libro 3

Leggi altro di Joanna Mazurkiewicz

Autori correlati

Correlato a In Bilico

Ebook correlati

Autrici contemporanee per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su In Bilico

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    In Bilico - Joanna Mazurkiewicz

    In bilico

    IN BILICO

    IL COMPLESSO GRANGE LIBRO 3

    JOANNA MAZURKIEWICZ

    Traduzione di

    ALESSANDRA PAGANIN

    Diritti d'autore © 2023 di Joanna Mazurkiewicz

    Tutti i diritti riservati.

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in alcuna forma o con mezzi elettronici o meccanici, compresi sistemi di memorizzazione delle informazioni e recupero, senza il permesso scritto dell'autore, ad eccezione dell'uso di brevi citazioni in una recensione del libro.

    Vellum flower icon Creato con Vellum

    INDICE

    Capitolo Uno

    Capitolo Due

    Capitolo Tre

    Capitolo Quattro

    Capitolo Cinque

    Capitolo Sei

    Capitolo Sette

    Capitolo Otto

    Capitolo nove

    Capitolo Dieci

    Capitolo Undici

    Capitolo dodici

    Capitolo tredici

    Capitolo quattordici

    Capitolo Quindici

    Capitolo sedici

    Capitolo Diciassette

    Capitolo Diciotto

    Capitolo Diciannove

    Capitolo Venti

    Capitolo Ventuno

    Capitolo Ventidue

    Capitolo Ventitré

    Capitolo Ventiquattro

    Capitolo Venticinque

    CAPITOLO UNO

    Gina

    Guardai l’orologio per la quarta volta quella sera e mi chiesi se mio fratello Josh avesse intenzione di farsi vedere. Mi aveva chiesto di incontrarlo fuori dal locale alle nove. Erano già le dieci e sembrava che mi avesse dato buca. Avevo provato a chiamarlo un paio di volte, ma al suo telefono rispondeva la segreteria telefonica. Josh sapeva che mi sarei arrabbiata con lui. Era la mia unica serata libera e odiavo perdere tempo.

    Josh aveva ventuno anni e lavorava nell’officina locale come meccanico. A entrambi piaceva la boxe e avevamo deciso di recarci lì quella sera, sperando che magari ci fosse anche Adler McDougall. Quell’uomo era un investitore sportivo molto ricco che avrebbe potuto aiutarmi a espandere la mia attività di lap dance. Facevo un noioso lavoro diurno nel marketing con un capo orribile e il mio sogno era di trasformare i miei corsi e le mie gare di lap dance nella mia carriera principale.

    Quella sera sul ring c’era una persona importante, un pugile popolare chiamato Mr H. L’incontro era già iniziato e fuori c’era ancora gente che cercava di prendere i biglietti. Guardai a destra e a sinistra, pensando di entrare da sola. Dopotutto, avevo già pagato i biglietti a prezzo pieno e non erano economici. Mi sarei occupata di Josh più tardi a casa.

    Aprii la cerniera della mia giacca di pelle, scoprendo un po’ di scollatura, e mi avvicinai all’ingresso. Un grosso buttafuori era in piedi accanto alla porta e controllava i documenti. Era Benny. L’avevo riconosciuto da uno dei miei eventi di lap dance. Benny si occupava spesso di quel tipo di eventi, probabilmente perché poteva sempre guadagnare soldi extra in poche ore. Anni prima, quando i miei genitori erano ancora vivi, partecipavo a molti di quegli eventi durante l’anno. Era un buon posto per socializzare con altri ballerini e sponsor.

    Ehi, Benny, come va? Pensi di potermi fare entrare senza fare la coda? chiesi, consapevole che un gruppo di uomini mi stava lanciando occhiate infastidite. Benny mi guardò e i profondi occhi nocciola tremolarono agli angoli.

    Gina Martinez, che piacere. Non avevo idea che ti piacesse la boxe, disse con un ampio sorriso. Puoi entrare, ma ti sei persa una parte dell’incontro. A quanto pare, Mr H sta facendo a pezzi il ring con Connor Fox. È piuttosto brutale.

    Mio fratello mi ha dato buca. Tanto vale che veda il finale, dissi, ancora arrabbiata per il fatto che Josh non si fosse presentato. Benny mi fece l’occhiolino e sollevò la corda per farmi entrare.

    Era uno dei club sportivi privati con un grande ring da boxe al centro. L’aria umida, il sudore e l’eccitazione crescente mi accolsero. Il posto era pieno di gente. Le persone facevano il tifo per i pugili sul ring, mentre io cominciavo a spingermi verso la parte anteriore, sperando di vedere almeno la fine dell’incontro.

    Josh mi aveva pregato di prendere i biglietti. Era un grande fan di Mr H e io avevo bisogno di uscire quella sera. Il mio lavoro era stato stressante ultimamente e non volevo rimanere a casa. Nina, la mia sorella minore, dormiva dalla sua amica. Patrick aveva l’allenamento di basket, quindi anche lui sarebbe tornato a casa tardi. Non ero preoccupata per Josh. Probabilmente era andato a prendere una ragazza e si era dimenticato del nostro piccolo accordo.

    Le luci erano forti e la folla era rumorosa. Alcune donne urlavano, stavano in piedi in prima fila e ballavano con le tette nude di fuori.

    Alla fine riuscii a vedere due pugili che si muovevano sul ring. Erano entrambi muscolosi, ma potevo vedere che il ragazzo più alto doveva essere quello in vantaggio. Josh si era vantato di Mr H per settimane, ma quella era la prima volta che lo vedevo davvero in azione. I suoi capelli biondi aggrovigliati erano appiccicati al cranio e il suo petto aveva una leggera lucentezza per il sudore e mostrava addominali perfettamente scolpiti.

    Fletté il suo forte corpo in avanti e poi sferrò un pugno inaspettato al suo avversario. L’altro inciampò. Mi fermai, ammirando il modo in cui Mr H si muoveva. Una tale potenza e grazia. Probabilmente era una stupidaggine, ma mi sembrava molto bello, mentre agitava i guantoni, sfidando la folla ad acclamare più forte il suo nome. L’altro pugile sembrava esausto. Mosse il braccio destro, cercando di sferrare un pugno veloce, ma lo mancò un paio di volte. Mr H tirò un paio di rapidi jab tutti insieme. Benny aveva ragione. Avevo mancato gran parte del combattimento, ma il finale era sempre più emozionante.

    Pochi istanti dopo, il pugile più basso si accasciò sul tappeto e la folla si scatenò, gridando a gran voce.

    Mr H… Mr H!

    Stavo attraversando l’altro lato del ring, quando l’arbitro annunciò che Mr H aveva vinto. Una scossa di elettricità mi attraversò mentre lo guardavo, in piedi, tutto contento e orgoglioso. Sorrise e gridò qualcosa alle ragazze in topless davanti a lui, che cominciarono a scuotere le tette e a urlare. Il rumore era quasi insopportabile. Nel frattempo, il mio corpo mi stava tradendo. Mi stavo eccitando solo a guardare un pugile sudato. Diavolo, avevo davvero bisogno di scopare al più presto. Era passato troppo tempo. Scuotendo la testa, iniziai a dirigermi verso le panchine. Speravo che prima o poi Josh si facesse vivo.

    Un tizio obeso mi venne contro e persi l’equilibrio. In qualche modo, riuscii a non cadere sul sedere e a mettermi ulteriormente in imbarazzo, aggrappandomi a uno sconosciuto in giacca e cravatta.

    Scusa, borbottai.

    Non preoccuparti, tesoro, rispose lo sconosciuto e continuò a camminare verso l’uscita.

    C’era un altro incontro in programma, ma in precedenza avevo ricevuto un’e-mail che diceva che c’era stato un errore nella lista e che l’ordine degli incontri era stato invertito. A quanto sembrava, l’altro pugile aveva avuto problemi ad arrivare all’arena, quindi l’incontro di cartello sarebbe stato il secondo. Fui contenta che, nel complesso, il mio viaggio non sarebbe stata una completa perdita di tempo.

    Una frazione di secondo più tardi, mi voltai verso il ring e vidi Mr H che mi fissava direttamente. Era in piedi sul bordo del ring e i suoi occhi si fissarono sui miei. Poi mi fece l’occhiolino.

    Il calore mi si accumulò nello stomaco e distolsi lo sguardo, pensando che probabilmente stava fissando una bella ragazza dietro di me. Mi ci vollero alcuni secondi per rendermi conto che non c’era nessun’altra, solo un gruppo di uomini che si stava dirigendo verso l’uscita, senza altre donne.

    Quando mi voltai verso di lui, Mr H era scomparso. Il mio cuore cominciò a battere forte quando pensai al suo corpo muscoloso coperto di sudore. Mi piaceva quello che vedevo.

    Dieci minuti dopo ero seduta e mi stavo sventolando con il programma che qualcuno aveva lasciato sulla sedia. Mi sembrava di avere la pelle in fiamme. Per fortuna il ring era vuoto, ma la mia mente conservò quello sguardo intimo nel profondo della memoria. Il calore mi sfiorò la nuca.

    Dovevo riprendermi in fretta e dimenticarmi di Mr H. Mi ricordai del motivo principale per cui ero lì quella sera: dovevo parlare con Adler McDougall delle mie idee.

    Quell’uomo aveva investito la sua fortuna in molte imprese sportive in Scozia. Era una bella scommessa, ma volevo che desse un’occhiata al mio progetto imprenditoriale.

    A parte il problema dei soldi, riuscivo a malapena a trovare il tempo per gestire i miei corsi. Andrew Davies era uno stronzo e purtroppo era anche il mio capo.

    Da oltre sei anni lavoravo in Digital Box, un’azienda di marketing digitale. Davies aveva assunto la direzione due anni prima. Ariela Stavros era la proprietaria originaria. Era stata un ottimo capo e un’amica. Mi aveva assunto quando non avevo esperienza nel marketing e stavo ancora studiando. Mi aveva dato una possibilità e, un anno dopo, stavo salendo la scala gerarchica.

    Le bollette non si sarebbero pagate da sole e la mia attività non sarebbe decollata subito. Quel tipo di impresa richiedeva tempo. Oltre a Josh, avevo due fratelli minori a scuola di cui occuparmi.

    Presto iniziò il secondo combattimento, ma non ero ancora concentrata. Continuavo a guardarmi intorno, sperando di scorgere Adler. La gente faceva il tifo, ma era ovvio che quell’incontro non fosse così emozionante come il precedente. Guardai i pugili che saltellavano sul ring. Nessuno dei due era bello come Mr H. Scorsi il telefono per un minuto e poi alzai lo sguardo, vedendo una persona in abito bianco che si dirigeva verso l’uscita.

    Adler indossava sempre un abito bianco. Avevo letto su uno dei giornali che quello era il suo abbigliamento tipico. Non avevo idea se quell’uomo fosse davvero Adler o meno, ma mi stavo già muovendo tra la folla, sperando di riuscire a prenderlo prima che sparisse. Le luci erano forti e la gente faceva la fila per gli hot dog e le bevande, bloccandomi la strada in modo da non poterlo più vedere.

    Avevo due scelte e poco tempo a disposizione. Invece di dirigermi verso l’uscita, girai nella direzione opposta, pensando che forse Adler era andato a prendere Mr H da qualche parte negli spogliatoi. Mi infilai in una porta bianca che conduceva all’ingresso ‘riservato al personale’ e diedi un’occhiata in giro. Sentivo ancora il rumore del ring, ma l’intero corridoio era deserto. Passai davanti ad alcuni armadietti, ricordandomi di stare alla larga dai bagni degli uomini. Immaginavo quel posto durante il giorno, quando si sarebbe riempito di uomini seminudi dopo una sessione di allenamento sul ring. C’era qualcosa di veramente sbagliato in me. La mia libido iperattiva stava diventando un problema in quei giorni.

    Mi fermai bruscamente, convinta di aver sentito qualcosa in una delle stanze alla mia destra. Adler probabilmente era dentro a parlare con un’altra celebrità dello sport. Non volevo dare l’impressione di essere una seccatura, ma allo stesso tempo sapevo che quel tipo di opportunità non mi si sarebbe presentata di nuovo. Dovevo essere audace.

    Abbassai la maniglia della porta ed entrai, ma lo spazio era vuoto. Espirai bruscamente e poi girai intorno, cercando di pensare. Alla fine mi sedetti sul pavimento dietro un ampio baule quadrato. Non volevo che chi entrasse mi vedesse, ma da quell’angolazione avevo una chiara visione dell’ingresso. Per qualche motivo, non volevo tornare al mio posto vicino al ring. Tirai fuori il telefono e cercai il numero di Josh. L’incontro di boxe era ancora in corso, ma non avevo voglia di vederlo in quel momento.

    Avevo davvero bisogno di riprendermi. Adler era un uomo impegnato. Erano mesi che cercavo di ottenere un appuntamento con lui, ma ogni volta che chiamavo, la sua segretaria continuava ad evitarmi, dicendo che era troppo occupato per parlarmi. Un secondo dopo, qualcun altro irruppe nella stanza.

    È questo che avevi in mente quando mi hai chiesto di portarti in un posto più riservato? chiese una voce profonda e roca.

    Alzai la testa e notai due persone abbracciate, in piedi a un paio di metri da me. stavo per alzarmi quando l’uomo sbatté la donna contro l’armadietto e iniziò a palparle le tette.

    Sì, lo stava facendo davvero e, da quell’angolazione, seduta proprio di fronte a loro, avevo una visuale eccezionale. Se mi fossi mossa o avessi emesso un suono, mi avrebbero individuato subito, ma in quel momento erano troppo impegnati l’uno con l’altro per prestare attenzione a ciò che li circondava.

    Come vuoi, scopami e basta, Harry. Eri così dannatamente attraente sul ring, rispose la donna, intrecciando le dita ben curate nei suoi capelli. Mi trovavo in una situazione difficile, perché sapevo che dovevo andarmene da lì e, allo stesso tempo, dovevo far sapere loro che non erano soli.

    Inarcai ulteriormente la testa all’indietro e vidi che l’uomo aveva infilato la mano sotto la gonna della donna. Mi dava le spalle ma lo riconobbi subito. Era Mr H in persona. La scossa di elettricità che mi percorse la schiena fu la stessa che avevo provato quando mi aveva fatto l’occhiolino in precedenza. Non avrei potuto immaginarmelo.

    Cazzo, piccola, sei bagnata fradicia. Quanto forte vuoi che ti scopi questa volta? chiese e io rabbrividii sentendomi rispondere.

    Duro e veloce, baby. È così che mi piace.

    Cosa? Stai zitta, Gina. Non sa nemmeno che sei qui.

    Più forte che puoi, sibilò lei e poi continuò a gemere con quella fastidiosa voce acuta. Mi chiedevo perché nessuno fosse entrato lì. Erano molto rumorosi.

    Mi si seccò la gola quando il pugile si abbassò i pantaloni. Con un brusco respiro, fissai il suo culo nudo. Avevo una visuale perfetta e, oh, wow, il suo sedere era sodo e dannatamente sexy. Non riuscivo a smettere di guardarlo, il modo in cui si muoveva su e giù, spingendo il suo uccello dentro quella donna. Per un attimo immaginai di essere quella donna, di averlo tutto per me. Quelle mani grandi e quelle dita lisce mi iniettavano vita e un calore fumante mi scendeva tra le gambe.

    Scossi rapidamente la testa e deglutii con difficoltà, consapevole che non avrei dovuto essere lì. Dio, era imbarazzante. Mi stavo eccitando solo a guardare.

    La donna urlava, gemendo forte mentre lui continuava.

    La verità era che non scopavo da molto tempo. In quel momento ero seduta lì a pensare a quel ragazzo che molto probabilmente si scopava donne a destra, a sinistra e al centro.

    Crystal, è abbastanza duro per te? chiese lui, e alcuni istanti dopo, Crystal venne e, se avessi dovuto scommettere, ebbe un orgasmo davvero fantastico. Il mio sesso pulsava a ritmo costante quando Crystal si accasciò tra le braccia di Harry e per un po’ respirarono pesantemente.

    Non potevo rivelarmi in nessun modo in quel momento. Sarei sembrata una specie di stalker. Invece, abbassai la testa e mi spostai al centro degli armadietti. Sarei morta sapendo che qualcuno mi aveva guardato mentre facevo il miglior sesso della mia vita.

    Il migliore? mi chiesi.

    Già, guardalo. Nemmeno Dominic ti avrebbe fatto venire in quel modo.

    Bene, era ufficiale: ero impazzita. Stavo avendo una conversazione completa con me stessa.

    Wow, Harry tesoro, è stato eccitante. Assicurati di cavalcarmi così il prossimo fine settimana, disse Crystal, rimettendosi i vestiti e svanendo dalla porta un attimo dopo. Vidi brevemente il suo viso e lo shock mi bloccò per qualche istante. La conoscevo: il suo nome completo era Crystal Davies.

    Come facevo a saperlo?

    Beh, perché era la moglie del mio capo.

    Non potevo crederci.

    Crystal era sposata da anni con quello stronzo di Andrew. Secondo Brittany, la mia assistente amministrativa, Crystal non era mai stata fedele al marito. La vita privata del mio capo non mi aveva mai interessato, ma Brittany mi aveva giurato di aver visto la signora Davies in un locale, mentre baciava un tizio e poi se ne andava con un altro.

    Pensieri velleitari, tesoro, mormorò il pugile tra sé e sé. Che cosa significava? Si rimise i pantaloni, poi allungò le sue favolose braccia e il mio battito cardiaco salì di nuovo alle stelle. La situazione stava diventando ridicola. L’avevo visto solo brevemente quando i nostri sguardi si erano incrociati subito dopo l’incontro, quindi perché diavolo ero improvvisamente così attratta da lui?

    Era uno sconosciuto, un bel tipo, ma c’era stato un legame immediato tra noi. Non era solo lussuria. Sembrava qualcosa di più profondo e molto più complesso. Come se avesse toccato una parte nascosta di me.

    Avrei voluto che si girasse per poterlo vedere in faccia. Purtroppo uscì rapidamente dallo spogliatoio. Dopo qualche minuto, mi sollevai dal pavimento e uscii anche io dalla stanza. Mentre tornavo alla mia auto, non riuscivo a smettere di pensare al culo perfetto di Mr H.

    Mi piaceva, mi piaceva molto, ma ora conoscevo anche il suo piccolo segreto. Andava a letto con la moglie del mio capo e non era una cosa che potevo cancellare dalla memoria.

    CAPITOLO DUE

    Harry

    Quella mattina la sveglia suonò molto presto e mi girai dall’altra parte, sperando di poter sonnecchiare ancora un poco. Più tardi avevo un appuntamento con Andrew Davies alla Digital Box e non ero certo impaziente. Ero tutto indolenzito e mi faceva male la mascella. Connor Fox mi aveva battuto nel primo round ma io l’avevo battuto nel secondo.

    Quando il giorno prima avevo lasciato il ring, Crystal mi aveva messo alle strette in un corridoio buio. Non avevo idea che fosse tra il pubblico. Era stata un’altra brutta sorpresa da parte sua. Quando mi aveva trovato, ero ancora carico per l’incontro e lei mi stava addosso. Aveva cominciato a toccarmi, dicendomi che si era bagnata solo a guardarmi mentre mi muovevo sul ring. Sapevamo entrambi che non potevo dirle di no, così

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1