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Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8)
Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8)
Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8)
E-book237 pagine2 ore

Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8)

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Info su questo ebook

Quando una scia di cadaveri viene scoperta sui rami degli alberi accanto al confine canadese, l’agente speciale dell’FBI Katie Winter viene richiesta per dare la caccia al killer responsabile del crimine bizzarro. Che cosa significa la sua firma? E dove colpirà di nuovo?

“Molly Black ha scritto un thriller teso che vi terrà incollati al bordo della sedia… Ho assolutamente amato questo libro e non vedo l’ora di leggere quelli che seguiranno della serie!”
—Recensione per Salvami

PROTEGGIMI è il libro #8 in una nuova serie thriller bestseller dell’autrice del giallo e del mistero Molly Black.

L’agente speciale dell’FBI Katie Winter non è estranea agli inverni rigidi, all’isolamento e ai casi pericolosi. Con una consistente esperienza nel catturare i serial killer, lei è una veloce stella nascente nel BAU, e Katie è la scelta naturale per lavorare con la polizia canadese nel rintracciare i killer in paesaggi selvaggi e implacabili.

Un thriller avvincente che vede come protagonista una brillante e torturata agente dell’FBI, la serie di KATIE WINTER è un mistero appassionante, piena di azione ininterrotta, colpi di scena e imprevisti, rivelazioni, a un ritmo incalzante che vi terrà inchiodati alle pagine fino a notte fonda. I fans di Rachel Caine, Teresa Driscoll e Robert Dugoni di sicuro se ne innamoreranno.

Anche il Libro #9 nella serie—RICORDAMI—è ora disponibile!

“Ho divorato questo libro. Mi ha affascinato e non mi sono fermato fino alle ultime pagine… non vedo l’ora di leggere il seguito!”
—Recensione per Ti ho trovato

“Ho amato questo libro! Trama frenetica, grandi personaggi e interessanti intuizioni sui casi irrisolti. Non vedo l’ora di leggere il seguito!”
—Recensione per Salvami

“Gran bel libro… Sembrerà essere lì a cercare il rapitore! So che leggerò altri libri di questa serie!”
—Recensione per Salvami

“Libro davvero ben scritto e mantiene vivo l’interesse sin dalla prima pagina… Decisamente non vedo l’ora di leggere il prossimo libro della serie, e spero anche quelli che seguiranno!”
—Recensione per Salvami

“Wow, non vedo l’ora di leggere il prossimo della serie. Comincia con il botto e continua su questa strada.”
—Recensione per Salvami

“Libro ben scritto con un’ottima trama, che ti tiene sveglio per tutta la notte. Fino all’ultima pagina!”
—Recensione per Salvami

“Una grande suspense che non ti fa smettere di leggere …. Non vedo l’ora di leggere il seguito!”
—Recensione per Ti ho trovato

“Davvero eccezionale! Ci sono alcuni imprevisti …. L’ho letto tutto d’un fiato, proprio come guardo una serie su Netflix. Ti prende del tutto.”
—Recensione per Ti ho trovato
LinguaItaliano
Data di uscita7 set 2023
ISBN9781094366319
Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8)

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    Proteggimi (Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8) - Molly Black

    cover.jpg

    PROTEGGIMI

    Un Thriller Avvincente con Katie Winter, FBI — Libro 8

    M o l l y   B l a c k

    TRADUZIONE ITALIANA

    A CURA

    DI

    IMMACOLATA SCIPLINI

    Molly Black

    La scrittrice di bestseller Molly Black è autrice della serie di thriller con protagonista l’agente dell’FBI MAYA GRAY, composta da nove libri (tuttora in corso); della serie di thriller con protagonista l’agente dell’FBI RYLIE WOLF, composta da sei libri; della collezione di polizieschi con protagonista l’agente dell’FBI TAYLOR SAGE, composta da otto libri; della serie sull’agente dell’FBI KATIE WINTER, composta da undici libri (tuttora in corso); della serie di thriller con protagonista l’agente dell’FBI RUBY HUNTER, composta da cinque libri (tuttora in corso); della serie di thriller sull’agente dell’FBI CAITLIN DARE, composta da cinque libri (tuttora in corso); e della serie di gialli con protagonista REESE LINK, composta da cinque libri (e tuttora in corso).

    Avida lettrice e appassionata da sempre dei generi giallo e thriller, Molly ama ricevere notizie dai suoi lettori: non esitate a visitare il sito www.mollyblackauthor.com per saperne di più e rimanere in contatto.

    Copyright © 2022 di Blake Pierce. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright ZoranKrstic, utilizzata sotto licenza da Shutterstock.com.

    LIBRI DI MOLLY BLACK

    UN THRILLER PIENO DI SUSPENCE CON L'AGENTE FBI CLAIRE KING

    APRI GLI OCCHI (Libro #1)

    UN THRILLER AVVINCENTE CON CAITLIN DARE FBI

    VIENI A PRENDERMI (Libro #1)

    VIENI A TROVARMI (Libro #2)

    UN POLIZIESCO CON REESE LINK

    SENZA RAGIONE (Libro #1)

    UN THRILLER DI RUBY HUNTER

    SE FUGGISSI (Libro #1)

    SE NE PARLASSI (Libro #2)

    SE VIVESSI (Libro #3)

    UN THRILLER AVVINCENTE CON KATIE WINTER, FBI

    SALVAMI (Libro #1)

    RAGGIUNGIMI (Libro #2)

    NASCONDIMI (Libro #3)

    CREDIMI (Libro #4)

    AIUTAMI (Libro #5)

    DIMENTICAMI (Libro #6)

    TIENIMI (Libro #7)

    PROTEGGIMI (Libro #8)

    IL THRILLER SULL’AGENTE DELL’FBI TAYLOR SAGE

    NON GUARDARE (Libro #1)

    NON RESPIRARE (Libro #2)

    NON CORRERE (Libro #3)

    NON TRASALIRE (Libro #4)

    NON RICORDARE (Libro #5)

    NON RACCONTARE (Libro #6)

    UN EMOZIONANTE THRILLER FBI DI RYLIE WOLF

    TI HO TROVATO (Libro #1)

    TI HO PRESO (Libro #2)

    TI VEDO (Libro #3)

    TI VOGLIO (Libro #4)

    UN THRILLER AVVINCENTE CON MAYA GRAY, FBI

    PRIMA RAGAZZA: OMICIDIO (Libro #1)

    SECONDA RAGAZZA: PRESA (Libro #2)

    TERZA RAGAZZA: INTRAPPOLATA (Libro #3)

    QUARTA RAGAZZA: ADESCATA (Libro #4)

    QUINTA RAGAZZA: LEGATA (Libro #5)

    SESTA RAGAZZA: ABBANDONATA (Libro #6)

    SETTIMA RAGAZZA: ANELATA (Libro #7)

    OTTAVA RAGAZZA: CACCIATA (Libro #8)

    INDICE

    PROLOGO

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRÉ

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO VENTINOVE

    CAPITOLO TRENTA

    CAPITOLO TRENTUNO

    CAPITOLO TRENTADUE

    EPILOGO

    PROLOGO

    Il tronco dell’alto acero da zucchero proseguiva diritto sopra la testa di Gavin Barnes. Sotto i suoi piedi, il terreno distava ormai una dozzina di metri, una caduta sarebbe stata molto pericolosa! Ma il rischio faceva parte della sfida, donava eccitazione. Avrebbero potuto morire e le emozioni suscitate da quel pensiero spiegavano perché lo facevano.

    Avrebbe fatto meglio a non guardare giù. Farlo gli aveva fatto rivoltare lo stomaco. Erano diretti in alto, più in alto possibile. Voleva battere l’amico Mike e si arrampicava dietro di lui con determinazione, pronto a superarlo se si fosse fermato o bloccato.

    Sei lento, lo punzecchiò Mike, senza fiato. Hai paura?

    Io? Mai!

    Gavin afferrò il ramo sopra di sé, sperando di superare l’amico. Ma mentre si tirava su, il piede scivolò e provò un istante di grande terrore, immaginandosi perdere la presa sulla corteccia ruvida dell’albero e precipitare nella foresta sotto di sé.

    Strinse maggiormente la presa, ma le mani gli tremavano. Sentiva la ruvida corteccia penetrargli nei palmi.

    Si aggrappò al ramo, concedendosi un momento per stabilizzarsi prima di puntare i piedi nuovamente.

    Tutto bene? Sei scivolato? chiese Mike; ansia e divertimento si mescolavano nel suo tono di voce.

    Tutto ok, rispose Gavin, sebbene la voce gli tremasse. Mi sto solo arrampicando più velocemente per seminarti.

    Pensavo che fossi andato nel panico un minuto fa, lo stuzzicò l’amico.

    Gavin si tirò su, con il fiatone. Doveva superare quell’attimo di cedimento e non pensare a ciò che sarebbe potuto accadere.

    Raggiungimi, Mike!

    Afferrò il ramo successivo, iniziando a spingersi verso l’alto.

    Dopo essere tornato a muoversi, riprendendo il suo ritmo, Gavin provò un’ondata di eccitazione durante l’arrampicata. Il vento gli accarezzava le orecchie, mentre continuava ad arrampicarsi sull’albero.  Era bello trovarsi lì, lontano dalla noiosa vecchia cittadina sottostante.

    Era l’albero più alto in quella fitta foresta del nord del Minnesota; per questo lo avevano scelto per la loro competizione quel giorno.

    Era primavera, ma la foresta illuminata dal sole era fredda, e il vento scompigliava i corti capelli neri di Gavin, mentre si arrampicava. Man mano che saliva sentiva sempre più freddo e gli tornò in mente di essere scivolato. Se il vento fosse aumentato di intensità, avrebbe potuto spingerlo via dall’albero. Pensò per un momento come sarebbe stato precipitare, non solo mettere un piede in fallo ma cadere per metri e metri e schiantarsi al suolo.

    Si impose di pensare ad altro. Bloccarsi in quel momento non sarebbe stata una buona idea. Anzi, una pessima decisione. Non voleva rimanere lì come un gatto, bloccato in alto sui rami di un albero, troppo spaventato per scendere. Ma ora che stavano salendo sempre più in alto, l’albero iniziò a oscillare, come se la parte superiore della chioma non riuscisse a reggere il peso di due ragazzi che si sfidavano.

    Magari non poteva, pensò lui, sentendosi prendere di nuovo dalla paura. Oppure era soltanto un’impressione. Per un secondo, gli parve di sentire lo scricchiolio di un ramo.

    Sai che sei più lento di me, gridò Mike. Poi, afferrò la caviglia di Gavin, che reagì gridando.

    Non farlo amico! Sei pazzo?

    Non lasciare che ti raggiunga, lo avvisò Mike. Stai rallentando!

    Non è vero, rispose Gavin.

    Fifone!

    Mike aveva proposto la sfida. Ma Gavin ora era in difficoltà.

    Se l’era cavata bene, finché non era scivolato. Ora che aveva ripreso il gioco, arrampicandosi con il cuore in gola, quello spavento lo aveva reso più consapevole della distanza dal suolo.

    Riprese dunque l’arrampicata, concentrandosi sulla corteccia sotto i palmi; la superficie ruvida gli stava facendo perdere aderenza, in modo che gli sudassero ancora di più le mani. Poi una folata di vento penetrò nella chioma dell’albero e raggiunse il ramo sotto la mano di Gavin, facendolo muovere.

    Ma il ragazzo vide qualcosa che lo distrasse; emozionato, riuscì a superare la paura e proseguire, spingendosi oltre.

    Ehi!

    Che c’è? chiese Mike.

    Riesco a vedere i macchinari ora! Vedo dove stanno abbattendo gli alberi.

    A poco meno di duecento metri di distanza, l’incessante ronzio delle macchine al lavoro distorceva l’usuale silenzio della foresta. Un’ampia area veniva disboscata per la realizzazione di un grande progetto. Presto, la loro piccola cittadina non sarebbe più stata tale. Sarebbe diventata anche meno noiosa, o così Gavin sperava.

    Voglio vedere! Ma non dobbiamo farci scoprire! Sono sicuro che finiremmo nei guai, lo avvisò Mike. Non dovremmo stare nei pressi del cantiere.

    Sono certo che siano troppo occupati per badare a noi, commentò Gavin, tenendo però la testa bassa, in modo da rimanere nascosto dalla chioma dell’albero. Ma, se fosse salito ancora un altro metro, avrebbe ammirato una vista fantastica, avrebbe potuto guardare un vero albero tagliato cadere al suolo. Sarebbe stato fantastico! L’avrebbe filmato. Aveva il cellulare in tasca.

    E poi, sotto il piede, accadde il peggio.

    Il ramo su cui poggiava il suo peso si spezzò. Fu un rumore brusco che lo fece saltare, come se gli avessero sparato, facendolo gridare per lo spavento.

    Sentì il ramo cedere e scivolare sotto di sé; capì immediatamente che, se lui vi fosse rimasto appoggiato, sarebbe caduto da quell’altezza e non avrebbe avuto modo di fermarsi.

    Si protese verso l’alto, aggrappandosi al ramo successivo, che, però, era scivoloso per via delle foglie umide: non riuscì a mantenere la presa. Sentì che stava scivolando. Pensò che sarebbe caduto, e un vero terrore lo investì.

    Ti prego, Mike! Prendimi!

    Sentì Mike ansimare, mentre si sforzava di arrampicarsi verso di lui.

    Presto! insisté Gavin. Era riuscito a tenersi a un ramo sottile, piegato in modo strano, terrorizzato all’idea che anche quello si sarebbe spezzato.

    Aggrappati lì! gridò Mike. L’amico gli afferrò di nuovo la caviglia, stavolta spingendola verso l’alto, dandogli la presa di cui aveva bisogno, ma non fu sufficiente.

    Sentì il ramo a cui si stava reggendo, muoversi, tremare. Sarebbe caduto. Gavin gridò, quando si sentì nuovamente scivolare. Strinse il ramo tra le mani, come un uomo su una nave che stava affondando.

    Allungandosi, quasi accecato dal panico, tentò di aggrapparsi a qualcosa. Trovò un altro ramo pallido e sottile, sperando che gli offrisse maggiore stabilità.

    Ma non sembrava affatto un ramo. Era morbido, freddo e flessibile. E si mosse, quando lui l’afferrò.

    Barcollò verso il basso, e il giovane si rese conto che in realtà il ramo era un braccio.

    C’è un braccio qui! gridò, sentendo la sua stessa voce alzarsi per la paura.

    Cosa? Mi stai prendendo in giro? ma anche la voce di Mike sembrava spaventata, ancor più per il panico che sentiva nel tono di voce dell’amico.

    Era un braccio. Non era un’allucinazione. Un braccio freddo e pallido, con una mano in fondo. Una mano con dita rigide e fredde, che puntavano verso di lui.

    Gavin iniziò a strillare terrorizzato, cercando di abbassarsi, muovendo le mani, spostando la presa, afferrando tutto ciò che poteva ad eccezione di quella cosa orribile e impossibile. Colpì con un calcio Mike alla testa, atterrito dal terrore, e sentì l’amico gridare per il dolore.

    Dobbiamo scendere amico, dobbiamo scendere, questa è una follia, c’è un cadavere qui! Una persona morta! Mike, scendi! Spostati!

    Ma era troppo tardi.

    Smosso, il corpo si spostò. Scivolò e apparve pienamente alla sua vista.

    E, ora gridando per il panico, aggrappandosi ai rami pieni di foglie senza nemmeno sentirsi le mani, Gavin si trovò faccia a faccia con il cadavere. Un vero incubo: una donna morta sull’albero. L’aveva toccata, le aveva tirato un braccio, e ora stava scivolando fuori dalla chioma che l’aveva nascosta.

    Un volto pallidissimo come un cencio si rivelò ai suoi occhi. Capelli biondi intrecciati le scendevano sulla pelle. E grandi occhi azzurri lo fissavano.

    CAPITOLO UNO

    Katie Winter s’inerpicava sul sentiero roccioso. Le pietre erano dure e spietate sotto gli stivali. Erbacce e arbusti erano disseminati sul piccolo sentiero. Il suo respiro si nebulizzava nell’aria gelida, e il cielo era grigio quanto una tomba.

    L’area era remota, montuosa e aspra. Ma, mentre procedeva, portava nel cuore la speranza che quel sentiero insidioso potesse condurla da sua sorella.

    Era lì che Josie era stata portata dopo la tragica scomparsa avvenuta sedici anni prima? Era ancora viva, e c’era anche una minima speranza che potesse trovarla?

    Sono qui per te. Sto arrivando, si disse, domandandosi se la gemella potesse percepire la sua grande determinazione. Non mi sono mai arresa, Josie. Mai. Se sei qui, ti troverò. Mi dispiace soltanto che mi ci sia voluto tanto tempo!

    Il terreno accidentato che stava percorrendo si trovava pochi chilometri a sud del confine tra Stati Uniti e Canada, in una delle zone più selvagge dello stato di New York. La cittadina più vicina era una minuscola località di nome Clare.

    Il giorno era nuvoloso e, sebbene non minacciasse neve, il clima era sgradevole per essere l’inizio della primavera. Cadeva una pioggia fredda, concedendo solo brevi interruzioni che alleggerivano quel tempo opprimente. Katie si asciugò la pioggia dal viso, coprendosi il capo con il cappuccio della giacca, sebbene i capelli, che le arrivano alle spalle, fossero già zuppi.

    Ho dovuto rintracciarlo, disse ad alta voce rivolgendosi alla gemella, a labbra serrate. Non è stato facile. Non sapevamo che cos’era successo. I nostri genitori non volevano sapere, e io non sono stata capace di scoprire niente. La mia prima pista mi ha portato a un assassino detenuto, Josie, riesci a crederci? Lui mi ha detto di aver visto Gabriel Rath avvicinarsi a te, mentre giacevi priva di sensi sulla riva del fiume, dopo che il tuo kayak si è capovolto. Nessun altro ha visto o sospettato di Gabriel allora. Tutti hanno pensato che Everton, il killer, ti avesse ucciso! Ma, anche quando l’ho saputo, ho avuto difficoltà a rintracciare Gabriel. Ci è voluto più tempo del previsto.

    Ma finalmente ci era riuscita! Aveva trovato la pista su cui riponeva le sue speranze. L’unica che forse poteva condurla allo strano uomo barbuto, che si era trovato sulla riva del fiume al momento dell’incidente di Josie con il kayak.

    Gabriel Rath non era stato più visto in città dopo il triste evento. Nessuno sapeva dove fosse andato, ad eccezione della sua ex-padrona di casa, la signora Ingham. Era una delle persone più chiacchierone e ficcanaso in città e aveva saputo che il suo inquilino aveva progettato di trasferirsi da qualche parte. Doveva essere accaduto molto tempo prima che l’uomo avesse avuto l’opportunità di prendere Josie.

    Ma la signora Ingham non viveva più in città, quando Katie aveva seguito quella pista; si trovava con la sua famiglia allargata in una zona remota. Katie aveva dovuto attendere impazientemente settimane che tornasse in città.

    Poi, finalmente, Katie aveva ricevuto la chiamata che stava aspettando e sperando di avere. Ma non le erano state date informazioni precise.

    La signora Ingham non conosceva i dettagli. Si era spremuta le meningi per cercare di recuperare il ricordo di una conversazione avvenuta molto tempo prima e aveva detto a Katie che, per quanto ricordasse, l’uomo aveva detto di essere impegnato nella costruzione di un capanno a circa trenta chilometri a ovest di Clare e che, una volta pronto, vi si sarebbe trasferito. La zona era molto isolata, così le era stato detto. Nessuno viveva nei pressi. Una volta stabilitosi lì, l’uomo avrebbe iniziato una nuova vita,

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