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Rae di Luce: Le Cronache di Kerrigan, #12
Rae di Luce: Le Cronache di Kerrigan, #12
Rae di Luce: Le Cronache di Kerrigan, #12
E-book271 pagine3 ore

Rae di Luce: Le Cronache di Kerrigan, #12

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Info su questo ebook

Rae di Luce è il 12° Volume della serie bestseller di W.J. May, Le Cronache di Kerrigan.

Lascia che il tuo cuore ti guidi. Sussura, quindi ascolta attentamente.

È tempo di affrontare la tempesta – solo che non c’è tempesta, solo il cupo avvertimento di una guerra che sta arrivando. Non ci sono altre opzioni che affrontare Cromfield. Basta corse, basta nascondersi. Rae Kerrigan sarà obbligata a una vita eterna se non lo fermano.

Tranne che, come fermi un pazzo che non può morire? Come puoi rischiare le vite di chi ami, della tua famiglia, degli amici e le vite di persone innocenti? Rae sta esaurendo il tempo e le possibilità.

I peccati del padre saranno i peccati della figlia?

Tocca a Rae trovare una strada per cancellare il male oscuro nel passato della sua famiglia e portare un raggio di speranza nel futuro di tutti.

Ordine della serie

Prequel

Natale Prima della Magia
Domande nell’Oscurità
Nell’Oscurità
Lotta all’Oscurità
Sola nell’Oscurità
Persa nell’Oscurità
 

Serie Le Cronache di Kerrigan

Volume I - Rae di Speranza

Volume II – La Nebulosa Oscura

Volume III – Castello di Carte

Volume IV - Tè Con Sua Maestà

Volume V – Sotto Tiro

Volume VI – Fine in Vista

Volume VII – Oscurità Nascoste

Volume VIII – Intrecciati

Volume IX – Segno del Destino

Volume X – Forza e Potere

Volume XI – L’Ultimo in Piedi

Volume XII – Rae di Luce

 

Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

Una questione di tempo
Frammento di Tempo
Una Seconda Possibilità
Anomalia Temporale
Il Nostro Tempo
Tempo Prezioso

Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

Vivere nel Passato

Regalo per il Presente

Guardare al Futuro


Le Cronache di Kerrigan

Libro 1 – Fermare il Tempo

Libro 2 – Il Tempo che Passa

Libro 3 – Minuti Contati
 

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita5 dic 2019
ISBN9781071521861
Rae di Luce: Le Cronache di Kerrigan, #12
Autore

W.J. May

About W.J. May Welcome to USA TODAY BESTSELLING author W.J. May's Page! SIGN UP for W.J. May's Newsletter to find out about new releases, updates, cover reveals and even freebies! http://eepurl.com/97aYf   Website: http://www.wjmaybooks.com Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Author-WJ-May-FAN-PAGE/141170442608149?ref=hl *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* W.J. May grew up in the fruit belt of Ontario. Crazy-happy childhood, she always has had a vivid imagination and loads of energy. After her father passed away in 2008, from a six-year battle with cancer (which she still believes he won the fight against), she began to write again. A passion she'd loved for years, but realized life was too short to keep putting it off. She is a writer of Young Adult, Fantasy Fiction and where ever else her little muses take her.

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    Anteprima del libro

    Rae di Luce - W.J. May

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    Questo è un lavoro di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi, marchi, media, ed episodi sono sia il prodotto dell’immaginazione dell’autore che usati in modo fittizio. L’autore riconosce lo status del marchio di fabbrica e i proprietari del marchio dei vari prodotti menzionati in questo romanzo, che sono stati usati senza permesso. La pubblicazione/uso di questi marchi non è autorizzata, associata o sponsorizzata dai proprietari del marchio.

    .

    Tutti I diritti riservati.

    Copyright 2016 di W.J. May

    Disegno di copertina di: Book Cover by Design

    Nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta in alcun modo senza permesso scritto, eccetto in caso di brevi quotazioni incorporate in articoli o riviste.

    LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI

    KERRIGAN

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    Le Cronache di Kerrigan: PREQUEL –

    Natale Prima della Magia

    Domande nell’Oscurità

    Nell’Oscurità

    Lotta all’Oscurità

    Sola nell’Oscurità

    Persa nell’Oscurità

    C:\Users\wanitajump\Documents\CoK Series\CoKBanner.png

    Le Cronache di Kerrigan

    Volume I - Rae di Speranza è GRATIS!

    Volume II – La Nebulosa Oscura

    Volume III – Castello di Carte

    Volume IV - Tè Con Sua Maestà

    Volume V – Sotto Tiro

    Volume VI – Fine in Vista

    Volume VII – Oscurità Nascoste

    Volume VIII – Intrecciati

    Volume IX – Segno del Destino

    Volume X – Forza e Potere

    Volume XI – L’Ultimo in Piedi

    Volume XII – Rae di Luce

    ––––––––

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    Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

    Una questione di tempo

    Frammento di Tempo

    Una Seconda Possibilità

    Anomalia Temporale

    Il Nostro Tempo

    Tempo Prezioso

    Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

    Vivere nel Passato

    C:\Users\Wanita\AppData\Local\Microsoft\Windows\INetCache\Content.Word\Living in the Past Facebook Cover Art.jpg

    Regalo per il Presente

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    Guardare al Futuro

    C:\Users\Wanita\AppData\Local\Microsoft\Windows\INetCache\Content.Word\Staring at the Future Facebook Cover Art.jpg

    Cronache di Kerrigan

    Volume 1 – Fermare il Tempo

    Volume 2 – Il Tempo che Passa

    Volume 3 – Minuti Contati

    Contatta W.J. May

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    Descrizione:

    Rae di Luce è il 12° Volume della serie bestseller di W.J. May, Le Cronache di Kerrigan.

    È tempo di affrontare la tempesta – solo che non c’è tempesta, solo il cupo avvertimento di una guerra che sta arrivando. Non ci sono altre opzioni che affrontare Cromfield. Basta corse, basta nascondersi. Rae Kerrigan sarà obbligata a una vita eterna se non lo fermano.

    Tranne che, come fermi un pazzo che non può morire? Come puoi rischiare le vite di chi ami, della tua famiglia, degli amici e le vite di persone innocenti? Rae sta esaurendo il tempo e le possibilità.

    I peccati del padre saranno i peccati della figlia?

    Tocca a Rae trovare una strada per cancellare il male oscuro nel passato della sua famiglia e portare un raggio di speranza nel futuro di tutti.

    Indice

    LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI KERRIGAN

    Contatta W.J. May

    Descrizione:

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Epilogo

    Continua a leggere!

    Prequel #1 – Quarta di copertina:

    Prequel #2 – Quarta di copertina:

    Nota dall’Autore

    La serie completa di Le Cronache di Kerrigan

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    PARAGONE CON I TUDOR:

    Lascia che il tuo cuore ti guidi. Sussurra, quindi ascolta attentamente.

    Capitolo 1

    ‘Lascia che il tuo cuore ti guidi. Sussurra, quindi ascolta attentamente.’

    Non il mio. Il mio urlava così forte che ero sorpresa non ne sentissero l’eco giù per la scogliera.

    Umm...Rae? Dopo tre interi minuti di silenzio, Devon si mosse nervoso sull’erba. Una leggera traccia di panico cominciò a lampeggiare nei suoi occhi, facendo a gara con il glorioso tramonto. Vorresti che facessi un passo indietro per darti un secondo per...

    Sposarti?

    Le parole uscirono tutte biascicate. Come se non ci fosse un modo in cui una semplice domanda avesse senso.

    Devon si ghiacciò, mentre si stava rialzando. Sì... sposarmi.

    Rae vacillò, come se sentisse l’oceano tuonarle nelle orecchie. "Sposare te?"

    Gli occhi di Devon guizzarono verso la scogliera per un secondo; stava pensando di saltarla seduta stante. A meno che tu abbia qualcun altro in mente.

    Rae scrollò la testa in un movimento brusco, a scatti, come se stesse cercando di schiarirsela con la forza di volontà. "Vuoi dire ... noi, si spiegò, fissandolo con degli enormi occhi indagatori. Vuoi che noi ci sposiamo? Come... sposati? Con una cerimonia e un ... un matrimonio?"

    Devon finì di rialzarsi in piedi, guardandola così attentamente come se fosse preoccupato di vederla sparire nel nulla da un momento all’altro.

    Nonostante tutte le impossibili situazioni di vita o di morte che avevano affrontato: torture, rapimenti, ripudio, sieri mortali, esami finali alla Guilder... non l’aveva mai visto guardarla così.

    Era giustamente spaventato.

    Sì, uh, si passò le dita tra i capelli, inspirando velocemente, chiaramente non mi sono espresso molto bene.

    Rae lo guardava fisso, completamente persa.

    Vuole ... sposarmi?

    I suoi occhi si riempirono di lacrime di incertezza, mentre la bocca si spalancava per lo shock ritardato. Mentre oscillava leggermente nella brezza gentile, una mano si alzò automaticamente in cerca di un appoggio. La afferrò subito, sollevato ogni oltre dire che lei lo stesse almeno toccando, mentre era confuso oltre ogni dire per quello che le stava passando per la testa.

    Se solo ci fosse un tatù per questo. Qualcosa che mi aiutasse a rallentare le cose.

    Vuoi forse... indicò l’erba ma i suoi occhi continuavano a guardarlo fisso, una specie di sconcerto surreale che li rendeva dieci volte più grandi di quanto li avesse mai visti prima.

    Poi, come se non lo avesse appena suggerito, Rae disse senza riflettere, credo che forse dovrei sedermi. La sua voce aveva assunto quello stesso tono acuto che prendeva quando o stava fissando la canna di una pistola o stava parlando con Molly del prossimo episodio di una qualche serie televisiva per cui avevano al momento l’ossessione.

    Certo, lascia solo... Ma lei si lasciò cadere prima che Devon potesse darle l’altra mano. Si fermò, guardandola con quello stesso tipo di pallore da ‘forse-mi-suicido’, prima di farsi cadere vicino a lei. ... che ti aiuti.

    All’inizio, sembrò funzionare. Poi, un attimo dopo, si alzò di nuovo in piedi.

    La sua testa andava a destra e sinistra come avesse una sua propria volontà, un fatto di cui sembrava lei stessa del tutto incosciente. No, no, dovremmo decisamente stare in piedi. Questo è decisamente un momento... da stare in piedi.

    A questo punto, l’espressione impaurita di Devon si era mescolata a un’aspettativa affannata e un senso di trattenuto divertimento mentre la guardava per vedere cosa avrebbe fatto dopo. ... Okay.

    Che cosa? La sua testa scattò come se lo vedesse per la prima volta. Scusami... hai detto qualcosa?

    Parlò lentamente, con cautela. Come un uomo che cerca di avvicinarsi a una creatura selvatica – le mani alzate in aria con fare innocente. "Ho detto, hai ragione. Questo è un ... momento in cui uno di noi dovrebbe stare in piedi."

    Giusto, annuì lei velocemente, bene. È solo che...

    Rae?

    Si fermò, mordendosi il labbro inferiore mentre lentamente andava in iperventilazione. Sentiva un pizzicore. Come non le era mai capitato prima.

    Perché non ... ce ne stiamo tranquilli per un minuto, suggerì Devon con gentilezza.

    Quando non disse niente per protestare, fece scivolare le mani nelle sue e la fece girare in modo da rivolgere entrambi lo sguardo al magnifico tramonto. Nessuno dei due parlò per molto tempo. L’unico suono era quello delle onde che si infrangevano in una spuma ghiacciata sotto di loro e il leggero fruscio dell’erba mentre il cielo sopra di loro trascolorava dal rosa al violetto.

    Alla fine, quando sentì di poter riprendere a respirare, Rae si girò verso di lui.

    Okay, cominciò nervosamente, credo che fossi sotto shock.

    I suoi occhi brillarono mentre tratteneva un sorriso. Sì, l’avevo immaginato. Che mi dici di quella cosa ‘stiamo in piedi, sediamoci’...

    Sì.

    Non era più di un sussurro. Ma risuonò comunque forte e chiaro.

    Quel poco di colore che era rimasto sul viso di Devon svanì mentre la guardava in silenzio. Troppo impaurito per muoversi. Troppo speranzoso per parlare. Vuoi dire...

    "Voglio dire... . Nell’attimo in cui lo disse, fu come se il suo cuore dovesse scoppiare di felicità. Quello che restava dell’abbagliante tramonto risplendeva nei suoi occhi, e un sorriso radioso si allargava da un orecchio all’altro, mentre lo guardava raggiante. Devon Wardell... sarei davvero felice di sposarti."

    Ci fu una pausa, e poi...

    SÌ! Scoppiando di felicità, Devon la prese in braccio e la fece girare intorno e intorno, in apparenza inconsapevole che erano in piedi sull’orlo di un burrone. Seppellì il viso nei suoi lunghi capelli fluttuanti, schiacciandosela al petto teneramente. Sì, sussurrò di nuovo, più dolcemente questa volta.

    Quando alla fine si staccarono, aveva le lacrime agli occhi. Con una mano le tolse i capelli dal viso mentre con l’altra le faceva scivolare lo splendido diamante al dito.

    Per un momento rimasero semplicemente a guardarlo, con un identico sorriso.

    Poi le alzò la testa verso di lui. Non ne avevi idea, disse in un soffio, la minima idea di cosa...

    So perfettamente di cosa si trattasse, lo interruppe, incapace di smettere di sorridere. Passò il dito lungo le sue labbra, guardandole mentre si socchiudevano in un respiro silenzioso. "Non ho mai, mai voluto niente di più".

    Di cosa? scherzò, sorridendo come un bambino di quattro anni.

    Gettò la testa indietro e rise. Vuoi che te lo dica?

    Voglio che tu lo dica.

    Okay. Si schiarì la voce in modo ostentato e si alzò in punta di piedi per dargli il più tenero dei baci. Non ho mai voluto niente di più... che essere tua moglie.

    La parola moglie li colpì forte entrambi, e il secondo dopo Devon la sollevò ancora una volta, baciandola così forte che fu quasi doloroso. Gli portò le braccia al collo e gli allacciò le gambe intorno ai fianchi mentre lui la teneva abbracciata per quella che sembrò un’eternità.

    Il sole lanciò il suo ultimo raggio di luce e scivolò tra le onde mentre loro restavano lì, stretti uno nelle braccia dell’altra, un’unica silhouette contro la scogliera.

    Presi in quello che era il bacio più perfetto del mondo.

    Fu solo quando le stelle fecero capolino dietro la luce della luna che Devon finalmente si staccò, posandola gentilmente sull’erba. I suoi occhi guizzarono per un millesimo di secondo verso l’auto parcheggiata a cinquecento metri dalla scogliera, prima di girarsi verso di lei con un sorriso malizioso.

    Rae... che ne dici di evocare una coperta?

    Rae alternò lo sguardo confuso tra lui e l’auto, prima di capire all’improvviso. Vuoi passare la notte qui?

    Si strinse nelle spalle con un’espressione innocente, tirandosela più vicino per i fianchi. Nessuno ci aspetta a casa...

    Nessuno tranne mia madre. Sorrise, prima di gettare un’occhiata guardinga all’erba alta, mentre una dozzina di documentari dell’infanzia le riecheggiavano in mente. E poi... non ci sono i serpenti?

    Lui gettò la testa all’indietro in una spumeggiante risata cristallina che rimbombò su per la scogliera. Tu hai più superpoteri di tutti i supereroi della Marvel messi insieme e ti preoccupi dei serpenti?

    "Serpenti e mia madre."

    Ti prometto, la baciò, di appianare le cose, un altro bacio, con tua madre, un altro bacio, quando torniamo domani mattina.

    Si tirò indietro, un poco stordita. E i serpenti?

    L’attimo dopo era stesa sulla schiena. Lanciò un grido ma le prese la testa gentilmente in una mano mentre rotolava su di lei, baciandola il più gentilmente possibile.

    Sono sicuro di poter pensare a qualcosa per distrarti...

    *  *  *

    Il mattino dopo, Rae si svegliò al levar del sole. C’era un freddo pungente nell’aria e il sole stava appena cominciando a far capolino oltre le dolci colline ad est.

    Mentre Devon dormiva sonoramente al suo fianco, alzò la mano per aria ed esaminò il gigantesco diamante che brillava al suo dito. Una parte di lei pensava che non sarebbe più stato lì quando avrebbe aperto gli occhi. Un’altra parte ancora non poteva credere che fosse tutto vero.

    Era perfetto.

    Non c’era una parola migliore per definirlo. Era il tipo di anello che si sarebbe scelta. Un anello che l’avrebbe fatta fermare mentre sfogliava le riviste con Molly. Un anello che avrebbe ricevuto uno sguardo sognante prima di andare avanti riluttante.

    Aveva una forma tra un ovale e un diamante. Mentre i lati avevano una sfaccettatura decisa, in modo da catturare e riflettere ogni possibile raggio di luce, era anche molto liscio. Una delicatezza nel modo in cui si curvava e si aggrappava alla fascia di diamanti più piccoli che lo sosteneva.

    Dove mai l’ha preso? Siamo in un villaggio della Scozia – quali opzioni poteva davvero avere?

    Poi una domanda più importante le affiorò alla mente.

    Quando ha deciso di farlo? Che cosa lo ha fatto decidere? Ho detto o fatto qualcosa in particolare? Lui ed io non abbiamo mai parlato di matrimonio prima, e prima di farlo – lui mi fa questa cavolo di proposta?

    E a chi l’ha detto?! Ha mantenuto un completo silenzio? Ha chiesto il permesso a mia madre? Chi altro alla casa sicura sa che cosa è successo...

    Buongiorno.

    Abbassò lo sguardo per vedere Devon che la fissava, un euforico sorriso sonnacchioso che gli aleggiava sulle labbra, mentre il sole del mattino si diffondeva sul suo viso. Le sue dita le afferrarono il polso e, prima di rendersi conto di cosa stesse facendo, si portò l’anello alle labbra e lo baciò.

    Era un’immagine mozzafiato. Una che le sarebbe rimasta nel cuore per tutto il tempo che sarebbe riuscita a ricordare.

    Per fortuna, ormai, aveva molta pratica con il Devon mozzafiato. E non doveva farsi fuorviare. C’erano alcune domande per cui aveva bisogno di una risposta. La loro notte da favola era finita e lei doveva prepararsi al rientro.

    Buongiorno, sorrise dolcemente prima di rotolare sul suo petto, bloccandolo con lo stesso sorriso innocente. Noi... dobbiamo parlare.

    Lo sentì ridacchiare sotto di sé mentre si sollevava più in alto sulla coperta. L’avevo immaginato. Non puoi fare una proposta di matrimonio alla ragazza più analitica del pianeta senza aspettarti un piccolo interrogatorio la mattina dopo.

    Lo ignorò completamente e cominciò con le sue domande. Hai detto a qualcuno che l’avresti fatto?

    Con l’abilità di un agente segreto, il suo viso diventò una maschera di innocenza. In realtà solo ad uno. Kraigan. Lui ed io abbiamo sempre avuto uno stretto legame. Dopo aver fatto i braccialetti dell’amicizia ed essere rimasti svegli fino a tardi ad intrecciarci i capelli, ho deciso di chiedere la sua benedizione al mio piccolo schema...

    Va bene, basta. Rae alzò la mano con un sorriso, soltanto l’immagine mentale sufficiente a farle rivoltare lo stomaco. Quindi non l’hai detto nessuno?

    Scosse la testa, gli occhi fissi intensamente nei suoi. Solo a te. E non te l’ho detto, piuttosto, chiesto...

    Scherza quanto ti pare, bello. Mi chiedo come si sentirà la mia madre sputafuoco per il fatto che non le hai chiesto il permesso.

    Anche se stava solo scherzando, Rae si aspettava ancora uno sguardo di lieve terrore. Sua madre tendeva ad avere quest’effetto sulle persone. Ma tutto ciò che ottenne fu un sorriso quasi arrogante.

    Oh, ma io ho già chiesto il permesso a Beth. Soltanto non sapeva quando sarebbe successo.

    La mascella di Rae si spalancò per lo stupore. Hai chiesto a mia mamma il permesso di sposarmi?! Non riusciva neanche ad immaginare come doveva essere andata quella conversazione. Quando?

    Anni fa. Dopo che siamo tornati dall’Irlanda. Dopo che io...

    ... dopo che sei saltato giù dalla scogliera? Rae se lo ricordava come se fosse ieri. Intrappolata nella grotta sottomarina. Urlando il nome di Devon mentre quella che sembrava un’ondata di marea si precipitava verso di lei. E poi...

    ... E poi era tra le sue braccia. Era saltato giù dalla scogliera per salvarla, senza sapere cosa gli sarebbe successo dopo. Senza sapere che il suo impossibile bisogno di salvarla l’avrebbe fatto volare.

    Quando era tornati alla fattoria, lui e sua madre erano scomparsi per molto tempo dopo. Si ricordava lo

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