Una Seconda Possibilità: Le Cronache di Kerrigan, #3

Di W.J. May

L’attesissimo sequel della serie Le Cronache di Kerrigan, dell’autrice di best sellers internazionali, W.J. May. 

Un po’ di persuasione può fare molta strada …

Rae Kerrigan pensava che il processo di suo padre sarebbe stato l’unico momento più singolare della sua vita. Non poteva saperlo, il processo era solo l’inizio.

Il mondo dei tatù è in preda al caos mentre un nuovo sorprendente nemico comincia ad emergere. Uno col potere di sconfiggere persino la grande Rae Kerrigan con nient’altro che poche semplici parole.

Ancora sbigottita per l’attacco e l’eroica parte che Simon doveva avere, Rae si ritrova a fronteggiare un tipo di nemico che non ha mai incontrato prima. Uno che ti distrugge dall’interno.

Riusciranno Rae e i suoi amici a trovare una soluzione in tempo? Che parte avrà Simon?

C’è un legame abbastanza forte che non potrà essere spezzato?

Ordine della serie

Prequel

Natale Prima della Magia
Domande nell’Oscurità
Nell’Oscurità
Lotta all’Oscurità
Sola nell’Oscurità
Persa nell’Oscurità
 

Serie Le Cronache di Kerrigan

Volume I - Rae di Speranza

Volume II – La Nebulosa Oscura

Volume III – Castello di Carte

Volume IV - Tè Con Sua Maestà

Volume V – Sotto Tiro

Volume VI – Fine in Vista

Volume VII – Oscurità Nascoste

Volume VIII – Intrecciati

Volume IX – Segno del Destino

Volume X – Forza e Potere

Volume XI – L’Ultimo in Piedi

Volume XII – Rae di Luce

Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

Una questione di tempo
Frammento di Tempo
Una Seconda Possibilità
Anomalia Temporale
Il Nostro Tempo
Tempo Prezioso

Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

Vivere nel Passato

Regalo per il Presente

Guardare al Futuro

Le Cronache di Kerrigan

Libro 1 – Fermare il Tempo

Libro 2 – Il Tempo che Passa

Libro 3 – Minuti Contati
 

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 2 giu 2020
• ISBN: 9781071545959

W.J. May

About W.J. May Welcome to USA TODAY BESTSELLING author W.J. May's Page! SIGN UP for W.J. May's Newsletter to find out about new releases, updates, cover reveals and even freebies! http://eepurl.com/97aYf   Website: http://www.wjmaybooks.com Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Author-WJ-May-FAN-PAGE/141170442608149?ref=hl *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* W.J. May grew up in the fruit belt of Ontario. Crazy-happy childhood, she always has had a vivid imagination and loads of energy. After her father passed away in 2008, from a six-year battle with cancer (which she still believes he won the fight against), she began to write again. A passion she'd loved for years, but realized life was too short to keep putting it off. She is a writer of Young Adult, Fantasy Fiction and where ever else her little muses take her.

Anteprima del libro

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Copyright 2017 di W.J. May

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LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI KERRIGAN

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Le Cronache di Kerrigan: PREQUEL –

Natale Prima della Magia

Domande nell’Oscurità

Nell’Oscurità

Lotta all’Oscurità

Sola nell’Oscurità

Persa nell’Oscurità

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Le Cronache di Kerrigan

Volume I - Rae di Speranza è GRATIS!

Volume II – La Nebulosa Oscura

Volume III – Castello di Carte

Volume IV - Tè Con Sua Maestà

Volume V – Sotto Tiro

Volume VI – Fine in Vista

Volume VII – Oscurità Nascoste

Volume VIII – Intrecciati

Volume IX – Segno del Destino

Volume X – Forza e Potere

Volume XI – L’Ultimo in Piedi

Volume XII – Rae di Luce

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Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

Una Questione di Tempo

Un Frammento di Tempo

Una Seconda Possibilità

Anomalia Temporale

Il Nostro Tempo

Tempo Prezioso

Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

Vivere nel Passato

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Regalo per il Presente

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Guardare al Futuro

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Cronache di Kerrigan

Volume 1 – Fermare il Tempo

Volume 2 – Il Tempo che Passa

Volume 3 – Minuti Contati

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Nota di Copertina di Una Seconda Possibilità:

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‘Portami al tempo in cui le cose andavano bene, non funziona niente ora.’  The Maine 

Un po’ di persuasione può fare molta strada ...

Rae Kerrigan pensava che il processo di suo padre sarebbe stato l’unico momento più singolare della sua vita. Non poteva saperlo, il processo era solo l’inizio.

Il mondo dei tatù è in preda al caos mentre un nuovo sorprendente nemico comincia ad emergere. Uno col potere di sconfiggere persino la grande Rae Kerrigan con nient’altro che poche semplici parole.

Ancora sbigottita per l’attacco e l’eroica parte che Simon doveva avere, Rae si ritrova a fronteggiare un tipo di nemico che non ha mai incontrato prima. Uno che ti distrugge dall’interno.

Riusciranno Rae e i suoi amici a trovare una soluzione in tempo? Che parte avrà Simon?

C’è un legame abbastanza forte che non potrà essere spezzato?

Sommario

LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI KERRIGAN

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Nota di Copertina di Una Seconda Possibilità:

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

Capitolo 16

Capitolo 17

Capitolo 18

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Il tempo cura tutte le ferite.

Capitolo 1

Il tempo cura tutte le ferite.

Beh, non tutte...

Il coltello colpì l’osso. Scivolò poco più in là. Poi si ritirò di nuovo – rosso scuro.

Con un sussulto spezzato, Rae cadde in ginocchio. Continuando a fissare l'amore della sua vita. Ancora del tutto incapace di comprendere cosa fosse successo. Anche se lui aveva ancora la lama in mano, non riusciva a credere che fosse vero. Che non le avesse appena conficcato un coltello nel petto.

D-Devon, gemette, accartocciandosi sull'erba. Dev ...

Se fosse accaduto qualche settimana prima, quando aveva ancora la sua immortalità, se la sarebbe cavata. Aveva ancora la capacità di curare la maggior parte delle ferite in pochi secondi. Una pugnalata al petto sarebbe stata dolorosa - lancinante in realtà. Ma non sarebbe stata fatale. Non sarebbe stato qualcosa che non era in grado di superare.

Ma non aveva più quel potere. Aveva rinunciato all’immortalità in cambio di un futuro con l’uomo che amava. Rinunciato alla promessa di eternità in cambio di una vita mortale con un uomo mortale. Lo stesso uomo che aveva appena minacciato di porre fine a quella vita per sempre.

Devon, che cosa ...

Il mondo intorno a lei appariva e scompariva alla vista. Mentre abbassava la fronte a terra, udì varie urla – tutte controbilanciate dall’insistente gocciolare del suo sangue che formava una pozza sotto il coltello e dal martellamento del suo cuore che le rimbombava nelle orecchie. Ai margini della sua vista sfocata, vide un lampo cremisi. Cercò di alzare la testa.

Molly!

Lo gridò telepaticamente. Se non poteva fidarsi più dell’uomo che amava, almeno poteva contare sulla ragazza che riteneva una sorella. Attraverso il prato, le due incrociarono lo sguardo. Ambedue terrorizzate. Ambedue completamente incapaci di capire cosa fosse appena successo. Una voce acuta gridò qualcosa di inintelligibile, e in quello che sembrò un movimento al rallentatore, Molly cominciò a correre verso di lei...

... e poi si fermò.

La fronte di Rae si increspò per l'orrore mentre la rossa improvvisamente slittava con i piedi. I suoi brillanti occhi blu diventarono vitrei per un secondo. Distanti quanto lo erano stati quelli di Devon mentre camminava verso di lei. Quindi, senza nemmeno una seconda occhiata, iniziò a correre nella direzione opposta.

No, ansimò Rae, fissandola mentre cercava di fermare l'emorragia.

Per quanto disperati fossero i suoi sforzi, non faceva molti progressi. Il coltello aveva colpito un’arteria o una vena importante, perché stava perdendo sangue più velocemente di quanto potesse fermarne. E già la sua vista cominciava ad offuscarsi mentre Molly, che correva verso l’orizzonte, diventava sempre più piccola. Rae guardò finché non fu solo un piccolo puntino, inghiottita ben presto dagli alberi.

Poi un’ombra improvvisa cadde su di lei e alzò lo sguardo inorridita.

Devon, supplicò mentre lui veniva lentamente avanti.

Mai nella sua vita, non in un singolo momento, aveva avuto paura di lui come adesso. Era come se il velo fosse stato rimosso. All’improvviso, lei poteva vedere quello che chiunque altro vedeva quando lo guardavano.

Non l’uomo che condivideva il suo letto. Lo stesso uomo a cui, segretamente, non piacevano i pancakes, e che, ancora più segretamente, adorava fare bagni pieni di schiuma con la sua fidanzata quando pensava che non ci fosse nessuno in giro.

Era una leggenda. La preziosa arma dell’Alto Consiglio. L’uomo che non si sarebbe fermato davanti a niente per portare a termine un incarico, e aveva il talento che lo sosteneva.

L’uomo che stava per ucciderla.

Devon – per favore! sussurrò, cercando di riprendere fiato. La folla intorno a lei aveva cominciato a scatenarsi ma, abbastanza stranamente, non aveva niente a che fare con lei. Avevano tutti i loro problemi. Solo che non riusciva a dire quali fossero. Sono io, Rae. Per favore... osservò il coltello insanguinato ancora nella sua mano e indietreggiò debolmente sull’erba, "no!"

DEVON!

Rae chiuse gli occhi per il momentaneo sollievo. Grazie al cielo! Non era l’unica che vedeva quello che stava succedendo! Quest’incubo non era solo suo!

Julian si stava slanciando in avanti, con l’espressione di uno che non crede ai suoi occhi.

I suoi capelli scuri sbattevano contro il viso pallido mentre sfrecciava verso di loro, angolando il suo corpo come uno scudo tra i suoi due migliori amici. Ma prima che potesse arrivare a una ventina di metri, un gancio gigantesco lo colpì dritto in faccia facendolo volare di nuovo all’indietro.

...Mitch?

Rae non poteva crederci. Il capo stesso della sicurezza della Guilder. Un uomo che virtualmente adorava lei e il resto del gruppo. Li venerava come eroi di guerra e aveva giurato di proteggerli con la sua stessa vita. Lo stesso uomo che aveva portato Julian fuori dalla fabbrica il giorno della battaglia, smuovendo cielo e terra per tenerlo al sicuro. Proprio lui aveva appena fatto cadere a terra Julian privo di sensi.

Per un millisecondo, si voltò verso di lei. Ogni muscolo del suo corpo colossale era teso in posizione, ma l’espressione dei suoi occhi era proprio come quella di Devon.

Assente. Lontana. Come qualcuno che avesse completamente cancellato l’uomo e lasciato un buco vuoto al suo posto. Erano gli occhi... poteva vederlo dagli occhi.

Julian si mosse sul terreno ma non si svegliò. Mitch era più di cento chili di puri muscoli e l’aveva colpito dritto alla tempia.

RAE!

Gabriel non gridò per attirare l’attenzione di Devon, ma la sua. Nonostante il crescente delirio intorno a lui - da come sembravano le cose, la gente aveva cominciato a rivoltarsi una contro l’altra – si fece strada con la forza, correndo verso di lei più veloce che poteva.

Alzò una mano tremante. Guardando oltre Devon e il coltello. Allungandosi verso di lui con ogni grammo di forza che le era rimasto, desiderando che arrivasse in tempo.

Ma anche Gabriel si trovò schiacciato da forze che non avrebbe potuto prevedere.

Una mano magra schizzò fuori. Seguita da una folata di capelli bianchi.

E in un attimo, Gabriel Alden - il guerriero che non avrebbe mai potuto essere domato - si ritrovò bloccato sul posto. In balia della sorellina, i cui occhi zaffiro erano spenti come quelli di Devon.

Angel... La mascella si serrò ma si sforzò di far uscire poche parole finali, combattendo il potere paralizzante del suo tatù. C-Cosa s-stai facendo?!

Lei inclinò la testa di lato con aria contemplativa ma era come se non potesse sentirlo. Come se stesse semplicemente eseguendo dei gesti, agendo per ordini al di sopra e oltre lei stessa.

Angie, per favore, tentò lui di nuovo, bloccandosi nel frattempo sul posto. Per favore, non...

Ma poi non riuscì più a parlare. Era nella profondità delle sue grinfie. Un posto da cui solo Rae era riuscita a scappare.

Angel si carezzò i capelli con quella stessa espressione di indifferenza senza pensieri e rimase vicino a lui. Facendogli la guardia, nonostante il fatto che fosse stata lei a metterlo lì.

Che diavolo sta succedendo?!

Il terreno tremò e, nonostante la sua crescente perdita di sangue, Rae divenne improvvisamente iperconsapevole della follia che la circondava.

Jonah, l’agente dell’Alto Consiglio che aveva alzato il campo di forze, stava ancora tenendo debolmente a bada la folla ma le orde di persone stavano dimostrando di essere troppe. Qualunque pazzia temporanea si fosse impossessata di Devon ed Angel, stava chiaramente colpendo anche gli altri. I maestosi giardini del Convitto Guilder erano diventati un campo di battaglia mentre persone di ogni età e livello cominciavano ad usare apertamente i loro poteri uno contro l’altro.

L’acqua spegneva il fuoco. Il fuoco sconfiggeva il vento. Un’isolata nuvola tempestosa sparava fulmini a tutti quelli che erano troppo vicini, ed almeno un quarto delle persone che erano venute qui per ascoltare la sentenza di Simon Kerrigan si erano trasformate all’improvviso in creature selvagge.

Il rumore era assordante. Il caos ineguagliato da qualsiasi cosa Rae avesse mai visto.

Tranne che i suoi problemi erano molto più immediati di questo. Il suo fidanzato si stava ancora avvicinando. E teneva ancora in mano quel coltello mortale. Muovendosi come se fosse intrappolato nella melassa, ma nondimeno si stava avvicinando.

Devon! gridò, con quella poca forza che le restava. Puoi almeno sentirmi?

Con la coda dell’occhio, riuscì a vedere Luke che correva verso di lei. Ma prima che potesse fare più di qualche passo, fu colpito sul lato della testa dal suo stesso padre. Un attimo dopo Luke si raddrizzò, svuotato di ogni sentimento mentre i due si fronteggiavano.

Padre e figlio. Combattendo fino alla morte.

Devon – per favore! Sono IO!

Gli aveva affidato la sua vita e il suo cuore. Come poteva accadere una cosa del genere? Aveva fatto finta per tutto il tempo? Non la amava? Era tutta una macchinazione, come Lanford? Un nuovo dolore le squarciò il cuore. Scrollò la testa, rifiutandosi di credere che questo stesse accadendo.

Devon – per favore fermati! Un singhiozzo le squarciò la gola mentre lo pregava.

Ci fu un’esplosione improvvisa. Fermò l’avanzamento di Devon verso di lei. Disperata, Rae si guardò intorno. I suoi genitori, insieme al secondo in comando dell’Alto Consiglio – Louis Keene – furono sopraffatti all’istante dai civili quando Jonah collassò e il campo di forze mancò. Con un possente grido, sia Beth che Simon furono momentaneamente oscurati alla vista. Le loro urla raggiunsero le orecchie di Rae mentre cercavano di raggiungerla. Si aprì un varco tra la folla e Rae poté vederli, in piedi, combattere fianco a fianco, schiena contro schiena per proteggersi,

Distolse lo sguardo per riportarlo sul suo fidanzato.

Sul viso di Devon non c’era un grammo di pietà. O compassione. O riconoscimento. O qualcuna delle innumerevoli cose che erano arrivate a definirlo.

Era un guscio vuoto. Che si muoveva senza accorgersene. Che la guardava senza accorgersene. Che alzava il coltello senza uno straccio di emozione negli occhi.

Devon! gridò Rae mentre la lama brillò su di lei, sospesa nell’aria. Rimase a fissarlo, troppo debole per fermarlo, troppo persa per muoversi. Sarebbe finita così. Dopo tutto, la mano di Devon sarebbe stata quella che avrebbe fermato la discendenza dei Kerrigan.

Ma il coltello non calò mai.

Julian volò fuori dal nulla, placcando il suo miglior amico al suolo e facendo schioccare via la lama dalle sue mani. Rae sussultò e indietreggiò ulteriormente, cercando ancora di tamponare il sangue e il dolore mentre il mondo intorno a lei cominciava a tremolare. Cercò di sintonizzarsi su un centinaio di tatù diversi, qualsiasi cosa potesse aiutarla, ma ognuno falliva. Qualunque malvagità fosse scesa sulla scuola, aveva pensato bene di far fuori lei per prima. La lama l’aveva semplicemente tagliata troppo in profondità. Un fiume di sangue stava sgorgando dal suo petto e tutto quello che poteva fare era cercare di tenere gli occhi aperti.

Fortunatamente, c’erano altri ancora in piedi pronti a combattere per lei.

Sull’erba dietro di loro, Rae vide il corpo di Mitch Ford. I suoi occhi erano chiusi in un pacifico torpore e tutti e due i polsi erano legati dietro la schiena. Julian si era ripreso con un desiderio di vendetta e aveva fatto fuori Ford stesso, arrivando giusto in tempo per fermare Devon dal fare l’impensabile.

Dev – cosa diavolo stai facendo?! gridò mentre i due si affrettavano a rimettersi in piedi.

Qualunque cosa stesse succedendo alla gente intorno a loro, Julian e Rae sembravano completamente immuni. Stava correndo verso di lei ora, pallido per il terrore, intorpidito per lo shock. I suoi occhi scuri erano vivi e limpidi come sempre.

Ma non avrebbe mai dovuto voltare la schiena al suo amico.

Proprio un secondo prima che potesse raggiungerla, Devon lo afferrò per la sua caratteristica coda di cavallo, tirandolo all’indietro prima di sbatterlo a terra.

Rae soffocò un altro grido.

Julian urlò con forza mentre colpiva il suolo ma rotolò automaticamente per rimettersi