Una Questione di Tempo: Le Cronache di Kerrigan, #1

Di W.J. May

L’attesissimo sequel della serie Le Cronache di Kerrigan, dell’autrice di best sellers internazionali, W.J. May

È ora.

Il passato non può restare sepolto per sempre…

Rae Kerrigan e i suoi amici pensavano che tutti i loro problemi fossero risolti. La corruzione in seno al Consiglio è stata portata alla luce. Gli ibridi sono stati liberati dalla loro ingiusta prigionia. E Jonathon Cromfield - il malvagio burattinaio che tira tutte le corde - è stato finalmente sconfitto.

Con la promessa di un futuro reale con Devon, l'amore della sua vita, Rae si infila l'anello al dito e gira gli occhi verso l'orizzonte. Il cuore pieno di speranza.

Tranne che il fato ha altri piani…

Con il ritorno di suo padre, il famigerato Simon Kerrigan che ha dato il via a tutto, Rae scopre che il suo nuovo mondo è ancora una volta sottosopra. La nuova pace nel regno dei tatù è andata di nuovo in frantumi. Mettendo gli amici contro gli amici. Famiglia contro famiglia.

Perché è stato imprigionato? Cosa farà adesso? Ancora più importante, ci si potrà mai fidare di nuovo di Simon Kerrigan?

Rae e il suo team intendono scoprirlo ...

Ordine della serie

Prequel

Natale Prima della Magia
Domande nell’Oscurità
Nell’Oscurità
Lotta all’Oscurità
Sola nell’Oscurità
Persa nell’Oscurità
 

Serie Le Cronache di Kerrigan

Volume I - Rae di Speranza

Volume II – La Nebulosa Oscura

Volume III – Castello di Carte

Volume IV - Tè Con Sua Maestà

Volume V – Sotto Tiro

Volume VI – Fine in Vista

Volume VII – Oscurità Nascoste

Volume VIII – Intrecciati

Volume IX – Segno del Destino

Volume X – Forza e Potere

Volume XI – L’Ultimo in Piedi

Volume XII – Rae di Luce
 

Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

Una questione di tempo
Frammento di Tempo
Una Seconda Possibilità
Anomalia Temporale
Il Nostro Tempo
Tempo Prezioso

Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

Vivere nel Passato

Regalo per il Presente

Guardare al Futuro

Le Cronache di Kerrigan

Libro 1 – Fermare il Tempo

Libro 2 – Il Tempo che Passa

Libro 3 – Minuti Contati

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 19 gen 2020
• ISBN: 9781071528679

W.J. May

About W.J. May Welcome to USA TODAY BESTSELLING author W.J. May's Page! SIGN UP for W.J. May's Newsletter to find out about new releases, updates, cover reveals and even freebies! http://eepurl.com/97aYf   Website: http://www.wjmaybooks.com Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Author-WJ-May-FAN-PAGE/141170442608149?ref=hl *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* W.J. May grew up in the fruit belt of Ontario. Crazy-happy childhood, she always has had a vivid imagination and loads of energy. After her father passed away in 2008, from a six-year battle with cancer (which she still believes he won the fight against), she began to write again. A passion she'd loved for years, but realized life was too short to keep putting it off. She is a writer of Young Adult, Fantasy Fiction and where ever else her little muses take her.

Anteprima del libro

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Copyright 2016 di W.J. May

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LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI

KERRIGAN

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Le Cronache di Kerrigan: PREQUEL –

Natale Prima della Magia

Domande nell’Oscurità

Nell’Oscurità

Lotta all’Oscurità

Sola nell’Oscurità

Persa nell’Oscurità

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Le Cronache di Kerrigan

Volume I - Rae di Speranza è GRATIS!

Volume II – La Nebulosa Oscura

Volume III – Castello di Carte

Volume IV - Tè Con Sua Maestà

Volume V – Sotto Tiro

Volume VI – Fine in Vista

Volume VII – Oscurità Nascoste

Volume VIII – Intrecciati

Volume IX – Segno del Destino

Volume X – Forza e Potere

Volume XI – L’Ultimo in Piedi

Volume XII – Rae di Luce

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Le Cronache di Kerrigan SEQUEL

Una questione di tempo

Frammento di Tempo

Una Seconda Possibilità

Anomalia Temporale

Il Nostro Tempo

Tempo Prezioso

Le Cronache di Kerrigan: Gabriel

Vivere nel Passato

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Regalo per il Presente

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Guardare al Futuro

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Cronache di Kerrigan

Volume 1 – Fermare il Tempo

Volume 2 – Il Tempo che Passa

Volume 3 – Minuti Contati

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Descrizione di Una Questione di Tempo

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Le Cronache of Kerrigan Sequel

L’attesissimo sequel della serie Le Cronache di Kerrigan, dell’autrice di best sellers internazionali, W.J. May

È ora.

Il passato non può restare sepolto per sempre...

Rae Kerrigan e i suoi amici pensavano che tutti i loro problemi fossero risolti. La corruzione in seno al Consiglio è stata portata alla luce. Gli ibridi sono stati liberati dalla loro ingiusta prigionia. E Jonathon Cromfield - il malvagio burattinaio che tira tutte le corde - è stato finalmente sconfitto.

Con la promessa di un futuro reale con Devon, l'amore della sua vita, Rae si infila l'anello al dito e gira gli occhi verso l'orizzonte. Il cuore pieno di speranza.

Tranne che il fato ha altri piani...

Con il ritorno di suo padre, il famigerato Simon Kerrigan che ha dato il via a tutto, Rae scopre che il suo nuovo mondo è ancora una volta sottosopra. La nuova pace nel regno dei tatù è andata di nuovo in frantumi. Mettendo gli amici contro gli amici. Famiglia contro famiglia.

Perché è stato imprigionato? Cosa farà adesso? Ancora più importante, ci si potrà mai fidare di nuovo di Simon Kerrigan?

Rae e il suo team intendono scoprirlo ...

Sommario

LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI KERRIGAN ...  .....3

Contatta W.J. May

Descrizione di Una Questione di Tempo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

Quarta di Copertina di Frammento di Tempo

Nota dell’Autore

LA SERIE COMPLETA DI LE CRONACHE DI KERRIGAN .........

Altri Libri di W.J. May

PARAGONE CON I TUDOR:

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‘Il tempo perduto non si ritrova mai più.’

Benjamin Franklin

Capitolo 1

‘Il tempo perduto non si ritrova mai più.’

Benjamin Franklin

Ma a volte, solo a volte, puoi trovare le cose che il tempo si è lasciato alle spalle nella sua ombra.

È impossibile.

Era come se la stanza stessa fosse diventata di pietra, rendendo tutti i presenti una statua di ghiaccio; occhi spalancati per la paura e lo stupore, incapaci di credere che potesse essere vero. L'unico movimento che attraversò l'immobilità fu un silenzioso strascichio: il suono di due piedi malsicuri che si dirigevano lentamente verso la luce.

Beth?

Tutto il blu sparì dagli occhi di Rae mentre faceva automaticamente un passo indietro. Le sue scapole premevano contro il petto di Devon, in piedi proprio dietro di lei, ma non trasse conforto dalla sua presenza. Il suo battito era impazzito e rotto come il proprio.

Questo... non può succedere. Deve essere un sogno.

L'uomo fece un altro passo incerto in avanti, facendo una smorfia alla luce che filtrava dal corridoio, come se anche la sua scarsa luminosità fosse sufficiente a ferirgli la vista. Alzò la mano a mezz’aria davanti al viso, proteggendosi gli occhi mentre cercava di parlare di nuovo. B-Beth ... sei tu?

Il suono della sua voce colpì Rae da tutti i lati. Piombando su di lei come mille spiriti malvagi. Mille ricordi terribili che pensava fossero stati sepolti per sempre.

Non gli rispose. Impossibile parlare. L'idea non le venne neanche in mente. Ogni suo pensiero era dominato da un solo comando, una sola possibilità di lasciarsi tutto alle spalle.

Corri.

Ma i suoi piedi non si muovevano. Nemmeno quelli di Devon. Neanche quelli di ognuno dei dodici uomini armati che avevano portato con loro per sgomberare i sotterranei. Era come se tutti fossero sotto lo stesso orribile incantesimo. Guardando, completamente paralizzati, mentre l'uomo dei loro incubi veniva lentamente avanti.

Quello è ... Una guardia anziana in piedi con il resto del contingente si coprì la bocca con una mano tremante. Parliamo di un soldato indurito dalle intemperie, ma aveva improvvisamente incontrato un suo pari. Quello è Simon Kerrigan.

Il nome mandò una scossa, guizzando attraverso la piccola caverna e riecheggiando contro le sue pareti.

Simon Kerrigan.

Sebbene Rae fosse cresciuta intrappolata sotto l'eredità di quel nome, anche se era cresciuta combattendo il suo peso con tutto ciò che aveva ... era come se lo stesse ascoltando per la prima volta.

I suoi occhi mandarono un lampo e si posarono per una frazione di secondo sul suo viso. Un volto che l'aveva fissata dai ricercato dei manifesti archiviati e indagini aperte per omicidio per la gran parte della sua vita. Un viso che avrebbe dovuto esserle estraneo, ma in qualche modo le era familiare come il suo.

I loro occhi si incontrarono nell'oscurità. Padre e figlia, in piedi, lì, per la prima volta. Il mondo intero sembrò smettere di girare, e per un momento furono solo loro due.

Poi il peso della realtà si abbatté su di loro, lasciando dietro di sé una scia fumante di inimmaginabile panico e anni di devastazione.

No ... Le mani di Devon si strinsero intorno alla parte superiore delle sue braccia, tirandola in modo protettivo contro il suo petto. No, questo non ... questo non potrebbe essere ...

Ma Simon sembrò accorgersi di Devon allo stesso tempo. Per un momento i suoi occhi annebbiati si spalancarono per lo stupore, poi fece un altro passo in avanti. Tristan?

Tutto il corpo di Devon si bloccò. Premuta contro di lui, Rae poteva sentirlo altrettanto facilmente come se fossero stati faccia a faccia. Le sue labbra si aprirono, ma non uscì neanche un sussurro. Per un momento, rimase semplicemente lì, perso come lei.

Poi, all’improvviso, l’intera caverna prese vita.

A un segnale invisibile, una dozzina di pistole furono armate. Una dozzina di guardie sollevarono le loro armi all'unisono perfetto, puntando ognuna al petto di Simon Kerrigan.

Simon si bloccò sul posto. I suoi occhi guizzarono su Rae e Devon, affranti al centro della stanza, prima di fare un passo vacillante all'indietro.

Mi dispiace... La sua voce era roca per la mancanza di uso. Non volevo...

Nella stanza calò di nuovo il silenzio. Dodici dita pronte sul grilletto. Non un solo respiro. Tutta la vita di un uomo che si riduce a un solo momento.

Stiamo solo aspettando i suoi ordini, Signora Presidente.

Mentre il titolo sembrava ancora strano alle orecchie di Rae, Simon alzò lo sguardo sorpreso. Sorpresa che si trasformò in vero orgoglio e affetto quando riconobbe per la prima volta il volto di sua figlia.

Sei il presidente dell’Alto Consiglio. Nonostante l'oscurità intorno a loro, i suoi occhi si ammorbidirono di un bagliore paterno. Rae.

Se sentire il nome di Simon le aveva fermato il cuore, sentire il proprio nome riportò in vita Rae. Poteva aver incendiato il suo passato, ma si era alzata dalle ceneri per regalarsi un nuovo futuro.

Ora non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire tutto questo. Per niente al mondo. Certamente non per questo.

Tutti i suoi anni di allenamento e di esperienza riaffiorarono all’improvviso, stabilizzando le sue mani tremanti e zittendo quel suono minaccioso nelle sue orecchie. La leggendaria fata dipinta sulla parte bassa della schiena ronzava per l'attesa, pronta a far esplodere uno qualsiasi dei suoi cento poteri attivi.

E tutto il dolore, la perdita e il sacrificio ... ancora freschi sotto la superficie per il costo devastante di una battaglia, sbloccarono il suo corpo congelato. Spingendola in avanti dentro la cella.

Rae...

Mentre Simon aveva detto il suo nome come un’affermazione, Devon lo disse come una pacata richiesta. Un avvertimento di cautela. Non c’erano tatù tra quelle mura, ma erano tutti cresciuti ascoltando abbastanza racconti su Simon Kerrigan da credere nel mito come nell’uomo.

Fece un passo con lei, riluttante a lasciarla andare troppo lontano. Su entrambi i lati, il contingente di guardie seguì l'esempio con le armi ancora sollevate al pronto.

Dopo ‘la battaglia per salvare il mondo’, come era stata rapidamente rinominata da alcuni dei membri più giovani della generazione marchiata, le dinamiche del potere all'interno dei vertici della società erano irrevocabilmente mutate. A Rae non solo era stato chiesto all'unanimità di assumere la presidenza dell’Alto Consiglio, ma lei e i suoi amici erano stati spinti con la forza in una posizione di quasi regalità. Un culto di fervida venerazione era sorto intorno ai giovani amici. Un rispetto che rasentava quasi la riverenza che aveva elevato la loro storia già nota al rango di leggenda.

Era una posizione strana e sgradita in cui trovarsi, visto che l'unica cosa che gli eroi riluttanti volevano fare in quel momento era chiudersi fuori dal mondo e piangere. Significava anche che, sebbene Rae e Devon fossero senza dubbio i guerrieri più formidabili nella cella, la loro stessa guardia si sentiva assurdamente protettiva nei loro confronti.

Nell’attimo in cui Devon fece un passo avanti, spuntarono tre mani per tirarlo indietro. Avrebbero fatto la stessa cosa con Rae se non avesse già attraversato metà del pavimento, in piedi faccia a faccia con suo padre.

Guarda un po’...

Era alto. Non l'aveva mai saputo prima. Con una barba che parlava di quasi due decenni in cattività. In tutte le foto che lei aveva visto era sempre stato ben rasato.

Inclinò la testa e si sporse ancora più vicino.

Probabilmente non era saggio avvicinarsi così tanto. Se non l'avesse capito da sola, avrebbe sempre potuto percepirlo dalla tensione palpabile che proveniva dalla sua gente dall'altra parte della stanza. No, probabilmente non era saggio. Ma quale parte di questa situazione aveva senso?

L’uomo era morto.

C’era un certificato di morte a dimostrarlo. C'erano una dozzina di testimoni oculari a sostenerlo. L'aveva visto lei stessa, per l'amor di Dio. Aveva visto cedere il soffitto della cucina. Visto le onde di fuoco liquido schiantarsi sulla sua testa. Era stato seppellito tra le macerie, solo per emergere come un cadavere rotto, non un fremito di vita rimasto nel suo corpo.

E ancora...

I suoi occhi blu lo guardavano dalla testa ai piedi, assorbendo ogni piccolo dettaglio con attenzione incantata, solo per rendersi conto che lui stava facendo esattamente la stessa cosa con lei. I loro occhi si incontrarono nel mezzo e per un secondo fu quasi tentata di allungare la mano e toccarlo. Se non altro per assicurarsi che fosse reale.

Poi la voce di Devon schioccò come una frustata. Kerrigan!

Sia Rae che Simon alzarono lo sguardo nello stesso momento.

Si guardò alle spalle, indugiando un momento sul viso ansioso del fidanzato prima di tornare su quello di suo padre. Lo stesso sorriso paterno lo stava ancora illuminando, accelerando il respiro, prima di fermarsi ai suoi occhi mentre le sorrideva.

Assomigli tanto a tua madre.

Rae batté le palpebre una volta.

Quindi tirò indietro il pugno e lo fece stramazzare al suolo.

*   *   *

Una dozzina di sussurri frenetici echeggiarono nervosamente dalle pareti delle celle, creando un debole ronzio nelle orecchie di Rae mentre fissava suo padre. Da parte sua, Simon Kerrigan stava dormendo tranquillamente sul pavimento di pietra, completamente ignaro del fatto che la sua carne e il suo sangue gli avevano appena dato un pugno con la forza sufficiente per ammaccare un'auto.

—Non posso credere che sia proprio lui. Lo hanno seppellito, vero? Ha avuto un funerale?

Cremato, penso. Nessun funerale. Perché, chi diavolo ci sarebbe andato?

Ma quello è Simon, okay. Ero qualche anno avanti a lui a scuola. La barba mi ha spiazzato per un secondo, ma lo avrei riconosciuto ovunque. Ci sono alcuni volti che non puoi nascondere ...

Ci sono alcuni volti che non puoi nascondere.

Rae fissò Simon, ignorando il caos che la circondava mentre meditava sulla saggezza di quelle parole.

Era vero? C'erano delle cose così terribili che, non importa quanto in profondità le seppellivi nel terreno, sarebbero sempre tornate per perseguitarti? Potevi solo correre fino ad un certo punto prima che il passato alla fine ti raggiungesse?

Passarono alcuni minuti, ma Rae scoprì che non poteva muovere un muscolo. Tutto quello che poteva fare era guardare fisso. Il ronzio nelle orecchie divenne più forte e più impaziente, ma rimase comunque dov'era, inginocchiata sul corpo a terra di Simon. Fissando i suoi occhi chiusi, come se in qualsiasi momento potessero aprirsi e farla cadere dove si trovava.

Come al solito, Devon era solo un passo indietro. Anche lui era rimasto perfettamente immobile. Ben diverso dal suo solito moto perpetuo, ma il ragazzo era una statua perfetta. L'unica volta che si era mosso era stato per allungare la mano e afferrare il cellulare di qualcuno, sbriciolandolo prima che potesse completare la chiamata.

Aspettate... per favore.

Le guardie immediatamente ottemperarono alla sua richiesta pacata. Ma il ronzio rimase.

Un'ovvia domanda fluttuava in primo piano nella mente di tutti, riecheggiata da una dozzina di voci diverse, formulata in una dozzina di modi diversi. E più a lungo stavano lì, più a lungo parlavano, più quella domanda richiedeva una risposta.

Che diavolo facciamo?

Rae, Devon alla fine ruppe l'interminabile situazione di stallo. Mentre lei fissava Simon, lui fissava soltanto lei.