La mediazione scolastica: superare con efficacia i conflitti in classe e nella scuola

Di Marco F. Parola

Le scuole sono spesso teatro di conflitti e soprusi molto gravi. Fenomeni come il bullismo, ad esempio, stanno conoscendo un aumento di intensità e pericolosità. Ma in generale, la gestione dei comportamenti e delle emozioni, sta assumendo una rilevanza significativa e spesso assistiamo a fenomeni preoccupanti. Ecco perché questo ebook ruota attorno a tre elementi “cardine”: conflitto, emozioni e adolescenza.
La tesi dell'autore e che, messi insieme, questi tre elementi rappresentano una vera e propria “bomba” sociale. Il volume, quindi, analizza la situazione scolastica italiana cercando di trovare risposte efficaci, prendendo in esame uno strumento, quello della mediazione scolastica, ancora poco praticato nel nostro paese. Viene presentato un interessante confronto fra l’utilizzo e lo sviluppo, nel tempo, dello strumento mediativo in ambito scolastico italiano e in ambito americano.
Cosa può modificare l’inserimento di tale strumento all’interno del sistema educativo?
Quali sono i vantaggi e le ricadute?
Quali gli ostacoli e le resistenze?
Questo lavoro di studio ha un valore sociale e didattico non indifferente in quanto arriva a delineare interventi di pronto utilizzo da impiegare nella gestione ordinaria delle classi scolastiche, favorendo una risoluzione efficace dei numerosi conflitti, spesso inespressi, presenti nelle nostre scuole. Il rilancio della scuola italiana passa anche attraverso l'impiego di strumenti innovativi, a contenuto impegno economico ma di sicuro effetto sociale.

• Lingua: Italiano
• Editore: KKIEN Publ. Int.
• Data di uscita: 19 giu 2014
• ISBN: 9788898473830

Anteprima del libro

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Marco F. Parola

La mediazione scolastica

superare con efficacia i conflitti in classe e nella scuola

Collana L’arte della mediazione – Strumenti

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Prima edizione digitale: 2014

ISBN 9788898473830

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Indice

Introduzione

Presentazione

Capitolo 1  – I Princìpi base

1.1 La mediazione perché?

1.2 La mediazione crea delle visioni altre, nuove!

1.3 La mediazione che educa, in quale modo?

Capitolo 2 – La Teaching Tolerance

Capitolo 3 – Mix It Up at Lunch

Capitolo 4 – Le Attività per il Mix

4.1 Le attività per l’età prescolare

4.2 Le attività per l’età scolare Prima e Seconda elementare

4.3 Le attività per l’età scolare. Terza – Quinta Elementare

4.4 Le attività per l’età scolare. Prima  – Terza media

4.5 Le attività per l’età scolare. Prima – Quinta Superiore

Capitolo 5 – L’Esperienza Italiana

5.1 Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

5.2 Enti Privati

5.3 Il fenomeno del bullismo

5.4 Alcuni progetti

5.4.1 Progetto Mediazione Scolastica Con il conflitto capisco

5.4.2 Progetto Ben-essere nella scuola: percorsi di mediazione e counseling

Conclusioni

Bibliografia

Sitografia

L’autore

Introduzione

Il conflitto, questo sconosciuto!

Ci nasciamo, ci viviamo immersi sempre e comunque, nostro malgrado, ma non lo conosciamo veramente.

Le nostre istanze, quelle più profonde, generano in noi stati conflittuali che non riusciamo a gestire (anche perché nessuno ce lo ha mai insegnato!) e che proiettiamo al di fuori.

La proiezione è un meccanismo di difesa molto studiato in psicologia (Freud docet) un meccanismo che ci protegge, ci tutela, per l’appunto, ma che genera o può generare situazioni più grandi di noi, come il conflitto.

Tanto si è scritto e tanto si scrive e scriverà sul conflitto, ma la sua anima recondita sempre, da un lato ci affascinerà e dall’altro ci spaventerà e rimarrà oscura.

Elemento che non possiamo non considerare del conflitto, poi, sono le emozioni, altro aspetto del nostro essere nel mondo che ci condiziona, ci guida, ci conduce, nel bene e nel male.

Diciamo nel bene e nel male perché oltre alle emozioni positive esistono quelle che Goleman ha definito emozioni negative e queste ultime, se pur analizzate nel dettaglio (davvero potremmo asserire al microscopio) anche fisiologico del loro esistere e del loro esprimersi, ancora non riusciamo a gestirle, a convogliarle verso azioni propedeutiche al benessere personale e sociale.

Al contrario queste, le emozioni negative, ci sovrastano, si impossessano di noi.

Ancora un elemento, prima di entrare nello specifico del presente testo: l’adolescenza.

Il momento più delicato dell’essere umano, il momento di sviluppo nel quale si evincono in letteratura (ma non solo) i più grandi conflitti interiori (per approfondire l’argomento rinviamo il lettore a Piaget).

Ecco che si presentano ai nostri occhi tre elementi cardine dell’argomento che andremo ad affrontare: conflitto, emozioni e adolescenza.

Messi insieme questi tre elementi rappresentano una vera e propria bomba sociale.

Per questo motivo il presente lavoro di studio ha un valore sociale e didattico non indifferente in quanto analizza la situazione italiana rispetto allo strumento della mediazione scolastica, presentando un’interessante strutturazione d’indagine e di confronto fra l’utilizzo e lo sviluppo, nel tempo, del succitato strumento in ambito scolastico italiano e in ambito americano.

Cosa può modificare l’inserimento di tale strumento all’interno del sistema educativo?

Quali sono i vantaggi e le ricadute?

Quali gli ostacoli e le resistenze?

Cercheremo di dare delle risposte esaustive a queste domande.

Di certo ciò che a prima vista viene da sostenere è che una buona educazione alla gestione e risoluzione dei conflitti potrà aiutare i ragazzi a conoscere meglio se stessi, a raggiungere una maggiore consapevolezza di ciò che si muove dentro di loro, delle proprie dinamiche interne e delle emozioni che conducono (sia quelle positive che quelle negative).

Perché una buona e sana educazione alla gestione del conflitto parte dalla formazione alla consapevolezza.

Donare ai ragazzi, soprattutto adolescenti, strumenti di maggiore consapevolezza, di comprensione, di comunicazione, di negoziazione, di gestione sana della relazione, di abbattimento di stereotipie e dei condizionamenti portanti, avrà quale ricaduta, sicuramente, uno sviluppo più equilibrato, più felice, più sereno dei giovani coinvolti in progetti di mediazione scolastica.

La formazione, poi, avrà fra i focus di apprendimento anche la conoscenza e la gestione propositiva delle emozioni (soprattutto delle emozioni negative, lavoro che in America viene condotto già nelle scuole elementari da un grande studioso: Mark Greenberg).

Sosteniamo con forza che coltivare