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La maledizione dell'alfa: Episodi 5 & 6
La maledizione dell'alfa: Episodi 5 & 6
La maledizione dell'alfa: Episodi 5 & 6
E-book164 pagine1 ora

La maledizione dell'alfa: Episodi 5 & 6

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Info su questo ebook

La serie "LA MALEDIZIONE DELL'ALFA":

Ainsley Connor è determinata a voltare le spalle al suo passato da mutaforma.

Ma i lupi di Tarker’s Hollow la chiamano a scegliere il prossimo alfa, e Ainsley diventa l'oggetto del desiderio di ogni lupo eleggibile della tranquilla cittadina universitaria.

Circondata da seducenti mutaforma, tutti intenzionati ad averla, Ainsley non vuole altro che lasciarsi dietro il branco per sempre. Ma le sue passioni appena scoperte non saranno ignorate.

Ainsley si ritrova presto divisa tra il misterioso straniero con un oscuro segreto, l'amico del suo passato,  bellissimo e leale, e l'aitante sceriffo che la vuole tutta per sé.

E i mutaforma non sono nemmeno la parte più strana di Tarker’s Hollow.

Nei suoi sforzi di venire a patti con la sua vera natura, Ainsley viene gettata in mezzo ad una sensuale ragnatela di mutaforma, fantasmi, streghe e stregoni, catturata in una lotta all'ultimo sangue per il controllo del branco che lei aveva cercato di abbandonare.

Ma per Ainsley Connor, il lupo più difficile da affrontare è quello che è dentro di lei.

La storia continua:

"La maledizione dell'alfa" è raccontata in sei episodi, come una serie TV. Ogni episodio ha un finale in sospeso che riporta al successivo. Se non siete amanti del formato a serie, tutti e sei gli episodi sono disponibili anche insieme in un singolo volume!

- Nell'episodio 5:

Ainsley si fa un potente nemico. I misteri vengono risolti e i segreti scoperti. Come reagirà il branco quando il nuovo alfa verrà richiamato?

- Nell'episodio 6:

Ainsley deve dominare la sua vera natura per portare l'equilibrio nel branco. Sarà capace di controllare i suoi poteri in tempo difendere coloro che ama?

Pur non essendo prettamente un erotico, contiene scene di sesso.

LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2016
ISBN9781507105368
La maledizione dell'alfa: Episodi 5 & 6

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    Anteprima del libro

    La maledizione dell'alfa - Tasha Black

    Introduzione

    Il cuore di Ainsley le svolazzava vicino al petto come un uccellino. Mise di nuovo i piedi a terra, ma lui la tirò protettivo nel cerchio delle sue braccia.

    I lupi se ne andarono.

    Proprio quando Erik cominciò di nuovo a respirare, tornarono indietro. Passarono di nuovo accanto alla bocca della caverna, ma Erik sapeva che avevano sentito l'odore e che sarebbe stata solo una questione di tempo.

    Dobbiamo fare una corsa, sussurrò nell'orecchio di Ainsley, se non puoi trasformarti, ti porterò sulla schiena.

    Non ti rallenterò così?

    Sono veloce.

    Quanto veloce?

    Davvero veloce. le sussurrò, più sicuro di sé di quanto si sentisse in realtà.

    C'è un modo per scoprirlo! gli sussurrò in risposta lei.

    La sentì sorridere contro la sua guancia e il suo cuore martellò.

    Tieniti forte, disse, e qualsiasi cosa accada, non lasciarmi andare.

    Erik tenne d'occhio la bocca della caverna e si preparò a trasformarsi.

    Episodio 5

    1

    Ainsley si accovacciò nell'oscurità impenetrabile della grotta umida. Il suo vestito era tutto strappato e insanguinato, e i suoi capelli si erano intrecciati ed erano pieni di rovi, dopo la sua frenetica corsa nel bosco. Lì fuori, lupi giganti la braccavano, aspettando solo di farla a pezzi.

    Ainsley non si era mai sentita così euforica e viva.

    Il bacio di Erik aveva spazzato via qualsiasi altro pensiero. Cercò, senza molto successo, di toglierselo dalla testa. Certo, non aiutava il fatto che lui fosse lì nudo e che la stesse tenendo in grembo, sussurrandole nell'orecchio la strategia da seguire, mentre lei annuiva e cercava invano di fare attenzione.

    Poteva ancora sentire il calore della sua lingua in bocca.

    ...solo, tieniti forte. Qualsiasi cosa accada, non lasciare la presa. finì lui.

    Beh, cavolo. Si era persa la maggior parte del discorso.

    Quindi tu ti trasformi e io ti salto sopra e non ti lascio andare? È questo tutto il piano?

    Sì, in pratica è tutto qui, dal tuo punto di vista. E se ti viene l'ispirazione, non aver paura di usare il tuo nuovo talento magico.

    Ainsley annuì. Era bello pensare alla sua nuova abilità come a un talento invece che una maledizione.

    Ma più che altro, reggiti forte. Voglio averti vicina. disse burbero lui.

    Prima che potesse pensare troppo a quello che aveva detto, lui cominciò a espandersi con rapidità. Anche se la sua mente sapeva che il lupo davanti a lei era Erik, fece comunque un passo indietro. Un piccolo passo, perché nella grotta c'era spazio appena per loro due.

    Un muso freddo le si strofinò sul braccio. Lei trattenne a stento una risatina, e fece passare le dita nella sua pelliccia liscia e setosa. Lui le sbatté con un gesto affettuoso la testa sul petto, poi si distese sul pavimento della grotta.

    Ainsley gli mise una mano sulle possenti spalle e gli accarezzò la curva della schiena. Riusciva a sentire ogni vertebra, come se qualcuno avesse ingrandito una collana di perle. Era grande, ma non era un cavallo, la sua schiena non era fatta per portare delle persone. Il pensiero di potergli fare del male la fece esitare.

    Erik voltò il muso verso di lei e le diede un colpetto.

    Lei gli mise sopra una gamba e si fermò di nuovo. Era davvero una buona idea?

    Ahi!

    Che diavolo? Erik gli aveva dato un piccolo morso.

    Finì rapida di arrampicarsi su di lui; poteva giurare che stesse ridendo, non solo sbuffando.

    Ridi, ridi, palla di pelo. Se usciamo vivi di qui, ti picchierò il naso con un giornale arrotolato.

    Quando si alzò sulle quattro zampe, lei rinunciò a mantenere la propria dignità e si concentrò sul restare attaccata a lui. La sua pelliccia era lunga ma scivolosa. Il pelo sottostante era meno scivoloso, ma troppo corto. Cercò di mettergli con delicatezza le braccia attorno al collo, ma lui la scosse via e lei cadde a terra.

    Si tirò di nuovo su in piedi e lui gli diede un colpo con il muso sulla nuca.

    Smettila. Basta morsi. sussurrò.

    Lui gli diede un altro colpo, più insistente, poi abbassò la testa.

    Hmmm.

    Gli si arrampicò di nuovo sopra e afferrò il pelo sulla collottola. Fu sorpresa di vedere che era facile aggrapparsi ad esso.

    Lui si scosse di nuovo, ma stavolta lei lo tenne stretto tra le ginocchia e non lasciò andare il pelo. Restò a bordo.

    Sì!

    Le leccò la gamba, e il solletico che le fece con la lingua ruvida la fece ridacchiare.

    Prima che potesse pensare, lui saltò con tutta la sua forza. Passarono attraverso i rampicanti facendoli quasi esplodere, e uscendo nell'aria della notte. La luna la accecò, dopo il buio della grotta.

    In due enormi salti furono al di là del ruscello.

    D'improvviso, poté sentire gli altri tre lupi; stavano passando nell'acqua, correndo verso Erik, ringhiando. Chinò la testa tra la lucente pelliccia del collo e desiderò che andasse più veloce.

    Come se avesse sentito i suoi pensieri, il lupo gigante allungò il passo. Gli alberi sfrecciavano loro accanto. Il battito del cuore di lui era come un tamburo e lei lo sentiva come il suo, premendoglisi addosso. Presto, non riuscì più a sentire i lupi dietro di loro.

    Erik però mantenne la sua nuova andatura. Il vento le sferzava i capelli, e lei alzò appena la testa.

    Era esilarante!

    Se si fosse trasformata, sarebbe stata in grado di fare lo stesso?

    Troppo presto, cominciarono a rallentare. Uscirono dal bosco sull'argine del ruscello. Erik saltò in un boschetto di bambù e, invece di passarci attraverso rompendo le piante, seguì un percorso tortuoso. Quando ne uscirono, si ritrovarono in un enorme campo. Il vento e la pioggia battevano sull'erba lussureggiante. Ainsley riuscì a vedere il tetto di una villetta su una collina da cui si vedeva la radura.

    Erik sollevò il muso luccicante e annusò l'aria. Sembrò soddisfatto di quello che sentì e cominciò a trotterellare attraverso il campo, verso la collina.

    Erano passati come un tuono attraverso il bosco per un'ora, ed Erik ansimava appena. Quando l'adrenalina calò, Ainsley si ritrovò d'improvviso stremata. La soffice pelliccia la riscaldava e il battito lento e ipnotico del cuore di lui la cullò. Il ritmo di questi passi, più corti, era tutto ciò che la teneva sveglia.

    Infine, arrivarono in cima alla collina. Erik la portò fino ai gradini della villetta e si fermò accanto al pianerottolo, in modo che potesse smontare.

    Lei scivolò giù dalla sua schiena e sentì una fitta di dispiacere perché il lupo se ne sarebbe andato. Si rimproverò, sapendo che Erik era Erik, non importava che forma avesse. Ma la loro relazione era più facile in quel modo, senza la spinta erotica e lo stress di parlare.

    Lui le sbatté la testa sul petto e di nuovo lei gli abbracciò la testa arruffata, affondando il viso nel suo pelo fragrante.

    Quando lo lasciò andare, lui chinò la testa e scivolò ancora nella sua forma umana.

    2

    Ainsley fu di nuovo colpita dalla nudità di Erik. La luce della luna accentuava il contrasto tra i muscoli e le vene delle braccia. Una scia di pelliccia di seta gli attraversava il petto, giù verso il basso, ma Ainsley riuscì a evitare di seguirla con gli occhi.

    In qualche modo riuscì a strappare via lo sguardo da quello di lui, e si fissò invece le mani.

    Grazie. disse con dolcezza.

    Entriamo.

    È casa tua?

    Sì. disse, orgoglioso.

    Cercò di non fissargli il sedere perfetto mentre faceva strada, ma era difficile non notarlo. Se avesse solo potuto fargli una foto per dopo.

    Quindi, è per questo che ho comprato la casa. le disse, entrando nel portico a vetrate, voltandole di nuovo le spalle per guardare in direzione del bosco.

    Anche con la luce della luna, il panorama era mozzafiato. Il campo si allungava come un lenzuolo giù fino alla foresta di bambù e ai boschi dietro di essa. Un dito bianco che si allungava verso il cielo in lontananza le catturò lo sguardo.

    Quello è...

    Il nostro sicomoro. confermò lui.

    Wow.

    Il nostro sicomoro. Il suo stomaco si agitò un po'.

    Sto lavorando per ripulire il bambù. Quando avrò finito, d'inverno potrò vedere il ruscello.

    Lei si voltò per ammirare il portico, che girava tutto intorno alla casa.

    Il soffitto a volte ospitava tre ventilatori da soffitto con delle luci, a uguale distanza l'uno dall'altro. Il muro di pietra della villetta incontrava un pavimento di mogano naturale. Nella parte principale del portico c'era un divano di pelle marrone con sopra una colorata coperta a maglia, sopra a un tappeto annodato a mano. Accanto al divano, un tavolinetto pieno di libri della biblioteca. Dall'altra parte, un altro con boccali smaltati e figurine di creta.

    L'intero portico aveva un'aria amata e vissuta. Profumava di Erik Jensen e di aria notturna. Erik doveva passare molto tempo lì fuori. Guardò di nuovo dietro di sé il panorama, con la corteccia bianca del sicomoro che faceva da segnale nel bosco come un accendino acceso a un concerto.

    Il nostro sicomoro.

    Quanto spesso si ricordava di lei?

    A cosa stai pensando?

    Erik prese un paio di jeans sbiaditi dal bracciolo del divano e se li infilò. Quello rese più facile per Ainsley concentrarsi.

    A niente. È solo che... mi piace. Sembra quasi una casa sull'albero.

    Lui sorrise.

    Il resto della casa non è altrettanto bello. È una specie di soluzione temporanea, ma ha del carattere.

    Il mio tipo di casa preferito.

    Lui rise, e lei lo seguì dentro. Attraversarono la sala principale ed entrarono nel soggiorno.

    I pannelli di castagno originali ricoprivano le pareti. Il sontuoso lavoro in legno sembrava che non fosse

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