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La Principessa Immaginaria
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E-book61 pagine32 minuti

La Principessa Immaginaria

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Info su questo ebook

La “Principessa Immaginaria” è, in pillole, il racconto della mia favola vissuta.
Dedicato ai piccoli, scritto per i grandi.
Osservando attentamente mia figlia, sin dalla sua nascita, mi sono reso conto che bambini e adulti guardano alla vita in modo completamente diverso.
Loro giocano con tutto ciò che li circonda e questo li rende sereni e felici. Noi, invece, prendiamo tutto troppo sul serio e questo ci rende tristi e infelici.
Una differenza sostanziale celata in un piccolo segreto.
IL MONDO IMMAGINARIO.
Credo proprio sia questo il motivo per cui i bambini riescono a godersi la vita, ad essere sereni e, tantissime volte, sembrare instancabili ai nostri occhi.
All'inizio mi sembrava ridicolo parlare al nulla con la speranza che qualcuno potesse rispondere. Poi, giocando con lei e desiderando di far parte del suo mondo, mi sono reso conto che non stava dialogando con il vuoto.
Imparando dai suoi insegnamenti ho avuto il piacere di conoscere i suoi amici.
Qualcuno mi considererà un folle, ma vi garantisco che è così e non ci vuole tanto per vedere, basta solo un po' di fantasia e tutto diventa realtà.
Lo so, è difficile. Ma se ci riflettiamo bene, anche noi abbiamo avuto i nostri amici immaginari, chi per poco o per tanto tempo e poi, quando ci hanno illusi di essere maturi, li abbiamo abbandonati.
Grazie a mia figlia, ho scoperto che, ogni tanto, una rimpatriata non guasta. Ci si sente più sereni, ma se questo vi intimorisce, perché avete paura dei giudizi altrui, fatelo in segreto.
Questo è un segreto buono, quello che fa sorridere.
Gli adulti non capiscono facilmente, sono strani!
Già è vero, noi grandi non capiamo facilmente perché amiamo dimenticare. Abbiamo dimenticato che, in fondo, siamo parte del mondo immaginario.
Prima di nascere, tutti facciamo parte di un mondo non reale e chi aspetta immagina, sogna e attribuisce il nome che più gli piace. Proprio quello che accade nel mondo immaginario.
Forse, ricordare e riuscire a comprendere le nostre vere origini può darci la possibilità di vivere in mondo più sereno.
LinguaItaliano
Data di uscita29 mag 2015
ISBN9786050383768
La Principessa Immaginaria

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    Anteprima del libro

    La Principessa Immaginaria - Carlo Arillo

    Note

    C'era una volta

    Ricordo che nel periodo in cui mi classificavo nella categoria dei single, ho assistito ad una scena che mi ha lasciato perplesso.

    Fui invitato da una coppia di amici, che non vedevo da molto tempo, a casa loro, per trascorrere qualche ora insieme gustando una bella pizza.

    Accettai l'invito con entusiasmo. Avrei potuto vedere il loro figlio cresciuto, avremmo chiacchierato, sorriso, ricordato il passato e perché no, dialogato sui nostri progetti futuri. Erano questi i pensieri che mi ronzavano nella mente, prima dell'incontro.

    Qualcosa, però, non andò per il verso giusto. Salendo le scale del palazzo, sentii delle urla poco rassicuranti. Man mano che mi avvicinavo alla porta del loro appartamento, le voci erano sempre più nitide e, come ciliegina sulla torta, il pianto di un bambino. Suonato il campanello per annunciare il mio arrivo, scoprii che quel trambusto proveniva dal loro appartamento. Il padre che urlava al figlio di fare il bravo e di non fare danni perché sarebbe dovuto arrivare il suo amico.

    Baci sulle guance, abbracci calorosi con lui e la moglie, ma del figlio nessuna traccia.

    La mia domanda mise in imbarazzo la donna che non poteva, da brava casalinga, dimostrare di avere la casa in disordine. "La camera di un bambino deve avere i giocattoli sparsi sul pavimento, altrimenti non è la stanza di un bimbo, ma è quella di un adulto e ai grandi, si sa, non piace giocare e allora tutto deve stare ordinato"

    Pensai tra me.

    Il marito in quel momento cercò di essere suo complice.

    Il tempo di togliere il soprabito ed accomodarci che la mamma con il bimbo in braccio fece le presentazioni. Lui non poteva ricordarsi di me, l'ultima volta che ci incontrammo era appena nato. Imbarazzato cercò di scrutarmi con la testa abbassata. Io, al suo posto, mi sarei chiesto "Chi è questo?"

    Gli tesi la mano per salutarlo, lui la rifiutò voltandosi sulla spalla della madre.

    Tutta la serata la trascorremmo, mangiando, bevendo birra, ricordando i giorni che furono e passato in rassegna ogni tipo di lamentela sulle difficoltà della vita.

    Una domanda, all'improvviso, mi nacque spontanea:

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1