Granata in serie A.......... parola di Poeta

Di Gabriela de Portillo

Lo scopo di questo libro è quello di ricordare che “Loro” ERANO, SONO e RESTERANNO sempre tra noi.

Mi è sembrato doveroso ricordare ognuno dei 31 periti quel giorno maledetto, come anche parlare di ogni campione appartenuto alla squadra Granata.

La prima edizione del libro è stata pubblicata nel 2006, poco prima che il Torino andasse in serie A.

Il 4 maggio di quell’anno al campo Filadelfia si festeggiava l’appuntamento annuale con gli altri tifosi quando incontrai un amico giornalista che divertito dal titolo che avevo dato al libro mi chiese che fine avrebbe fatto il Torino da lì a qualche giorno. Gli risposi con disinvoltura che sarebbe andato in serie A… a voi il giudizio!

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 7 ott 2014
• ISBN: 9788891158697

Anteprima del libro

TORO GRANDE CUORE

Musica A. Chimienti Testo: Di Mascolo-Lettieri

ll Grande Torino, è ormai ritornato

L'urlo dei tifosi, verrà ripagato

Le gesta passate, verran ricordate

E col futuro, anche cantate

Labbra egoiste, han detto di tutto

Abbiam pianto il lutto, di un lesto misfatto

E' l'inno futuro,di un Toro maturo

E coi Granata, anche l'armata

TORO GRANDE CUORE

IN ALTO LE BANDIERE

LA MANO SUL PALLONE

S' INFIAMMERA’ D'AMORE

I nostri ricordi, uniti al presente

or si parlerà di, scudetto clemente

I veri obiettivi, per essere divi

Con l'amata, squadra Granata

Nessuno di voi, dovrà ripensare

Al grande vagone, che ha fatto deviare

Le ossa consunte, potranno servire

A fare del Toro, l'avvenire

TORO GRANDE CUORE

IN ALTO LE BANDIERE

LA MANO SUL PALLONE

S' INFIAMMERA’ D'AMORE

Prefazione

e Introduzione

La prima edizione del libro è stata pubblicata nel 2006, poco prima che il Torino andasse in serie A.

Il 4 maggio di quell’anno ero al campo Filadelfia a festeggiare l’appuntamento annuale con gli altri tifosi quando incontrai un amico giornalista che divertito dal titolo che avevo dato al libro mi chiese che fine avrebbe fatto il Torino da lì a qualche giorno.

Gli risposi con disinvoltura che sarebbe andato in serie A.

Lui incalzando con le domande: e la Juve allora? Vorrai mica dirmi che proprio la Juve finirà in serie B? Certo, gli risposi io, sarà proprio cosi…..rise a crepapelle…….

A voi il giudizio!!!!!!

Quando ero giovinetta e sentivo parlare della squadra del Torino restavo ad ascoltare incuriosita i discorsi delle persone intorno a me che non si limitavano soltanto a criticare l’uno e l’altro calciatore ma anche a commentare pesantemente le altre squadre. Spesso capitava di sentirli litigare nel difendere la propria squadra del cuore.

Personalmente non mi sono mai interessata di calcio fino a quando collaborai per qualche mese a stretto contatto del Presidente Borsano.

Da quando vivo fuori Torino il panorama che mi si presenta tutte le volte è sempre uguale: la Basilica, che è lì a ricordarmi di ricordare cosa accadde quel maledetto giorno di Maggio del 1949.

La Grande squadra del Torino l’ho sempre avuta nel cuore, ho sempre avvertito quel disastro come Non casuale.

Più volte mi sono recata nel punto dello schianto restando davanti a quella lapide per alcuni minuti, in totale meditazione, cercando di cogliere quelle che furono le ultime emozioni provate dai 31 in quel terribile giorno.

Se oggi sono qui a scrivere queste poesie, lo devo anche a Voi cari tifosi, che avete continuato a tenere alto l’onore della squadra nei momenti più terribili di tutta la sua storia.

Non voglio dilungarmi in parole inutili e scontate che non lascerebbero spazio alla fantasia di chi si accinge alla lettura di queste pagine, in buona parte frutto di espressioni poetiche a rime baciate che non credo abbiano bisogno di commenti!

Troverete delle note accanto alle parole meno comprensibili. Alcune espressioni potranno apparirvi indecifrabili, lo sono state anche per me che le ho scritte, ma ho cercato, e spero di esserci riuscita, a rendere tutto più scorrevole.

Lo scopo di questo libro è quello di ricordare che Loro ERANO, SONO e RESTERANNO sempre tra noi.

Mi è sembrato doveroso ricordare ognuno dei 31 periti quel giorno maledetto, come anche parlare di ogni campione appartenuto alla squadra Granata.

Già nel 1999, anno del 50ario della strage, sentii da lassù un richiamo forte e preciso, mi sembrò un chiaro invito a scrivere, ma per una causa o per l’altra non riuscii a farlo. Nel Dicembre del 2005 però questo richiamo si fece più insistente e non potei più far finta di niente, così cominciai con grande entusiasmo e serenità a mettere sulla carta ogni frase, ogni passaggio a rime baciate che avvertivo.

So che non renderò giustizia per ciò che è accaduto quel giorno ma la mia anima ha raccolto il loro richiamo con grande gioia. Solo questo conta per me, farli contenti..

Vorrei anch’io, come voi, divenire solo lettrice e ascoltatrice di ciò che è contenuto in queste poche ma significative pagine, intrise d’amore, di rabbia, di rassegnazione ma anche di speranza.

Buona lettura!

L’autrice

Sarete voi le fronde

a cui aggrapparci

Per darvi insieme

Tutti i nostri abbracci (1)

Meglio servire per prima la storia

Per poi arrivare ai momenti di gloria.

L’inizio è storico,

il resto eroico

Restiamo in attesa di ordini tuoi (2)

Per darti l’amore dei morti sequoi (3)

Faremo il lavoro con tanto decoro

Donandovi insieme ogni ristoro (4)

Lenti e frequenti saranno i colpetti

Che vi daremo coi nostri petti (5)

Or ce ne andiamo

Ma poi ritorniamo

Restiamo con voi

Con tono spiegato (6)

Non vogliamo urlare

Col nostro frettolare, (7)

La nostra vendetta sarà salutare,

Quella del bardo (8) complementare(9)

Meglio portare prima il colore (10)

Fuori del campo dell’atto d’amore

Note

(1)  Per dare il loro aiuto.

(2)  Restano in attesa delle mie domande a cui loro risponderanno

(3)  eterni come la sequoia,albero gigantesco con foglie persistenti di colore verde lucente (e qui il verde rappresenta la speranza)

(4)  aiuteranno nel lavoro di stesura senza farmi stancare

(5)  le cose verranno dette un poco per volte ma saranno continue e qui fa anche un chiaro riferimento ai colpetti di petto che negli allenamenti normalmente fanno col pallone

(6)  ora interrompono il contatto ma ritorneranno per dire le cose con tono deciso e preciso

(7)  non vogliono raccontare le cose troppo in fretta, vogliono che