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Le fiabe della strega: Storie molto cattive
Le fiabe della strega: Storie molto cattive
Le fiabe della strega: Storie molto cattive
E-book108 pagine55 minuti

Le fiabe della strega: Storie molto cattive

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Info su questo ebook

Raccolte in una storia cornice, 7 fiabe perturbanti, come 7 saranno i giorni in cui una strega racconterà terrificanti storie a una moderna Gretel.

Fiabe che stravolgono le trame a noi più note, facendone riemergere il lato oscuro, insito in esse.

Ambientate nei nostri tempi, affrontano gli orrori quotidiani dal punto di vista della fiaba, restituendone una visione straniante.

Alla fine di questo percorso Hansel e Gretel (ovvero Gianni e Greta) riusciranno a fuggire dalla strega famelica?

Lo scoprirà chi riuscirà a giungere al termine di quella settimana di orrori.
LinguaItaliano
Data di uscita14 ago 2015
ISBN9788893060110
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    Anteprima del libro

    Le fiabe della strega - Sabrina Antonella Abeni

    Indice

    Copertina

    Le fiabe della strega: storie molto cattive

    Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi ed eventi sono

    invenzioni dell'autore oppure sono stati usati nella finzione narrativa.

    Ogni riferimento o richiamo a fatti, luoghi e persone reali è puramente

    casuale.

    Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi ed eventi sono

    invenzioni dell'autore oppure sono stati usati nella finzione narrativa.

    Ogni riferimento o richiamo a fatti, luoghi e persone reali è puramente

    casuale.

    LUNEDÌ.

    Gianni e Greta come al solito stavano girovagando per la città,

    sebbene fossero le dieci di sera, un'ora poco adatta a due

    bambini di dieci anni.

    Avevano intercettato una di quelle serate in cui era meglio non

    restare a casa, la madre aveva litigato col compagno di turno e

    sapevano che era meglio non essere a tiro di schiaffi o calci,

    visto che gli adulti finivano sempre per prendersela con loro.

    Più sicuro gironzolare lungo il corso principale, a guardare le

    vetrine dei negozi chiusi e la gente che si divertiva nei locali, era

    anche luglio e si stava meglio all'aperto.

    Erano gemelli e apparentemente uguali: entrambi biondi e

    ricciuti, con enormi occhi blu che emergevano dai visetti

    smunti; i capelli incolti di Gianni avrebbero potuto farlo passare

    per una bambina, quindi per il riflesso della sorella.

    Apparentemente uguali, si è detto.. questo perché diverse erano

    le loro nature: cauta e timorosa quella del fratello che però

    finiva sempre per soccombere alla temerarietà e irruenza della

    sorella.

    Quasi nessuno badava a loro quella sera, giusto qualcuno si

    chiedeva distrattamente come mai dei bambini vagassero soli

    per la città a quell'ora, per poi dimenticarsene non appena

    svoltato l'angolo.

    Qualcuno però li aveva notati. .

    Una limousine, auto mai vista in quelle strade, li affiancò;

    mentre i bambini si fermarono per osservare con stupore quel

    macchinone, un finestrino si abbassò e si affacciò una donna di

    mezza età, un volto pallido dai lineamenti delicati che recavano

    tracce di una passata bellezza non del tutto svanita.

    -Bambini! Cosa fate in giro in piena notte? Non sapete che la

    città è pericolosa? Dove sono i vostri genitori?-

    Gianni era ammutolito per la timidezza, fu Greta a dover

    rispondere: -Signora, mia madre e il suo compagno stanno a

    casa a litigare.-

    -E vostro padre?-

    I gemelli fecero spallucce: chi lo aveva mai visto?

    La donna scosse la testa: -Certe donne andrebbero sterilizzate

    ancora prima di procreare. Salite in auto. Vi porto a casa mia.

    Scommetto che non avete neanche cenato.-

    La signora avrebbe vinto la scommessa: non avevano mangiato

    nulla dall'una di pomeriggio, quando avevano trangugiato un

    hamburger che sapeva di cartone, preso dal chiosco di fronte

    casa.

    -Siete davvero pelle e ossa. Vostra madre forse pensa che

    possiate vivere d'aria?-

    I bambini rimasero entrambi interdetti, perfino Greta non

    sapeva cosa rispondere.

    La donna aprì la portiera dell'auto per convincerli a entrare.

    -Si può sapere cosa aspettate? Sono un'anziana signora, non un

    maniaco in impermeabile.-

    Come prevedibile, la prima a decidersi fu Greta; accomodatasi

    nella limousine fece un gridolino di sorpresa: -Gianni entra!

    Non puoi immaginare cosa sia quest'auto dentro! Ci sono anche

    la televisione e un piccolo frigo!-

    La donna aprì il minibar e la bambina divenne incontenibile:

    -Gianni! Gianni! Vieni a vedere quante cose buone ci sono!-

    Fu la fame a convincere il bambino; raggiunse la sorella per

    attingere a piene mani alle bevande e ai dolciumi che gli

    venivano offerti.

    La donna chiuse la portiera e fece cenno all'autista di partire.

    La limousine ben presto uscì fuori dalla città, inoltrandosi in

    piena campagna, in zone che i gemelli non avevano mai

    visitato.

    La donna guardava fuori dal finestrino, sembrava distante,

    persa nei suoi pensieri; poi sembrò ricordarsi della presenza dei

    bambini.

    -Mi chiamo Drusilla, e voi?-

    -Siamo Gianni e Greta. .- rispose la bambina.

    Un sorriso velò per un momento il viso della donna.

    -Come mai questi nomi?-

    -Erano i nomi dei nonni, i genitori della mamma.-

    -Tua madre amava i suoi genitori?-

    La bambina sembrava disorientata a quella domanda, si girò

    verso il fratello che sembrava altrettanto smarrito.

    -Scommetto che li odiava.. una buona ragione per dare i loro

    nomi ai suoi figli. .Quanti anni avete?-

    -Dieci-, risposero all'unisono.

    -Gemelli! Che cosa graziosa. Due angioletti nati insieme. .oddio,

    forse per vostra madre partorirne due insieme non è stato molto

    grazioso. Immagino fosse molto giovane e impreparata quando

    vi ha avuti.. -

    I due annuirono.

    -Si pensa che

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