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Il giardino dei rovi
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E-book67 pagine47 minuti

Il giardino dei rovi

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RACCONTO LUNGO (39 pagine) - FANTASCIENZA - La vegetazione incolta di un giardino abbandonato era lo specchio della sua vita. Non aveva speranza, e non la voleva

Diomede solo e malato trascorre i giorni tra letto, televisione e giardino. Vive in attesa di qualcosa che tarda a venire. Non si lava, quasi non mangia, non ha alcuna cura di sé. Quando faticosamente si trascina fuori per sfuggire a un interno sempre più alieno, trova il giardino sepolto dai rovi, quei rovi che ha lasciato crescere tumultuosamente, e ora rischiano di soffocarlo. Di impedirgli persino l'accesso a quella unica possibilità di conforto. Sembrerebbe non esserci speranze per lui. Ma la speranza arriva sotto forma di una donna misteriosa che cerca di spingerlo verso la salvezza. Ma chi può salvare qualcuno che non si vuol salvare?

Mauro Antonio Miglieruolo è nato a Grotteria, Reggio Calabria il 6 aprile 1942, ma dal 1952 ha sempre vissuto a Roma, escluso un breve intervello di due anni e un mese, da agosto 1963 a settembre 1965 trascorso a Belluno, come impiegato dell'INPS. Scrive fantascienza da quando ha memoria. Nel 2007 ha vinto il Premio Italia con il romanzo"Assurdo Virtuale" (Perseo Libri). Lino Aldani e Ugo Malaguti lo hanno definito lo scrittore "più impegnato della fantascienza italiana, il rivoluzionario [...] che nella sua narrativa ha sempre davanti agli occhi l'ideale utopico di un mondo diverso in cui tutti possono essere redenti." Luigi Petruzzelli sostiene che Miglieruolo è "forse il più anticonformista degli autori di fantascienza italiani" e che la relativa scarsezza della sua produzione "è compensata da uno stile in cui nessuna parola è lasciata al caso." Per Giuseppe Lippi infine "Miglieruolo vanta una immaginazione di prim'ordine, l'ingrediente base di tutta la fantascienza". Tra le sue opere più importanti "Come ladro di notte", più volte ristampato; "Oniricon"; "L'uccisore di robot". 
LinguaItaliano
Data di uscita10 mar 2015
ISBN9788867756933
Il giardino dei rovi

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    Anteprima del libro

    Il giardino dei rovi - Mauro Antonio Miglieruolo

    a cura di World SF Italia

    Mauro Antonio Miglieruolo

    Il giardino dei rovi

    Racconto lungo

    Prima edizione marzo 2015

    ISBN 9788867756933

    © 2006 Mauro Antonio Miglieruolo

    Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Il giardino dei rovi

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

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    Il libro

    La vegetazione incolta di un giardino abbandonato era lo specchio della sua vita. Non aveva speranza, e non la voleva

    Diomede solo e malato trascorre i giorni tra letto, televisione e giardino. Vive in attesa di qualcosa che tarda a venire. Non si lava, quasi non mangia, non ha alcuna cura di sé. Quando faticosamente si trascina fuori per sfuggire a un interno sempre più alieno, trova il giardino sepolto dai rovi, quei rovi che ha lasciato crescere tumultuosamente, e ora rischiano di soffocarlo. Di impedirgli persino l’accesso a quella unica possibilità di conforto. Sembrerebbe non esserci speranze per lui. Ma la speranza arriva sotto forma di una donna misteriosa che cerca di spingerlo verso la salvezza. Ma chi può salvare qualcuno che non si vuol salvare?

    L'autore

    Mauro Antonio Miglieruolo è nato a Grotteria, Reggio Calabria il 6 aprile 1942, ma dal 1952 ha sempre vissuto a Roma, escluso un breve intervello di due anni e un mese, da agosto 1963 a settembre 1965 trascorso a Belluno, come impiegato dell’INPS. Scrive fantascienza da quando ha memoria. Nel 2007 ha vinto il Premio Italia con il romanzoAssurdo Virtuale (Perseo Libri). Lino Aldani e Ugo Malaguti lo hanno definito lo scrittore più impegnato della fantascienza italiana, il rivoluzionario […] che nella sua narrativa ha sempre davanti agli occhi l'ideale utopico di un mondo diverso in cui tutti possono essere redenti. Luigi Petruzzelli sostiene che Miglieruolo è forse il più anticonformista degli autori di fantascienza italiani e che la relativa scarsezza della sua produzione è compensata da uno stile in cui nessuna parola è lasciata al caso. Per Giuseppe Lippi infine Miglieruolo vanta una immaginazione di prim'ordine, l'ingrediente base di tutta la fantascienza. Tra le sue opere più importanti Come ladro di notte, più volte ristampato; OniriconL'uccisore di robot

    Dello stesso autore

    Mauro Antonio Miglieruolo, Signora morte Classici della Fantascienza Italiana ISBN: 9788867755585 Mauro Antonio Miglieruolo, Dio è atterrato Classici della Fantascienza Italiana ISBN: 9788867756100 Mauro Antonio Miglieruolo, Concerto spirituale Robotica.it ISBN: 9788867756728

    1

    Il balcone si apriva intorno alle undici e si richiudeva puntuale un'ora dopo, alle dodici. Durante l'intervallo di tempo in cui restava aperto, Diomede usciva nel giardino, percorreva strusciando i piedi i pochi metri che lo separavano dal gazebo e lì sedeva su una vecchia panchina, dove consumava tranquillo il tempo stabilito. Un'ora dopo, quasi esattamente un'ora dopo, con il lodevole sforzo di precisione di chi, legato alla solitudine, dipende dalla propria efficienza, Diomede ripercorreva il sentiero, chiudeva le imposte e restituiva la casa alla penombra, e intensità alla sua esistenza.

    Aveva diverse occupazioni per essa. La principale era costituita dall'auscultazione del televisore, sintomo principale degli equilibri e squilibri della sua epoca. La TV non solo gli offriva un punto di vista privilegiato sul mondo, ma ne costituiva pure la sintesi. Una sintesi facile, già elaborata, digeribile senza oneri eccessivi. Tramite la TV poteva abbordare la terra senza pericoli di contaminazione e di coinvolgimenti emotivi, ed essere nel suo tempo senza scontarne le conseguenze. Aveva poi l'impegno cogente di mantenere i contatti coi vicini, contatti occasionali e peculiari, ma che pure glim occupavano buona parte del tempo.

    Diomede s'era costruito un curioso osservatorio interiore sull'intimità del caseggiato, e considerava questa l'opera sua più inaspettata e edificante. Sedeva sulla poltrona e immaginava di averli lì con lui i

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