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Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune)
Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune)
Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune)
E-book76 pagine59 minuti

Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune)

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Info su questo ebook

Cristina, infermiera, mamma e moglie, racconta i pensieri privati, le passioni di una vita e le paure in un periodo difficile per il mondo, il COVID19.
LinguaItaliano
Data di uscita31 lug 2020
ISBN9788831685962
Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune)

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    Anteprima del libro

    Eppure non ero in prima linea (diario intimo e personale di un'infermiera comune) - Cristina Colancecco

    Monroe)

    Capitolo Unico

    10 Marzo

    Distanza… distacco… spazio di almeno due metri, ma forse bastano uno e mezzo, e soprattutto NON toccarsi assolutamente quindi, vietato darsi la mano, tanto meno abbracciarsi, ancor meno passeggiare vicini, parlarsi in un orecchio e sussurrare segreti , vietata quell’intimità che solo tra amici e innamorati esiste… no , non solo quella, vietata anche quella che si crea tra conoscenti, vicini di casa, colleghi…

    Questo sembrava già difficile, ma nessuno poteva immaginare che avremmo dovuto trascorrere le nostre giornate in casa, divieto di uscire letteralmente, quasi come una prigione, quasi come in quei film di fantascienza che preannunciano la fine del mondo. Rinchiusi tra le nostre mura di casa solo con la famiglia, chi ha fortuna, chi meno, da solo.

    Obbligo di restare in casa nel senso che è lecito solo il balcone e qualche uscita di necessità per fare la spesa con la dovuta e obbligatoria certificazione.

    Mi raccomando di non dimenticare la mascherina, si ho detto bene: la mascherina… quella che usano i chirurghi in ospedale, che abbiamo visto sempre in alcuni film di fantascienza qualche volta.

    Ma precisamente non si sa quale mascherina(ne esistono diversi tipi con diverse funzioni) e soprattutto dove trovarla perché sembra che nessuno ne venda più, addirittura qualcuno si sta attrezzando per crearle.

    Per non parlare dei disinfettanti, dell’alcool o dell’amuchina: venduti a peso d’oro e assolutamente introvabili, qualcuno azzarda anche a fare l’amuchina in casa con una ricetta che gira sul web: dilettanti allo sbaraglio, e quanti ne vedremo ancora.

    Ma chi è che ha provocato questa guerra, quale Stato ? Nessuno.

    Quale interesse politico, quale torto, offesa, oltraggio è stato compiuto? Nessuno.

    Chi è stato sfidato ed ha reagito in maniera così distruttiva ? Nessuno.

    O quantomeno così hanno fatto credere a noi abitanti di questo mondo governato dal potere e dall’interesse politico ed economico. Ma io non voglio e non posso soffermarmi a ragionare su tutto questo perché sono impreparata e molto inesperta su ogni discorso del genere. Ascolto, mi informo, cerco di crearmi un’opinione, ma alla fine ciò che mi distrae da tutto è questo sconosciuto, nuovo nemico… un alieno del quale non si conosce quasi nulla e che sta cercando di annientare il genere umano.

    IL mostro, il nemico, l’impietoso e crudele nemico, lo spietato e feroce nemico arrivato da lontano… l’alieno assassino è un virus, proprio un virus… lo abbiamo chiamato Coronavirus, più scientificamente SARS- Cov2. E’ lui che ci ha tolto la libertà, ci ha staccato dalle persone care, ci ha strappato la serenità e il futuro, ci ha spogliato rubandoci anche il sorriso… ci ha privato per sempre delle persone fragili portandosi via i nostri nonni e non solo… ci ha depauperato delle nostre certezze !

    Arrivato dalla Cina, questo mostro colpisce, danneggia violentemente… uccide. La terribile malattia sarà chiamata COVID19.

    Nel consueto appuntamento televisivo, il Presidente del consiglio Conte ci ha comunicato nuove disposizioni: chiusi in casa fino al 3 aprile, scuole chiuse, chiuso quasi tutto ( se andrà tutto bene), rimangono aperti solo i negozi e supermercati alimentari e tabaccherie (non vorrei che qualcuno andasse in crisi di astinenza, già è dura così !).

    Lockdown è stato chiamato, isolamento e confinamento lo vive la gente. Tempo di quarantena per tutti!

    Anche se questo termine dovrebbe riferirsi solo all’isolamento per persone che sono venute a contatto con positivi, tutti ci sentiamo in quarantena , tutti eliminiamo i rapporti e ci allontaniamo dai nostri simili… e apriamo le finestre, disinfettiamo, laviamo, copriamo tutto con molta attenzione e diligenza… per quanto riusciremo ad essere così concentrati ?

    11 Marzo

    Il mondo è chiuso tra le nostre mura: assurdo !

    Come è stato possibile tutto questo? Io stessa minimizzavo, incosciente… ho sottovalutato pensando che ogni cosa sarebbe tornata al suo posto senza troppe conseguenze e senza intaccare le nostre abitudini inconsapevole del disastro che si stava espandendo su ogni essere umano… non sulla natura, non sulle stagioni e i suoi frutti, non sulle sfumature del mare e del cielo, non sui profumi della terra… ma su ogni essere umano che su questa terra lavora, ama, vive e che questa stessa terra sta distruggendo.

    Anzi la terra sembra quasi beneficiare dell’assenza umana.

    E allora dentro! In castigo! Vietato darsi la mano, abbracciarsi, non consentito parlarsi vicino e starsi accanto, due metri di distanza! Chiusi!

    Per noi paura e dolore… per noi fatica e distacco… per noi sofferenza e morte…

    Come è stato possibile arrivare a questo punto? Arrivare a perdere le nostre certezze, i progetti sul nostro futuro. Tutto si ferma e si rimanda: quando tutto sarà passato si dice con speranza, andrà tutto bene si urla cercando nelle parole un ottimismo che forse non abbiamo.

    Cerco di organizzare la nostra nuova vita, mi allontano fisicamente dalle persone care cambiando abitudini e addirittura i posti a tavola, sembra una sciocchezza, ma è opportuno distanziarci. Ho bisogno di disinfettante, ma non si

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