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Quella lontana notte in Egitto
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Quella lontana notte in Egitto
E-book59 pagine40 minuti

Quella lontana notte in Egitto

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Info su questo ebook

Nel 1994 due romani avevano avuto delle disavventure e avevano risolto alcune questioni grazie a un certo intuito nelle ricerche storiche.

Diversi anni dopo tali precedenti, capita qualcosa a un loro amico originario della provincia di Salerno. Lo stesso, benché molto impegnato nel suo normale lavoro di web master, è indotto a collaborare alla gestione di un sito web dedicato all'Antico Egitto. Pur avendo una formazione tecnica, il giovane rimane presto affascinato da quest'antica civiltà e riesce anche a fare un viaggio nel paese nordafricano. In un vecchio quartiere del Cairo gli capita però un'esperienza veramente particolare collegata a un reale fatto storico.
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2015
ISBN9788891120847
Quella lontana notte in Egitto

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    Anteprima del libro

    Quella lontana notte in Egitto - Alpav

    tutto.

    Fra Salerno e Roma - capo 1

    Lorenzo, dopo aver finito i suoi studi a Scala e Salerno, si era trasferito a Roma dove aveva iniziato la sua carriera di tecnico informatico. Da qualche tempo era diventato abbastanza capace nel web design e il lavoro non gli mancava.

    Certamente il suo appartamentino a Casal dei Pazzi era molto carino, aveva moltissime amicizie anche femminili, si divertiva come poteva, ma ricordava sempre il suo borgo di Minuta, le belle rovine della Basilica di Sant’Eustachio e i c.d. bagni arabi nella stessa frazione. Ovviamente nel suo repertorio di ricordi c'erano anche la notevole Costiera Amalfitana, le simpaticissime passeggiate serali sul lungomare di Salerno o in alcune vie di Positano.

    Generalmente trovava il tempo di tornarci ogni due-tre mesi, ma mamma Assunta saltuariamente capitava a Roma qualche volta con la scusa di qualche parente o di qualche conoscente ricoverato all’ospedale Gemelli e simili. E con lei arrivavano quasi sempre delle specialità gastronomiche.

    In estate la sua spiaggia preferita era quella della baia di Furore, quando c'era occasione volentieri seguiva gli amici in un ristorante di Cetara.

    Per diverso tempo non aveva avuto molti interessi culturali, anche se conosceva un po’ la storia delle sue parti.

    Fra l'altro gli era rimasto impresso che Gerardo Sasso, uno dei fondatori in Terra Santa dell'ordine dei Cavalieri Ospitalieri, era nato come lui a Scala. Antico concittadino era stato poi anche un certo Federico Trara che, insieme a qualcuno dei Rufolo di Ravello, era stato un importante collaboratore degli ultimi re svevi a Palermo. In occasione delle solite visite scolastiche aveva ben notato alcuni reperti medievali e fra questi le tavolette in avorio conservate nel museo diocesano di Salerno. Infine, all'epoca dei suoi tentativi negli studi di matematica, qualche volta si era soffermato presso l’Abbadia di Cava dei Tirreni dove uno zio giovane (Giovanni) lavorava, come precario, alla biblioteca. In quell'occasione gli erano piaciuti diversi codici miniati, il chiostro appena sotto la montagna e il c.d. cimitero longobardo. Erano comunque passati diversi anni e, osservando lo zio giovane, da un pezzo aveva valutato che nella vita bisogna essere pratici.

    Lorenzo lavorava per una società in via Salaria e in genere realizzava siti internet per attività commerciali. Solo qualche volta s’impegnava per suo conto nei week end. Magari perché si trovava semplicemente un po’ in difficoltà nel pagare le rate dell’automobile o quando capitava qualche straordinaria spesa condominiale.

    In genere erano gli amici che gli portavano i piccoli clienti. E sovente si sbrigava a chiedere centocinquanta o duecento euro per un lavoretto di qualche ora.

    Poi un bel giorno, mentre era nella piscina di un circolo, conobbe Enrico, un trentenne molto magro e grande appassionato di storia egizia, che voleva fare un bel sito internet anche perché aveva tantissime fotografie originali e ne sapeva abbastanza. Purtroppo il budget era parecchio scarso e il lavoro non era proprio modesto. In quell'occasione intorno alla piscina c’erano diversi amici e stavano prendendo il sole anche due quarantacinquenni da poco conosciuti in via Salaria, appena dopo Piazza Fiume.

    I due signori, un paio di mesi prima, stavano fotografando gli esterni dell'inaccessibile Villa Albani-Torlonia mentre Lorenzo stava curiosando all'ingresso del Mausoleo di Lucilio Peto, a circa duecento metri dal suo ufficio. In quell'occasione Massimiliano e Andrea gli avevano spiegato che, ogni tanto, si poteva entrare nell'area archeologica e che c'erano anche dei sepolcreti di tarda epoca imperiale. Giorni dopo si erano

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